Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti
Racconti di

Aldo Vincent

U_G_O
La Creazione
 
 
In principio era il casino.
La Terra era deserta e Ugo vagava sulle acque.
Allora disse: "clic" e la luce fu.
E Ugo si accorse di aver inventato la luce prima del firmamento e del Sole, ma vide che quella luce era buona, la chiamo' Luce Elettrica,
se ne jette a cucca' e passo' un giorno.
 
Il secondo giorno fece il firmamento e separo' le acque, il terzo giorno fece emergere la terra dal mare, poi fece crescere la verdura e gli alberi da frutto, vide che cio' era buono e se ne jette a cucca' 'nnata vota.
 
Poi fece il Sole e la Luna, mise gli uccelli in cielo e i pesci nel mare, vide che cio' era buono e fece pure gli animali, poi plasmo' un Uomo a sua immagine e somiglianza e gli disse: "Dai un po' il nome a tutt'e cose" e poi, visto che erano gia' sei giorni che sfacchinava come un Dio, si invento' la domenica e se ne jette a cucca'.
 
Sara' stato che sei giorni di lavoro sono tanti e poi, non è che puoi stare tutto un giorno senza fare niente, sara' stato che si era fatto prendere la mano da tutto quel ben di Dio, sta di fatto che Ugo si annoiava, ma tanto.
E cosi' decise di fare l'Eden.
 
Aveva in mente un posto, bagnato da un mare caldo, con tutti i tipi di fiori, dove si vedessero bene le quattro stagioni, coi frutti, le messi, i colori, dove passasse tutta la Storia e dove gli Uomini, vedendo tale Terra, dicessero "Anvedi, sto Ugo, che forza! " e fu cosi' che il settimo giorno Ugo s'invento' l'Italia.
 
Devi sapere che al momento della nascita di Adamo, altri popoli erano gia' presenti sulla Terra. E cio' non era dovuto a nessun miracolo e a nessun tipo di magia, semplicemente, quei popoli discendevano dalle scimmie, praticamente erano li' semplicemente per evoluzione della specie, e fu per questo che si incazzarono.
 
"Ma come ", si dissero, " noi qui a farci un culo cosi' e ad andare ad abitare deserti, ghiacciai, paludi e altipiani ventosi, noi qui a disboscare, bonificare, arginare, allagare, scavare per poi soccombere per terremoti, vulcani, tracimazioni, alluvionamenti e tornadi, e poi un bel giorno viene creato un posto che di fatto è il Paradiso in Terra?
Perchè Ugo, che vuol dire Giustizia, deve permettere l'esistenza di un posto magnifico come l'Italia ? "
E per protesta si inventarono lo sciopero.
Fu cosi' che Ugo riflettè, e si convinse di avere commesso un errore per aver troppo amato la sua prima creatura.
Poichè errare è diabolico ma perseverare è Divino, decise di porre rimedio a tale ingiustizia, senza disfare quello che era stato fatto, ci penso' su ben benino e poi il rimedio lo trovo':
Prese l'Italia e ci mise dentro gli italiani cosi' giustizia era fatta, e anche gli altri abitanti della Terra non ebbero piu' nulla di che lamentarsi, perchè al pensiero che l'Italia e tutte le sue bellezze fossero affidate a quegli inetti di italiani, li consolo' non poco, e se ne andarono tutti a cucca'.
 
Passa un giorno e passa un'altro, sta di fatto che il povero Adamo a furia di dare il nome a tutte le cose si era un po' stancato e gli era preso un certo non so che, e cosi' aveva deciso di astenersi dal lavoro e la prima volta che vide Ugo glie lo disse:
- Tu mi hai rapito per portarmi qui a lavorare, e ti ringrazio.
Mi hai dato il primo contratto della storia come bracciante e sono contento, mi hai promesso la pensione a duecentoventicinque anni e te ne sono grato, ma "di non solo pane vive l'uomo", bella frase, eh? Si, insomma avrei qualche richiesta sindacale da fare: vorrei un contratto di mezzadria, eppoi sento la mancanza di una compagna, un esserino tutto rosa che mi tenga compagnia e mi rilassi durante le pause di riposo. -
Ugo lo guarda e dice: "Capisco, ma purtroppo ho finito la creazione. Potrei trasformare qualcosa di gia' esistente, ma creare ex novo, proprio non me la sento "
-Va bene - disse Adamo - cosa vorresti trasformare?
"Potrei darti una magnifica compagna se tu fossi disposto a rinunciare chesso' ad un braccio ad una gamba, ad un piede"
Adamo non si immaginava come potesse vivere senza la simmetria
" Potresti rinunciare al pisello? "
- No - disse Adamo deciso, che non sapeva ancora precisamente cosa farsene del pisello, ma nei momenti di solitudine aveva cominciato a tintillarselo con discreto sollazzo. Ci penso' su e disse:
- Cosa mi potresti fare per una costola? -
"Una costola?" disse Ugo perplesso. "Vediamo, " disse e lo addormento', prese la costola e gli condusse davanti la donna:
"Che ne pensi?" gli chiese soddisfatto?
- Ma non so. Io veramente quando dicevo che sentivo la mancanza di una compagna rosa, che mi tenesse compagnia, avevo pensato alla Gazzetta dello Sport, ma visto che non c'è di meglio… - e comincio' a guardarsela tutta nuda senza provare piacere. Solo quando lei si chinava, lui guardandola da dietro sentiva un formicolio e cominciava a sudare e a sentirsi le gambe e la testa molli ma duro tutto il resto.
 
Ora il serpente era la piu' astuta di tutte le bestie e quando Eva si avvicino' all'albero del bene e del male lui le disse:
-Ma dove vai tutta nuda? Ma perchè non ti copri con un po' di foglie?
Vieni che qui c'è tutta la collezione autunno-inverno.-
Eva si avvicino' e non solo trovo' un modello tanto carino e a poco prezzo, ma imparo' che per avere il piacere da Adamo, bastava girarsi…
 
Cosi', Adamo ed Eva se ne stavano li' a passare il tempo infrattati a godere dei frutti… del loro amore quando arrivo' Ugo che chiamo' Adamo:
"Adaamoooo, aho, ma dove siete? Ma che fate li' tutti infrattati?
E il contratto collettivo di lavoro?
Ma tu Eva, non ti sarai cuccata la mela proibita? -
-Altro che mela! Qui mi è toccata una banata tanta! -
Mele glie ne incolse, perchè queste furono le ultime parole che lei riusci' a dire perchè poco dopo Ugo gli dette lo sfratto a tutti e due:
- E tu Eva ti guadagnerai da vivere col sudore della fronte -
- Guarda che se lasci fare a lei, quella è un tipo dalla fronte bassa! -
- Disse Adamo.
- Va bene, allora tu, suderai e puzzerai come un cane - ma Adamo fece spallucce perchè ci aveva gia' in mente di mettersi in proprio con una linea di deodoranti che levati.
Insomma, per la prima volta nella storia Adamo dovette subire il primo licenziamento in tronco con sospensione dei benefit.
 
UGO PARTE SECONDO
 
E cosi' Adamo conobbe Eva ed ebbero due figli poi l terzo lo chiamarono Set, cosi' per vere un Set completo di figli ma Caino
spariglio' il Set spiaccicando il capoccione di Abele, il buono.
Adamo mise i figli a lavorare e invento' cosi' il proletariato.
 
Allora Caino genero' Enoch, da cui venne Irad e Irad genero' Mecuiaiel che genero' Matusael che genero' Lamech che fece Iabal e Tublaikan da cui venne Kenan da cui venne Malaleel che fece Iared, che ebbe Enoch il quale non appena venne al mondo si chiese: Ma io non ero gia' passato di qui? E poi è mai possibile che non ce ne sia uno con un nome da cristiano?
 
Ora la terra era corrotta e Noè ando' in paese e disse:
- Qui lo dico e qui lo annego! Costruiamo una barca di trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza - ma in paese nessunno sapeva quanto era lunga una barca di trecento cubiti:
- Noè è ancora ubriaco - dissero, e cosi' non se ne fece niente e persero un'occasione storica: quella di costruire navi senza profitto come la Fincantieri..
 
Ma Ugo disse a Noè " Entra nell'arca con tutta la famiglia e portati qualche animale con te". Noè che era ubriaco come una cucuzza capi' di portare qualcuno della famiglia e tutti gli animali, provocando tutto questo casino.
E piovve quaranta giorni e quaranta notti e tutti a guardare fuori dall'Arca e a dire, ma che Pasqua di merda quest'anno.
Finchè finalmente torno' la colomba e ritornarono tutti a terra.
 
I discendenti di Noè. Sem Cam Jafet.
I discendenti di Jafet:
Gomer, Magog, Madai,
Al centrocampo Iavan, Tubal, Mesech e Tiras all'ala destra.
Askenaz, Rifat mediani di spinta e due punte: Rifat e Togarma.
La squadra di Cam invece giocava quattro due quattro:
Etiopia, Egitto, Put e Canan, in linea.
Al centro Seba Avila Sabra Raama e Sabteca
Le punte: Saba e Dedan.
Sem invece schiero':
Elam, , Arpacsad
Lud, Aram, Uz
Cul Ghester e Maz
E due oriundi all'attacco.
Ma malgrado una lunga panchina non vinsero mai una Coppa.
 
Ora tutta la terra era un labbro solo e uguali imprese.
Nel senso che tutti parlavano la stessa lingua, e quando nella pianura del Sennaar vollero costruire una torre di mattoni e bitume, furono tutti d'accordo.
E fondarono la prima cooperativa del lavoro.
 
I problemi sorsero quando la torre si alzo' un pochino perchè la fornace dove cuocevano i mattoni era distante e gli ordini del capomastro si ripetevano all'infinito perchè allora non c'erano i telefonini.
Inventarono allora il tubofono. Questo consisteva in un tubo lungo un paio di metri che andava da uno schiavo all'altro per ripetere gli ordini, da cui derivo' il famoso gioco: il telefono senza fili.
Capirono presto che le frasi da ripetere non dovevano essere lunghe perchè un giorno che il capomastro dall'alto della torre disse nel tubofono:
- Dobbiamo alzare il muro, portateci la calce - il tubofono comincio' a ripetere questa frase di bocca in bocca, distorcendosi un pochino ogni volta che scendeva verso gli uomini che aspettavano a terra. A meta' percorso sembrava di capire: - Dobbiamo ammazzare il mulo, portateci un calice - poi via via la frase si trasformo' e gli uomini a terra ricevettero il messaggio: - Andiamo a fare in culo, prendeteci a calci -
Allora decisero di usare il tubofono solo per la richiesta di strumenti per il lavoro. Fu cosi' che in un passaggio difficile della costruzione il capomastro chiese un martello grosso.
- -Un martello …. Un martello … Un martello - riecheggio' la richiesta fino di sotto.
- Ecco il martello… ecco il martello… ecco il martello - arrivo' il martello e il capo mastro:
- Cazzuola… cazzuola… cazzuola… - riecheggio' l'ordine fino di sotto e torno' la voce di bocca in bocca con lo strumento adatto alla bisogna:
- La cazzuola… la cazzuola… la cazzuola… - e arrivo' lo strumento.
Fu allora che il capomastro si accorse che bisognava tagliare una grossa trave e chiese attraverso il tubofono:
-Sega… sega… sega… - ma da qui in poi l'ordine degenero' fino a diventare:
-Sega, …mezza sega… mezza sega a chi?… cretino… Pirla… - fino a culminare in una rissa gigantesca. Praticamente, la prima discussione fra sindacalisti.
Una Babele, apputo.
 
UGO PARTE TERZO
 
Abramo aveva settantacinque anni quando parti' insieme a Lot verso il Negreb. Sara ne aveva una sessantina e quando il Faraone la vide ancora avvenente, lui che era gerontofilo, con una tendenza feticistica per le gengive vuote e la pelle flaccida, disse:
-Ma che bella fighetta - al che Abramo in un impeto di virile coraggio e con grave sprezzo cel pericolo gli disse:
-Ti piace? è mia sorella. Prendila è tua! -
Dopo un poco che la conosceva al Faraone vennero delle piaghe proprio li' e chiamo' Abramo e gli disse:
-Ma che mi hai fatto? Ma perchè non mi hai detto che era impestata?
- poi gli ridiede indietro Sara e tutto il suo avere e gli disse:
- -Mboccassorata - e lo accomiato'
 
Arrivati giu' a valle Abramo e Lot seppero che quella era la valle del Giordano e domandarono:
- C'è Giordano? -
- No -
- E la cremeria? -
 
Si divisero, Abramo ando' a Canaan e Lot ando' nel paese dei sodomiti e gomorriti, che i gomorriti non so, ma i sodomiti ci avevano una brutta fama.
 
Intanto Abramo, da buon padrone, avva messo incinta la serva Agar e scoppio' un tale casino in casa che Agar prima se ne ando' poi ritorno' e partori' Ismaele.
 
A questo punto arrivo' Ugo che non ci aveva un cazzo da fare e stabili' un'alleanza con Abramo, e come segno tangibile instituirono insieme la circoncisione. Cosi' da quel giorno, in segno di una sacra alleanza, agli ebrei, come nascono, gia' gli rompono il cazzo.
 
Dopo qualche tempo Ugo torno' da Abramo per mangiare qualcosa e mise incinta Sara che disse:
-Non ho riso - cosi' mangiarono vitello in latte acido e Ugo disse:
-Ma mai che mi fate trovare due forchettate di spaghetti e usci' dalla tenda e mostro' ad Abramo Sodoma e Gomorra:
- Quasi quasi questi qui, li brucio. - Anticipando di molto quel buontempone di Hitler, al che Abramo rispose:
- Per i sodomiti sono d'accordo perchè non bisogna avere pieta' per chi te lo mette in quel posto, ma i Gomorrei, cosa ti hanno fatto i gomorrei? -
- Niente, mi hanno fatto, ma mi fa schifo a pronunciare il loro nome -
- Separiamo l'empio dal giusto. - E Ugo mando' due angeli da Lot per portarlo via prima del patatrac.
Arrivarono gli angeli a Sodoma e trovarono Lot che prudentemente ne ne stava seduto per terra per non esporsi a rappresaglie, e i Sodomiti gli chiesero di mandargli giu' gli angeli che se li volevano inchiappettare. Lot da quel gran generoso che era disse loro:
-Ma perchè inchiappettarvi gli angeli? Prendete le mie due figlie vergini che vi divertite di piu', ma loro niente.
Allora Lot se ne scappo' con la moglie mentre veniva giu' un'ira di Dio.
A sentire tanto bordello la moglie di Lot si giro' e non fece in tempo nemmeno a dire:
-Anvedi che casino…- che ci rimase di sale.
 
Sara genero' Isacco e Abramo, da quel gran generosone che era, diede un pezzo di pane e un'otre d'acqua ad Agar e Ismaele e li caccio'.
 
Un giorno che Ugo aveva voglia di pazziare disse ad Abramo, prenditi Isacco e portalo in montagna dove si respira l'aria buona.
Abramo chiamo' Isacco e gli disse che andavano la' sopra per fare una scampagnata con sorpresa.
Arrivati che furono, lo mise sull'altare e gli disse:
-Sta calmo e guarda da quella parte che ti faccio vedere l'orso che fuma la pipa - Aveva alzato il pugnale per colpirlo, quando Ugo gli fermo' il braccio e gli disse:
-A sciroccato! Ma con voi non si puo' mai scherzare ! -
 
Passo' un po' di tempo e a Isacco raccontarono di come Rebecca dava da bere ai cammelli e lui la volle sposare. Cosi' per dirti quali erano le cose che facevano arrapare i Patriarchi di una volta.
Rebecca partori' due gemelli, Esau' e Giacobbe.
Se vuoi sapere il seguito di questa storia vai a leggerti l'Artusi alla voce: Lenticchie.
 
UGO PARTE QUARTO
 
Giuseppe, detto il sognatore, all'eta' di diciassette anni pascolava il gregge coi suoi fratelli. Il papa' Israele gli aveva fatto una tunica con le maniche lunghe e lui se l'era messa sotto la testa e si era addormentato.
Sogno' di alcuni covoni che si chinavano davanti a un altro covone e quando tornarono i fratelli e videro che dormiva invece di badare al gregge gli chiesero:
-Ma che fai, dormi? - e lui rispose:
-Si - e si rigiro'. Fece un altro sogno e vide la luna e le stelle che si inchinavano davanti a una stella piu; grande, i fratelli arrivarono il mattino dopo e lo trovarono che ancora dormiva e allora gli chiesero:
-Ma Giuseppe, che fai, dormi? - e lui rispose:
- Gia' - e si rigiro' fino al pomeriggio.
- Arrivati che furono al pomeriggio i fratelli lo svegliarono e gli chiesero:
- Ma che fai, Giuseppe, dormi? -
- Eccheccazzo, - disse Giuseppe - certo che dormo, ma se continuate con tutto questo chiacchiericcio, non posso riposare! - e allora i fratelli tolleranti, presero amorevolmente Giuseppe per le corna e lo gettarono in una cisterna che purtroppo era senz'acqua. Allora inteneriti dalla vista di Giuseppe che si era un pochino fatto male precipitando di sotto, lo presero, lo spogliarono della tunica e lo vendettero ad una carovana di schiavi.
 
Giuseppe, che ci aveva culo, in un primo tempo venne comprato da Potifarre, famoso eunuco che ci aveva la moglie bbona ma non esercitava. Allora lei andava ai matti per Giuseppe ma non c'era trippa per gatti cosi' lei lo fece arrestare.
Ma Giuseppe ci aveva culo e pure il direttore del carcere lo tratto' bene. Finchè il coppiere del Re fece un sogno e Giuseppe, che aveva culo, gli predisse un futuro tutto rosa e fiori. Dopo due anni anche il Faraone fece un sogno e il coppiere si ricordo' di quel zuzzurellone che interpretava i sogni e cosi' Giuseppe potè predire i famosi sette anni di vacche grasse seguiti da sette anni di vacche magre e il Faraone rimase cosi' impressionato che lo mise a capo di tutte le vacche.
Fu cosi' che Giuseppe, che ci aveva un culo cosi' divenne l'amministratore del regno e per sette anni si fece dare una parte dei raccolti perchè diceva sarebbero serviti a tutti per i tempi grami.
Aveva inventato le tasse.
E quando venne la carestia si fece pregare un poco dai suoi fratelli ma poi li assunse tutti nell'amministrazione pubblica.
 
ESODO
Parte prima
 
Era successo che quest'anno per l'esodo estivo avevano deciso di partire prima secondo i dettami delle partenze intelligenti, quelle partenze che invece che stare in fila per ore al casello dalle nove alle undici, ti alzi prima, meglio se non vai a letto, e cosi' te ne puoi stare tranquillo e beato a fare la fila al casello dalle quattro e mezza alle sei e mezza, sentendoti come uno che ha mangiato pane e volpe a colazione.
 
Erano passati gli anni e i figli di Israele erano entrati tutti in Egitto, con Giacobbe, Ruben, Simeone, ai fiati: Levi, Giuda, Issacar, Chitarra solista Zabulon, pianoforte: Beniamino, agli ottoni: Dan, Neftali, alle percussioni Gad e Aser.
 
Ma la musica cambio' e il Faraone disse:
-Ma che ebrei d'Egitto! Affogateli tutti - E un'ebrea che la sapeva lunga invece che affogare il suo bambino lo spedi' in una cesta fino alla figlia del Faraone che la chiamo' e la pago' per allattare il bambino invece sua. Roba che solo gli ebrei sanno fare.
Non allattare. Ma farsi pagare per allattare il proprio bambino!
 
Insomma Mosè crebbe alla corte del Faraone e poi scappo' nel deserto dove vide un rovo che bruciava ma non si consumava.
-Che sia cherosene? - si chiese avvicinandosi ma una voce lo fermo': "Togliti le scarpe che mi sporchi tutta la moquette" Mosè esegui' e Ugo gli disse:
"Il grido dei figli di Israele è giunto fino a me e ho visto pure l'oppressione. Va' fanciullo e porta la buona sorte! "
Mosè che aveva capito: "Vaffanculo e porta pure a ssorata" si ribello' e chiese:
-Ma perchè proprio io? -
-Perchè si -
-Gia' adesso io vado dal popolo di Israele e gli dico "andiamo ragazzi" e loro se ne vengono! -
Allora Ugo gli insegno' un paio di trucchetti di prestigio e lo spedi' in Egitto dal Faraone.
Mosè ci ando' con Aronne e gli dissero:
- A Farao', beccate ste piaghe! -
E gli fecero arrivare nove terribili pestilenze, un fiotto di sangue, l'ulcera e la moria del bestiame. Poi gli fecero mangiare le rane, le cavallette e i mosconi, lo fecero pungere dalle zanzare e lo colpirono con la grandine, e l'uccisione dei primogemiti, ma quando minacciarono di fargli li' su due piedi un canto yddish, allora il Faraone terrorizzato li mando' a quel paese.
 
Partirono per l'esodo di Pasqua e gia' c'era una coda di prima mattina, seicentomila a piedi, solo gli uomini senza contare i figli, poi gli armenti e gran quantita' di bestiame, insomma un ingorgo micidiale:
-Ma che Pasqua d'Egitto! - dissero gli ebrei a Mosè ma lui disse:
-E noi tireremo sempre dritto! - e gli sembro' che quella frase non fosse proprio originale, ma non ci fece caso e partirono tutti verso il mare.
 
Ma il Faraone, che era un gran fijo de mignotta, si penti' e volle raggiungerli al mare ma gli ebrei ormai erano passati con il Rosso
E quando arrivarono i carri degli egizi vennero travolti nel piu' spaventoso incidente stradale della storia.
Poi finalmente, manna e quaglie, manna e quaglie gli ebrei si attraversarono tutto il deserto in una quarantina d'anni.
 
Poi tuoni lampi fulmini e tempesta e Mosè sali sul monte Sinai dove una voce gli aveva detto che avrebbe trovato delle tavole da leggere.
-Di sotto gli ebrei, guardarono le nubi nere e mormorarono:
-Ammazza, che altra Pasqua di merda, quest'anno! -
Ma quando Mosè torno' all'accampamento si ruppe le tavole per via di un vitello d'oro.
Ma questa è un'altra storia.
 
 
DEUTERONOMIO
Non ne parliamo nemmeno.
 
 
I GIUDICI
 
Si comincia con Giosuè. Poi viene Otniel, Eud, Debora e Barak, Sisara e Gedeone.
Poi vennero senza lasciare traccia Abimelech, Iotam, Gaal, Tola, Jair e Iefte, Efraim e Galaad. Poi Ibsan, Elon, Abdon, e finalmente arrivo' Sansone.
Questo era un tipo da prendere con le molle. Innamorato di una filistea, sulla strada per andare a sposarsi squarto' vivo un leone e poi brucio' il villaggio dei Filistei che allora gli bruciarono la moglie e allora lui ne massacro' un casino, finchè si ritiro' in una grotta.
Qui arrivarono tremila di Giuda e lo legarono e lo portarono al campo dei Filistei che avevano ordinato il rapimento. Qui Sansone che non ci vide piu' prese una mascella d'asino e ne ammazzo' piu' di mille.
Un giorno che ando' al casino, gli chiusero le porte della citta' e lui le divelse caricandosele sulle spalle.
Finchè non trovo' Dalila, quella fetentona che lo servi' di barba e capelli.
-Che te possino acceca' - gli dissero i Filistei e lui si fece portare al tempio dove lo distrusse facendo un altro dei suoi famosi macelli.
 
Poi non successe niente fino a Ruth e Samuele che consacro' Saul Re d'Israele ma poi si penti' e consacro' anche Davide che amo' Betsabea che era la moglie di un'altro…
 
Ma facciamo un passo indietro.
 
LA LEGGE
 
Dopo tre mesi che quei disperati vagavano per il deserto senza meta e senza speranza, Mosè li fece accampare sotto il Monte Sinai e disse loro:
-Adesso lavatevi e pulitevi che abbiamo visite - e il popolo rispose:
-Ma con che cosa ci laviamo, se siamo nel deserto? - Mosè che ormai era ispirato disse:
- E per tre giorni non toccate una donna -
Poi sali' sul Sinai che nel frattempo si era riempito di tuoni, lampi, nuvole nere che incombevano e il monte fumava e tremava tutto:
- Un'altra Pasqua di merda - dissero gli ebrei che ormai si erano rassegnati.
Pero' visto che Mosè se ne era andato, visto che non dovevano toccare una donna per tre giorni, decisero tutti insieme di fare un gioco, una specie di tuca-tuca dove loro non toccavano una donna ma erano le donne che toccavano loro!
Geniale.
Pero', sai come vanno queste cose, una ciliegia tira l'altra e si ritrovarono ad aver fondato una comunita' senza capi, dove ognuno poteva fare quello che gli pareva, sesso a gogo' e quando avevano fame, andavano un po' piu' in la' e si prendevano quaglie e manna a seconda del bisogno.
Uno ci aveva fame, quaglie e manna.
Uno non ci aveva fame? Quaglie e manna, ma di meno.
Poichè con questo sistema non c'era piu' bisogno nemmeno dei soldi, si liberarono di tutti gli oggetti d'oro e li diedero da custodire ad Aronne che non sapendo cosa farne, li butto' sul fuoco e col ricavato si fece un autoritratto che gli venne bene per via delle corna.
Quando torno' Mosè, addavedè che casino che fece!
Ruppe le tavole che si era portato da leggere e:
-Grandissimi figli di una gran cooperativa - gli disse - ma come, io vado a scalare una montagna per voi e voi cosi' mi ripagate? -
-Aho', - gli risposero - ma se a te piace fare dell'alpinismo a noi che ce ne cale? -
- Ma che alpinismo e alpinismo, io qui sto a darvi la Legge -
- Ma a che serve la legge? - gli chiesero
- Serve a fondare lo Stato - disse Mosè
- E a che serve lo Stato? - gli chiesero ancora
- Ma come a che serve lo Stato - ripetè Mosè per prendere tempo, perchè per la verita' era una domanda che non si era mai posta:
- Serve, per regolare le relazioni tra le persone che appartengono ad una stessa Terra, serve a regolare i rapporti di proprieta', ad allevare i figli, a garantire la famiglia…-
- Ma a noi checcè frega? - disse il piu' ubriaco del gruppo - La terra è di nessuno, i figli sono di tutti e vengono allevati da tutti come una proprieta' comune, non abbiamo bisogno di lavorare perchè non desideriamo niente, e quando abbiamo fame mangiamo e poi facciamo sesso come e quando ci pare. Perchè fondare uno Stato? -
Allora Mosè si consulto' prima con Aronne e poi col suo Dio, che benigno e misericordioso gli ordino':
- Chiama i figli di Levi e con la spada falli passare da porta a porta, e uccidano a caso a chi il fratello, a chi il figliolo, affinchè un po' tutti abbiano a soffrire e poi abbiatevi la mia investitura come popolo di Dio. Il vostro Dio degli eserciti.
Fu cosi' che quel giorno, Mosè a mo' di aperitivo, fece ammazzare tremila uomini tra il suo popolo e poi gli disse:
-Ragazzi, non fatemi incazzare, o qui fondiamo uno Stato o faccio una strage -
E inventarono lo Stato.
 
Ma uno Stato aveva bisogno di un territorio e cosi' Mosè da buon sindacalista, promise che se avessero camminato per altri quarant'anni, avrebbero visto la Terra del latte e miele, ma per raggiungerla, dovevano camminare di giorno, poi la sera, avrebbero piantato una tenda fuori dall'accampamento, dove era depositata la Legge e chiunque cercava conforto poteva uscire dall'accampamento e andare da solo davanti alla tenda a pregare.
Solo Mosè poteva entrare nella tenda, perchè diceva che da li' parlava con Dio a faccia a faccia. E quando Mosè entrava nella tenda di prostravano tutti, e quando Mosè usciva dalla tenda tutti ringraziavano.
E tutti dovevano dare il loro contributo per mantenere la tenda e tutti gli addetti alla tendatura.
Avevano inventato la Chiesa.
 
L'ALLEANZA
 
Ogni volta che Mosè entrava nella tenda, bruciava ogni sorta di spezia profumata che aveva trovato da quelle parti e cosi' si inebriava di fumo e di incensi, poi usciva un po' fumato e declamava un articolo di quello che secondo lui era il decalogo, che tutti insieme facevano pressapoco cosi':
 
Primo: Non contrarre alleanze con gli abitanti di questi paesi
Secondo: Non fare divinita' in metallo fuso
Terzo: Mangerai pane azzimo
Quarto: Il primogenito è bello e tutti gli altri ciccia
Quinto: Riscatterai con un obolo ogni primogenito
Sesto: Lavorerai sei giorno e il settimo riposerai
Settimo: Celebrerai alcune feste durante l'anno
Ottavo: Porterai alla chiesa le primizie della terra
Nono Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre
Decimo: Pasqua non passera' la notte fino al mattino
 
Al che gli ebrei cominciarono a chiedersi:
-Ma non è una stronzata? E noi tanti sacrifici abbiamo fatto per queste pinzillacchere? Ma abbiamo bisogno di qualcosa di forte, di leggi che restino nella storia dell'umanita', via Mosè, facci sognare!-
 
Al che Mosè si ricordo' delle tavole che aveva spaccato e fece tornare indietro a prenderle.
Quando glie le riportarono, Mosè si ritiro' nella sua tenda a leggere il Levitico e poi dette i Numeri e infine mori' di fronte a Gerico.
 
GIOSUÈ
 
Si puo' definire il primo leader politico della storia. Aveva ereditato un popolo allo sbando, che non sapeva dove stava andando, e gli aveva fatto vedere la meta che stava al di la' dal guado.
Quando il popolo ebbe attraversato il Giordano, prese un coltello di pietra e mentre faceva il suo discorso programmatico li circoncise TUTTI! Provocando con il suo discorso la piu' grande rottura di cazzo nella storia di un congresso di partito, dopo di che celebrarono la Pasqua che come tempo metereologico era cosi' cosi' ma che agli uomini bruciava non poco.
 
Poi Giosuè ispirato dal suo Dio, fece fare un giro delle mura di Gerico per ogni giorno per sei giorni e poi il settimo giorno fece fare sette giri delle mura di Gerico suonando le trombe e cosi' con sole tredici trombate le mura crollarono, Gerico venne conquistata e tutti gli abitanti massacrati, compresi muli e cavalli.
Poi dopo aver maledetto gli abitanti e chi avrebbe ricostruito Gerico, Giosuè si fece proclamare Giudice e con i suoi buontemponi se ne ando' ad occupare la Palestina.
Morale: Se vuoi farti una posizione nella vita non basta rompere il cazzo alla gente ma bisogna farsi anche qualche sana trombata.
 
GEDEONE
 
Un giorno Gedeone, figlio di Ofra, stava battendo il grano nel frantoio, quando si chiese:
-Ma se Dio è con noi, che tradotto in tedesco si dice "Got mit uns", chi me lo fa fare di lavorare come un cretino?
Ma se io sono venuto fino a qui, ho visto la situazione, perchè non vinco, che in latino si dice: "Veni vidi vici" ?
Ma perchè se non ho voglia di lavorare gli altri devono pensare male che in francese si dice: " Honi soit qui mal y pense " ?
Insomma pensati che ti ripensa, sta di fatto che in sei e sei dodici Gedeone si invento' la Monarchia che era fondata su basi semplicissime:
 
Primo: Lo Stato sono me
Secondo: Bisogna lavorare per lo Stato
 
Che pero' faceva nascere un problema non da poco:
"Se lo Stato sei te, quando muori tu, perchè non io?"
E Gedeone rispose benevolo, va bene, allora muori tu.
 
Passarono un po' di generazioni e la Monarchia ormai si era consolidata. Alla morte di un monarca infatti, il popolo sorteggiava il suo prossimo Re e questo duro' fino alla venuta di Samuele che si invento' la formula: paghi due e prendi tre, che consisteva nel:
Uno: prendere l'obolo dal popolo.
Due: ungere il Re.
Tre: prendere l'obolo dal Re.
E le cose andarono bene per un po', finchè Samuele, che in un primo momento aveva unto Saul, poichè si era pentito, in seguito aveva unto anche Davide, scatenando un conflitto che levati, dovuto anche al fatto che Saul, poveretto, dalla sua parte aveva quel porta sfiga di Gionata, suo figlio, che non passava giorno che non glie ne combinava una delle sue.
 
DAVIDE
 
Arrivato Davide al potere, lo perfeziono' emanando la seguente modifica:
Primo, lo Stato sono me
Secondo, tutti devono lavorare per lo Stato
Terzo, allo Stato devi dare anche il culo, se non il tuo almeno quello di tua moglie
e a Uria l'Hittita che obiettava, Davide disse benevolo:
-Ma va' ammori' ammazzato! - e cosi' fu.
 
E cosi' Davide, che era un ruttino, cioè il discendente di Ruth, genero' con Betsabea un figlio che in un primo momento volevano chiamare "Contemporaneamente" perchè ci aveva il padre morto che era cornuto e contemporaneamente era figlio di puttana, pero' poi ci ripensarono e lo chiamarono Salomone.
 
Davide aveva altri due figli, Assalonne e Tamar, che erano stati generati da altre due mogli all'insegna del "volemoseme bene" e fedeli al motto di famiglia, Tamar si era scopato la sorella e Assalonne, che l'aveva presa bene, prima lo aveva fatto sgozzare e poi addirittura si era rivoltato contro il padre che fuggi' credendo che il giovane volesse prendergli il trono. Invece lui, appena arrivato a Gerusalemme, da fine intenditore, si prese tutte le sue concubine.
Ma qualcosa non dovette andare per il verso giusto, perchè nella seguente battaglia Assalonne prese la fuga ma gli si impigliarono le corna tra i rami di una grossa quercia e rimase li' sospeso finchè non lo trafissero come un tordo.
 
Passata la paura, Davide ci penso' su decise di prendere provvedimenti per la successione al trono e per il mantenimento delle proprieta' anche dopo la morte del legittimo proprietario.
Allora fece impiccare tutti i figli di Saul e visto che era rimasto solo il suo Salomone, invento' l'eredita', dopo di che si mise a cantare:
"Il signore è la mia roccia
la mia fortezza,
il mio rifugio,
la mia rocca,
il mio scampo,
il mio salvatore
il mio scudo
e via cosi' per salmi e salmi, finchè il suo Dio, benevolo e misericordioso, si accorse del suo umile servo, gli si accosto' e gli disse:
" Ma lo sai che sei proprio un bravo figliolo? Ma lo sai che quasi quasi io ti tolgo qualche peccatuccio di cui ti sei macchiato come per esempio, l'omicidio, la strage, il concubinaggio, il tradimento, la bigamia, il furto e l'usurpazione? Ma lo sai che quasi quasi io nell'immensa mia benevolenza ti cancello queste colpe? "
Al che Davide riparti' col panegirico:
Il signore è il mio pastore e nulla mi manchera' e via per altri duecento salmi.
Allora Lui, sorridendo benevolo gli disse: "Va bene, ma una piccola penitenziuccia la vogliamo fare, o no?"
-Ma si,- disse Davide - e facciamo questa penitenzuccia! -
" Allora scegli: dire, fare, baciare, lettera o testamento? "
Davide scelse "fare" e Ugo gli chiese:
" Preferisci patire sette anni la fame, fuggire per tre mesi dal tuo nemico che ti inseguira' senza darti tregua oppure tre bei giorni di peste per il tuo popolo?"
E Davide che quando c'era da fare l'altruista non lo batteva nessuno disse:
-Ma facciamo tre giorni di peste, e che non se ne parli piu' -
E cosi' Ugo fece una strage, facendo morire settantamila innocenti.
E alla fine Davide, tutto contento eresse un altare sul Monte di Sion.
Questo per dirti che anche Ugo ormai era diventato monarchico.
 
SALOMONE
 
Quando un uomo invecchia e comincia ad avere cosi' freddo che non riesce piu' a scaldarsi, di solito in famiglia i parenti cominciano a mormorare " bisogna ricoverare il nonno". A Davide invece successe che gli misero nel letto una verginella calda calda ma lui si lamentava lo stesso per il suo destino troppo duro, ma solo quello.
Dopo una sventata congiura di palazzo, finalmente Salomone sali' al potere e fece fuori il fratello Adonia e Gioab che avevano tutti e due invocato la clemenza toccando l'altare nella tenda del loro Dio.
Affinchè il sangue di questi due innocenti non ricadesse sul suo capo, il gran figlio di una Betsabea li fece uccidere da Benaia', inventando cosi' il sicario prezzolato, figura benemerita nella storia della monarchia.
Dopo questo misfatto rimasto impunito, Salomone sposo' la figlia del Faraone per non avere problemi ai confini del regno e comincio' la costruzione del Tempio.
 
Un giorno gli vennero portate davanti due prostitute che litigavano perchè si contendevano un bambino. Ognuna di loro diceva di essere la legittima madre e cioccavano e gridavano e si tiravano i capelli disturbando Salomone che era tutto preso coi progetti per la costruzione del Tempio.
Lui si infastidi' di tutto quel casino e allora ordino:
-Smettetela di rompermi il cazzo con queste due troie, tagliate il bambino in due e dategliene un pezzo ad ognuna cosi' imparano -
Al che una delle due si calmo' mentre l'altra grido' di non fare del male al bambino che non lo voleva piu', ma che lo dessero a quell'altra. Al che Salomone capi' che l'amministrazione della giustizia è un'arma micidiale, cosi' lui diede il bambino a quell'altra e rinforzo' il suo potere avocando a sè la giustizia.
Cosi' da quel giorno, chiunque volesse mantenere un privilegio aveva bisogno di una legge promulgata dal Re, per far applicare la legge aveva bisogno dei soldati al servizio del Re e per quelli che violavano la legge c'era la chiamata a giudizio, naturalmente dal Re.
E la madre legittima del bambino conteso? Vi chiederete voi.
Tutto è bene quel che finisce in bene.
Voleva giustizia e venne giustiziata.
 
 
IL MEROLONE DI SALOMONE
 
Piu' il tempo passava e piu' la fama di Salomone varcava ogni confine. E si parlava delle ricchezze del Re Salomone, favolose.
E le miniere del Re Salomone, infinite.
E le donne di Re Salomone, bellissime
E il Tempio del Re Salomone, inimitabile.
Ma la cosa che a quei tempi lo rese maggiormente famoso, fu l'anello del Re Salomone che altri non era che un cerchietto d'oro con cui lui aveva fatto il "piercing" al suo membro e che teneva imprigionato quello scatenato, tanto che le donne un po' per celia e un po' per non morire, lo maneggiavano tenendolo per l'anello cosi' come il fattore afferra il naso del toro per portarlo alla monta.
 
La regina di Saba, che era una bbona, avendo udito parlare della fama del Re Salomone si precipito' per metterlo alla prova e quando finalmente potè toccare con mano tanta opulenza disse:
- Era proprio tutto vero quanto ho udito al mio paese, ma non l'ho creduto finchè non sono venuta. - e se ne ando' soddisfatta non senza aver lasciato l'obolo di diamanti, cammelli, tessuti, perchè a quei tempi, erano le donne che pagavano.
Salomone ebbe per mogli settecento principesse e trecento concubine e regno' per quarant'anni in mezzo a tutte queste donne
beato e felice, perchè tutte quelle isteriche intorno a lui gridavano dalla mattina alla sera si' che sembrava di essere al mercato del pesce, e lui serafico che diceva a tutte:
- Si', cara - e sorrideva, perchè il suo Dio degli eserciti, lo aveva benevolmente fatto diventare sordo.
 
Dopo Salomone il regno venne diviso in due tra Roboamo e Geroboamo, poi venne Abian, Asa Nabad, Baasa, Ela, Zimri, Omri, Acab e Elia ma le cose per il popolo, ormai restarono sempre le stesse anzi, se si puo' dire, peggiorarono perchè con la costruzione del Tempio si formo' attorno a Davide e poi a Salomone e a tutti gli altri Re, una cosiddetta "classe dirigente" che era costituita da ventiquattromila leviti che dirigevano i lavori del tempio, seimila scribi, quattromila portieri e quattromila che durante la costruzione lodavano il Signore.
 
Poi vi erano i Ghersoniti, i Ladaniti e i Simeniti che coi figli della tribu' di Aronne, furono scelti per consacrare le cose sacrosante loro e i loro figli e i figli dei figli, grazie all'istituto dell'eredita' tanto benevolmente messo in pratica da Davide e mantenuto dai Re seguenti.
 
Poi a questa classe dirigente si affiancarono le classi dei sacerdoti, dei cantori, dei portieri, i militari, i capi delle tribu' e i loro aiutanti, gli incaricati alla custodia del tesoro, all'agricoltura, alle vigne, al bestiame, e alle vendite. Praticamente con la costruzione del Tempio vennero istituiti i ministeri, i sottosegretari e i portaborse.
Ma lavoravano sempre quelli.
 
L'IMPERO PERSIANO
 
Le cose andarono avanti un bel po' di anni e anche gli altri popoli che non erano micchi, invece di starsene in pace a godersi i frutti del loro lavoro, si fecero tutti piu' o meno assoggettare da un Re o Principe o qualcuno insomma che li proteggesse mentre loro si facevano un culo cosi', producevano ricchezza per tutti ma chi se la godeva erano solo i nobili perchè quelli che lavoravano non avevano tempo ma i nobili di tempo ce ne avevano a iosa, tra una guerra e l'altra, perchè ogni tanto, per ragioni poiu' o meno futili, un Re dichiarava guerra ad un altro Re e allora diceva alla gente:
-Popolo! - perchè quando la gente la devi intortare è meglio che la chiami popolo - Popolo, i nostri vicini vogliono le nostre terre, smettetela di lavorare e prendete in mano i bastoni per difendere la nostra Patria.-
E capirete che questo discorso andava bene per tutti, sia per il Re dei bianchi contro i neri, che per il Re dei neri contro i bianchi e cosi' il popolo prendeva in mano i bastoni ed andava a farsi massacrare dai soldati tutti vestiti di ferro e con lame affilate che li tagliuzzavano come tanti spezzatini. Finchè i due Re facevano pace e il popolo piangeva i suoi morti.
Poi tornavano tutti a lavorare.
Meno i nobili che andavano a caccia con il Re.
 
Invece successe che Nabuccodonosor che era una lenza, fece una bella pensata:
Perchè, si disse, debbo ammazzare gli ebrei quando posso derubarli di ogni loro avere e deportarli a Babilonia per farli lavorare gratis?
E invento' il bottino di guerra.
 
Quando sali' al potere Ciro il Grande di Persia, chiamo' Mitridate il suo tesoriere e si fece contare il bottino di guerra degli ebrei che era costituito da:
Trenta bacinelle d'oro, mille d'argento, ventinove coltelli, trenta coppe d'oro, quattrocentodieci coppe d'argento e altre mille suppellettili.
Allora Ciro si disse: - Ma io per queste quattro cianfrusaglie devo mantenere quarantatremila persone, seimila asini, milleduecento tra cavalli e cammelli e cantori, sacerdoti, schiave e puttane? Ma andassero tutti a quel paese! - e li rimando' tutti a casa loro.
Quello che puo' sembrare un passo indietro per la Monarchia si rivelo' invece una mossa astuta, perchè una volta tornati a casa loro, gli ebrei nel loro territorio, dovevano lavorare per il Re di Persia il quale aveva imposto il cambio della moneta persiana per il doppio della moneta israelita, e cosi' con le ricchezze che il popolo israelita gli versava, il Re di Persia comprava da Israele le materie prime pagandole con la moneta locale, invece vendeva manufatti e servizi accettando solo moneta persiana.
Aveva inventato l'impero e l'imperialismo.
 
Ora a rigor di logica, questo andazzo non avrebbe potuto durare per molto, perchè il popolo unito avrebbe potuto ribellarsi in mille modi all'oppressore straniero, e se non proprio al tempo di Ciro, almeno durante il regno di Artaserse o almeno a quello successivo di Dario, avrebbero potuto prima o poi approfittare di un momento di debolezza politica di uno dei Re di Babilonia per rompere le catene, e invece no. E sapete perchè? Perchè Ciro, non per nulla detto il Grande, nel mandarli a quel paese, cioè il loro, gli disse:
-Ma perchè non vi ricostruite il Tempio distrutto da quel buontempone di Nabuccodionosor? -
E fu cosi' che di fazione in fazione, di opposizione ai lavori, di lotte tra tribu' che volevano essere le uniche depositarie della costruzione del Tempio, il Tempio sta ancora li' con tutte le sue belle rovine e Bagdad ha fatto in tempo a mangiarsi tutto il capitale con Saddam Hussen, senza che si facessero concreti passi avanti in nessuna direzione.
Perchè Ciro aveva inventato il confronto politico.
 
E finalmente arrivo' Alessandro Magno, figlio di Filippo il Macedone che dopo aver battuto Dario, regno' su un impero che dalla Grecia si estendeva su tutto il mondo allora conosciuto.
Ammalatosi giovane, capi' subito che non avrebbe potuto mantenere da solo tutto quel ben di Dio e cosi' ebbe un colpo di genio: all'insegna del "Divide et impera" prese alcuni dei suoi ufficiali piu' illustri che erano stati educati con lui fin dalla fanciullezza e divise con loro il Grande Impero MENTRE ERA ANCORA VIVO!.
Che cosa aveva inventato Alessandro Magno?
Aveva inventato il Governo di coalizione.
 
Ma dall'altra parte del Mare Nostrum un'altra Civilta' avanzava.
I Romani, un gruppuscolo di violenti e poco acculturati, dopo aver distrutto le popolazioni pacifiche dell'Italia centrale, si misero in testa di moltiplicarsi senza pagare la dote per le legittime mogli e rapirono le Sabine. Poi distrussero tutto quello che incontrarono sul loro percorso e sui loro commerci fino a Cartagine.
Dopo di che instaurarono il monopolio.
Alla fine pero' si dissero: ma perchè distruggere gli altri commerci quando invece possiamo esportare la nostra tecnologia e costringerli a produrre per noi?
Cosi' ogni soldato romano si mise nello zaino un badile, il filo a piombo e squadra, e dopo aver combattuto e conquistato nuove terre, insegnava alle popolazioni locali a costruire le strade, a fare case in muratura, acquedotti et similia.
Poi organizzava i commerci e Roma incassava i tributi.
Avevano inventato il colonialismo.
 
 
PARTE SECONDA
 
A questo punto devo ringraziare la mia buona stella per essere arrivato a questa parte che come sapete, parte seconda.
Perchè se partiva prima, mi avrebbero gia' bruciato su un rogo alto cosi' per poi spargere le mie ceneri ai quattro venti.
Perchè arriva adesso la parte difficile da spiegare.
Innanzi tutto una premessa:
Siamo tutti qui ad analizzare l'organizzazione sociale degli ultimi due millenni e non certo a contestare tutto cio' che è materia di fede, ma è arrivato il momento di parlare di Gesu' Cristo e capirete che adesso ci inoltriamo in un terreno cosi' minato che per una parola in piu' o in meno, l'inquisizione ha pure garrotato gente migliore di me, che non era poca.
Allora, noi crediamo a tutto quello che appartiene alla nostra Religione, e non contestiamo affatto che Gesu' Cristo sia figlio di Dio, anche se lui non l'ha mai detto.
Accettiamo che sia nato da una donna che aveva fatto solo il "petting" col fidanzato, che fosse rimasta incinta senza penetrazione, che camminasse sulle acque, moltiplicasse derrate, maledisse un fico che non faceva frutti fuori stagione, che si alzasse con il corpo e uscisse dall'orbita terrestre dopo aver superato il punto G.
Ma per continuare la nostra storia abbiamo bisogno di lavorare sull' ipotesi che Cristo fosse umano, bravo, furbo, appassionato, buono.
E qui casca l'asino. Perchè sono secoli che ci riempiamo tutti la bocca con la bonta' e con la necessita' di essere piu' buoni, e poi andiamo in giro per il mondo a sbudellare, torturare, opprimere, con crocefissi e bibbie in mano.
E se capita poi qualcuno che è buono davvero, tutti a guardarlo un poco in cagnesco, ma se lui insiste, alla fine li' a dargli un premio, la caramella, la pacca sulla spalla, l'Ambrogino, il Nobel per la Pace…
Ma se per caso capita che sei buono, ma proprio buono, allora dicono di te che non è possibile, che non sei normale, e allora ti fanno santo.
Ma se anche da santo sei buono ma buono allora diranno di te che non è concepibile che cosi' buono tu possa essere umano, e allora diranno che sei figlio di Dio.
Quindi per concludere, la prima considerazione: meno male che Gesu' Cristo è figlio di Dio e non si mette in dubbio altrimenti, andava a finire che mettevano in giro la voce.
 
Anche se a pensarci bene, a quei tempi, dopo che i sacerdoti del Tempio ti avevano estorto i contributi con l'inganno perchè dicevano di essere al servizio del loro Dio, dopo che Mosè aveva istituito i tributi per la Chiesa dicendo che lui parlava col vero Dio faccia a faccia, dopo che i Re si facevano mantenere dalla comunita' perchè dicevano di essere unti del Signore, a un povero Cristo che arrivava da quelle parti, non rimaneva piu' nulla da dire, e se voleva veramente attirare l'attenzione sui suoi discorsi, cos'altro poteva inventarsi?
 
Ma continuando le nostre considerazioni, diciamo che Gesu' Cristo non ha affatto tentato di cambiare la struttura sociale che gli stava intorno: venne circonciso, caccio' i commercianti dal Tempio, insulto' i preti di allora, cioè gli scribi e i farisei, e anche quando gli chiesero se bisognava pagare le tasse lui rispose:
-Date a Cesare quel che è di Cesare - e i Romani capirono ventun coltellate e aspettarono le Idi di Marzo per dargliele in Senato.
 
Di fatto, la rivoluzione cristiana si puo' sitetizzare in:
1) Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, che significa fai un po' quello che ti pare ma fallo con grazia.
2) Ama il tuo prossimo, non questo, il prossimo.
 
Successe tutto il giorno di Pasqua del 33. Cominciarono fulmini, tuoni, lampi e tempesta e Gesu' Cristo, che usci' dal sepolcro, avviandosi verso casa, disse: - Non ci sono piu' le stagioni di una volta - e ando' a quella famosa cena che era da venerdi' che la rimandavano.
 
Furono gli Apostoli che nel costituire l'idea di una nuova societa' pensarono a una comunita' di tutti uguali, dove tutti si amavano e dove ognuno dava alla societa' secondo le proprie capacita' e prelevava a seconda dei bisogni.
Avevano inventato il socialismo reale.
 
L'IMPERO ROMANO
 
Le cose funzionavano cosi': Roma aveva un esercito imbattibile che se ne stava in giro per il mondo conosciuto a fare sfracelli, a conquistare province, a sedare rivolte.
Una parte di tutti i beni prodotti nell'Impero veniva convogliata a Roma che esportava la sua tecnologia, le strade, l'esercito, la lingua latina, la scrittura.
Un rigido e complicato codice di diritto che è arrivato pressocchè intatto fino ai nostri giorni, regolava e difendeva le proprieta' dei pochi eletti, mentre la stragrande maggioranza degli abitanti dell'impero non aveva e non contava un cazzo.
In pratica pero' a Roma a lungo andare non si produceva piu' nulla e questo porto' la decadenza e la rovina dell'impero.
Se ci fate caso, assomiglia brutalmente all'Impero americano dei nostri giorni.
 
Le due cause principali della caduta dell'impero Romano, furono, a detta degli esperti, la perdita dell'Egitto e di conseguenza la mancanza di un supporto per la scrittura quale il papiro, e la corruzione che venne dalla Grecia, prima di tutto con le sette segrete che di nascosto diffondevano una strana dottrina degli schiavi chiamata cristianesimo, in cui si diceva, udite udite, che siamo tutti uguali!
Poi perchè perduti i vasi greci, che oltre tutto costituivano un altro prezioso supporto per la scrittura, cominciarono a stipare il vino in recipienti di metallo con leghe al piombo e zinco che minarono la salute della popolazione.
 
Poi ci furono altre mille concause, quali l'emigrazione clandestina di popoli che cercavano climi piu' miti e condizioni di vita migliori, la corruzione della classe politica, la mancanza di giustizia, insomma uguale uguale a noi, adesso, qui.
 
Successero molte cose, dalla caduta dell'Impero Romano, la piu' importante delle quali fu che tale caduta si trascino' dietro un casino di cose, di fatti, di strutture, di idee.
Ma la cosa piu' importante di quel periodo e di tutto il Medio Evo, la scintilla che tenne acceso l'ingegno, il collante che tenne insieme l'Italia e l'Europa, fu l'odio e la paura.
 
La paura fece si che intere popolazioni si chiudessero tra le mura di citta' fortificate, sotto castelli inespugnabili, e l'odio fece in modo che tali citta' si facessero continuamente la guerra tra di loro, mai andando d'accordo su niente, e se tu eri nemico del mio vicino allora eri mio amico con cui si potevano costruire alleanze da tradire alla prima opportunita'.
 
I due imperi limitrofi all'Europa, quello Islamico e quello Mongolo/Cinese, invece, all'insegna del volemose bbene e siamo tutti figli di dio e dell'Imperatore, a dispetto di tutta la tecnologia che disponevano, non fecero molti progressi ed è facile capire il perchè.
Un giorno l'imperatore della Cina, che per ragioni religiose, voleva tenere il suo popolo legato alla sua terra, promulgo' un editto con cui
ordinava a tutto l'impero di distruggere la flotta e tutta la flotta cinese venne distrutta in un giorno!
Capirete che se la stessa cosa fosse successa in Europa, per esempio, difficilmente si sarebbe potuto far eseguire lo stesso ordine a Genova, Pisa, Livorno, Venezia, Amalfi, Londra, Madrid, Oporto, Oslo, Anversa, Edimburgo, Cipro e Gibilterra.
E cosi' quando l'Islam proibi' le arti figurative, alcune forme di scrittura, e contatti commerciali con l'Europa tutti obbedirono, chiudendosi in un'autarchia alla lunga dannosa e improduttiva.
Ma andiamo oltre
 
Diciamo che per lunghi secoli, le cose per il popolo bue non cambiarono di molto, ci fu l'editto di Costantino per liberalizzare il culto, e qualche Concilio per dire se Gesu' fosse transustanziale con il Padre o per stabilire se il Vescovo di Roma fosse superiore a tutti gli altri, ma per la povera gente ci fu solo una Carta dei diritti dell'Uomo del 1200 promulgata in Inghilterra, che non è molto, ma che fece da riferimento per i Padri fondatori degli Stati Uniti che la misero nellaCostituzione. Poi fino alla Rivoluzione Francese non successe un bel niente.
 
LA REVOLUTION
 
La Rivoluzione Francese insegno' all'umanita' un casino di cose, ma le fondamentali sono solo un paio:
Primo, appena arrivi al potere con un atto rivoluzionario, taglia la testa a tutti i perdenti altrimenti, si nascondono sotto terra come le patate e al primo sole della controriforma, ricicciano.
Secondo: gia' che ci sei, taglia la testa anche ai primi vincitori che si insediano al potere, cosi' quelli che vengono dopo, ci pensano un po' su prima di farsi corrompere.
 
Fu cosi' che il vento della rivoluzione spazzo' via tutto il vecchio, dai nomi delle cose, ai concetti filosofici, e il popolo era sovrano, e tutti potevano votare per eleggere i propri amministratori meno le donne, e i palazzi sequestrati ai nobili diventavano di proprieta' del popolo prendendo ognuno una funzione sociale, uno dove si andava a scuola, uno per fare l'ospedale, uno per l'amministrazione. Insomma, c'era da non crderci, il popolo finalmente respirava una ventata d'aria nuova. Respiro' cosi' tanto che arrivo' Napoleone e restauro' tutti i privilegi della tirannia.
 
Si fa in fretta adesso a dire che Napoleone era un fetentone, perchè forse non lo era del tutto. Ma Bonaparte, si.
Lui voleva un'Europa unita sotto la sua corona, che poi era quello che vollero Hitler da una parte e Lincoln dall'altra, e tutti e tre sapevano che unificazioni cosi' drastiche si possono ottenere soltanto tramite una guerra e cosi' chiamarono il popolo e gli dissero:
-Armiamoci e partite! - e via, coi macelli culminati con le due guerre mondiali che a tutt'oggi hanno lasciato una situazione che si puo' facilmente sintetizzare in poche parole:
 
- Non ci sono risorse per tutti
- Allora è meglio che quelle poche ce le teniamo noi
- E agli altri, ciccia
 
Ma nuovi cataclismi si profilano all'orrizzonte. Nuove orde barbariche bussano ai confini dell'impero e a noi e alle nostre coscienze si pone di nuovo la domanda:
è meglio cacciarli via, a rischio che diventino pericolosi e improduttivi o non è meglio accettarli ed emarginarli in lavori umilianti che tanto non vuole fare piu' nessuno, finchè non imparano a stare in fabbrica a produrre beni a basso costo?
è meglio che stiano a casa loro a fabbricare maglioncini e palloni da football per un pugno di riso o è meglio che vengano a farli qui cosi' possiamo togliergli una parte dei guadagni con affitti esosi, cibo esotico importato ad alto costo esclusivamente per loro, imposte e tasse ?
È meglio che loro stiano li' e noi andiamo li' in vacanza coi villaggi Alpitour a fotografarli e a dire "pittoresco!" o non è forse meglio che loro si accalchino tutti qui cosi' noi poi ci trasferiamo li' dove troviamo tutto pulito e poco inquinato?
Ai posters l'ardua sentenza.

 

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inserito il 25 gennaio 1999