LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Carmine Brancaccio
Carmine Brancaccio ha un suo modo incontrastabile di sentire la poesia. Un grande sfogo che gli giunge dal profondo dell'animo, capace di racchiudersi in brevi versi e di far emergere la sensibilità più nascosta delle cose.
Emerge con chiarezza dai suoi versi un profilo psicofisico, subordinato dai continui sbalzi di umore: la malinconia, la riflessione, l'amore, il dolore che già sono diventati i primi pensieri di un diciottenne che vive guardando il passato.
Nato a Napoli l'11 novembre 1979, risiede a Sant'Elia Fiumerapido (Fr). Ha già pubblicato la sua prima raccolta di poesie dal titolo "Immagini di dimensioni" (1997), e sta per preparare la seconda. Riserva anche opere in prosa.

 

Paesaggio autunnale
 
Riverberi al sole d'autunno.
Riposano in pace i solstizi.
Lungo le vie
accartocciate sono le foglie
al gracile suono
del fuoco.
Sui maestosi monti
il fular s'annida sui cedri
e il mio gatto
si liscia il pelo,
il topo ruba il formaggio.
Qual è il segreto
delle donzelle Ladre
che ruban l'oro
nelle verande aperte?
Neve fioca
lontana dalle case.
 
 
Cercando di battere il cuore
 
Ogni emozione, ogni gioia,
ogni amore cerco
di spingerle e di trattenerle
in fondo allo stomaco.
Dovrò accontentarmi
d'essere vivo
solo per sentir
battere il cuore
senza gravi irregolarità.
 
 
Confidenza ad Antonio
 
Non temo,
caro Antonio,
la volgare senza di nome morte.
Quando sarà l'ora
la concepirò con quietudine
e per una volta
metterò da parte la paura
perché vedrò quello che sono:
Nulla.
 
 
Decisioni al vento
 
Il docile vento
che ti scontra il viso
non basta ad asciugare
le fitte lacrime.
 
Il Vespero
che a tua insaputa t'adagia;
il secondario scontro
delle mie filosofie.
 
Collaudo nella mia mente
il tema della ragione.
L'acuto sarcasmo
che mi delizia la gola
s'offre volontario
al quieto dialogo.
 
Buongiorno e buonasera,
nient'altro ti concedo.
Ahimè, mi toccherà solitario
contar le stelle.
 
 
Messaggio
 
Non voglio, un giorno,
che i miei scritti
siano ricordati.
So di non poter d'esser nulla.
Gettate queste scritture.
 
Voglio solo che i miei versi
siano la voce
di chi non ha voce.
 
 
Tempo
 
Triste è il giorno
e pari ad esso
è la mia terra.
 
Mi passa davanti gli occhi
un piccione che si posa sul tetto
della casa qui di fronte;
poi vola e dietro di lui
un altro, e un altro ancora.
 
Lascio al flebile vento la mia anima.
S'ancheggia esile e bianca
la dolce aurora;
e poi il sereno.
 
Penso all'unico ingrato modo
per regnare
il tempo dei miei sogni.
 
Credo ai sogni
come le anime del Paradiso.
 
Davanti al muezzin
impongo i miei segreti,
ma egli fugge al minareto
e mi indica la strada
del globo di Minerva.
 
Sento la terra
leggera come l'aria.
Tra le mani la sacra pioggia del tempo.
 

 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©1996 Il club degli autori , Carmine Brancaccio
Per comunicare con il Club degli autori: info<clubaut@club.it>
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit

Rivista Il Club degli autori

Home page Club dei poeti
|Antologia dei Poeti
Concorsi letterari
Arts club (Pittori)
TUTTI I SITI CLUB
Consigli editoriali per chi vuole pubblicare un libro
Se ti iscrivi al Club avrai un sito tutto tuo!

Inserito il 4 aprile 1998