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Si è classificato 10° nel concorso Poeti dell'Adda 1996 con la seguente poesia
VIAGGIO
É quando da un treno veloce
stretto tra puzzo di carne
quasi abolisco i tuoi limiti
luminosi e celesti
e con lo sguardo
l'immensità terrestre
dei tuoi spazi nudi
e li respiro penetrandomi diversi,
è allora che mi opprime lo sbaglio,
la mia, la tua finitezza.
e non c'è direzione,
blasfemi viaggiatori,
di fronte alla bellezza.