LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
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- Giuliana
Merotto
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- Giuliana Merotto, nata in
provincia di Treviso, è responsabile provinciale
di «Poeti nella Società», e
dell'«A.L.I. Penna d'Autore» di Torino, socia
dell'Accademia Vittorio Alfieri di Firenze e del
«Club degli Autori» di Milano. Sue composizioni
poetiche e letterarie figurano in numerose riviste e
antologie anche scolastiche. É risultata
vincitrice del 3 premio al Concorso «Città di
Avellino» sezione Silloge nel 1996; finalista al
Concorso «Poeti nella Società» sezione
Silloge nel 1996; finalista al concorso «Penna
d'Autore» sezione «Poesie d'Amore» nel
1996; finalista al «Trofeo Colle Armonioso»
indetto dall'Accademia Vittorio Alfieri a Firenze nel
1996; finalista al Concorso «Primavera
Strianese» 1997; vincitrice del 4 premio al XIX
Concorso «Città di Avellino» 1997,
sezione Poesie Inedita in vernacolo, vincitrice del
Trofeo Rappresentativa Stampa nel concorso indetto dal
Pianeta dell'Amore di Gilberto Paraschiva a Napoli nel
1997, prima classificata al Concorso «Maria
Calabria» di Patti (Me) nel 1998, vincitrice del
«Premio della Critica» al Concorso
Internazionale di «Pomigliano d'Arco»
nell'ottobre 1998. Nel novembre 1997 ha pubblicato la sua
prima raccolta di poesie, dal titolo
«Calycanthus».
- Dal dicembre '99 è
vicecoordinatore di Redazione del mensile d'informazione
"La Piazza del Montello". È in corso di
pubblicazione il suo primo libro di narrativa presso
Firenze Libri, Maremmi Editori, Firenze, dal titolo "La
bambola di pezza"
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- La partenza
- ( a mia figlia ballerina)
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- Io t'ho cucito le ali:
- fanne buon uso, amore.
- Vola lontano,
- dove colori diversi fondono
- in suprema armonia.
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- A ciglia asciutte
- assisterò al tuo volo...
-
-
- Profumo
francese
- (à ma petite danseuse)
-
- «Ma come hai fatto
- a trasformare il tempo in un'attesa
- di rivederti...?»
- - Mi torna alla mente una canzone
- che ascoltavo bambina.
-
- Se sei lontana
- io smetto di rincorrere tramonti,
- né ricamo più roselline
- lungo le liste del tuo
«cache-coeur».
-
- Nel silenzio voluto
- io bacio la tua lettera
- e ne odoro il profumo.
-
- E rivedo la tua piccola mano
- elegante e frettolosa
- scivolare veloce
- verso il bordo del foglio,
- dove campeggia un cuore
- con su scritto: «Bisous».
-
-
- Ritornerò da
Cannes
- (à ma petite danseuse)
-
- Mi lascerò cullare
- dal dondolio del treno.
-
- Se il tuo ricordo
- sobillerà il mio cuore
- vorticandomi attorno,
- cercherò l'eco
- di risa scoppiettanti
- nelle stanze vuote.
-
- Distillerò il tempo
- in un crogiuolo di note
- - tratterrò i sospiri.
-
- Evocherò il tuo volto,
- il tuo sorriso,
- quello sguardo lucente e fuggitivo
- dentro sogni di stelle,
- e - ancora una volta - danzerai per
me.
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- °°
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Agg.
27 dicembre 1999
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