Home Page di Lisetta Capozzi
- Lisetta Capozzi , Poetessa.
Com'è bello Com'è bello trovarsi Per la strada Sconosciuta. Una ragazza Con l'ombellico fuori Ora passa accanto a me. Com'è bello ritrovarsi Sulla strada sconosciuta Ed infinita. Io chiedo alla vita Di restare sempre Com'è OGGI.
6/7/2006
(Dedicata alla VITA) La vita è ricordarsi di un allegro risveglio...... Vedere fuori la luce incerta. Sentire nel corpo La malinconia Vergine e DOLCE dell'aria CALDA. Ma ricordarsi la liberazione improvvisa. Vicino a me un contadino, il capello in testa,tutto sudato, sul suo trattore rumoroso. E attorno la campagna ASSOLATA.
NOTTURNO (6/7/2006)
Nel sogno stavo dipingendo D'improvviso il risveglio. Sentire il rumore dei raggi cosmici. Le stelle nel cielo in corsa. L'Amore alla VITA !!!
Percezioni (dedicata a papà)
Qualsiasi solco tu scavi nella terra dell'orto A qualsiasi albero tu appenda le tue luci. Viene il momento In cui quel che sei e che sarai Fino alla fine, a qualunque preghiera tu risponda. - UNA VITA &endash; Un margine bianco della mela Bianco dell'occhio Per quanto tu a lungo stenda il braccio O la gamba doloranti DAVANTI &endash; DISTANTE Le galline de pollaio vicino cantano Una parola per volta Contano ancora: i tuoi denari in tasca; indosso Abiti transitori.
PENNELLATA (dedicata a Marco mio nipote)
Nella pennellata che trattiene l'ala d' angelo della perfezione. Nella sinapsi tra parole e parole Nella nota che potrebbe colpire L'orecchio infinito e salvarti. E nel salto finale La proda è sicura REDENTRICE....... In tutta bellezza c'è Qualcosa di inumano, qualcosa Che deve rimanere segreto: nel nerbo e nel midollo d'ogni radice, d'ogni fiore nella giuntura del sangue d'ogni roccia nel polmone nero d'ogni nuvola il seme, il seme infinitesimale che ti dice di andare oltre che ti rende nulla si nutre dei suoi confini e CRESCE.
All'Amicizia ( Dedicata all' amico LEONARDO)
L'amicizia si manifestò Con gli anni. -in riva ad un mare tranquillo- Poco frequenti gli incontri. Io resto in riva ad un mare tranquillo.
AMICIZIA (Dedicata all' amico Alberto Andreotti)
Mi giunge la vostra voce Che nei corridoi mi chiama: Ignoro quanti uccelli ha la vostra voce: Canta sotto gli alberi più verdi: Con quei voli nascenti Della bocca mia canta in fretta In cima alle mie labbra. Una voce è quel filo che si rompe Quando un uccello passa con un volo contorto. Quand'anche un volo non ha voce umana E affonda il vento in cui un soffione vola. E non so quanto filo ha la mia voce Né chissà lasciasse un alone L'ala della vostra voce Che ascende come un volo, Sale fino ai rami Verdi e si popola Da spezzarli all'istante Lunga piove proprio sulle mie labbra. Arriva la vostra voce nei corridoi della nostra amicizia......
Ad Alberto (dedicata all'amico Alberto Andreotti)
(13/7/2006)
So che leggerete questa poesia tardi, prima di lasciare il vostro ufficio. Con l'unico lampione giallo e ad una finestra che rabbuia Nella spossatezza di un edificio dissolto nella quiete Quando l'ora di punta è passata. So che leggerete questa poesia In piedi nella libreria di casa vostra lontano dall'oceano In un giorno grigio agli inizi della primavera, deboli fiocchi sospinti Attraverso gli immensi spazi intorno a voi. So che leggerete questa poesia In una stanza, in cui sono accaduti fatti Che riportano alla nostra amicizia. Ma non andatevene ora Mentre l'autobus rallenta la corsa, prima di entrare in casa: PENSATEMI Anch'io vo penserò Domani è giorno del vostro compleanno. Leggete questa poesia davanti ad un libro, davanti alla televisione. So che leggerete questa poesia In attesa di udire qualcosa Diviso tra gioia e speranza. So che leggerete questa poesia Perché non c'è altro da leggere, lì dove siete approdato sotto la doccia, mentre vi telefono ! So che leggerete questa poesia.
I RAGAZZI 20/3/2006
I ragazzi partiti al mattino Di Marzo Quando l'aria fresca di Parigi sembra chiudere un'altra aria E il sogno rifanno Che Milano abbia azzurre chiese Oltre il Castello Dove saltano i pesci nei torrenti E cantano gli uccelli multicolori I ragazzi avranno fortuna? Arriveranno i ragazzi dove c'è l'acqua pulita Dove gialli sono i fiori di IREOS E come fruste le foglie tagliano Fresche correnti Sotto l'ombra dei salici. Ma i ragazzi arriveranno Fino ai fiori lontani Per i ragazzi non sarà un avventura Ai ragazzi alle prese con la legge e la natura.
La Breve Stagione 13/3/2006
Presto usciremo dall'inverno E il male che ci donaste O centri sociali oggi manifestato a Milano Forse la funebre uccella siberiana, colei nel cui utero Già si dibatte e ride l'orrendo e sacro implume, della vetta mistica cipressa chiamando a raccolta i suoi contro il marmo del cielo, lascerà cadere nel becco anche te in questa mezza luce, in questa sospensione o suono come di revocata incursione aerea, darà forse inizio alla primavera? Quando così si può leggere Tra le righe, cioè leggere la natura la società E quando così vi parlano in un de3nso fumo si rialzano E lasciano le sale, Sull'orlo dei vostri occhi compare un glutine di torpida inconsistenza Spirituale, perdete conoscenza. E non sapete quant'e bello Ricordare il primo bacio all'oratorio con Dio e la Vita davanti. Presto sarà primavera e voi ancora non capite Che la caduta è eterna.
La nuova stagione21/2/2006
Canti di merli si sentono In sottofondo ........... ALBEGGIA.
Lo specchio Lo specchio È terso E chiaro Tra i fiori d'inverno.
Andiamo Andiamo. ............. Mi porta la vettura Verso la città E chissà se là cantano I merli......
FIORI Fiori belli BIANCHI? GIALLI? ROSSI? QUALE COMPRERO'.
28/6/2006
RADIOSO SPLENDORE DEL SOLE Sulle strade desolate.
Estate Giorno d'estate Sulle ali delle anatre Splende il sole: un forte bagliore.
Uccelli Una tortora È volata via Dal campo di grano In silenzio
CALURA La giornata di ieri è finita Quella di oggi se ne va L'estate avanza.
GIARDINO ESTIVO Un dolce profumo Ma da quale fiore? Giardino d'estate.
Micio- Micio Micio- Micio Mangia o digiuna Lungo giorno d'estate.
Nell'Orto (dedicata a papà)
Ombre d'alberi La tua ondeggia Nella calura estiva.
Senza titolo Persino l'estate APPENDE Un quadro torrido. Quanto CALDO !.
IL PO (IL MIO FIUME) 24/6/2006
Nuvole fluttuanti Attraversano il fiume Già scarso. PREOCCUPAZIONE D'estate.
Giardino estivo Nella calura Le rose Perdono i petali.
Poesia (dedicata al prof. Antonino Zichichi)
Me ne andrei In una stracia Di sogno A passeggiare: LA VIA LATTEA .
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Ins. 28-08-2005