- Federico Marsili è
nato a Tradate (Va) il 27.6.1965 e risiede in Limido
Comasco (Co).
- Si è classificato in
diversi concorsi: I premio assoluto al «Cercasi
autore», silloge di poesie, Editrice Taurus di
Torino; I premio poesia singola «A 360°
1997» dell'Associazione ACTA e rivista «Penna
d'autore» di Torino;
- III classificato al concorso
«Omaggio a Fëdor Dostoevskij 1997»,
«Super premio Passaporto», premio «I
Leaders, poeti e scrittori protagonisti del 1997»,
Roma; segnalato al concorso «I Poeti
dell'Adda», Il Club degli autori di Melegnano; V
classificato a «Il Letterato 1997», Ocril e
CARM Cosenza; II classificato al premio «Omaggio a
Carlo Goldoni», Centro Europeo di Cultura
Passaporto.
- Ha pubblicato «Scars
and tattoos», silloge di poesie, Taurus Editore;
«Silenzi», silloge di poesie, Otma Edizioni;
è inserito nelle antologie «San
Domenichino», «Europa oggi», Cultura
Duemila Editrice, «E solcano le liquide
strade», Edizioni Ibiskos; «L'agenda dei
poeti», Editrice Otma; «The Sound of
Silence», The National Library of Poetry, di Owings
Mills, Maryland USA.
- È membro del C.D.A.P.
(Centro Divulgazione Arte e Poesia).
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Tangeri 1
(8/95)
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- La mia camera è pulita
- è anche ordinata
- visto l'arredamento essenziale:
- un letto, un comodino
- un vecchio tavolo e una sedia.
- Una stanza come le altre
- in cui ho passato notti o pomeriggi
- mattine o giornate intere
- a martirizzare senza pietà
- la mia mente e la mia anima
- ridendo poi, pazzo
- nel vederli distrutti e imploranti.
- Ora, nella calma di questa stanza
- osservo dalla finestra
- l'Umanità che cammina
- rapida, distratta
- spaventata e nuda.
- Verso chi? Verso cosa?
- Verso quali Inferni
- o Paradisi illusori?
- Le piccole teste di cazzo
- corrono sempre da qualche parte!
- Mi volto e resto in piedi, solo
- davanti a me stesso.
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- Cavalli selvaggi (Agosto
95)
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- Ora decidi di mostrarmi
- ciò di cui parlavi:
- cavalli selvaggi.
- Ora pensi al morso
- che ti misero in bocca.
- Ho ancora la mia Libertà
- ma non ho più tempo ormai.
- Un giorno quei cavalli correranno
- e ci porteranno via.
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- La luna e lo zingaro
(19.9.96)
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- Lo zingaro ballava
- da giorni
- sfinito
- la sua danza antica
- frenetica, folle.
- Scese la notte
- e ridipinse il cielo.
- Si accesero i fuochi
- le stelle si incendiarono
- e la Luna si fermò a guardare
- piangendo gocce di rugiada.
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- A Kailash
(25.11.97)
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- ... T'alzasti e t'incamminasti
- senza aggiungere altro.
- Ti guardai andartene
- leggermente curvo
- col tuo passo nervoso
- accartocciato nella tua disperazione
- perso nei tuoi pensieri.
- Accesi una sigaretta...
- Non volevo pensare.
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