- Nata il 15 marzo 1978 a
Fiorenzuola D'Arda (Pc), vive a Vernasca (Pc). Ha
conseguito il diploma di ragioniera e attualmente
è impiegata in una ditta. Ha iniziato a scrivere
poesie all'età di 15 anni, anche se in numero
limitato. Tutte le sue opere sono inedite e solo
dall'anno scorso si interessa all'opportunità di
avere pareri di esperti. Così, ha inviato alcune
sue poesie alla casa editrice Iuturi redazione di Italia
Turistica, ricevendo il parere positivo da un loro
critico, con l'invito a continuare a
scrivere.
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- A me...
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- Immensi campi verdi
- che brillano sotto ai miei occhi appena
svegli,
- una bicicletta blu per rincorrere i miei
sogni
- e tante pozzanghere in cui
specchiarsi...
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- Fuggire intimidita sotto due occhi
severi
- Che negavano la mia
spontaneità,
- barcollare tra le onde emanate da quella
voce,
- che voleva solo educare, ma non ancora
compresa.
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- Rinchiudere nella mia fantasia i sogni
proibiti,
- per sentirsi dire no un'altra volta...
- Sfogarsi in un pianto soffocato,
- per ascoltare l'eco di tante lacrime mai
accettate
- ed i loro tonfi propagarsi nel mio
futuro...
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- Ed ora rimangono solo tante ferite,
- pronte a rifiorire in un arido terreno
- di cui non potranno mai più
cibarsi.
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- Pensieri
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- Aguzze schegge
- perse in un mare morto,
- dove neanche un'onda riesce a sollevarsi verso
l'alto
-
- Una piatta distesa appare davanti ai miei
occhi,
- un grigio silenzio e piante ricolme di lacrime
gelate,
- che straziate si inchinano ad ogni mio
passo
-
- Tento di oltrepassare un altro varco,
- mentre dalle braccia,
- ampie ferite di sangue mi bagnano il
viso
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- Stremata,
- mi perdo in un deserto di fuoco
- che arde nella mia mente,
- mentre imploro la freddezza del mio
corpo.
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-
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- In un solo
attimo
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- A volte fa così male
- Rivedersi in due occhi
- che ti chiedono aiuto,
- mentre noti un forte dolore dentro di
te.
- È difficile riuscire sempre a
capirsi,
- ad illudersi che sarà sempre
così,
- che non ci sarà mai un momento
- in cui i nostri due corpi decidano di
allontanarsi.
- Spesso non si sa nemmeno perché ci si fa
del male,
- perché si pensi ad una vita
diversa
- mentre si piange amaramente.
- Non riesco ancora adesso a capire
- come può una sola parola ferirmi nel
più profondo,
- a rimbombarmi dentro come una goccia
- che cade in un pozzo,
- e tu sei lì ad ascoltare quale rumore
può fare...
- Solo l'amarezza di tanti piccoli
momenti
- Riusciranno ad accarezzare le mie guance
bagnate,
- mentre mille lacrime percorrono il mio
corpo,
- come una statua di marmo riposta in un
angolo,
- con il solito sguardo rivolto verso il
basso,
- vestita come una dea,
- ma sola nel suo giardino incantato.
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