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Memorie
C'è un pensiero che
il vento caldo
della nostalgia
non riesce a
nascondere.
Nessuno può curare
le mie ferite se
pur viandante di
paese in paese, il
prato fiorito non
riposa il mio cuore
e le memorie
sono onde
incancellabili.
La mia terra
Ricorre nel mio sogno la campagna
brulicante di colori e di profumi.
Canti di cicale e gorgoglio d'acqua
chiara nel ruscello.
Di quando in quando rane
saltellavano sugli argini coperti
d'erba sottile e giallognole canne.
Anche i passerotti cantavano e
le rondini insieme ricamavano
il cielo con voli circolari,
andavano e tornavano e ancora
scomparivano dietro le dune
di sabbia color dell'argento per poi
tornare e allargarsi
come un mantello sulle case.
Era un segno di pioggia imminente,
d'un tratto si copriva di nubi il
cielo e fitti cristalli primaverili
cadevano leggeri.
Da dietro la piccola finestra
i miei occhi scrutavano gocce
lucenti posarsi sui vetri,
accendevano la mio giovine fantasia.
Poi il sole tornava a farsi spazio
tra le nuvole e raggi d'oro
si posavano qua e là sulla campagna,
fertile era la mia amata terra
ora coperta da vile cemento.
A Salerno
Bella Salerno,
ho appagato un sogno
per anni custodito,
ho messo un fiore sopra
una tomba a me cara.
Ho lasciato che il cuore
camminasse per le
tue strade e
apprendesse ciò che gli occhi
insaziabili vedevano.
Ho conosciuto un po'
della tua storia, la tua gente.
Avrei voluto saper scriver
la tua lingua
per meglio esprimere
la bellezza del tuo mare.
Quasi il cuore scoppiava,
forte l'emozione e quella brezza
che mi accarezzava il viso,
respiravo profumo
di salsedine e gli occhi
si riempivano del
verde delle palme e
la tenerezza dei nonni
sulla panchina che giocavano
a carte.
Prometterei di tornare
se non avanzassero così
in fretta gli anni.