-
Estasi Cherubina
-
-
- Vagavo
nell'estasi
- Nella culla
di un profeta.
- Nel letto di
porpora
- Lessi nel
Divino
- La
rivelazione offerta
- Come
banchetto degli dei.
- In
baldacchini d'oro
- ornate
- Le sacre
reliquie.
- Da
Deogahr
- Perpetuo
paradiso
- Il
Vaikuntha
- Ai piedi del
loto di Vishnu.
- Il Paravak ad
immagine di Shiva
- Il dio dal
collo turchino.
- A galoppo con
saraceni erranti
- Si accende
l'estatica visione
- Ta'wil
- Tra Verbo e
Rivelazione.
- Sacre
vestigia
- Ricamate di
semplice tunica bianca.
- Il sottile
fascio numinoso
- Pulsa nel
sacro
- Come unguento
divino.
- Nel tempo
immoto
- La dimensione
ultraceleste
- Come collana
di perle
- Indossata dai
cherubini.
- Acceso tra
gemme
- L'oro della
sacra alchimia.
-
-
-
- La Giara d'Avorio
- Immerso nella
città
- degli angeli
- tra palazzi
d'avorio
- nuoto nello
scenario variopinto
- tra le giare
del divino
- tra le anfore
d'avorio
- circondato
tra creature sovra-celesti.
- Nuoto tra i
teli di seta
- tra i ricami
tinti dall'acqua turchina
- come un regno
sovra-mondano.
- Il cielo
terso
- tavola da
gioco
- per gli dei.
- La notte
pulsa di magia
- richiamo di
una Città d'Avorio
- sommersa
nella sacralità della preesistenza.
-
- Numinoso
apparire
-
- Estasi
numinosa
- vibra come
energia,
- fitta
luce
- fende dal
cielo,
- mantello del
divino.
- La
sacralità dell'Essere
- all'improvviso
sorge
- risvegliando
le città,
- linfe
dorate
- in contrasto
apparire
- nell'umido
imbrunire.
- Un disegno di
geometriche
- perfezioni,
- di alchimie
immote
- carezza il
limpido cielo
- esteso,
- lì
dove il divino
- traspare
- diviene
- trasmuta.
-
-
-
- Boccioli
d'oro di una Venere
- Dalla tua
Grazia fioriscono
- boccioli
d'oro e cadono
- dolcemente
come pupille elevate al Sole.
- Tu solare
creatura che di tenerezza
- allieti tutto
il venire
- venere
dall'occhio del Sole
- tu di
fierezza appari.
-
-
- Angelo Decaduto
- Profumi soavi
- si elevano
sui sublimi altari.
- Il Sacro
appare
- nel turchese
Lunare
- Mondi Sottili
- confini
arcani
- non posso
trattenerli
- scivolano
come
- su du una
tela.
- Di questo
mondo
- sono un
Angelo Decaduto
- ebbro di un
dio
- che mi ha
abbandonato
- esiliato da
un paradiso
- ornato di
gioielli
- diamanti e
turchini
- di alchimie
pregiate
- culti sacri
- e soavi
incensi profumi
- come
fragranze velate dall'insipiente
- mediocrità
senza pregio.
- Dove
evadrò se tra
- Paradiso ed
Inferno
- le grate son
chiuse
- dove
vagherò senza dimora
- nel mio dio
che
- mi ha
lasciato vagabondo
- orfano in un
- mondo di
mediocrità,
- di
indifferenza levigata
- plasmata
dall'ignoranza.
- Dove poter
riposare se non sotto
- i tuoi Regali
Pilastri
- templi
turchini
- in cui
emetti,Shiva,la tua danza sacra.
- Come gioiello
innanzi a te che voglio
- presenziare.
- Sgorgato dal
tuo occhio e dalle tue vestigia sacre
- collane di
lapislazuli e bracciali.
- Elevami
Shiva,
- tra i confini
dell'Universo
- finchè
intrappolato nelle maglie
- della tua
sposa Kalì,
- da lei
soggiogato.
- Non è
più per le mie orecchie,
- per i miei
occhi,
- questa
menzogna.
- Belva
indegna,L'umanità
- che muove i
suoi passi
- dentro i
ritmi del tempo
- di una dea
bendata
- che lacera e
nutre
- tra le sue
grazie infernali.
- Dea
affamata,dove mi
- porterai?Se
non condurrai
- il mio Essere
sacro al banchetto
- degli dei.
- Ho diritto di
- essere a Loro
presenziato,
- fra le spezie
del Divino.
- Signore che
ti elevi ai
- ranghi
superiori
- dalla tua eco
- la
consapevolezza differenziatrice.
- Aprimi le
porte
- del tuo Regno
Cosmico
- porgimi le
braccia
- dell'eternità.
- Ci
incontreremo ancora
- una volta al
di fuori
- del dolore
temporale.
-
-
- Seggio Divino
- Come goccie
turchine
- nel santuario
dell'Anima
- nel seggio
del Divino.
- Un mondo
sottile si apre
- nel varco
sacro che pulsa in
- oro
baldacchino.
- Scorgo te
- i tuoi
occhi,lambiscono oasi di deserto
- ma anche
cieli persiani
- di una mille
e una notte mai
- tramontata.
- Come favola
infatuata
- mi accendi lo
sguardo,ed il viso
- devoto di te
Signore
- Ishvara(dio)
del Paradiso.
- Tra tridenti
e tamburi
- che
echeggiano il tuo grido
- di Re asceta.
- il Toro sacro
galoppa oltre i
- confini del
tempo,Sospeso
- tra universi
paralleli.
- La bolla
della temporalità
- mi ha
inghiottito
- ma per te
Signore
- sono pronto a
tornare.
-
-
- La Reggia
Sacra
- Spicchi di
Sole
- raggio del
Divino
- Spicchi di
Luna
- calare del
Sole
-
Shiva
- La sua
energia
- mozzo
dorato
- ruota
incandescente
- nel cielo
ultra-psichico
- ricacciato da
questa
- superflua
umanità.
- Il Divino
- La sua Reggia
Sacra
- santuario
dell'Anima
- i suoi
custodi in anplesso
- con le divine
ancelle
- plasmati di
Sacra energia
- di solare
alchimia
- tinti di olio
magico
- ordito di un
illusione
- riflesso di
tutte le esistenze
- sede della
Sacro trono.
-
-
- La Giara
- il motore
dell'Universo
- azionato da
Shiva
- In Essa il
dinamismo cosmico
- l'energia che
pervade la terra
- e tutti i
regni di Brahma
- da Anasrita
Shiva fino
- alla sfera
terrestre
- al regno dei
naga
- nel vascello
di Ananta
- il Re
serpente
- ed all'uovo
di Brahma.
- Kailasa
- La montagna
Cosmica
- sede di Shiva
ed Uma
- Le nozze
dello Sposo e
- della
Sposa,intriganti e feroci
- nelle loro
manifestazioni
- come Bhairava
e Kalì
- al cui Shiva
nella sospensione del tempo
- emana i sacri
fonemi.
- Yogeshvara
- gioca con le
onde
- illusorie di
questa esistenza
- come in un
triangolo tracciato
- nello spazio
- il varco
divino
- della sacra
soglia.
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-
- La Giara d'Avorio
- Immerso nella
città
- degli angeli
- tra palazzi
d'avorio
- nuoto nello
scenario variopinto
- tra le giare
del divino
- tra le anfore
d'avorio
- circondato
tra creature sovra-celesti.
- Nuoto tra i
teli di seta
- tra i ricami
tinti dall'acqua turchina
- come un regno
sovra-mondano.
- Il cielo
terso
- tavola da
gioco
- per gli dei.
- La notte
pulsa di magia
- richiamo di
una Città d'Avorio
- sommersa
nella sacralità della preesistenza.
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