- Nato il
22/07/1972 a Sassocorvaro vive a Cattolica dal '75...E'
iscritto a Giurisprudenza e attualmente svolge il
servizio militare. Ama la scrittura e dal '96 compone
poesie aspettando che si realizzi il suo grande sogno,
quello di scrivere un romanzo e un dramma teatrale.
- Poeta
dell'anima nera, amante del buio e del peccato. Adora
leggere Jacques Prévert, Neruda, Lorca e Blake,
considera il talento di Jim Carrol unico e da qualche
tempo è stato conquistato dalla letteratura
Russa.Suona la chitarra in una band che difficilmente
emergerà e
- si perde dietro
il fascino del teatro, ha frequento anche
dei
- corsi
finalizzati alla messa in scena.
- E' stato
inserito nell'antologia "le più belle poesie del
Club
degli Autori 1998-'99",
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- La piccola pace
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- Il binario lungo la costa
- brilla sotto quell'arcigno sole,
- lamiere infuocate verso una sola
direzione,
- lassù,
- verso le piccole storie del paese,
- verso le case cementate di fresco...
- Il fischio di latta si lamenta
- trasportato dal vento,
- camini nascosti bruciano spade di
legno
- e nel sapore del giorno la guerra si
dilegua...
-
-
- Fine di un
amore
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- Passeggiammo nella valle del silenzio,
- affranti dal percorso dei nostri
pensieri,
- un passo
- per vedere frantumarsi la speranza,
- un altro passo
- per sentirci invasi di paura...
- Bevemmo la nostra saliva
- per cercare quella briciola di forza,
- sentimmo piano infrangersi la nostra
resistenza;
- lei disse mormorando
- che non sopportava il freddo,
- e laggiù
- nel buio della valle il freddo dominava la
natura,
- non c'era vita,
- l'aria ghiacciata aveva violato ogni
possibilità di esistenza...
- La polvere bianca cadeva dal cielo
- e il profumo di zolfo
- non ci mise poi tanto a riempirci i
polmoni,
- calpestammo i vetri delle nostre
immagini
- mentre il gelo penetrava nei nostri
occhi...
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-
-
- Il rumore del
chiavistello
-
- La medaglia ti oscilla ancora fra il
seno,
- si sbatte frenetica
- ignorando la morte del suo padrone,
- la senti appesa al collo,
- agitarsi dentro ogni tuo movimento,
- la senti incollata tra i capezzoli che sputano
sudore...
- A tratti ti sembra di sentirlo ancora,
- rincasare la notte ubriaco e con la voglia di
scopare,
- quella voglia che a te pareva solo
violenza...
- E ora,
- ora che non c'è più fissi spesso
quella porta,
- quella maledetta porta che la notte non ti
faceva dormire,
- e ricordi,
- come iniziavi a tremare quando il rumore del
chiavistello
- si impossessava del silenzio...
- Ti sei spogliata di lui,
- hai bruciato i suoi vestiti
- e il velo del tuo abito al funerale
- nascondeva i tuoi sorrisi...
- Ma ora sei lì,
- seduta sul letto, accarezzi piano quella
medaglietta
- e preghi che un giorno quel maledetto
silenzio
- sia di nuovo invaso
- dal rumore del suo chiavistello.
-
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-
- Ombre di guerra
-
- Le ombre si muovono
- Come soldati impazziti,
- il generale vento
- mi accarezza piano il viso
- dando comandi ai miei capelli,
- che profumo pulito c'è
nell'aria
- mentre le ombre stanno preparando
- il loro attacco a sorpresa...
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- Francamente non
capisco
-
- Francamente non capisco il perché di
tante cose,
- come mai il sole è tondo e non
nero,
- il sangue è rosso e non solido,
- il mare è piatto e non rosa,
- l'erba è verde e non a testa in
giù,
- francamente non capisco il perché di
tante cose,
- come mai si è tristi e poco
felici,
- perché c'è l'odio e solo macchie
d'amore,
- come mai ascolto il maledirsi più del
cercarsi,
- l'invidiarsi più di un dolce
sorriso,
- francamente non capisco il perché di
tante cose...
- ma nel buio dell'omertà una cosa
c'è
- che francamente capisco,
- sbuccio giorno dopo giorno questa
vita,
- afferrando il peggio e tralasciando ciò
che è buono,
- ecco ciò che l'esistere mi ha
insegnato,
- ciò che ho frettolosamente
imparato,
- ma francamente non ne capisco il
perché...
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