LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Felice Di Giacomo
Insegnante, è poeta e narratore, apprezzabile critico. Ha pubblicato il volume di poesie dal titolo "Parvenza" ed. Seledizioni, Bologna 1987. Molto apprezzato dalla critica: si cita al riguardo solo qualche pensiero. «...si direbbe che la poetica del "fanciullino" di Pascoli non si estranea al suo credo artistico, anzi, sembra applicarla in pieno» G. Perrino, Napoli. «...la poesia di F. Di Giacomo si caratterizza e per la lapidaria semplicità dello stile e per la varietà dei temi trattati con sereno equilibrio e larga dissolvenza degli estremi giudizi» D. Papetti, Milano. È autore di alcune opere inedite di narrativa, racconti di ambienti locali e poesie. Suoi testi sono stati pubblicati nelle antologie nazionali come "Messaggio d'amore" con prefazione di M.G. Elmi, curata dalla Accademia AILAS e pubblicata dalla Casa Editrice Seledizioni, Bologna 1986. Ha ricevuto il "Premio Europa Cultura" 1988. È risultato primo classificato in Basilicata nel concorso internazionale edizioni "La torre" di Agrigento ed inserito nell'antologia nazionale "Poeti oggi". Classificato nella rosa dei primi sei nel concorso letterario internazionale di Avellino ed inserito nell'antologia nazionale "Albo d'oro" 1990. Inserito nel testo "La poesia in Basilicata" a cura di R. Nigro e A. Lotierzo, con l'edizione Forum di Forlì. Accademico di merito per l'accademia Culturale d'Europa di lettere-arti-scienze-sociologia di Bassiano Romano (Lt). È risultato tra i primi al concorso di poesia religiosa "Dott. G. Scetta Città di Poggiomarino", dove è stato definito come «poeta dell'immanenza e della trascendenza » a Striano (Na) 1997. È inserito nella "Antologia di poeti contemporanei Delos" ed. Laterza, Bari. Incluso nell'antologia internazionale "Poeti nel mondo" anche in traduzione inglese e sul sito internet: Edizioni Libroitaliano ed. Lett. Internazionale di Ragusa.
Cerco
 
Cerco
gocce di gomme di susine:
scalo
il pioppo e il castagno
e accarezzo le foglie
nel cielo,
poi spingo
il mio corpo
ad avvoltolarsi
dell'erba fresca
dei prati.
 
 
 
Elegia
 
Fioco
fior di ciliegio
ti guardo in aprile
e finisci
insieme alla mia vita.
Sommesso
alitare del vento
malinconico parlare
del cuore
e la vita che va
di fiore in fiore
tra monti supini
di pensieri indicibili.
 
 
Una notte
 
Una notte
piansi.
Sognai
valli fiorite.
Al risveglio
una lacrima
era rossa.
 
 
 
Il vuoto
 
Ho ammirato
la cornice
di un volto
ho guardato
nel profondo
di un cuore
poi ho sentito
un tonfo...
era tutto vuoto.
 
 
 
Ho un male
 
Ho un male
nell'anima!
Un male
sottile
e pungente
e che
diventa dolce
al suono
delle foglie
di quercia
che sfregano
tra loro.
 
 
 
Labirinto
 
Menti opulenti
di spettacoli orrendi
di libri
e copertine
con vagiti
come somma
di geni
in un labirinto
che si schiude
in un vuoto
di putredini aspetti.
 
 
 
Mi perdo
 
Mi perdo
fra i non-ti-scordar
e dopo un po'
appaio
fra i colori delicati
e le bordure
di campanule
e di viole.
 

 

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©1998 Il club degli autori , Felice Di Giacomo
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Inserito il 20 giugno 1998