- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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Antologia
della II edizione del Premio letterario
internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte 2003
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- Sommario
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- Prefazione
Sindaco Dott. Antonio Pizzigallo -
Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli -
On. Giorgio Simeoni - Dr. Giuseppe Marra -
On. Leonardo Catarci - Senatore Marcello
Pera - On. Francesco Storace - Dr.
Giovanni Salimbeni - On. Roberto Formigoni
- Sen. Francesco Asciutti - On. Claudio
Bucci - Avv. Gianfranco Martini -
Introduzione Prof. Giovanni Francesco
Piano - Prof. Alessio Piano - Anguillara
Sabazia un romantico rifugio - Il passato
che rivive
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- Sezione
Poesia
inedita
- Miranda
Haxhia - Mariano
Luccero
- Claudio
Fichera
- Gustavo Petti - Guido Bava - Marco
Caroni - Maria Luisa Caputo - Luigi Vento
- Celestino
Casalini
- Malika
Kumlien
- Biagio
Bucci
- Nadia Chiaverini - Simone Cecchini -
Luigi Gonano - Neri
Genesio
Verdirosi
- Giulia Adriani - Paola Ambrosio - Elena
Auddino - Gabriella
Bartolomeo
- Marinella Belussi - Vincenzo Berlinguer
- Mauro Bertozzi - Anna Maria Bini -
Giorgio
Bolla
- Dorotea
Bonanno
- Antonio Borneo - Marco Buzzetti -
Maurizio Cafaggi - Maddalena
Capalbi
- Silvia Caramanna - Alessandro Cascio -
Maria Grazia Coianiz - Felice Conti -
Emanuela Corsello - Franca
Cravino
- Ioan
Daniel Cuculiuc
- Fiorella D'Ambrosio - Alessandro
D'Oscini - Arianna
Del
Ministro
- Giuseppe Diotto - Diego
Elena
Luigi
- Marialba
Fasolo
- Manuela
Favalli
- Marco
Antonio
Gallico
- Silvana Gallo - Marcello
Gargiulo
- Enrico Gasparri - Michele Genisio -
Elisabetta Ghiglieri - Luigi
Giannelli
- Francesca
Giliberti
- Luca Giovanelli - Simonetta
Gravina
- Andrea
Giuseppe Graziano
- Danilo Grozzi - Renato
Iacomino
- Fernando
Iannozzi
- Valerio Impera - Raffaele Langella -
Calogero
Lauria
- Marcello Lazzeri - Valentina Lipari -
Maria Luperini Panna - Raffaella
Magliocca
- Modesta Marafioti - Cinzia Marchese -
Tiziana Marini - Diego Mastrogiovanni -
Mara Mastropietro - Marco Matta - Maurizio
Mattioli - Giorgio
Mereu
- Salvatore Montoleone - Laura Morelli -
Mauro
Moretti
- Cristina
Motta
- Maria Giovanna Napoletano - Federico
Nardi - Nina Nasilli - Marisa Nigri -
Marco Palagi - Francesco Papapicco - Piero
Pierelli - Alfonso
Pollice
- Manuela Porpiglia - Ermano Raso -
Manuela Rossetti - Elisa Sala Borin -
Camillo Sangiovanni - Maurizio
Santopietro
- Adriano
Sasso
- Adelaide
Scabbio
- Michela Scaglioni - Adriano Scandalitta
- Se Es - Maria Angela Spinatelli -
Gianluca
Taranto
- Davide Tortora - Stefano
Venturini
- Giuseppe Verdi - Sabrina
Verrino
- Maria Teresa Zanafredi - Leonardo Zanin
- Sergio Zanoletti
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- Sezione
Poesia Edita
- Antonio
Valicenti - Serena Caramitti - Luisa
Gorlani - Gianfranco Gambarelli -
Alessandro Robles - Mirella Malusà
- Claudio Alvigini - Rosa Amato - Marco
Anastasi - Antonella Angrisani - Adele
Belviso - Ivana Biagetti - Margherita
Biondo - Giorgina Busca Gernetti - Enrico
Calilli - Anna Calossi - Fiorella Cappelli
- Giuseppe Carnabuci - Salvatore Celeste -
Ombretta Celoria - Wilmer Comin - Huguette
Comparin - Cesidio D'Amico - Fulvia Di
Iulio - Francesco Ferrante - Marcello
Gargiulo - Francesca Genzano - Piera
Giordano - Simonetta Gravina - Terry
Gugliucci - Valerio Impera - Alessandro
Lugli - Stefano Marino - Gianni Persico -
Federico Nardi - Cosimo Pirisi - Miranda
Rigato - Marilena Rimpatriato - Iolanda
Serra - Maribì e Se Es - Francesco
Sicilia - Cosetta Simonetti Bartolucci -
Conny Stockhausen - Roberto Torraco -
Giuseppina Tundaro - Federica Valente -
Pietro Vitelli - Matteo
Zattoni
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- Sezione
Narrativa e Saggistica
Edita
- Nestore
Di Meola - Giuseppe Mistretta - Alessandra
Crabbia - Adriano D'Auria - Piero V.
Scorti - Drazan Gunjaca - Antonella Sartor
- Renato Costrini - Giorgio Astolfi -
Stefania Barbieri - Fabio Baroni - Elisa
Sala Borin - Emilio Cacciatori - Franco
Cadenasso - Pierluigi Capurso - Alida
Casagrande - Luciano Cencioni - Vincenzo
Cicala - Litia - Fiorella D'Ambrosio -
Roberto De Angelis - Francesca Dimitrio -
Gianluca Ferrara - Giovanni Genovese
-Matteo Ghirardi - Annamaria Giarolo -
Franco Giuseppe Gobbato - Dario Guitaldi -
Elisabetta Marinello - Roberta Martinetti
- Daniela Murru - Maria Perrella - Gustavo
Petti - Andrea Piersantelli - Andrea
Recupito - Luigi Ruberto - Giovanni
Salerno - Fernando Sammarco - Paola
Sandionigi - Maurizio Santopietro -
Jolanda Serra - Annalena Somma - Remo
Stanzani - Luigi Terreri - Annamaria
Trevalle - Maristella Vandelli - Angelo
Zito
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- Antologia
del Premio Anguillara Sabazia Città
d'Arte 2003 - formato 14x20.5 - pagg. 248
- Euro 18,00 - ISBN 88-8356-654-8
- Risultati
del Premio Anguillara Sabazia Città
d'Arte 2003
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Come
avere l'antologia
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PREFAZIONE
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- Con piacere e
grande soddisfazione esprimo il mio sostegno alla
selezione Antologica del Premio Anguillara Sabazia
Città d'Arte, risultato eccellente di un
cammino faticoso fondato sull'etica e sulla
lealtà interiore, come si conviene a chi della
poesia evidenzia l'essenza dell'esaltazione nelle
umili cose. È necessario valorizzare
l'iniziativa letteraria come traghettatore di cultura
per l'universalità dei sentimenti in un'Europa
senza confini e per una poesia comunicativa,
fortemente emozionale, spontanea, immacolata e sincera
che apra la strada alla conoscenza di se stessi nel
rapporto con gli altri e con l'infinito. Autori
provenienti da diverse realtà europee hanno
contribuito a proiettare se stessi in una libera
circolazione d'idee, nel nome della poesia che unisce
e racchiude in sé la dolcezza e l'armonia di
una sinfonia.
- Il volume,
originale nel suo genere, si propone come cammino
d'arte poetica e di letteratura, ponte naturale fra la
Città e il suo premio. In tutti gli autori
emerge tuttavia una straordinaria capacità che
ne dilata le anime, confermando che l'arte e la poesia
appartengono al patrimonio genetico dell'individuo e
devono essere stimolate ed incentivate,
affinché possano esprimersi continuamente in un
canto vitale.
- Storia, leggenda e
mito si fondono insieme, in liriche dalla forte
spiritualità che esprimano, con esiti originali
e decisi, ad illuminare ed esplorare il misterioso
sentiero dei sentimenti, fonte di bellezza e
conoscenza, luogo di affermazione e rispetto per la
vita umana ma anche punto da cui nasce la speranza del
domani.
- Questa importante
iniziativa editoriale coincide con una
continuità d'impegno, una coerenza mai sentita,
un approfondimento assiduo intorno ad un tema
fondamentale: la conoscenza e la valorizzazione del
patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale
della città di Anguillara Sabazia.
- Questo è un
altro aspetto dell'assoluta novità dell'opera.
Un compendio che ha richiesto un notevole sforzo,
pensato come contributo per una più diffusa
conoscenza; per dare ai selezionati del nostro Premio
un nuovissimo e valido strumento che è naturale
complemento che lega la città al suo alveolo e
ne fa il punto nodale di ogni futura
iniziativa.
- Desidero
ringraziare il Presidente dell'Associazione
Arché, Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli,
per il contributo essenziale fornito, nell'organizzare
la seconda Edizione del Premio Letterario Anguillara
Sabazia Città d'Arte. L'eccellente risultato
ottenuto è, ne sono consapevole, il risultato
di un lungo ed estenuante lavoro che ha portato per la
prima volta la nostra Città alla ribalta del
panorama culturale Nazionale ed
Internazionale.
-
- Il
Sindaco di Anguillara
Sabazia
- Dott.
Antonio Pizzigallo
|
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La presente antologia è una testimonianza
preziosa per avere un ricordo della selezione che
raccoglie le migliori composizioni presentate dagli
autori concorrenti, al Premio Letterario Anguillara
Sabazia Città d'Arte, promosso e organizzato
dalla Associazione Culturale Arché. È
una di quelle ormai rare occasioni in cui un'Antologia
riacquista tutta la sua dignità di testo, fonte
di oggetto di cultura. È come scoprire le mille
sfaccettature dell'animo umano che, si intreccia
indissolubilmente con le piccole vicende quotidiane
dell'individuo una sorta di lanterna magica attraverso
cui scoprire esperienze esistenziali della nostra,
della vita altrui. In queste poesie gli autori, con
una sensibilità sottile, espressione dei
più alti sentimenti e ideali dell'individuo
rivelano la loro creatività contemporanea ed
è una magia dell'arte, visioni di emozioni, in
cui la materia prima sono le idee. Si resta colpiti
dalla qualità e dalla vastità di
ispirazione di ciascuno dei poeti ed autori presenti
nella competizione letteraria.
- La poesia, come la
verità si annida nelle pieghe e negli
interstizi della mente, nei recessi e nei risvolti
degli eventi che costituiscono il nostro destino di
uomini. Il vero poeta è uno che racconta
situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e
sensibili, così che il lettore ci si trovi
dentro. Dalle parole, incarnazione della memoria,
chiave del tempo e madre della poesia, fluiscono una
visione di significati morali, psicologici, storici,
filosofici, sociologici esemplificati dagli eventi e
in essi sottintesi. Il lettore ne avverte la presenza
da un indefinibile sussurro e li tira fuori di
sé. Compito del poeta è da sempre quello
di arricchire il luogo comune delle cose che esistono
e succedono, versandovi i pezzi di vita che lui
immagina o rielabora.
- La poesia è
luogo di sintesi, si installa nel cuore della vita,
segna il sorgere d'una stagione nuova dedicata al
compito di trasformare la parola in luce, lasciando
libero corso all'aggrumarsi e al dipanarsi dei versi
sulla carta per immaginare nell'emozione della vita
nuovi equilibri, nuove danze poetiche. Sussurri
dell'anima tremiti dell'io nati dall'affannosa ricerca
di verità dell'esistere, all'insopprimibile
necessità di leggere il nostro tempo come
dinamiche tensioni dello spirito. L'immensità
degli spazi, la solitudine, l'angoscia del nulla,
guarda la vita dal centro del cuore immerge gli occhi
oltre il visibile, spaziando nell'irraccontabile.
Registra le distanze, il silenzio, la vertigine del
vuoto, il dolore degli inizi, l'assenza; realizza una
visione concentrata, purificata con la nostalgia, con
il ricordo, dando alla visione un'evidenza con la
parola. Le parole usate hanno molta presa hanno un
suono alto, colpendo il segno. Istantanee
autobiografiche, narrate con una naturalezza che
rassomiglia molto alla purezza, potenza di visione,
rappresentazione che segna con pochi tratti una
geografia di luoghi dell'anima e di presenze che
attraversano la nostra esistenza. La poesia registra
tutto e ambisce ad avere il tratto leggero e
inesorabile delle parole che affiorano alla mente,
pervenendo a un coinvolgimento illuminato per giungere
infine al sublime.
-
- Fondatrice
del Premio
- Prof.ssa
Myriam Vittoria
Sebastianelli
|
-
Il Premio Letterario Internazionale Anguillara Sabazia
Città d'Arte dimostra di possedere già
un'identità ben delineata, forte dello spirito
propositivo che lo ha caratterizzato sin dalla
nascita.
- È ormai un
punto di riferimento preciso per chi ama la poesia e
la narrativa, e s'innesta in un ambito di
coinvolgimento territoriale che supera i confini
locali, allargando il proprio richiamo culturale al
contesto europeo, così da favorire un
interessante interscambio e una proficua cooperazione
tra i diversi paesi. Non a caso, questo secondo
appuntamento punta a valorizzare maggiormente la
creatività e l'abilità compositiva dei
singoli autori, stimolando la curiosità del
pubblico verso opere proposte, procedendo su un comune
fondo d'intenti che riconosce un'apertura culturale
incondizionata verso il mondo, senza confini, senza
barriere, senza pregiudizi di sorta. È con un
simile slancio innovativo che il Premio si propone per
una nuova edizione, rafforzando il suo già
stretto legame con la città di Anguillara, che
lo ha tenuto a battesimo con molta
disponibilità.
- Ovviamente, non
è facile far germogliare nel pubblico
un'autentica attenzione verso una tematica impegnativa
come l'arte letteraria. Tuttavia, l'entusiasmo e la
concretezza del Premio Letterario Internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte, insieme alla
passione e all'impegno profusi in questa difficile e
complessa promozione creativa, come appunto il volume
antologico realizzato quest'anno, sono elementi certi
di garanzia per stagioni di risultati proficui e di
lusinghieri successi. Un Premio dotato di grande
energia vitale e di una spiccata sensibilità
poetica, che beneficia del sostegno della Regione
Lazio e s'iscrive al più alto livello, come ne
dà testimonianza il suo Comitato Promotore e il
Comitato d'Onore.
- Si tratta di un
appuntamento importante per la Città di
Anguillara Sabazia, una città solare, ricca
d'eredità del suo passato e che in questi
ultimi anni è cresciuta di una
percettibilità culturale sicuramente
apprezzabile. Una città che oggi può
essere conosciuta meglio anche attraverso la poesia e
la letteratura, grazie alla divulgazione
dell'esplorazione della creatività, fonte del
nostro patrimonio artistico-culturale
regionale.
- È di
ciò si deve dare atto soprattutto
all'amministrazione comunale di Anguillara, la quale
ha saputo promuovere nella giusta misura iniziative
che, per la loro particolare natura, vanno incontro
alle esigenze di conoscenza della popolazione,
confermando così di avere a cuore la necessaria
crescita culturale dei propri cittadini.
- Per tutto
ciò, la mia riconoscenza è rivolta
all'amica Myriam Vittoria Sebastianelli, Presidente
dell'Associazione Arché, fondatrice e
ispiratrice del Premio che con passione e tenacia ha
perseguito il fine di desiderare di far conoscere le
culture territoriali di una città e quelle
della sua Regione, indicando un cammino da percorrere
nella diffusione letteraria a livello europeo ed
internazionale con un impegno onorato nei migliori dei
modi. Il campo resta aperto al futuro e a chi
vorrà attingere alla fresca fonte della
letteratura e della poesia, con il piacere di creare e
di avvicinarsi alle radici culturali della propria
terra, per poi volgere lo sguardo oltre l'orizzonte.
Per migliorare sé stessi e la società
della quale facciamo parte.
-
- Vice
Presidente Regione Lazio
- On.
Giorgio Simeoni
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-
-
- Sono lieto e
orgoglioso di offrire il patrocinio del Gruppo
Adnkronos al Premio Letterario Internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte in un momento
storico come il nostro che, tra il fragore di eventi
drammatici, richiede a tutti una pausa di riflessione
quale soltanto la poesia è in grado di dare. La
poesia, e la letteratura in generale, che
rappresentano una delle massime espressioni dell'Uomo
e sono il nutrimento dello spirito per ogni
generazione, devono esserlo in particolare oggi per
arricchire le grandi potenzialità che gli
strumenti tecnologici ci consentono. Senza la
creatività, che solo l'osservazione del mondo
che ci circonda e di noi stessi esalta, nessun
progresso scientifico può significare un passo
avanti per l'Umanità.
- Il Premio
intitolato a questa affascinante città d'arte,
incorniciata nello scenario di uno dei più
splendidi laghi italiani e alla cui comunità
sono felice di appartenere ormai da molti anni,
rappresenta una iniziativa prestigiosa per il suo
significato culturale. Il Gruppo che ho fondato e che
ho l'onore di presiedere ha infatti una particolare
vocazione per il mondo della cultura. Oltre ad
Adnkronos Cultura, che svolge un ruolo prezioso nella
diffusione delle informazioni culturali grazie alla
pubblicazione di oltre 7 mila notizie all'anno, e a
MUSA, testata giornalistica con una propria redazione
e un sito Internet aggiornato quotidianamente, tutte
le società di Adnkronos, quali l'Agenzia di
Stampa, la Casa editrice, la società
multimediale, quella di Comunicazione e l'area
dedicata alla convegnistica, si occupano assiduamente
di promuovere iniziative culturali di prestigio come
la Vostra.
- Colgo infine
l'occasione per un piccolo dono ai vincitori della
sezione giornalistica: l'opportunità di
un'esperienza nella redazione della nostra Agenzia di
stampa, grazie a uno stage di quattro mesi nel corso
dei quali potranno confrontare il loro talento
naturale con le esigenze e i ritmi dell'informazione
quotidiana in tempo reale.
-
- Presidente
Gruppo Adnkronos
- Cav.
del Lavoro Dr. Giuseppe
Marra
-
|
Il linguaggio universale
della letteratura è, insieme alla musica, quel
fluido magico che apre e avvicina tra loro le diverse
culture del nostro pianeta. Anguillara Sabazia, gioiello
che affonda le proprie radici nel neolitico fino al basso
medioevo, ha aperto i giardini di Palazzo Orsini per
ospitare la manifestazione promossa dall'Associazione
culturale Arché, guidata, con passione raffinata
competenza dal Presidente prof.ssa Myriam Vittoria
Sebastianelli. Anguillara Sabazia, perla di rara bellezza
del Lago di Bracciano, si propone quale città
motore di iniziative capaci di raccordare lo sconfinato
patrimonio storico, artistico e culturale del
territorio.
On. Leonardo
Catarci
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-
- TESTIMONIANZE
ALL'ANTOLOGIA
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-
- Leggendo
l'Antologia del Premio 2002, ho incontrato alcune
poesie di grande bellezza, che mi hanno regalato
qualche minuto di riflessione. La grande forza della
poesia consiste forse proprio in questo: nel saper
evocare sentimenti dalle parole, per unire la
sensibilità dell'autore a quella del
lettore.
- Apprendo con
piacere che il Premio Internazionale Letterario
Anguillara Sabazia Città d'Arte si propone di
promuovere e diffondere a livello internazionale la
nostra letteratura, pur mantenendo un solido,
necessario legame con la cultura locale e nazionale.
Sono certamente ben lieto di poter esprimere il mio
vivo apprezzamento pere questa finalità, che
condivido pienamente.
- Vorrei quindi
rivolgere un cordiale saluto a lei e a quanti si sono
prodigati per la migliore riuscita di questa
importante iniziativa e, allo stesso tempo, formulare
un augurio sincero e non formale a tutti gli autori
del Premio Letterario, perché la loro opera
preziosa raggiunga un pubblico sempre più
ampio.
-
- Presidente
del Senato della
Repubblica
- Senatore
Marcello Pera
-
- Il premio ha
proiettato questa città laziale, ricca di
storia e d'arte, di fascino e di naturale bellezza, in
un panorama culturale internazionale degno di una
terra antica quale è Anguillara
Sabazia.
- Si tratta di un
premio di altissimo profilo, che, a partire da
quest'anno, rappresenterà un evento di
riferimento e d'incontro per altri Paesi d'Europa e
del resto del mondo, che condividono la comune
passione per la poesia e la narrativa. La
finalità dell'iniziativa - promuovere le arti
letterarie contemporanee, puntando sui giovani autori
- ha il pieno sostegno della Regione.
- Al tempo stesso, va
sottolineata l'importanza del Premio alla carriera
letteraria, che verrà assegnato ogni anno a un
autore di notevole prestigio nazionale, e del
riconoscimento a numerosi autori
contemporanei.
- Un plauso, infine,
va agli organizzatori e fondatori del Premio
Anguillara Sabazia Città d'Arte e promotori
dell'Associazione Arché: la professoressa
Myriam Vittoria Sebastianelli e i professori Alessio e
Giovanni Francesco Piano. E credo che il Premio
avrà, ogni anno di più, un grande
successo di pubblico e di critica.
-
- Presidente
della Regione Lazio
- On.
Francesco Storace
-
- In qualità
di Direttore dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento
Europeo, esprimo il mio sostegno alla selezione
Antologica al Premio Anguillara Sabazia Città
d'Arte e mi congratulo con la Professoressa
Sebastianelli che lo ha promosso e ne sostiene i
valori poetici.
- Per quanto il
Parlamento Europeo non sia un'istituzione culturale,
è innegabile che il processo d'integrazione
dell'Europa ha uno dei suoi elementi fondanti nelle
comuni radici storiche e culturali dei popoli europei
e sotto questo aspetto mi sento di affermare che il
premio merita il sostegno dell'istituzione che
rappresento in Italia perché si propone di
donare ai lettori una raccolta di poesie "senza
frontiere", il cui merito è di affratellare gli
autori di tutte le regioni, accogliendoli
simbolicamente sotto la bandiera dell'Europa in un
ideale di fratellanza e di
universalità.
- La poesia è
un atto d'amore: germoglia nelle pieghe e negli
interstizi della mente, trae spunto dagli eventi che
costituiscono il nostro destino di uomini. Il vero
poeta racconta situazioni e fatti in modo tale da
renderli visibili e sensibili, le traduce in parole,
incarnazione della memoria e chiave del tempo. Dalla
poesia fluisce una visione di significati morali e
psicologici, esemplificati dagli eventi in essi
sottintesi, istantanee autobiografiche, narrate con
una naturalezza che segna con pochi tratti una
geografia di luoghi dell'anima e di presenze che
segnano il nostro destino. Un destino che accomuna
tutti gli uomini e che certamente unisce tutti gli
Europei in uno stesso progetto di progresso e di
pace.
-
- Direttore
Parlamento Europeo Ufficio per
l'Italia
- Dr.
Giovanni Salimbeni
-
- Con piacere porgo
il mio saluto agli organizzatori e ai partecipanti
alla seconda edizione del Premio Internazionale
Anguillara Sabazia Città d'Arte e rivolgo il
più cordiale auspicio per la riuscita
dell'iniziativa. La manifestazione promossa
dall'Associazione Arché con l'intervento di
alcune realtà editoriali lombarde testimonia
l'importanza della partnership culturale tra le
regioni e la positività di tutte le iniziative
aperte al confronto con esperienze diverse e capaci di
dare visibilità concreta al territorio e alle
sue risorse.
- Mi auguro che il
Premio Anguillara Sabazia riuscirà a proporsi
come un'interessante occasione per far conoscere
numerosi talenti artistici e letterari italiani e per
valorizzare la cultura e l'arte del nostro Paese.
Rivolgo dunque il mio personale incoraggiamento agli
autori che hanno preso parte al Premio e, rinnovando i
migliori auspici per il futuro, porgo
cordialità vivissime.
-
- Presidente
Regione Lombardia
- On.
Roberto Formigoni
-
- Iniziativa senza
dubbio pregevole quella di chi intende promuovere,
attraverso i più disparati mezzi, la cultura: a
maggior ragione se questa risulta intrisa di aspetti
strettamente connessi al tessuto sociale e ambientale.
La diffusione e la salvaguardia della cultura sono
precise e onerose responsabilità e chi ha il
coraggio di gravarsene va comunque rispettato per la
coraggiosa sensibilità che lo
spinge.
- Ammirevole dunque
lo sforzo della Associazione Culturale Arché
che attraverso tale progetto intende avvalersi della
cultura, che è poi una delle sfaccettature
della storia stessa, per restituire lustro alla
città di Anguillara Sabazia coniugando l'arte
alla possibilità di riscoperta delle bellezze
naturali che la caratterizzano.
- Unione inscindibile
poiché l'arte è di per sé
espressione di una cultura, di una precisa etnia che
si fonda sulla comune matrice della terra di
appartenenza. La nostra terra, il nostro Paese, vivono
nei secoli nel mondo grazie a questo irripetibile
intreccio di arte, storia e pensiero e nella
società dei consumi che caratterizza questo
terzo millennio, trovo encomiabile il sostegno alla
letteratura come patrimonio nazionale unico e
irrinunciabile.
-
- Presidente
Commissione Cultura del
Senato
- Sen.
Franco Asciutti
-
- Quando mi è
stata affidata la Presidenza della Commissione Cultura
ho tentato di capire, da subito, quale era il modo
migliore attraverso cui la Regione Lazio avrebbe
potuto produrre cultura e stimolare gli utenti a
fruire di essa.
- Da tempo la cultura
è divenuta un fattore di crescita economica, la
promozione culturale rappresenta in quest'ottica una
risorsa di grande ricchezza che potrei definire un
diamante ancora grezzo, ma pur sempre un diamante.
Ritengo necessario che l'attività della Regione
sia indirizzata verso la creazione di eventi,
manifestazioni, incontri che possano consolidare
l'identità culturale del Lazio e che lo rendano
protagonista, così come gli compete, essendo un
bacino colmo di tradizioni locali, Regionali, e
soprattutto colmo di storia.
- Bisogna cominciare
a capire che la cultura rappresenta una risorsa per la
nostra Regione, quale allora modo migliore se non
quello di conferire ad essa un'importanza
internazionale tale da attirare un pubblico anch'esso
internazionale.
- Sono quindi molto
contento ed orgoglioso che una Città come
Anguillara sia sede di una manifestazione di
così ampio respiro culturale, quale quella del
premio Internazionale Letterario Anguillara Sabazia
Città d'Arte.
- Il Connubio che si
va creare, attraverso questo evento organizzato
dall'associazione Archè, tra una realtà
regionale quale quella della città di
Anguillara ed un evento a carattere internazionale
quale quello del premio letterario, rappresenta a mio
avviso un modo intelligente per far sì che
l'intera Regione sia spinta verso un'evoluzione
culturale.
- Questa
manifestazione sta a sottolineare che la voglia di
produrre cultura è presente nel nostro
territorio e testimonia inoltre l'importanza dello
spirito colto dagli organizzatori di tale
manifestazione, cioè quello di unificare
tradizioni Regionali e internazionalizzazione della
cultura.
-
- Presidente
III Commissione Cultura Regione
Lazio
- On.
Claudio Bucci
-
- Sono lieta di
comunicarle che questa Commissione ha deciso di
accordare il patrocinio al Premio Letterario
Internazionale Anguillara Sabazia Città
d'Arte.
- Apprezziamo che la
manifestazione da voi organizzata si inserisca nel
programma dall'UNESCO avviato in occasione della
Giornata Mondiale della Poesia.
- Invio i miei
sinceri auguri di ottimo successo e le più vive
cordialità, con tutto il cuore.
-
- Presidente
UNESCO Commissione Nazionale
Italiana
- Senatrice
Tullia Carettoni
-
- Il Premio
letterario Anguillara Sabazia Città d'Arte e la
pubblicazione dell'Antologia che ne dà fedele e
adeguata testimonianza, sono meritevoli di attenzione
e di plauso per numerose ragioni. Innanzitutto
perché non è particolarmente frequente
che un Comune, con l'efficace collaborazione di
un'Associazione culturale (l'ARCHE') dedichi impegno e
risonanza ad un'iniziativa culturale di tale ampio ed
intelligente respiro.
- Essa sottolinea,
infatti, l'importanza decisiva, non sempre condivisa
da chi ha la responsabilità di una
comunità locale e dalla maggioranza dei suoi
cittadini, che la cultura assume per la crescita e lo
sviluppo di una collettività. In un'epoca in
cui sembra che i valori autentici della
creatività umana cedano troppo spesso il passo
agli interessi materiali, al denaro, alla
competitività non del pensiero ma delle
iniziative economiche, il Premio letterario Anguillara
Sabazia, Città d'Arte costituisce un fatto
esemplare.
- Secondariamente
perché il Premio è ancorato alla memoria
e all'identità di una comunità, due
aspetti oggi particolarmente necessari, in un'epoca di
facile oblio della propria storia e delle proprie
radici ed esposta ai rischi di omogeneizzazione
conseguenti al processo di
globalizzazione.
- In terzo luogo,
perché il Premio e la Rassegna letteraria
Internazionale ad esso collegata, sono l'efficace
testimonianza di un'apertura culturale europea ed
internazionale, favorendo il dialogo tra autori e
fruitori della loro fatica, cosa indispensabile
soprattutto per un processo, non solo scolastico, di
autentica educazione e formazione della
personalità.
- Per tutti questi
motivi l'AICCRE, Sezione Italiana del Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa, nella quale opero con
particolare responsabilità da lungo tempo e che
ha come obiettivo proprio di stimolare un efficace
contributo degli enti autonomi territoriali alla
costruzione di un'Europa federale, ha ben volentieri
accolto l'invito dei promotori a sostenere, accanto ad
altre prestigiose istituzioni Italiane ed Europee,
questa meritevole iniziativa alla quale va l'augurio
di svilupparsi in futuro con immutato
successo.
-
- Membro
della Direzione Nazionale
dell'AICCRE
- Avv.
Gianfranco Martini
-
-
|
-
INTRODUZIONE
-
- È
un'antologia che sonda i territori dell'amore. Penetra
i valori esistenziali per approfondire e riscoprire
risonanze mai perdute.
- E' una
riedificazione della realtà, attraverso la
parola in sofferti processi introspettivi è la
descrizione dello stato d'animo che porta alla poesia,
la spinta a varcare quella soglia che divide l'uomo,
immerso nella sua realtà quotidiana, al
realismo magico del sentimento, che pure lo attraversa
nella vita di tutti i giorni e al quale non cede per
pudore o per paura di sprofondare nell'analisi del
proprio sentire.
- E' come una
sequenza ininterrotta di immagini, di passaggi di
storie depositate nella propria memoria. E' il dolore
del sentimento non corrisposto, dell'amore incapace di
abbattere gli steccati della diversità.
L'angoscia che diventa ansia e si muta in speranza. Il
sacrificio che non aspetta e non vuole ricompensa.
Cristalli di sentimenti come dedizione, appartenenza,
coraggio e visione tollerante e solidale della vita.
Una palestra emotiva dove si attivano le sensazioni
sopite e destate dalla confessione interiore,
l'accorato pensiero che timoroso di esprimersi, grazie
alla magia che irrompe e sovverte il sentimento
prudente, trova l'ardire per esercitare la propria
passione.
- Poesia, che insegue
l'affabilità di un qualcosa di ineffabile e
imprigiona dietro le parole, un'evidenza fatta di
ricordi chiarori della mente più forti,
attraverso oscuri sentieri dell'eco, che le stesse
sanno suscitare, e scriverle sulla pagina bianca, le
restituisce il valore del linguaggio come incontro
totale con gli altri e la natura, e le ricompone come
evento della vita presente, come presenza reale da
amare. Meraviglia di un mistero non
svelato.
-
- Presidente
Commissione Giudicatrice
Prof. Giovanni Francesco
Piano
-
- Nel volume, appare
un ventaglio amplissimo di testimonianze varie, in
versi e in prosa, tutte di grande interesse, di
particolare valore e amore. In una potenza di visione,
rappresentazione di situazioni, stati d'animo che
attraverso la nostra esistenza restituiscono il senso
profondo della vita, nel pudore di essere rivelati,
nella speranza di comunicare qualcosa agli
altri.
- Un plauso per
Myriam Vittoria Sebastianelli, creatrice e promotore
del Premio Letterario Internazionale Anguillara
Sabazia Città d'Arte, dotata del dono
particolare di scrivere, con una fantasia ed una
personale sensibilità, nel suo senso
d'umanità e d'amore senza limiti, dando a noi
esploratori, dell'universalità della parola, il
coraggio di amare le onde della vita. Nel renderci
partecipi di quest'interesse, in una coinvolgente
operazione di simpatia, per questa città,
mediando la tradizione con la novità,
garantendo la continuità e segnando il momento
del rinnovamento, anche grazie a questa pubblicazione
editoriale che veramente consegna all'amicizia e alla
coralità "il libero canto", di tutti gli autori
sparsi nel mondo, che hanno reso possibile la
realizzazione di questa iniziativa."
-
- Direttore
Artistico del Premio
- Prof.
Alessio Piano
-
|
-
-
- ANGUILLARA
SABAZIA UN ROMANTICO RIFUGIO
-
- Tanti sono i modi
d'esprimere l'amore per la propria terra, ma
c'è un modo di testimoniare con fiera coscienza
il proprio amore, quando al di sopra d'ogni passione,
noi perseguiamo nella conoscenza della sua storia,
studiando la sua fisionomia e il suo carattere. Infine
sublimando questo nostro amore, elevandolo sullo
stesso piano di desiderio per la verità,
tentando con le nostre migliori energie spirituali di
farne un quadro solido, vivo, completo. Parlare del
volto della propria terra è come parlare del
volto della propria madre e della bellezza della
propria amata. Ogni terra ha una sua anima, ed
è questa che illumina e modula gli aspetti vari
contenuti tutti nell'unità di una sola musica.
- Lunga e sinuosa
come sciarpa arricciata dal vento Anguillara Sabazia,
terra d'arte e di miti, emerge dall'azzurro di un lago
incredibilmente ricco di fascino e di storia, tratto
nel quale le tradizioni culturali conversero come per
un appuntamento ideale.
- Un'aura
d'incantesimo emana dal profumo della notte, custode
di tesori antichi, che conduce a luoghi immersi in
un'aria antica, fantastica, piccoli splendidi segreti;
lungo il lago, sulla roccia viva dei frangenti, sulle
case costruite quasi ai margini dell'acqua o un poco
più in su sulla schiena di un promontorio.
Ammalia e la terra ha nuove profondità, nuovi
sussurri, i colli graduano fino all'orizzonte
più alto, dove sopra Monte Calvario, brillano
le prime stelle.
- Nel grande,
incommensurabile silenzio della terra che s'oscura,
qualcosa di sacro e di arcano avvolge la natura
stessa. Quella di Anguillara Sabazia è una
terra speciale sposata compiutamente all'acqua, in uno
scenario di naturale bellezza, la vegetazione
l'avvolge in uno scrigno, i cui gioielli sono ricchi
d'incanto. Il giorno è tutto un tripudio, lo
sciabordio dell'onda che spumeggia d'intorno,
più bianca, più scrosciante delle acque
che s'incristallano e un lieve ansito le muove dal
profondo. Anguillara si può scoprire da visuali
diverse ma è al tramonto che diventa più
affascinante, misteriosa, ammaliante.
- Il sole calante
disegna i profili del Torrione, delle cupole, delle
torri. Nella notte i monumenti riappaiono illuminati e
si specchiano nel lago, con uno straordinario effetto
scenografico... Il Lago è sempre il
protagonista, con la sua calma indifferente. E'
proprio l'atmosfera placida delle acque immote che
pure sono capaci di collere improvvise che inducono
l'animo ad una rilassante distensione per godere di
quella natura capace di esprimersi in tutta la sua
misteriosa bellezza senza fine e, insieme, senza
tempo.
-
- Soffio di
sentimento in cui la natura dolce e inebriante
staccandosi dalla realtà vive del suo incanto.
Un eterno sogno dove l'anima vorrebbe evadere dalla
sua prigione corporea, come poesia sparsa
nell'infinito.
-
|
- TORNA
ALL'INDICE
|
- GABRIELLA
BARTOLOMEO
-
- E
se...
-
- E se
- per
correre
- per
avere
- sbagliassi a
scegliere
- e
- se per
amare
- dimenticassi
- le mie
leggi
- e se
poi
-
- per sorridere
controvoglia
- il mio
cuore
- divenisse
leggero
- meno
attento
- al suo
silenzio
- meno
ricco
- di
Solitudine.
- E se
-
- il mondo nei
miei occhi
- si
rovesciasse
- e le mani ANCOR
PIU'
- si
gonfiassero
- di
delusioni
- senza oramai
speranza.
-
- Prima di tutto
questo
- io
chiedo
- - non posso fare
altro -
- di
terminare.
-
|
- GIORGIO
BOLLA
-
-
- Fiori sulla
strada
- e i venti del
Garda;
-
- la messa in
scena
- del
trascorrere,
- dietro di
me,
- di
cocchi
- allampanati
su
- archi di
cielo.
-
- Oggi ti
scriverò.
-
- Il
movimento
- dei pezzi del
tuo cuore
- assomiglia
- all'intervallato
incedere
- della
nebbia
- sull'acqua.
-
- Ti darò
le parole.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- DOROTEA
BONANNO
-
-
- Primavera
-
- Vestita di sole,
di fiori, di colori giunge
- Allo sbocciare
di speranze e nuovi amori
- Vetusta
- lascia il
turbinare lento
- dell'autunno
come
- d'incanto
s'insidia tra le foglie
- nel fluttuare
lento del tempo
- in
attesa
-
|
- BIAGIO
BUCCI
-
-
- Opera 10a
classificata ex aequo
-
- Gemme
-
- Luci,
- incastonate come
gemme
- in un
gioiello,
- rispecchiano
- colori
- tremuli
- nell'acqua,
- allungandosi
- riflettono
il
- loro
scintillio
- in un
paesaggio
- incantato,
- facendo
cornice
- ad un
luogo
- amato.
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- MADDALENA
CAPALBI
-
-
- Anima
perdente
-
- Anima
perdente
- sublimata
- da una tenerezza
priva
- di umili
germogli
- che ti aggrappi
- ad un passato
mai risolto
- gravata da
pesi
- oramai
ammuffiti.
-
- Anima
perdente
- che laceri il
tempo
- surrogato dalla
ricerca
- non più
frenetica.
- Quale
verità
- sarà mai
questa?
- Basta
parlarsi?
-
|
- CELESTINO
CASALINI
-
-
- Opera 8a
classificata
-
- Finzioni...
-
- Negli estremi
facili e vaghi
- delle
notti:
- dissetiamo i
nostri
- desideri
d'immenso.
-
- Guardando stelle
ed ombre
- che il profondo:
come il giorno
- non
nasconde.
-
- Quasi che solo
nella casta
- intimità
crepuscolare
- possa
maturare
- questo nostro
desiderio.
-
- E che il
giorno
- sia solo la
finzione
- di un'eterna
dimensione!
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- FRANCA
CRAVINO
-
-
- Insonnia
-
- Ogni notte
attendo il sonno
- a spegner
della memoria
- i dolorosi
spazi.
- Ma ostili
m'investono
- buio e
pensieri di morte.
- Vorrei
morire
- invece
- nella
trasparenza del giorno,
- serbare
negli occhi
- il colore
dell'aria
- diafano e
luminoso
- come di
libellule l'ali
- e morir
carezzata
- dalla falce
di luce
- che filtra
tra gli scuri socchiusi...
- La notte
non dormo
- in attesa
dell'alba
- e nell'alba
dileguano,
- come
fiocchi di neve
- nelle pozze
di pioggia,
- i pensieri
di morte.
-
|
- JOAN
DANIEL CUCULIUC
-
- Il futuro
adesso
-
- Crudele,
regna
- sul
moribondo
- mondo.
- Nei cuori
della gente
- stampa
terrore profondo
- Guerra
- Nero
- il suo cupo
velo.
- Spiro di
vita
- il suo
passaggio,
- raggio di
morte
- mandato
dalla selvaggia sorte.
-
- Dietro a
sé
- macerie di
ricordi,
- impauriti
volti.
- Silenzio e
pace.
- Dolore.
-
- Un nuovo
inizio
- esile
- e
delicato
- germoglia
timido
- tra le
grinfie del passato.
- Fragile
bocciolo di speranza,
- Amore
Fraterno ritrovato,
- con la tua
preziosa linfa,
- le ferite
dell'Umanità
- annacqui.
- Addolorato,
- lacrimi
doni
- e alla
tristezza
- Nuova Vita
ribatti.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- ARIANNA
DEL MINISTRO
-
-
- Il Sabba della
felicità
-
- Le ombre di
luna mi danzano attorno e
- caldo il
cielo mi avvolge il cammino.
- I passi di
lacrime tristi
- cantano
liberi
- il lieto
abbandono
- e fiorisce
l'anima in campi di respiro.
-
|
- LUIGI
DIEGO ELÉNA
-
-
- Ritirata dalla
terra
-
- Aspetto il mare
all'ora della marea,
- quando ritira la
sua mano
- dallo
scoglio,
- dalla
sabbia,
- dai
sassi
- per
ascoltare
- il mondo
sommerso
- che alza le sue
mani al cielo,
- aprendosi
all'abbraccio della terra.
- Accompagno
questo eterno movimento,
- immergendomi
nella sua preghiera,
- quando rimbocca
le coperte al mondo emerso,
- per purificarmi
dell'essere uomo.
- Quando mi ritiro
sulla terra
- scivolano
macchie di peccato
- dallo
scoglio
- dalla
sabbia
- dai
sassi
- per
umiliarmi.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- MARIALBA
FASOLO
-
-
- A
tratti
-
- Il tempo ci
avvolge nella
- parata delle sue
ore.
- Sono calde, di
un giallo intenso
- come il calore
dei nostri corpi.
- Nudi ci
assomigliamo,
- nudi assaporiamo
la
- nostra cruda
ferinità.
- Restituiamo al
tempo
- un po' dei suoi
doni
- ma gli rubiamo
il suo
- segreto
più dolce.
- Prendiamo
l'attimo
- e lo laviamo
d'amore.
-
|
- MANUELA
FAVALLI
-
-
- Mantello di
stelle
-
- Vorrei ricoprire
di lacrime il mio corpo.
- Vorrei
ricoprirmi, in questa fredda notte di
- agosto con un
mantello di stelle.
- Un mantello
stellato che luccica per lo
- splendore di
stelle così belle e limpide.
- Vorrei che il
mio animo risplendesse
- come le stelle
che sono in cielo.
- Vorrei essere
luminosa, ogni giorno e ogni
- notte
- di ogni
mese.
- Senza che noia e
tristezza incombano nel mio
- animo, buio e
triste.
- Vorrei che
indossato il mio mantello stellato,
- tutta la gente
girandosi pensasse:
- «Che
persona radiosa e contenta
- sicuramente il
suo animo lo è.
- Quel mantello
pieno di stelle è...».
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- CLAUDIO
FICHERA
-
- Opera 2a
classificata
-
- Un morto senza
storia
-
- Tra massi
levigati nell'asperità del tempo
- ritrovo forme a
me sì note e ancora care,
- terre impopolari
segnate dalla scompostezza
- di quella
baraonda che insudicia l'esistenza.
- Nei campi pregni
del sangue per altri volti
- vedo cedere un
passo talvolta incerto, stanco,
- nell'inutile
ritorno da chi non puoi riscattare
- già
frodato di ogni compassione
nell'alito...
- Le mura in un
insolito riposo giacciono lese,
- informi nel
rispetto di quei giorni così
diversi
- quando dalle
strade si alzava almeno il sorriso
- nell'impudenza
di una lieta evidente povertà.
- Le vie al
tremore nel passeggio di pesanti ruote
- fuggono le zolle
non più trattenute da zoccoli,
- delicati
rintocchi uditi nell'innocente
imbarazzo
- quando un
puledro si impadroniva dei desideri.
- Piazze
sconosciute pugnalate da profondi
anfratti
- ostacolano la
memoria che cerca la sua ragione
- ai piedi di
mulattiere intatte, forse accantonate,
- immobili da
quello stupore inatteso di certe notti.
- Le porte della
mia città alle spalle restio
ripudio
- nella tristezza
di tutto il nulla che affranto dissento
- nella polvere
tra le macerie rigetto ogni calunnia...
- troppe le sfide
a cui uno spettro può cavare
l'anima.
- Muovo esule il
mio indirizzo a collezionare storia
- vuoto
nell'anonimato di una condanna ieri
inflitta,
- smarrito nel
profondo di ogni ricordo già
sepolto
- quando,
mendicante nello scherno, domani
rinascerò...
|
- MARCO
GALLICO
-
- Passato alle
spalle
- (in
continuo viaggio)
-
- Bussa a
sogni chiusi
- distorti
sinceri solubili
- indossa
maschere serene
- soffoca i
mostri invisibili
- fissa
finestre flessibili
- poste sotto
soffitti instabili
- aspetta
soluzioni insperate
- pensa a
segreti impossibili:
-
- storie
strane strette
- tra spirali
di ossigeno
- e
ipnosi
-
- Indossa
vesti serene
- pensa solo
pensieri sottili
- spacca
televisori sporchi
- sparisci su
strati sospesi
- soldati
simili a sassi
- stazionano
ad est e ad ovest
- schiacciati
nel loro sangue
- svuotati
del loro seme:
-
- sonno
assente
- pressati
tra quesiti stanchi
- e
riflessioni
-
- Senti il
suono del suolo
- che passa e
spezza spazi strani
- senti i
silenzi sentenziosi
- senti i
sospiri esasperati
- osserva
l'estasi stupefacente
- riflessa in
specchi smaniosi
- senti le
superfici sotto scorrere
- osserva le
sfumature del Sole:
-
- striature
strazianti
- assopite da
soffici spasmi
- di
stupore
-
- Strade
scorrevoli scappano
- dal
presente spariscono nel passato
- e poi: solo
reminescenze
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- MARCELLO
GARGIULO
-
- Mia madre e il
trapasso
-
- L'affanno, un
rantolo, la contrazione
- l'ultimo spasmo
ed ecco Lei che spira
- mia Madre non
c'è più, è la
conclusione
- del lottar con
la morte che l'attira
-
- quel che rimane
è lì, un vetusto soma
- un abito
consunto, ormai dismesso
- che offeso e
vilipeso fino al coma
- dell'erosivo
tempo ha il volto espresso
-
- le membra
rinsecchite come arbusti,
- la mente che
connetter più l'è dato,
- il sonno che
l'avvolge è quel dei giusti,
- è giunto
ormai l'epilogo del fato.
-
- Ma nel fissare
te, Madre mia cara
- mentre veloci
scorrono le foto
- ch'allieta han
la vita spesso amara
- un pensiero mi
scuote dall'immoto
-
- un pensiero
egoistico e profondo
- riflettere mi fa
sul gran vantaggio
- che rispetto a
me, tu, lasciato il pondo,
- hai, intrapreso
il fatidico passaggio
-
- che pone e ha
posto fine al tuo soffrire
- che a livellare
è volto ogni scompenso
- d'una vita che
deve pur finire
- sublimand'ogni
affanno senza senso.
-
- Ahimè, io
sono qui pur nell'attesa
- che scorrendo la
tenda del sipario,
- l'ultima scena
al mondo avendo resa,
- con fischi o
applausi termini il calvario.
|
- LUIGI
GIANNELLI
-
-
- E io
continuerò a volare
-
- Sulle ali della
libertà vola il mio pensiero
- che nel cuore di
un libro aperto scopre l'orizzonte,
- e non vi
è notte che cancelli quel
sereno.
- Sentirsi forte,
sentirsi vero: ciò è
importante.
- Attraverso quel
racconto vivo nuove sensazioni,
- e tutto tace
intorno, e io continuerò a
volare.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- FRANCESCA
GILIBERTI
-
-
- Lamento per
Baghdad
-
- Mondo folle,
opera immensa,
- dove
vai?
- Teatro di
guerra
- sono i tuoi
ultimi giorni?
-
- Poesie sparse e
inedite,
- unite il
fascino
- dell'Oriente
all'Occidente!
-
- Accendete
l'intreccio del dolore
- che sconvolge
questo mondo,
- forma antica di
allegra malinconia.
-
- Siamo tornati in
Egitto,
- fuori di
casa:
- nessuno ha
più il giardino,
- tranne i puri di
cuore!
|
- SIMONETTA
GRAVINA
-
- Morire a
Venezia
-
- Vorrei morire a
Venezia,
- nella quiete
crepuscolare,
- di un'ora che
rimbalza,
- sui gradini
dell'estasi.
- Suggestionata,
- da conturbanti
presenze,
- nel tremulo
gioco,
- di una gotica
trina,
- di ombre
riflesse.
- Sturbata,
- dall'intensità
delle tuberose.
- E
nell'esplosione,
- della passione,
il sole,
- abbandonandosi
incandescente,
- avvampa,
- il languore
della laguna.
- E io ti cerco.
Ti invento.
- Ti ritrovo nella
mia anima.
- Creo la
gioia.
- Aspiro a Dio. Lo
supplico.
- Ma dovrò
morire, per ritrovarti.
- Per te,
scenderò,
- nel cuore del
mistero.
- In quella
dimenzione ostile,
- che non mi
appartiene.
- E
continuerò a nascere,
- per poter morire
ancora, e cercarti.
- E quando ci
riconosceremo,
- la vita
tornerà nelle vene del mondo.
- E con l'ultima
immagine,
- rimasta nei miei
occhi, io ricomincerò.
- Con te, nella
magia cremisi,
- di un giorno,
che morendo si infiamma,
- sulla soglia
della passione,
- in un'ardente,
ritrovata Venezia.
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- ANDREA
GIUSEPPE GRAZIANO
-
-
- Delle parole e delle
altre cose
-
- Delle parole e
delle altre cose mute
- sospetto il
brinare
- e scivola, va
via l'umore
- del prato
d'intenzioni perdute
-
- Lo scirocco sul
talamo
- invetriato di
pioggia
- scalda quella
spiaggia,
- soffice
sì come balsamo
-
- Come predone e
coi denti, a strapparne
- il brivido, un
salmo ritorna
- nell'arido e
gemente
- corpo di
non-amante.
-
|
- RENATO
IACOMINO
-
-
- Cosa
vorrei...
-
- È mai
esistito un angolo di mondo
- dove poter
giocare coi bambini
- correndo sui
binari della vita
- verso un futuro
pieno di speranza...
-
- È mai
esistita un'isola di sogni
- dove giocare
colle marionette
- vestite con
ridicole divise
- facendo il verso
ai grandi della terra...
-
- È mai
esistito un bosco di "vorrei"
- dove poter
raccogliere tra i rami
- risate e gioia e
la dolcezza e i sogni
- senza trovarvi
l'odio che cancella...
-
- È mai
esistita un'oasi dei deserti
- dove la
cattiveria non esiste
- e l'egoismo si
trasforma e cerca
- di darti in dono
l'esistenza stessa...
-
- Io cerco tutti i
giorni la dolcezza
- d'un sorriso di
donna al suo bambino
- che succhia al
seno, la dolcezza stessa
- che cerca il
mondo che non ha più pace...
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- FERNANDO
IANNOZZI
-
-
- Se
-
- Se la
smettessi
- con questa
ossessione del cielo,
- la stessa del
filo d'erba,
- della blatta che
lo scala,
- forse
vedrei
- inattese
mitogenesi,
- scoprirei che la
luce vissuta è quella persa,
- capirei che
l'assenza non è il buio,
- non è il
silenzio,
- non è il
nulla.
- Sospetterei
- possibili
alternative.
-
|
- MALIKA
KUMLIEN
-
- Opera 9a
classificata
-
- Della verità
del mio respiro
-
- Non c'è
luna senza risveglio,
- sangue versato
senza perdono,
- so che il mio
volo trova sempre
- spazio
nell'incanto del tuo cielo.
-
- Occhi di luce
mai perduti
- nell'abisso del
mondo,
- come gemme
incastonate
- nel freddo di
pietra dura,
- ti amo
perché sai del geranio
- che appassisce e
del caduco inverno,
- della fievole
fiamma che del mio infinito
- strazio brucia
come delle ombre dileguate
- dallo sfolgorio
di nuovi amori.
-
- Tu conosci il
mio sfinimento,
- ma sai anche
delle possenti braccia di Dio.
- Sai dei mari in
cui sprofondo,
- della riva del
desiderio in cui mi salvo
- e delle mie
infinite mani.
-
- Sai che il
cappio che oscilla sul mio
- travestimento
è sottile e segreto mentre
- impietose
riecheggiano le urla della mia
verità.
-
- Sai delle ore
squarciate dal nulla sovrano
- come del tempo
ritrovato nella
- sola quiete del
mio respiro,
- dei tanti figli
mai nati come
- delle mie
continue morti.
-
- Ti amo
perché sai dei miei passi
- affossati da
macigni di idee confuse
- e ardori spenti
e sogni vuoti,
- come conosci le
increspature bianche
- sulle onde della
mia anima accesa
- di vento leggero
e fuoco vivo.
-
- Ti amo
perché sai di me, e del profumo
- delle praterie
dove corro a piedi nudi,
- là dove
nessuno vede e solo tu fai
- della
verità il mio respiro.
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- CALOGERO
LAURIA
-
-
- Primavera di
fuoco
-
- Le guardo
impietrito
- cadere in
silenzio
- dal cielo
annerito
- di nuvole
tetre
- col cuore
di ghiaccio
- s'accendono
in coro
- frammenti
di polvere
- rimangono
in vita
- rincorrono
gemiti
- dal Tigri
all'Eufrate
- sfarfallano
al vento
- speranze di
pace
- inermi e
impotenti.
-
|
- MARIANO
LUCCERO
-
-
- Opera 1a
classificata
-
- Agape
-
- La pace
c'è
- Edifica in
ossuti archi funerei
- Temprata da
melanconiche voci apolidi
- Sottomessa al
volere supremo dell'ignavia
-
- Toni
sgradevoli
- Ricompensano
- Fulminei bisogni
dei senza speme
- Accartocciati in
distese aride
-
- Salvo è
chi
- Ha paura di
amare
- E credere nel
monotono godimento
- Collimando
l'atomo del suo saggio sogno
-
- Eppure va
così
- La cenere
riempie le mie strade
- Mentre insensati
odi
- Trucidano la mia
ricerca d'Agape
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- RAFFAELLA
MAGLIOCCA
-
-
- Melanconia
-
- Nigredo
nigredo nero
- Una folla di
ansia si accalca
- nel mio animo e
dipinge
- le sue pareti,
nero.
- Stringe la
tempia in una morsa
- e scende sugli
occhi fino a dimorare
- nel petto e,
cancro putrefactio,
- dirama la sua
ragnatela
- fino alle
viscere e agli arti.
- Immobilità
astenia.
- Il sorriso
è una linea orizzontale
- eppure attende
di risalire
- la curva di
quelle labbra
- di ghiaccio con
stalattiti serrate
- di denti senza
apertura.
- La discesa nella
malinconia è ripida.
- L'ascesa
è sudore.
- E un passo dopo
l'altro
- mi arrampico
sulla scogliera
- della rupe, vedo
una foglia
- nascere dalla
nuda roccia
- in un lembo di
terra ancora
- arsa
dall'inquietudine.
- Scorgo su quel
nudo volto
- un germoglio di
goccia che beve
- e respira
l'ossigeno che piove
- ora a catinelle
sul mio nudo volto.
- Bevo anch'io la
goccia e respiro
- folla d'acqua
che piove
- su ogni molecola
della mia carne
- e tra le ossa
nude nasce infine una foglia.
- Allora sciolgo
il nero e dipingo
- le pareti del
mio essere
- con i colori di
goccia.
|
- GIORGIO
MEREU
-
-
- Una foto, una
vita
-
- Come mi sento
bene mamma qui tra le tue braccia!
- Ti guardo, e tu
mi guardi: almeno sessant'anni son
volati
- da quando, in
questa foto, tu mi tenevi stretto
- e sorridevi,
fissando l'obiettivo, o forse un po' più in
là
- guardando
all'infinito
- e mi indicavi,
nella gioia del sole, nella natura
amica
- non so che cosa.
Ed io con sguardo attento
- labbra serrate,
un pizzico di lingua
- affacciato nel
taglio della bocca
- a dimostrare la
mia concentrazione
- sereno,
dolcemente sorretto, ascoltavo felice
- se non le tue
parole, certo il tuo cuore.
- Una foto,
soltanto una fotografia
- scattata forse
da mio padre
- nell'inconsapevolezza
dei bombardamenti
- che presto
ahimè lo porteranno via.
- Oggi, se mi
abbandono
- e torno a quei
momenti
- io mi sento
sicuro, come allora,
- amato,
indistruttibile, teneramente dolce
- e finalmente
comprendo
- quello che mi
mostravi: il mio destino.
-
|
-
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ALL'INDICE
|
- MAURO
MORETTI
-
-
- I tuoi occhi
ancora
-
- Poi
voleranno
- i tuoi
occhi
- a ricercare
brividi di cielo,
- i tuoi occhi un
po' miei
- e di tanti
altri,
- mai lasciati a
nessuno,
- voleranno senza
abbandonarsi,
- per cogliere
polvere di stelle
- immaginata da
desideri di
- bambino.
-
|
- CRISTINA
MOTTA
-
-
- Desiderio di
verità perduta
-
- Lontano è
l'eco di una verità perduta, che
- si nasconde fra
le dune di un deserto
- di
sabbia.
- Il vento soffia
forte, mentre tu cammini
- coprendoti il
viso e cercando riparo.
- Dillo alla luna
e alle stelle che il tuo cuore
- è
sincero, ma quanti ormai non ti
- credono
più.
- L'apparenza
è sovrana del mondo;
- la verità
invece rimane in disparte a
- guardarla
attonita e amareggiata.
- L'insipienza
dell'uomo nel giardino
- incantato,
è diventata incuranza e
trasgressione
- dei valori
lasciati e la fine di un regno senza
tempo.
- Da allora ogni
cosa è stata difficile a dirsi e
a
- spiegarsi in
verità, ma oggi il suo grido
ancora
- si alza nel
cielo e prega con te il suo ritorno.
-
|
-
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ALL'INDICE
|
- ALFONSO
POLLICE
-
-
- Ti prendo e ti porto
via
-
- Preparati:
- tra poco passo
di lì,
- per prenderti e
portarti via,
- sul cavallo
alato
- della mia
fantasia.
- Ti
toglierò le bende
- nelle quali
questo mondo
- finora ti ha
avvolto.
- Ti
condurrò su per le nuvole,
- traversando mari
di terra,
- solcando gli
abissi del cielo,
- di cui mai e poi
mai
- avresti
immaginato l'esistenza.
- Vedrai dove
finisce la realtà
- e comincia
l'utopia,
- dove tutto
ciò
- che di triste
hai conosciuto,
- sarà per
te
- solo un lontano
ricordo.
- Ove tutto
è tutto:
- il cielo
è mare, è terra,
- ove ogni cosa
è solo quello
- che tu vuoi che
sia,
- e dove noi
potremo essere
- tutto ciò
che vogliamo.
-
|
- MAURIZIO
SANTOPIETRO
-
-
- Il lago ad
Anguillara
-
- I colori della
memoria nell'iride
- di dolci occhi
di fanciullo:
- rotondo ricordo
di dolci acque,
- raccolte dal
rotondo abbraccio di madre terra,
- che nutre
l'animato presepe:
-
- indistinto
riverbero di facce e di case;
- miscuglio
d'umidi viottoli (sinuosi solchi
dell'anima)
- e d'antiche
rughe ad arco capovolto:
- così
,'appariva il tuo volto,
- Anguillara...
-
- Ed ora, con
lentezza ascendo all'estrema altezza,
- per distillare
con quegli occhi con altri occhi, lo
stupore
- di un'indelebile
visione...
-
-
|
-
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ALL'INDICE
|
- ADRIANO
SASSO
-
-
- L'arte della
vita
-
- Da tempo sforzo
il pensiero
- vai più
in là della mia bassezza
- abbandonandomi
così al pensar sublime
- che a tratti
godo in squarci della mente.
- Giardini
immensi... vedo
- molti sono i
fiori
- che non
conosco
- nella sua unica
bellezza l'ammiro
- anche loro han
la sua vita
- inseguono
sorridendo al sole
- traendo
vita
- senza per questo
tentar
- rubar la
luce.
- Vedo il
mare...
- la mia gran
passione
- anche
lì
- quante
realtà che non conosco
- ma è di
tutti anche il mare
- troppo grande
è anche per gli ingordi!
- Vedo la terra su
cui cammino
- anche lì
ho compagni miei di viaggio
- non so quando ma
il viaggio mio finirà
- con
serenità l'accetto.
- Se penso di
continuar il sogno
- è questa
la vera arte della vita
- creare
ciò che non si vede
- perché
è solo il gran pensiero
- l'unica vera
arte.
-
|
- ADELAIDE
SCABBIO
-
-
- La mia
terra
-
- Quando me ne
andrò ti porterò con me
- per non scordare
da dove ho cominciato,
- tu che mi sei
cara continuerai così
- ad alimentarmi e
a darmi ristoro
-
- Quando
sarò stanca e
dimenticherò
- il perché
del mio lungo viaggio
- tu sarai
lì a ricordarmi chi sono,
- a darmi pace
quando pace non troverò
-
- Tu mia vecchia
ed euforica terra
- senza fine
è il mio sogno di te,
- briosa e
provocante nell'estate calda
- riflessiva e
presente d'inverno tra la nebbia
-
- Tu giocosa
nell'aria che cambia anche ora
- spumeggi
nell'onda che sui scogli schianta,
- tu nei profumi
che animano gli uomini
- semplice ed
unica nel frastuono del tempo
-
- Da qualche parte
in un qualche giorno
- forse
ricorderanno che t'ho amata
- senza sapere che
i nostri sguardi
- si sono
incontrati solo un momento.
-
|
-
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ALL'INDICE
|
- GIANLUCA
TARANTO
-
- Geneve
-
- Lungo la
strada
- che costeggia
questo grande specchio d'acqua
- Notturno di
barche danzanti
- Direttore
d'orchestra... Il vento
-
- Esuli
pensieri
- <È
solo un altro viaggio di lavoro
- Un altro
passo
- Verso una nuova
frontiera...
- Je t'aime mon
amour>
-
|
- STEFANO
VENTURINI
-
- Preghiera alla
sera
-
- Un buio
astratto, ma fitto fitto
- scendeva sulla
sera canuta,
- vecchia
signora
- quasi cieca e
muta.
- Sera, che ancora
non sei sorda,
- sentiamo insieme
che succede,
- cosa si vede e
non si vede,
- in questa orda
impazzita,
- in questo attimo
di vita
- che si
perde
- nel vago verde
del bosco
- e nell'oscuro
grigio del cemento,
- tra tempesta e
vento senza sosta.
- Donami il tuo
universo
- rotondo e
felice,
- raccoglitrice di
erbe salutari,
- antica
maga,
- gatta dalle
grinfie sottili e taglienti
- che attraversi
col tuo passo i continenti
- e raggiungi i
più distanti cortili.
- Dimmi se almeno
è adesso
- il nostro
tempo,
- il raggio
circoscritto degli ovili;
- fragili
pecorelle senza pastore
- fermiamoci a
riflettere un poco
- sul gioco dei
secondi e delle ore,
- sul troppo
trattenersi
- e il vacuo
perdersi,
- su
sere
- così
profonde e dolci come questa,
- alta e patetica
regina
- del nostro mondo
di cartapesta.
-
|
-
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ALL'INDICE
|
- NERI
GENESIO VERDIROSI
-
- Premio Critica
Letteraria
-
- Vorrei
-
- Vorrei essere
aquila,
- per volare e
scendere
- dai picchi delle
vette innevate,
- con occhio
vigile girare
- in ampi vortici
d'aria
- a precipizio
giù fino a valle,
- sfiorando la
preda
- persa nella
radura verso il bosco;
- vorrei essere
cerbiatto,
- silenzioso e
cauto
- nello
scricchiolare di foglie caduche
- intrise di manti
muschiati,
- letto di notti
stellate
- al riparo del
grembo materno,
- perso nel
crescere degli anni;
- vorrei essere
acqua,
- rotolando in
spume di sassi
- sparsi nel
greto,
- per abbeverare
pascoli di mandrie
- sazie di foraggi
saporiti e verdi;
- vorrei essere
fiume,
- nel fluire lento
di argini sinuosi
- nei secoli
scavati,
- così
giungendo al mare;
- vorrei essere
delfino,
- per tirare
l'onda
- giù nel
trasparire del salto,
- felice di tenere
testa
- alla prua
dell'albero maestro;
- vorrei essere
l'uomo dell'aria,
- della radura,
del bosco,
- del fiume fino
al mare;
- vorrei
essere
- quello che non
sono:
- creatura
universale.
|
- SABRINA
VERRINO
-
-
- Gorgogliano
suoni nella mente
- ma sono solo
pensieri
- o parole
taciute
- che la lingua
non batte sui denti
- per suonare
minuscole note
- e fare altra
musica,
- un fluido
sentire la vita
- scorrere nel
cervello e attraversarlo.
-
|
-
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ALL'INDICE
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al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al
numero 0298233100
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