- La
Sfinge
-
- Voce
armoniosa di una lira lontana,
- fausto
retaggio di trascorse utopie,
- tu voce
impavida che osi sfidar gli eventi
- trasforma il
fato dei mortali
- e sorprendi
lo sguardo
- di chi
clemenza spera
- e gli occhi
volge a quel tiranno tempo
- che porta
seco speranza e turbamenti.
-
- Voce di Orfeo
ancor più forte e vera
- spezza il
sogghigno di chi, da me reietto,
- dell'orizzonte
solo il futuro mira
- e del passato
le sol ricchezze agogna.
-
- E tu, mia
Sfinge, semierosa dal tempo,
- che
più non vegli quel divino
riposo,
- sconfiggi i
demoni, col tuo mister l'affronta,
- non è
tuo fato l'esser pavida e vile!
-
- Poiché
amato ed odiato tu fosti dai mortali
- e ancor
più odiato da chi luce
sospira,
- Ermete prendi
la mia alma ruggente
- ma non
nell'Ade conduci il verso mio:
- dona colore
d'immortale regno alla mia lira
- e ancor
più forza a chi combatte il
tempo!
-
- Spiegami,
dunque, perché Sfinge
ruggente
- ai nostri
giorni celata è la tua ira?
- E tu lira di
Orfeo germina il canto
- scioglie
d'Ermete quel suo cuore brunito;
- di sua
dimora, dalle loggiate fredde,
- apra le
porte
- che anch'io
l'eterno miri!
- Poi dal suo
regno tornino i veggenti,
- di nuova luce
tornino a gioire
- portando seco
le sole certezze eterne.
-
-
- Mediterraneo
-
- La brezza del
mattino, increspando le onde,
- forma setosi
nastri di un azzurro più
lieve.
- Più
intenso, all'orizzonte, il suo color mi
appare:
- Mediterraneo.
-
- Bagnava i
miei capelli con la morbida spuma
- mi offriva le
conchiglie, delle alghe i profumi.
- Più
tempestoso, a volte, urlava la sua
ira,
- dagl'irti
scogli i suoi demoni udivo:
- era amico o
nemico?
-
- <<Mediterraneo
- mi hai negato
il profumo delle zagare in fiore,
- degli odori
salmastri e dei buoni sapori;
- raggelato il
mio cuore nelle fredde mattine,
- mi hai rubato
di agosto quella preziosa
brina!>>
-
- <<Mediterraneo
- perché
non hai cercato, nei fondali
profondi,
- di svegliare
le anime che riposano al fondo;
- di accordare
i violini e fermare le onde;
- di suonare
per me dolci note e armonie,
- di orchestrar
sulla sabbia concerti e sinfonie;
- di snidare i
gabbiani, esortali a volare,
- dare vita
all'arbusto che di pietra mi
appare?>>
-
- <<Mediterraneo
- se tu avessi
nettato dalle angosce il mio cuore,
- qual scirocco
di aprile col suo alito lieve
- tu lo avessi
scaldato,
- se con dolci
sussurri
- io non ti
avrei lasciato!>>
-
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