- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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-
Antologia
del premio letterario
Comune di Candia Lomellina 2002
|
- Sommario
- Prefazione
a cura di Carmen Bortolas - Benedetta Aleotti -
Marco
Angella -
Alessandro Bacci - Giuliana
Balboni -
Luigi Baldassare - Emanuela Ballotta -
Caterina
Barletta -
Paola Barni - Annalisa Belluco - Rosanna Bertacchi
Monti - Antonina
Bezziccheri
- Michela Bizzi - Dorotea
Bonanno -
Anna Bor - Maria Antonietta Borgatelli - Bertilla
Bortolon - Alba Filomena Bove - Josè Enrique
Briceno Berrù - Fabio Caironi -
Carlo
Calegari -
Anna Calossi - Daniele Candotto - Giuseppe Cantaro -
Claudio
Capponi -
Silvano
Capriotti -
Giuseppe
Carnabuci -
Carlo Carrea - Renato Cavagnero - Ombretta Celoria -
Antonella Cigliana - Andrea Colussi - Alessandra
Crabbia - Antonio De Lucia - Domenico De Palo -
Leopoldo Di Giovanni - Luigi
Di Miceli -
Giulio Enzo Dicati - Dino Dorsi - Livio Fanti - Diego
Fantin - Saul Filippi - Chiara Fratar -
Raffaella
Frese -
Angela Fullone - Manuele Gasparini - Luca Giovanelli -
Daniele Graci - Carlo Grigioni - Matteo Lolli -
Chiara
Loseri Chiereghin
- Bruna Luciani - Walter Lundari - Vittorio Magrini -
Simonetta
Milani -
Umberta
Missiaja -
Stefano Montanini - Dino Valentino Moro -
Federico
Nardi -
Diego Pavan - Nicola Perasso - Francesca Pernechele -
Massimo Petruzziello - Mauro Piermarini - Bruno
Previtali - Marta Pugno - Laura Ranzi - Ermano Raso -
Katia
Paola Elena Righini
- Deale Robiano - Walter Rossi - Micaela Sansevero -
Adriano Scandalitta - Giovanni Scilio - Bruno
Sparpaglione - Maria
Tremolada -
Giuseppe Tronconi - Federico Valente -
Giorgina
Vidoni -
Claudia Vigo - Tiziana Zago
|
-
-
- Come
avere l'antologia
|
- Prefazione
Siamo
giunti con piacere al quinto premio di Poesia
«Comune di Candia
Lomellina».
- La
poesia, una sezione dell'immenso campo letterario, ove
la sensibilità al tutto emerge in modo
dirompente su di un semplice pezzo di carta. Quanti i
poeti scoperti in questi anni; le opere si susseguono
tra di loro dalla semplicità alla ricercatezza
voluta dei termini usati per esprimere stati d'animo,
sentimenti, sensazioni o ricordi.
- I
ricordi che emergono con il trascorrere degli anni
spesso ti avvicinano alle tue origini.
- I
ricordi piacevoli o tristi, che sono intrinsechi alla
vita di ognuno di noi, dovrebbero essere rievocati
dalla nostra mente umana molto più spesso,
perché sono lo stimolo per continuare a creare
in noi stessi e per continuare a vivere.
- In
queste poesie emerge molto sovente il passato come
fonte di sorgente di vita per pensare, scrivere e
comporre i propri versi,
- Infatti,
l'espressione dei sentimenti legata ad una
consapevolezza adeguata del linguaggio con la
capacità di elaborare i propri versi creano,
come i semi gettati sul terreno che coltivati danno
frutti, il piacere del lettore.
- Infatti
la musicalità di «colori vivi della nostra
terra, le mondine, i pioppi, i ranaioli e le
zanzare» emerge con parole incisive ed
indimenticabili; sentimenti di vitalità si
esprimono in un'altalena di versi che sembrano danzare
«Sii pioggia!... Piangi! / Sii ghiaccio!...
Rifletti»; sensazioni di timore e paure apportano
a parole nitide e profonde «Provai ad invocare
aiuto / udivo solo il rumore / di passi indifferenti /
e rubava la mia età».
- Il
ricordo del presente appena trascorso ha lasciato
nell'intera universalità uno «squarcio di
dolore», «Il tutto in niente fu»,
«Uomini che con le loro mani / preparano il buio
assoluto / in un bagliore di fiamme».
- Tutto
ciò è un susseguirsi di melodie serene o
tristi, che ti interessano nella lettura
repentinamente «Ed ecco... / è già
domani».
- Complimenti
a tutti!
-
-
- Carmen
Bortolas
-
- Sindaco
del Comune di Candia
Lomellina
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Marco
Angella
-
- In morte di un
grande maestro
- di vita e di
teatro
-
- Tu,
- cittadino
del mondo,
- uomo
dalle mille idee,
- mimo
sublime,
- celebre
tra i grandi,
- ignorato
dai ciechi,
- moristi
fisicamente nell'isola
- ma non
nella mente di coloro che ti
conobbero.
-
- Tu,
- stimatissimo
artista,
- che
provasti a coniugare il teatro e la
scienza,
- superasti
mille ostacoli con l'Institutet for
Scenkonst
- tra
l'indifferenza di finti
intellettuali.
- Goteborg
ti diede i natali,
- Malta
chiuse la tua parentesi
terrena,
- Pontremoli
ti aprì privatamente le
braccia
- e te le
chiuse pubblicamente.
- Tu
- facesti
entrare,
- con
grande umiltà,
- il nome
di una piccola settecentesca sala
all'italiana
- nella
storia dell'arte scenica.
- Grazie,
- Ingemar
Lindh,
- per
avermi dato la fortuna di
conoscerti.
- Al
Teatro della Rosa
- aleggerà
sempre la tua presenza
- e la tua
filosofia di vita
- rimarrà
scolpita nelle menti di molti
uomini.
- Nessuno
potrà dimenticare
- la tua
saggezza nel condire suggestioni ed
emozioni.
- Numerosi
allievi
- diffonderanno
la tua creatività
- sul
pianeta.
- XXVI-VI-MCMXCVII
-
-
|
- Giuliana
Balboni
-
-
-
- Un tremolio di
vento
-
- Un tremolio di
vento
- increspa appena
il mare
- mentre il sole
tramonta
- e il silenzio si
avvale
- di uno sciacquio
leggero
- sopra i sassi e
la riva.
- Pesci guizzan
paurosi
- dentro l'acqua
che abbruna
- sopra ondeggiano
barche
- pescatori in
silenzio
- a dipanare
reti
- e ad ascoltare
il vento.
- Questa è
l'ora in cui gli occhi
- vedon oltre i
confini
- percepiscon
pensieri
- e scandagliano
sogni
- scorgon tracce
d'aurora
- dentro il rosso
orizzonte.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Caterina
Barletta
-
-
-
- I miei giochi
felini
-
- scoprono
- l'amato e
incontenibile mio godere,
- e guardinghi
lupi,
- innalzano
appagati e curiosi
- la giocosa sfera
eterna
- e amica
impaziente dell'intelletto puro,
- striscio
striscio striscio
-
-
|
- Antonina
Bezziccheri
-
-
- Alone di
luna
-
- È in
notti come questa
-
- Quando la
luna
- Sembra
- Non tramontare
mai
-
- Che i miei
pensieri si attorcigliano
- Fuggono
- Si
addensano
-
- Il buio accende
i ricordi
-
- Distratta
- Non voglio
guardarli
-
- Accendo una
sigaretta
-
- Distratta
- Non voglio
pensarli
-
- Ma è in
notti come questa
-
- Quando la
luna
- Sembra
- Non tramontare
mai
-
- Che il mio
silenzio
- Lacera il tuo
urlo
-
- Distratta
- Aspetto un altro
mattino.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Dorotea
Bonanno
-
-
- Omaggio
-
- Contemplavi da
tempo il tuo tempo
- Rimembravi
memorie
- Obliavi
ricordi
- Scaraventavi
tutto senza riuscire ad
- impietosirti.
-
-
|
- Carlo
Calegari
-
-
- Il
bacio
-
- Morbide madide
labbra,
- sottili,
- baciano le
mie:
- e mi
sembri
- il più
bel nunzio di Dio
- che mi svela il
paradiso.
-
- Il
bacio
- tuo
- ai piedi della
scala,
- all'ombra del
mondo,
- fra il mio
mantello e la tua tunica,
- le mie paure e
le tue crollate difese,
- mi fa ancora
tremare.
-
- Ho tenuto il tuo
viso
- tra le mie
mani
- come preziosa
coppa di cristallo
- e ho bevuto
dalla tua bocca
- il più
dolce dei liquori
- d'amore.
-
- Credo di
amarti.
-
- Il tuo velo
bianco,
- scivolatoti
dalle spalle
- per scostarsi da
cotanta passione,
- hai
raccolto:
- e sei
fuggita.
-
- Ma il
bacio
- che mi hai
dato
- mai
scorderò.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Claudio
Capponi
-
-
- Ode al
sonetto
-
- Vola sonetto mio
sui campi in fiore
- recando teco il
suon di primavera,
- l'azzurro cielo
indora fino a sera
- e alla campagna
effondi ogni colore.
-
- Cancella da ogni
viso il rio dolore
- fugando il
dubbio, l'astio e la chimera,
- conforta l'alma
grigia di chi spera
- veder
l'approssimarsi d'un' amore.
-
- E non sia mai
che alcuno scritto in versi
- rimanga chiuso
dentro ad un cassetto
- ad ingiallir tra
ninnoli dispersi:
-
- dona a una donna
di gentile aspetto
- (e non lasciar
che il cuore tergiversi)
- la gioia
ch'è racchiusa in un sonetto.
-
-
-
- Materialismo
-
- Erta è la
via che al sommo del gran picco
- giunge sgravata
da ogni ria menzogna,
- gettando con
disprezzo nella fogna
- il corno, il
crocifisso e l'alambicco.
-
- Le carte e lo
zodiaco fanno ricco
- chi attinge
dalle tasche di chi sogna,
- ma al prode
scalator non abbisogna
- quell'oppio che
allontana con un cricco.
-
- Noi lo sappiam
che ai mali sulla terra
- (sì come
a tutte l'altre cose belle)
- non v'è a
menar cagione tra le stelle:
-
- non Giove o
Marte recano la guerra,
- e decliniamo in
forme vecchie e nuove
- "La gloria di
colui che tutto move".
-
|
- Silvano
Capriotti
-
-
-
-
-
- La
storia
-
- Tu che ti riempi
di gioia
- e
soddisfazione,
- non ti
preoccupavi
- della vera
realtà che ti circondava,
- attorno alla tua
persona,
- non
consapevole,
- delle bugie
altrui ed inganni,
- credendo che
nessuno ti colpisse
- a
tradimento,
- nel profondo del
tuo cuor,
- tu che non hai
seminato,
- non sei il
colpevole!
- Il colpevole
è colui che ha seminato,
- agendo
indisturbato,
- ma il rimorso
del dolor causato,
- lo
distrugge!
- Giorno dopo
giorno,
- spegnendosi come
una candela.
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Giuseppe
Carnabuci
-
- Burrasca
-
- Cavalloni di
spuma
- intenti a
leccare la spiaggia,
- riflessi freddi
azzurri dell'acciaio
- in un cielo
imminente, impotente.
- Il sole guarda
nel vuoto,
- stralunato e
sgomento, incombente.
- Il vento
digrigna i denti
- come un
lupo,
- l'acqua comincia
a scrosciare
- contro il
molo.
- I gabbiani
invertono la rotta,
- i pensieri della
sera
- fuggono lucidi e
fulminei,
- accorati nella
fretta
- di non
bagnarsi,
- hanno voglia di
parlare
- e voglia di star
zitti.
- Il mare, con
occhi smorti
- e indifferenti,
osserva
- il veloce
passaggio
- di rami
stecchiti degli alberi,
- zattere
naufragate
- prima ancora di
salpare,
- come un sogno
spezzato
- da un improvviso
risveglio,
- in un sonno
scacciato
- passando le mani
sugli occhi.
-
|
- Luigi
Di Miceli
-
- Luci
diffuse
-
- Luci
diffuse
- Su
geometrie
- Astrali
- Tra le
pareti
- Di una
stanza
- Luci
diffuse
- Di una
torcia
- Vagante
- Cerchio
che
- Gioca
con
- Gli
spigoli
- Di un
cubo
- Luci
tremanti
- Che
giocano
- A fare
ombra
- Ombra senza
corpo
- Sulle pareti di
un cubo
- Tra gli
spigoli
- Di una
stanza
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Raffaella
Frese
-
-
- Ascolto
-
- Ascolto nel
silenzio.
- ...mi par udir
qualcosa
- manoscritto
della sua sinfonia
- incantevole
naufraga nella mia vita.
- Cecità di
tempo,
- e
d'universo.
- Ascolto il
silenzio ambiguo
- che rilevato non
l'erro,
- né ha
sembianze
- né volto
sottile
- ridesta Cristo
sulla croce
- tra quella breve
fugace parola
- che il
tempo
- ha
tessuto
- nel
vento.
- Fede.
- Ascolto.
- ...Mentre
- lungo i sentieri
della vita
- m'addormento.
- ...vedo,
sento,
- nulla
tocco.
- Ali volano nel
vento
- leggere come
petali di neve
- suonano con la
voce dell'anima
- tra mille
lune
- di rossi
ricordi.
- ...gaia,
- Ascolto
- nel
silenzio
- il
frastuono
- delle ali della
libertà
- mentre percorro
la nascita
- dell'alba
- nella brezza
dell'aurora.
-
|
- Chiara
Loseri Chiereghin
-
- Opera 10a
classificata
-
-
-
- Primo
amore
-
- Alle tue
parole
- fioriva
- la timida
viola
- del mio
cuore.
- Vestivo il
pensiero di sogni
- tremuli
arcobaleni dell'anima.
- Breve carezza la
ventata
- che mi
lasciò sola.
- Davanti a me un
sentiero
- di aquiloni
caduti.
- Vago con piede
prudente
- tra code
spezzate
- di carta
velina.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Simonetta
Milani
-
-
- Cos'è la
vita
-
- Il tutto in
niente fu
- un agglomerarsi
di foglie verdi
- stipate
- in un'autunno
ancor lontano,
- che già
geme straziante
- sull'impervio
sentiero.
-
- Denso e
truculento il fumo
- tinge di
nero
- la bianca stella
alpina,
- qual
- prematuramente
adunca
- piange trafitta
la sua sciagura.
-
- In gloriosa
imperitura
- s'arresta il
contralto,
- al suo canto
alla vita
- in un'afano
silenzio
- mortal.
-
Dedicata
a tutte le persone scomparse in seguito alla
devastante distruzione
delle
Torri Gemelle a Manhattan dell'undici settembre
2001.
-
-
|
- Umberta
Missiaja
-
- Domenica
mattina
-
- Asfalti
lucidi
- Ruote
lasciano
- Tracce
- Frecce
indicano
- Direzioni
- Ringhiere
delimitano
- Spazi
- d'appartenenza
-
- Dalla
finestra
- inseguo
direzioni mai prese
- delimitata dal
mio spazio vitale
- Ringhio
all'umanità
-
-
-
- Sincretismi
-
- in
quest'altalena fra morti apparenti
- ed eruzioni
cutanee
- non c'è
spazio per elettrocardiogrammi piatti;
- da un totale
stordimento
- con convulsioni
psicosociali
- derivate dalla
sindrome di non adattamento
- ad un repentino
mutamento
- e mi sento come
un lepidottero che
- uscito dal
bozzolo
- insegue l'odore
del polline
- lasciandosi
trasportare da aneliti di vita.
-
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Federico
Nardi
-
-
- Ricomincio
-
- L'infinito
- Mio
parafrasare
- È
tenue ammorbidente
- Al mio
tormento
- Aggressione
all'amore
- Quest'affetto
doloroso
- Solitudine
serrata
- Emicrania
che distanzia
- Ore che
germogliano
- A
traverso
- Collera
sputata
- Spietata
all'imbrunire
- A demolire
senza spese
- Le mie
torri
- Issate
sacco a sacco
- Con
sudore...
-
- Ricomincio
- Ancora
bimbo
- Fremendo
allo sfiorare
- La tua
pelle
- Quella seta
ch'ammanta
- Viva la tua
carne
- Avvolgente
- Com'è
solo la passione
- Tal fiume
che trascina
- ogni
cosa...
-
-
-
|
- Katia
Paola Elena Righini
-
- Lo
scrigno
-
- Pesa sul
cuore
- quest'anima
ricca e vanitosa
- abile
truffatrice e d'illusioni
- dispensatrice
generosa.
- Sconsiderata
profonde sogni
- e miraggi
affresca,
- ma misera
nasconde agli occhi altrui
- gli ori propri e
le virtù.
- Non ha canti che
per se stessa,
- che per
l'amore
- che appena la
sfiora.
-
-
-
- Tribunale
-
- Ci accusano due
occhi neri profondi,
- un pozzo aperto
sulla miseria del mondo
- ci accusano le
mani dei bambini
- i vapori della
colla respirata
- i colori di una
terra dimenticata.
- Al cospetto di
un tribunale
- compariamo senza
difesa
- senza
risposta:
- della nostra
inutilità
- non ci diamo
ragione.
-
-
-
- Quando il
sole
-
- Quando il sole
bagna le colline
- con lo sguardo
ne disegno i profili,
- ne inseguo gli
avvallamenti
- immergendomi in
un verde dorato
- ansioso di
possedere quelle linee,
- quei colori, la
loro elegante armonia
- e d'esserne
posseduto.
- Quando il sole
bagna le colline
- potessi
accoglierne i raggi come pioggia
- pervaso sarei di
pura luce
- a questi dolci
declivi sarei consegnato,
- come un albero,
come un prato...
-
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Maria
Tremolada
-
-
- Noli
-
- Respiriamo il
terso colore di queste colline,
- dalla fragili
ossa calcinate, impietosamente esposte,
- che muretti e
ulivi a fatica contengono.
- Ai nostri piedi
Noli si dipana: le rosse torri mozze,
- abbandonata ogni
difesa al divenir del quotidiano.
- Antichi portici,
come oscure caverne, luogo dell'anima,
- dove il sole a
stento si fa largo, disegnando percorsi
traversi.
-
-
-
- Il nostro
bosco
-
- Stanza verde dei
sogni è la faggeta,
- dai rami carichi
di pioggia.
- Sciamano il suo
spirito,
- bellezza senza
fretta.
- La nebbia,
lumaca di bave,
- scivola fra gli
esili tronchi.
- Effimeri sono i
pensieri,
- prigionieri di
tele di ragno.
- Sciabole di
luce, i raggi del sole,
- violano
l'incantato silenzio.
- Il vuoto del
mondo si colora.
- In pozzanghere
di fango
- si specchiano
alberi narcisi.
-
-
-
|
- Giorgina
Vidoni
-
- Sole
-
- Mi
lascio
- quasi
trasportare
- da questo fiume
grigio
- a volte
sensuale
- nelle sue
curve.
- Nel cielo
terso
- del
mattino
- vedo
- i tuoi
occhi,
- il tuo
viso.
- All'improvviso
- una palla di
fuoco.
- Mi
avvolge,
- mi
rapisce
- la sua
luce,
- il suo
calore.
- Mi entrano
dentro,
- mi
posseggono.
- Mi lascio
andare
- e continuo a
vedere
- i tuoi occhi,
- il tuo
viso!
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Se
non la trovi nella tua libreria puoi ordinarla
direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi
al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al
numero 0298233100
|
-
-
RISULTATI
DEI CONCORSI
- RITORNA
ALLA PRIMA PAGINA CONCORSI (elenco dei
mesi)
RITORNA
ALLA PRIMA PAGINA DEL
CLUB
E-Mail: concorsi@club.it
-
- Ins.
25-02-2003
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