- Giuseppe Esposito Corcione
ha ricevuto l'«Editio Princeps» per arte e
cultura, il premio «Città di Aversa»,
Millenium Plaqué Herman Hesse, il Premio
«Nuove Proposte Città di Cancello»,
«Città di Cesa», Primavera Vesuviana,
«Premio della critica Nuove Proposte
Culturale», «Premio Megaris» e molti
altri.
- Attualmente si occupa di
ricerche e studi sulla poesia, al fine di divulgare un
messaggio che rafforzi la cerchia di nuovi poeti nella
società contemporanea.
- Presidente e fondatore del
«Condor Club Free Service», si occupa di
divulgazioni culturali nell'ambito del sociale e scrive
articoli per periodici di ogni parte
d'Italia.
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- Dilemma
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- Una stella luminosa
- osserva l'universo
- con tristezza...
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- Ardentemente illumina
- il cuore degli uomini
- quando il mare si agita
- velocemente mormorando.
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- Peccatori quest'ultimi,
- per generazioni passate
- lontani da più mondi,
- mute passioni
- rimembrano ogni guerra
- malate da forze occulte.
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- La vita vacilla...
- nel bene e nel male
- ma quando sei pronto,
- tutto è vano,
- forse, troppo tardi
- e non hai la forza
- nemmeno di parlare.
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- Donna in amore
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- Brezza di vento
- che accarezzi quella guancia,
- quei meravigliosi seni
- nel verde dei prati in fiore,
- perché non doni a questa donna
- dalle labbra rosse di fuoco
- una melodia d'amore?
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- Ella è come una poesia,
- dolcemente come un fiore
- dal profumo delicato.
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- Come una stella
- nasce e cresce luminosa
- nell'intimo del mio cuore
- e scivola sulle onde
- di un amore infinito
- per innalzare al cielo
- un grido d'amore.
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- Quell'uomo rifugiato nel
silenzio
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- Giorni fugaci
- incalzavano ricordi
- in un silenzio assoluto.
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- Vedevo l'ombra
- di un uomo solitario
- avvolto nella malinconia,
- distrutto ascoltava
- le tristezze nel cammino.
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- Il suo volto vissuto
- e mai compreso
- vacillava
- come canne al vento,
- avendo perduto
- il suo prezioso tempo
- in opachi silenzi.
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- In quelle notte pallida,
- sconfitto il suo sentimento,
- quell'uomo ritorna a vivere
- improvvisamente
- illuminando i suoi passi
- con l'armonia del cielo
- nella musica delle stelle.
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- Vorrei, e poi
vorrei
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- Come vorrei poter annientare
- tutti i mali di questo mondo,
- cancellare per sempre
- le ingiustizie della vita
- e poi gridare di gioia
- inneggiando alla libertà.
- Vorrei poter offrir la mia
umiltà
- con altrettante preghiere
- e mettere a riposo la parola 'guerra',
- e porre fine a tutti i calvari
- che affliggono gli uomini.
- Vorrei, e poi vorrei poter dare
- il mio amore come una colomba bianca,
- poter volare su soffitti e campagne,
- dove il sole è grano d'amore
- per ogni inquietudine;
- vorrei, e poi vorrei ancora,
- illuminare il tuo volto di madonna
- nelle attese che rifulgono la sera,
- quando solitario mi addormento
- sotto una luna ignara e vagabonda,
- e quando nei sogni infiniti
- scrivo sempre la parola 'pace'.
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