- Ancora: Poesia
d'amore
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- Questo vento che spira, maledetto,
- che ci fa battere i denti,
- socchiudere gli occhi,
- accapponare la pelle,
- che ci costringe, infido,
- a cercare un raggio di sole.
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- Questo vento malsano
- che ci congela le orecchie,
- che c'impasta le idee,
- che c'interdice.
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- Questo vento scevro d'amore
- per cui mani che non tengono,
- nasi che non odorano,
- orecchie che non sentono
- ed occhi che vedono tra una cortina
d'umori
- vanno, obbligati, a comporre
- l'uomo che mi sta accanto.
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- Quel giorno
- accanto allo specchio
- capii
- che il vento era Lara
- e che Lara era il vento.
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- Dichiarazione di
guerra
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- "All'uomo"
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- Sei risalita
- acerrima nemica
- dal gorgo dell'oblio;
- sei risalita
- prepotente ed austera
- all'improvviso.
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- Invano ho sperato
- che tu fossi rimasta
- imprigionata
- in quei tiepidi giorni d'aprile.
- Invano ho creduto
- che il vortice
- del tempo
- ti fosse passato lontano.
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- Invece all'improvviso
- ti ritrovo
- in quest'orgia
- di pensieri assurdi
- di gesti vuoti
- di chiacchiere antiche.
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- E sia la guerra
- tra noi
- che mai ci amammo
- se non per un istante
- al partorir di mia madre.
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- Marinaio
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- "a B.S.A.M."
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- Ore ed ore
- in attesa
- appoggiato ad un muro
- aspettando che passi
- qualcuno.
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- E silenzio
- tutt'intorno
- più che di morte.
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- Quest'eterna attesa
- che s'infrangerà
- un giorno
- in quella stessa morte
- che ne è
- il continuo e la fine;
- quest'eterna attesa
- che parrà vana
- (Come un sogno?
- Chissà!)
- eppure
- così meticolosa e attenta
- che ognuno,
- in fondo,
- è come un marinaio alle
velette.
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- A Mirio
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- "Il volto del
poeta"
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- Cela quel volto
- pensieri di mondi
- che appaiono e scompaiono
- d'un tratto
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- (di penna stilografica
- su foglio di carta
- freddo come ghiaccio
- candido spesso da rompere).
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