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- Maremma
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- Terra aspra e sincera,
- terra amara, antica
- che l'uomo ha reso dolce
- con la fatica.
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- Dolce è il suo clima,
- dolci le colline
- che, come anfiteatro,
- la circondano.
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- L'argenteo olivo
- fa da scialle
- al cupo mantello delle macchie;
- filari di cipressi l'attraversano
- come cinture,
- separando i campi dalle alture.
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- Ai lati delle strade polverose
- s'espande il profumo di mimose
- e giù nella pianura afosa
- il girasole macchia la campagna,
- ovunque spruzzi di ginestra ariosa
- svettan dal verde
- verso la montagna.
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- Dalla sua vetta il Monte Amiata
- guarda ammirato
- le colline tutt'intorno
- e le pianure,
- palcoscenico di un anfiteatro
- dove i paesi,
- seduti sulle alture
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fan da spettatori!
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- Verso l'Autunno
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- L'Estate volge al termine:
- non più papaveri e grano
dorato,
- non più girasoli;
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- sul colle ondulato,
- ammantato di tenui colori,
- sboccia l'Autunno.
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- Sospirano le fronde
- allo spirare del vento,
- nell'erba ingiallita
- si allungano le ombre.
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- Tramonto nel
giardino
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- Il sole scema lieve all'orizzonte,
- la luce del giorno scolora;
- nel mio giardino la rosa,
- accanto alla mimosa,
- prende sonno
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- tra vasi di camelie ed azalee festose
- che non voglion dormire,
- per farsi ammirare,
- ad una ad una,
- ancora una volta,
- prima che sorga la silente luna.
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- Sul prato
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- Stracci di nubi,
- all'improvviso,
- avvolgono la luce
- ed il giorno si appanna.
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- Sul prato
- tutto rimane sospeso,
- in attesa:
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- la luce si affanna,
- ma subito ritorna
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e il prato ride!
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- Tramonto sul
mare
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- Nel crepuscolo giallo, a poco a poco
- tramonta il giorno;
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- il Sole si copre di uno scialle
vermiglio
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- vermiglia è l'onda.
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- Nell'ultimo bagliore della sera
- rientra la vela
- sull'opaca sponda.
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