Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Olympia Montegrotto Terme 2003

Sommario
Prefazione - Paolo Carniello - Lucia Amico - Michele Ammirati - Marco Angella - Guendalina Armenti - Elena Auddino - Erica Baldasserini - Tommaso Balerna - Emanuela Ballotta - Cristina Balzaretti - Alessandro Barbato - Silvia Barbina - Athanasios Bardis - Alessandro Barison - Paola Maria Beltrame - Adele Belviso - Daniela Bertelli - Maria Rosa Bertellini - Emanuela Bertello - Claudio Bighi - Vincenzo Bolia - Dorotea Bonanno - Daniele Bonomi - Renato Borasco - Bertilla Bortolon - Nicole Bosco - Adriano Bottarelli - Maria Stella Bruno - Franco Brusa - Marco Buzzetti - Anna Calossi - Claudio Calzolari - Ugo Camarri - Antonio Camberlingo - Orsola Canuti - Maddalena Capalbi - Loredana Capellazzo - Alfredo Caponnetto - Piero Carsili - Celestino Casalini - Marco Casula - Emanuela Celauro - Nadia Chiaverini - Antonella Cigliana - Giorgia Serena Cipelli - Cristiano Comelli - Vincenzo Conti - Deborah Coron - Alessandra Crabbia - Franca Cravino - Gianmario Cuciniello - Ioan Daniel Cuculiuc - Luigia Cuia - Manuela Cuia - Cesidio D'Amico - Amalia De Luca - Daniela De Meo - Luana De Padova - Giuseppe Di Filippo - Artesio Di Legge - Concetta Di Nardo - Giuseppe Di Pietro - Salvatore Dionisi - Dino Dorsi - Franca Dusca Petacchi - Adriana Faranna - Jolanda Fassina Smaniotto - Luigi Fattore - Francesca Fazio - Patrizia Ferrando - Carmine Ferrara - Loredana Ferrigno - Alessandro Franceschetto - Fabrizio Francia - Giuseppe Franzè - Samuele Frasi - Gaetano Gallo - Leila Gambaruto - Donatella Gambera - Carmelo Gaudiano - Maria Carla Gennari - Chiara Giancotti - Luigi Giannelli - Giulia Maria Giardini - Giuliana Gilli - Iris Gioelli - Amedeo Giordani - Piera Giordano - Simona Giudici - Norma Giumelli - Simonetta Gravina - Teresa Monica Grenci - Elena Guidi - Tiziana Guidi - Fernando Iannozzi - Maria Inga - Isetta Gianfranco - Biagia La Foresta - Paolo La Torre - Giovanna Lantermoz - Diego Laurenti - Marcello Lazzeri - Maurizio Leggeri - Margherita Lillo - Giovanni Lo Giudice - Marco Lojacono - Luca Lolli - Matteo Lolli - Mariano Luccero - Alessandro Lugli - Laura Lunardi - Claudia Luzzi - Raffaella Magliocca - Erika Magnanini - Letizia Magro - Cristina Mangano - Cinzia Marchese - Carolina Marini - Edoardo Martinelli - Gabriella Masoni - Mara Mastropietro - Marco Matta - Daniela Matteelli - Francesca Medile - Elisa Molinaro - Simonetta Monacelli - Andrea Montanari - Laura Morelli - Mauro Moretti - Claudio Moruzzi - Laura Mosca - Nina Nasilli - Tiziana Nasti - Stella Maris Natoli - Emiliano Occhetta - Caterina Offidiosi - Maria Rosa Oneto - Maria Luisa Orsi Sigari - Claudio Pagelli - Rossana Palombi - Carlo Pedretti - Simonetta Pedron - Tatiana Peron - Alessandro Perugini - Michele Piacenza - Fernanda Pieretti - Alessandra Pierleoni - Alessandra Pietromarchi - Patrizia Pintus - Maurizio Pivatello - Alfonso Pollice - Nicola Pragliola - Marta Pugno - Gianluca Puzzo - Francesco Quacquarelli - Michele Ragosta - Luigi Ragucci - Claudia Rapetti - Lucia Rapisarda - Ermano Raso - Alessandro Regazzoni - Elena Ridolfi - Marilena Rimpatriato - Edoardo Roncatti - Elena Ruella - Daniela Rusconi - Lara Sanjakdar - Rudy Sanson - Naide Sarti - Michela Scaglioni - Adriano Scandalitta - Andrea Scano - Mariella Scarponi - Ida Scioscioli - Diego Seno - Fausto Serpagli - Roberto Silleresi - Emma Simone - Carmela Solinas - Sandra Spezzano - Rosanna Spina - Balbina Stefano - Francesca Suale - Michele Succio - Maurizio Tantillo - Brunella Tega - Savina Trapani Ciardi - Mauro Trapasso - Cristina Trovato - Michela Tucci - Andrea Valsecchi - Stefano Venturini - Ivan Vicenzi - Giorgina Vidoni - Antonio Visconte - Sabina Zingerle - Sara Zuddas


 
Antologia del Premio Olympia Montegrotto Terme 2003 2003 - formato 14x20.5 - pagg. 208 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-595-9

Risultati del Premio Olympia Montegrotto terme 2003

 
Come avere l'antologia
Prefazione
Il concorso internazionale di poesia "Olympia Città di Montegrotto Terme 2003" anche in questa terza edizione ha potuto contare sulla nutrita partecipazione di autori che con grande passione ed entusiasmo hanno contribuito all'esito positivo di questa iniziativa culturale ed ha avuto grande successo l'idea di assegnare un Trofeo alla poesia dedicata alla figura femminile, iniziativa che resterà permanentemente nelle prossime edizioni del Premio.
Un autentico apprezzamento a tutti i poeti che hanno dato la possibilità
di alimentare sempre con maggior vigore la volontà di procedere in questo cammino denso di atmosfere luminose e di magie infinite.
Questa antologia, curata dalla casa editrice Montedit con la collaborazione letteraria dell'associazione Il Club degli autori, raccoglie le poesie più belle del premio letterario: uno strumento che può aiutare a far ricordare alcune poesie affinchè non siano soltanto un insieme di parole ritrovatesi per caso su una pagina bianca ma rappresentino il frutto tangibile di una costante passione ed un inguaribile amore che scaturiscono dall'animo poetico che ognuno ha dentro di sé.
L' antologia di un premio letterario che sia testimonianza di una poesia vissuta sulla propria pelle, raccontata con rabbia o dolcezza, a volte dispersa nell'oceano delle speranze altre volte rinvigorita da una nuova idea. Con la consapevolezza che le suggestioni che fanno nascere le nostre parole sono collegate da linee sotterranee che si uniscono, giorno dopo giorno, come le poesie racchiuse in questa antologia: senza costrizioni di nessun tipo, senza limitazioni di sorta, senza la necessità di un riconoscimento da parte di qualcun altro perchè ogni poesia è un volo meraviglioso in piena libertà.
 
Il Club degli autori

Prossimamente su questa pagina le poesie dell'antologia

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Paolo Carniello
 
Presidente della Giuria del Premio
 
 
Poeta
 
Dannato per anni,
impressi su fogli di carta
il nome dei giorni,
serbando ogni frammento
dei miei sogni
nel fondo di un cassetto,
in eredità a coloro che ansiosi
gioirono per la fine
di una breve vita.
 
Ma di me e dei miei versi
non c'è traccia,
solo un respiro di cenere nel vento.
 

Marco Angella
 
 
 
Chimera
 
Stregato da creatura sublime
rimasi pietrificato.
Vissi come statua stele
in mezzo all'universo
ricercando
un folle romanticismo vitale
 


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Erica Baldasserini
 
Le mie mani come gambe
 
Pedalano veloci le mie mani
su una matita bicicletta,
che traccia percorsi strani
sulla strada bianca di un foglio.
 
Copro lunghe distanze
senza il peso della stanchezza,
in queste strane danze
date dal mio girovagare con la penna.
 
Cammino, passeggio...
lasciando come impronte
del mio passaggio,
linee colorate.
 
Disegno e scrivo
usando le mie mani come gambe,
e viaggiando seduta alla scrivania
il mio respiro non si affanna.
 
Ed ogni scarabocchio
è per me come una capriola,
un punto un salto,
una virgola una piroetta.
 
Salgo, giro, ridiscendo,
mi sento padrona indiscussa,
perché per me il mondo
è rinchiuso in pochi centimetri di carta!
 

 Alessandro Barbato
 
Letti separati
 

«Vieni, per la gioia e la compagnia, per il calore

dei nostri corpi, le coccole...»

 

Una donna che ho amato...

 
A distanza d'anni
tutto questo ci sembrerà
soltanto un gioco...
tu, tra le braccia d'un altro uomo
io, tra le braccia di un'altra donna
cercheremo gioia e compagnia
troveremo carezze e calore.
 
Allora, del nostro volo spezzato,
delle mie mani tra il rame
dei tuoi capelli,
del candore dei tuoi seni,
della dolcezza delle mie parole,
delle frenesia del tuo respiro,
dei miei occhi scuri
dei tuoi occhi chiari,
rimarrà scolpito un ricordo
ma senza rimpianti.
 

(Non verrò: voglio che tu mi ricordi per queste cose...)

 
 


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 Silvia Barbina
 
 
Spero
pietirai anche tu
quanto io ho pietito.
La gola secca,
cuore come una turbina,
ero come un animale in gabbia
in onore di un sentimento
mai ripagato
e ingiustamente cancellato
dal tradimento
che fu uno stiletto troppo duro
da accettare per permettermi
di respirare
dopo le ferite che provocasti
a più di mille di noi
per il giusto compenso
a quel che non volevi
avere.

Apriti,
dimmi quello che sai,
rendimi più
erudita
di quanto non lo sia ora.
Più di lui,
per ammettere
che sono più
brava e poi
degna del rispetto
che
non porta
che a se stesso
come umile
divulgatore
della ragione.

Dorotea Bonanno
 
 
Scelte
 
Parlare di qualcosa di nuovo
Confrontarsi, scontrarsi
Lasciarsi andare... pentirsi
Ricordare
il dolore passato
la solitudine
la fine di una vita
l'inizio di un'altra
Prendere decisioni su decisioni
smaltirli
confondersi con essi
Trovare una via di uscita
quella giusta
 

 
La pioggia
 
Scendi nella notte
insistente batti sui vetri
illumini le case
Quando è ancora giorno
e si fa sera, colori
la notte di mille luci.
 


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 Daniele Bonomi
 
 
Verso un mondo lontano
 
E scendemmo per stretti sentieri,
dove già, tra i bassi arbusti,
risuona lo sciabordio della risacca
e l'odore di salsedine
pervade la cecità della notte.
 
Scendemmo, e lì trovammo lei,
mollemente adagiata a riva
immobile, appena sfiorata da un rivolo d'acqua.
Lei, mia ritrovata Arca dell'Alleanza.
 
Sacerdotessa, chiave dei due mondi.
 
Già il vascello di cristallo è salpato
per altri porti.
Noi ancora qui indugiamo,
sulla soglia della vita.
Il mare aperto attende;
frementi i nostri corpi
accettano il peso della loro caducità.
 
Folgorante necessità di uno spazio di cielo
ancora mi spinge;
dove la notte è cieca, muta
se non per qualche sussurro tritoniano
ordisco con la parola la trama del mio errare.
 
Non più la pioggia
dolcemente imperla le mie foglie.
Mortale mio misero stato,
che il tuo anelante desire
sia mia volontà di resurrezione.
 

Maddalena Capalbi
 
 
... a mio padre
 
Padre di quale infanzia
Padre di mille sacrilegi
Padre di grida di lune
Padre di teneri bagliori
Padre di un altro destino
perché mi hai resa orfana?
 

 
Lia
 
Dietro il tuo universo,
regno popolato da illusioni
da buffe bambole da giochi spettrali,
divertenti,
ci sono i tuoi occhi:
occhi da cerbiatto.
Piangono lacrime secche.
 


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Loredana Capellazzo
 
 
 
Fuoco fatuo
 
Nostalgia
di riccioli rossi e pelle chiara
di un sorriso fanciullo
e occhi di grotta.
Qualcosa poteva essere
forse è stato.
Tutto.
Nulla.
Solo il cuore conosce
ciò che la ragione
fatica a trovare.
Emozione di sguardi
di baci mancati
di un addio mai pronunciato
sempre sanguinante nel cuore.
Piccolo sogno
forse solo desiderio
illusione.
Le domande restano
sprofondate nell'anima
che ancora crede.
 

 
Fiamma
 
Quanto dura la speranza?
Quanto il rosso delle gemme dei pioppi
a primavera.
Una fiamma breve
subito spenta
nell'arso dell'estate.
 
 

Celestino Casalini
 
 
A Emily D.
 
È scritto nella memoria
delle cose: il ricordo di Emily.
Che passava
e lieve
una spiga sfiorava...
 
E quel gesto della mente -
con la mano -...
Che non era debolezza
o tormento
ma l'inizio delle parole...
 
"Lo ricordate vero?"
 
Quel sorriso!
Che prima fra tutti
aveva capito...
La poesia ch'è scritta:
nell'oro della spiga!

Addio Elena...
 
E il pensiero
che sfugge
alla mestizia
dell'attesa
tra le pagine
di un giornale...
 
Clessidra innaturale
che fa scorrere
le ore
aspettando
che si fermi
un cuore!
 


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Emanuela Celauro
 
 
 
Magici indizi
Tra mare
E stelle.
Così che il tuo
Cuore ubriaco
Sorrida.
 
(2000)
 

 Vincenzo Conti
 
 
Come tra i sassi
 
Come tra sassi e cenere
brado andavo allor tessendo
tra quegli arbusti, o Venere,
quell'unico amor, fremendo,
tutte riarse e povere,
fredde di vita e informi,
si palesavan misere
aeri finzioni a stormi.
Ne' vortici del gran vento
mi ravvolvea quel lembo,
fier baluardo a tal tormento,
di luce frangendo il nembo.
Ai margini d'un epoca
que' bei fili orditi a manto
tralucono, ancor non fioca,
calda aurora del mio vanto.
 

 
Mai pago
 
Ed io continuo
a guardarti,
felice di trovare
gioia per gli occhi,
dolcezza al cuore,
tremor nell'anima.
Non da bellezza sconvolto,
non da passione travolto,
ti guardo
e son contento,
ti penso
e son felice,
mai sazio di te,
mai pago
d'amore.
 


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 Deborah Coron
 
Silenziosa eco
 
Tutta muta questa notte.
Per la torbida oscurità
molta s'affolta la nebbia
che pigra giace: ora tace
il canto lento del vento.
 

 
Cenere
 
L'alba livida si stende
sulle macerie annerite
di un'altra notte sterile
e sparge nell'aria
plumbea ed immobile
le mie ceneri spente.
 
Incandiscono le tenebre:
foglie morte ricoprono
questa terra debbiata
e i suoi estremi fumi.
 

 
L'incontro
 
Di nuovo respiro la bruma dell'autunno:
mai fu così splendido sulle colline riarse!
Ti mostrerò gli alberi vivaci parati a festa
i campi appena arati per il tuo arrivo
e ti inebrierò col mio vino fragrante di ribes e viola...
 
Sulla strada fradicia, sorprese dai fari
sbandano le ultime foglie: anche il vento le separa.
La lunga pioggia trascolora le voci dell'attesa;
il tedio di un tergicristallo lava via ogni premessa.
 

Franca Cravino
 
 
Distacco
 
Nel rimbombo ovattato
di aspre parole
urlate nel vento
di un'alba chiara e maledetta,
sogni frantumati
e perduti per sempre.
In un attimo.
 

 
L'ombra
 
Ho perduto al tramonto
la mia ombra,
mia sola compagnia.
Or quasi ignuda mi sento.
Non mi sgomenta
tuttavia
la solitaria notte:
nel buio e nel silenzio
c'era prima
e c'è adesso
soltanto il mio respiro...
 

Sogni
 
Notte benedetta.
Solitudine.
Silenzio.
Oblio.
Sopore.
E sogni.
I soli sogni
che conceder mi posso.
 


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Ioan Daniel Cuculiuc
 
 
Un altro attimo
 
Un altro attimo
scivola dalla mia morsa,
ormai,
arrugginita.
Il sole bacia
(per quanti altri attimi ancora?)
il mio viso
stanco,
sbrigandosi per il tramonto.
Poco manca, infatti,
perché la buccia
ruvida e vecchia
si stacchi dal frutto
maturo
lasciandolo
finalmente
in libertà.
 
 

Amalia De Luca
 
Buia la terra
al limitar della notte
sagome di realtà
appena percepibili
sotto un cielo ancora
gravido di azzurro
sostenuto in bilico all'orizzonte
dagli ultimi raggi del sole.
Ora la tua mano vuole
scolpire la pietra
con pura luce
di bianche parole
più forti
di ogni furia di vento
del dilavare di tutte le tempeste.
Ma nel vorticare del tuo cuore
celati da misteriose barricate
la tua mano
non trova che sparsi grafemi
insignificanti marionette
nel languido abbandono
di una sala deserta.
Solo occhi innocenti
un giorno
reggeranno i fili
a rappresentare
in un palcoscenico
di cartone
il vigore
della passione antica
il fiume di lava
nei meandri
del tuo pensiero limpido
purificato dalla coscienza.


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Daniela De Meo
 
Il richiamo
 
Nel disordine totale
Tu sei entrato e hai posto il veto.
 
La mia vita... un saliscendi
Il mio cuore...?
Mille mani che chiedendo
Già l'amore tutto intorno...
 
Il mio corpo si dimena... Non ha pace!
Ed ognuno lo contende, lo pretende...
Se lo prende?
 
La mia anima che grida
E il suo grido vola alto
Sempre in cerca di qualcuno
Che dia forma al suo richiamo.
 
Nel disordine totale
Tu sei entrato e hai posto il veto.
 
In quell'angolo di pace
Ti ho cercato... Mi hai trovato!!!... Ti aspettavo...
 
E si acquieta il suo richiamo
 
Il suo grido vola alto
Questa volta per librarsi
Forte... attento... generoso...
Ha bisogno di annunciare
Questo "Tu" che ha ritrovato
Tra le spine e i rovi accesi (del suo cuore).
 
Era lì da sempre stato
In attesa del richiamo
E oggi vive lo splendore
Di quel gesto per amore.
 

Giuseppe Di Filippo
 
 
A una diletta fanciulla
 
Carina dagli occhi neri
sei semplice e delicata
hai il savoir fari serio
ma molto poco sei anche sofisticata
 
Questo però non è un difetto
anzi ci vuole in una bella ragazza
che ha i capelli corvini
e il portamento come si deve eretto
 
Oggi è il tuo compleanno
la tua più bella festa
dimentica ogni cosa
perché è il più bel giorno dell'anno
 
Amici, parenti e conoscenti
tutti quanti ti fanno gli auguri
e tu con un bel risolino
ringrazi a tutti questi presenti
 
Poi doni, regali e fiori
metti in bella mostra
ed è un continuo complimento
e forse qualcuno vuol fare il rubacuori
 
Sei vestita a festa, molto elegante
giuliva, radiosa e occupata
e far sì che ogni cosa in te
sia prestigiosa e tutta festante
 
E quando in salotto ci sediamo
a chiacchierare in forbito linguaggio
tutti quanti ci alziamo
e un bel brindisi alla tua salute facciamo
 

 

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Giuseppe Di Pietro
 
Finché c'è vita c'è amore
 
Se hai paura
tienimi stretto per la mano
e non ti perderai nel nulla.
Nel silenzio
sentirai spari
urla di dolore
di un soldato ferito
per difendere la libertà.
Perché uccidere
perché morire
se noi non vogliamo la guerra
vogliamo la pace.
Non possiamo spegnere questa luce,
è una candela che ci dà la vita
che illumina i nostri cuori
per non farci odiare
ma a farci innamorare
sempre di più.
Finché c'è speranza
c'è vita
c'è amore.
 

Franca Dusca Petacchi
 
Parigi
 
Ho visto
pennellate di luce
liquefarsi nella senna
Ho seguito i miei passi
la fantasia e lo stupore che
dei fanciulli
ancora non mi abbandona
e ti ho ritrovato
nel mio cuore
È stato facile
quasi un gioco
perché in quel momento
il mio cuore
eri tu
 

Perduto
 
Eppure sei qui
e non so dirti
Le parole
povere
arcobaleni senza luce
sono spezzate
Non così i pensieri
guizzano
lampi che si accendono
in una catena infinita
spirale che divora
vorace
ogni brandello d'emozione
E resto qui
cieca
a cercarti in questo buio
che una volta ancora
impotente
non riesco ad abbracciare
per ricondurti a me


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Jolanda Fassina Smaniotto
 
 

«Vivere nel cuore di quelli che abbiamo incontrato non è morire!»

 
Maria Grazia

(In memoria di Maria Grazia Cutuli)

 
Sul tuo dolce viso
l'impronta
d'una preghiera
un raggio di Paradiso!
"Domine fiat
dà pace all'anima mia!"
 
Lo sguardo abbassato
in umile preghiera
qual giunco piegato
dal tremendo
vento di guerra.
 
Corpo da pietre
calpestato
barbaramente
mutilato
steso per terra.
 
Ma...
 
Dolce creaura
simile al Signore
tu non sei morta
invano!
Tu vivi nel cuore
degli assetati di verità
pur di quelli incontrati
là in piena guerra!
 
La tua anima
qual colomba trafitta
aleggia sul mondo
seme fecondo
di Pace e d'Amore!

Loredana Ferrigno
 
 
 
Madre
 
L'aurora si rinnova sul tuo tenero volto
Inizio di vita che sorge e si risveglia per te, madre...
 
Gli occhi miei, arsi di pianto, rifuggono nella placida armonia
del tuo sguardo e annegano le paure nella forza religiosa
della tua parola.
 
Madre-- alito di pace nel travaglio mondano - legge primitiva
incorrotta, amore cieco, libero, selvaggio, che lotta e arde per
le gioie della sua piccola indifesa creatura...
 


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Fabrizio Francia
 
 
La fiera ferita
 
La vidi.
 
I suoi occhi portavano
la felina fierezza
di una belva in agonia.
Una tagliola aveva afferrato
i suoi arti e,
a ragione
della libertà aspramente pagata,
le sue zampe indossavano
un segno evidente
sotto la peluria coprente.
Pronta all'estremo balzo
in difesa del suo onore ferito
non era a conoscenza del
suo potenziale represso.
Il miagolio di un tenero
gattino era la veste
sotto cui un'irruenza celata
covava.
 
Buchi neri
scrutano la mia essenza
e la forza
gravitazionale
di due occhi corvini
catturò una particella
di pulviscolo
sperduta nell'universo.
Decisi di rischiare e buttarmi.
 
Mi innamorai.
 

Carmelo Gaudiano
 
Dell'amor sublime
 
Vorrei che avessi occhi sinceri e buoni, brillanti stelle;
e nel viso scolpita dolcezza d'angelo, acqua sorgiva;
e nei capelli dipinto il corvino notturno, qual vento leggeri;
e nei passi musica briosa di graziosa danza;
e sulla bocca il rubino del fuoco, quale miele;
e sulla pelle il profumo inebriante di fiori alpini,
e nell'animo candore di neve di sorrisi bambini
e tepore di sole, nobile e generoso da innamorarmi...
Ora non sogno più... Esisti davvero...
E so chi sei e so cos'è l'amore...
Ma il tuo cuore, puro e caro, hai già promesso:
puro da umani inganni... e caro a prole innocente.
Ho visto il tacito pianto tuo per amor deluso,
intriso al dolore per non poter rendere il mio...
celato invano.
Anche tu sogni...
So che nei tuoi vivo... felice;
sai che ridente dimori nei miei...
Beffardo, crudele destino...
Ma io non insidierò la tua virtù, amor sublime.
Solo un'altra vita vorrei, per correrti incontro...
Senza indugi oserei domandarti un momento...
per parlarti al cuore.
Per innamorarti ancora, giorno dopo giorno...
per non vedere più inaridirsi amore
né viso rigarsi di lacrime.
Non sognerai più...
Ti desterei ogni mattino al carezzevole sussurro:
Ti amo.


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Gianfranco Isetta
 
 
Ripartenza
 
Sorprendi col tuo delirare - in avanti
reclinante il capo scorrevole e non menti
se scende un buio immemore ai tuoi capelli
Ti lascio una tenerezza che non voglio
sia cortese al tuo sguardo - da me nasca
e con me resti per te ma non ti tocchi
Dunque non invocando nulla che per il tuo
dica di rinsavire Cerco come se acqua
il mio, da un pozzo risalendo, mi risolva.
 

 
C'è questo
 
C'è QUESTO MIO AMARTI
che s'incaglia ai ventricoli
e gli intenti che restano
ai bordi ai fianchi dei tuoi
lineamenti - quando
 
c'è questo tuo - giocando
di lingua rovente
esercizio frontale
che mi spacca la mente
come un temporale.
 

 
Proprietà di parole
 
Sgusciata dal tuo nome
come lampo feroce
sei accaduta ed ora
a raccogliere tutti
i brandelli per
ricacciarti indietro
nella parola inerme
che già ti dava senso.
 

Luigi Giannelli
 
Per una donna
 
C'è chi calpesta l'erba senza sentirne l'odore
calzando duro cuoio.
Chi regala fiori, senza vederne il colore,
strappandone gli steli.
C'è chi abbatte gli uccelli e i cuccioli e i delfini
traendone macabri trofei per l'orgoglio.
C'è chi odia se stesso e insulta chi sbaglia,
di fronte allo specchio della sua coscienza.
Non tu, Donna, bambina di un mondo troppo adulto,
non tu, che trovi l'amore nella semplicità di un gesto.
Eclettica figura, essenza umana che vede stupenda la
tela intessuta da un ragno nero e disperato;
non tu, che stilli gocce d'affetto che schiudono
il fiore dell'ortica.
Perché tu sai, perché tu senti il cuore del cavallo
affaticato dalla lunga corsa per una salita.
Perché tu puoi vedere il buono che a volte si nasconde,
nel buio sentimento del cattivo.
Perché tu senti l'arte dentro te stessa: la scruti, la soffri
dolcemente, la sai leggere anche se la penna scrive male.
Perché sei dolce essere, non squallido apparire.
E chi non ti comprende è come un pesce che dentro un
grande mare cerchi affannosamente l'acqua.
Tu, piccolo spicchio di luna, ricca, armoniosa, brillante,
che si pervade di malinconia quando la luce fredda
ti nasconde il piccolo mondo che tu ami.
Ma sappilo, Donna, che io ti vedo,
sento il profondo dei tuoi occhi ed il tuo dolce sorriso
mi carezza sempre, anche se non ci sei.
 


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Iris Gioelli
 
 
La nevicata del 1987
 
Ci sorprese nella stazione deserta
la neve
martedì di gennaio
ponente Ligure
dai balconi gettando briciole a gabbiani sgomenti
li fotografavano sulla neve a beccare
 
Guardavamo stupiti
mi tenevi la mano
facile scivolare
 
chissà come mi vedevi
quante cose non hai detto
forse
quante non ho ascoltato
quante vorrei sentire adesso
 
dovevi andare via presto
non sapevamo allora
 
il silenzio della neve
ci proteggeva in quel giorno lontano
 
evento straordinario
la nevicata sul mare
ricordo meraviglioso
quella giornata con mio padre

Piera Giordano
 
 
Volo di vita
 
Il tuo pianto si espande
nelle ore lente della notte
e l'aurora asciuga tenue lo sguardo.
Il giorno ti attende e la vita si perde
in un universo che vorresti divino.
Invece il nulla chiama
non trova pace l'anima stanca
Eppure nel crepuscolo cerchi
il volo sicuro di un fortunato presagio
E ancora un sogno accarezza lo zigomo
e si tende lieve il labbro,
in te non si perde la forma di madre,
balia di pace volo di vita.


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Simonetta Gravina
 
In memoria di mia madre
 

sette febbraio 1996

 
E quando al tramonto,
ammantato di fuoco,
alla terra violacea,
il sole si arrese,
la Morte pretese,
la sua parte nel gioco.
Tu parlavi, parlavi...
e io ascoltavo, inerme,
sospesa al filo
dell'incredulità,
schiaffeggiata,
dalla Morte e dalla Vita,
le mani colme delle mie radici,
che si dibattevano, sanguinanti.
E rimanevo là, muta,
senza comprendere,
investita da quelle parole,
che impietose rimbalzavano,
riportandomi in una realtà,
che rifiutavo.
Che non potevo sopportare.
Se ne era andata,
sulle ali del sonno,
lasciando in terra,
i frammenti sparsi della mia vita.
E ora che quel ricordo,
implora il Silenzio, e,
il tuo animo vive, non più estraneo,
in una dimensione ritrovata,
le tue ceneri spente,
hanno trovato la Pace, e riposano,
nell'urna della mia Memoria.

Elena Guidi
 
 
Finalmente amore
 
Ho voglia di saziarmi
dei tuoi ba ci appassionati...
ho voglia di odorare ancora
la tua pelle vibrante...
ho voglia di colmare il mio animo
col suono profondo e caldo della tua voce...
lontano...
il destino ha giocato le sue carte
portandoti via da me...
ora ancora miete il tempo
le vittime dell'amore
e mi riconduce a te...
come un lampo repentino ed inatteso
il mio cuore è ricolmo...
è traboccante di gioia di vita
è sazio dei tuoi baci perduti
è vivo di trepidazione pura per te.
Ti stringo a me, ti sento...
ci sei, e tutti gli anni
trascorsi lontano sono svaniti
... calma...
... pace interiore...
impossibilità allibita di credere
alla mutata realtà...
... ed io...
con occhi increduli
t'avvolgo nel mio cuore...
intrigante gioco di sguardi,
bocche frementi
che si cercano di nuovo,
ammirazione infinita e mai mutata
ricordi felici e dolorosi
che mi riportano
sempre ed ancora a te...
amore mio perduto
ed ora finalmente ritrovato...
 


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Fernando Iannozzi
 
Brezza di terra
 
Lieve e forte accarezzi le onde cobalto,
arruffi gli alcioni di schiuma
che feriscono il silenzio,
mondi l'abisso del cielo
svelando la stella che credevo ormai ombra.
Sai di pane caldo,
di campi arati,
di legna accesa nel focolare,
di muschio raccolto per il presepe.
Sai di taverna,
di vino e peccato,
di lumi accesi nella notte,
di strade abbandonate alle fontane.
Sei brezza di terra,
odore di donna
del grembo materno
della prima volta.
Sei brezza di terra.
Certezza di vita.
Brezza che fa riprendere il mare.
 

Domani
 
Dai muri spessi d'indifferenza
ferite rette, schierate,
colano sangue di luce
sul vicolo nero basalto.
Lava di vulcano vecchia come la terra
ricopre le mie orme vagabonde
(all'alba le lasciai sulla spiaggia).
 
Intorno a questo letto di cartone
bambini frementi giocano
con le mie scarpe di mille anni
che non hanno più odore
Rimetterò le mie scarpe di pietra.
Riprenderò il mio cammino.
Domani.

Maria Inga
 
Prudenza
 
Prudenza, dico prudenza
quando da lontano
guardo un fulmine
in arrivo.
Mi nascondo dottrina
dalle conseguenze
di battiti del cuore,
violenti, accelerati
senza alcuna pietà.
Segno gli accenti
e accerchio le parole,
qui nel mio regno.
Ho posto l'espressione
sopra quell'enfasi:
il discorso non è più
soverchia mercanzia
o sangue di bestia affamata.
Ciascuno è roccia
se roccia vuole apparire,
in missione
con gli scafi gonfi
di rimedi e di rinunzie.
 

 
Dubbio sull'onda
 
Dubbio sull'onda.
Ebbro ti chini sale,
a rendere più saporito
il tuo mare.
Spargi salassi
e inventi terapie,
e da garbate arguzie
ti ristori,
di pescatori
increduli e amanti.
 


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Paolo La Torre
 
 
 
Mia madre
 
Feconda come le stagioni
bella nella sua vecchiaia
antica come il marmo
sincera come un bambino
ferrea come un padre
muto la osservo
mentre prepara le mandorle tostate
e le ricopre di cioccolato fuso
per poi sorridere a tutti noi
 

 
Festa della donna
 
Mani calde in attesa
Incontrano volti colorati
Mentre silenziosamente
Occhi furtivi e labbra
Sincere offrono baci e
Attendono carezze.

Diego Laurenti
 
 
Opera 5a classificata
 
 
Attesa
 
E c'è la luna
complice stasera
 
mentre fuggo
la mia vita
solitaria...
 
Mi preme
il buio
e m'è fraterna
l'aria.
 
Nel cielo
già s'accendono
le stelle
 
e maliziose e belle
m'intrigano
 
guidandomi
da te.


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Maurizio Leggeri
 
 
 
Il tuo respiro
 
È notte. Ascolto il tuo respiro
cadenzato e tranquillo:
segna bonaccia, come il fumo
non agitato di un comignolo
di una casa di campagna.
Lo confronto con lo scandire
del tempo della sveglia del comodino,
il tuo battere del cuore
ci fa bella figura,
è altrettanto regolare,
comunque a me più vicino.
Riverbera calma interiore;
mi rimembra l'effetto
tranquillizzante e protettivo,
che mi comunicava
la campana dell'Annunziata
a Palestrina, quando fanciullo
udivo sul far della sera.
La tua calma riesce a coniugare
gli effetti benefici
della profondità della notte,
con la quiete di un meriggio estivo,
che concilia in sonno
e ti mette in armonia col mondo,
mentre le bambine giocano
serenamente accanto.
Il tuo respiro placido
è per me dolce companatico,
che dona completa sazietà,
alla mia voglia di serenità.

Margherita Lillo
 
 
 
Amarsi con il cuore
 
Ho dato il mio amore
con la forza del mio cuore,
piacevole come un gioco
energico come un fuoco.
Volersi bene, non sembra vero
ma è fantastico
come lo è il mondo intero.
Infinito come la natura
che porta con sé
il segreto della vita futura,
tutto racchiuso in un atto
che consolida un patto,
un patto d'amore eterno
ancora più bello se fosse fraterno.
 


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Giovanni Lo Giudice
 
 
Macchine
 
Ho visto macchine rozze, enormi
Scivolare sui fiumi di metallo,
Ingoiare spiragli di sole
All'ombra di un cielo arrugginito,
Catturare visi ingialliti di città
Squarciando campi verdeggianti di collina.
 
Ho visto macchine fredde, rumorose
Cancellare braccia consumate,
Ingoiare le ore della notte
Al ritmo di un'insana frenesia,
Costruire i ruvidi tasselli del presente
Dissetando le aride labbra del potere.
 
Ho visto macchine lucide, lussuose
Brulicare su autostrade di fumo
E poi librarsi in un gioco d'ali
Serpeggiando tra nuvole allibite.
Le ho viste come lingue luminose
Annichilire i confini del tempo
E poi rubare gli occhi alla luna
A sorvegliare le stelle della sera.
 
Ho visto macchine piccole, perfette
Ridondare di pensieri, di gesti
Donare un volto ai sogni di ieri
Assaporando il sogno della vita.
Le ho viste, minuscole formiche di luce
Proliferare incontrollate nella nebbia,
Inventarsi un'anima, macinare sentimenti,
Plasmare il mondo, come quando c'era l'uomo.
 
Io che avevo visto l'uomo,
L'uomo che non conobbe Dio...

Raffaella Magliocca
 
 
Aspetto dietro la porta
 
Aspetto dietro la porta
la nascita del sorriso
di una foglia
che divisa dalla sua aorta
sogna l'orizzonte del suo viso
 
Nel tepore delle ciglia
al buongiorno di latte e miele
ascolto il battito della foglia
adagiata sul lenzuolo dell'ora
mentre ascolta il battito della mia ora
 
e tutto tace nel colore dell'assolo
mentre l'ora dipinge il frastuono
 
Sono nudo occhio senza perdono
per una vita
gettata nell'indifferenza
abbandonata nella stanza dell'abbandono
ingoiata dalla poltrona della convenienza
 
e sasso gettato nell'onda
senz'onda di domanda
 
sono la preghiera della foglia
in ascolto del sorriso
dell'io
strappato dall'orizzonte
del mio viso.
 


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Gabriella Masoni
 
 
 
Momenti
 
E spesso ci si trova soli!!
Soli, nel buio della notte e nel più profondo di noi.
E non basta pensare al sole,
non basta pensare ad un sorriso.
E non basta neppure un ricordo, un brivido,
un sospiro, o un lieve battito vivo.
Dio, quanto è crudele lasciarsi cullare
nel confuso e sconsolato momento,
e quanto è amaro quest'attimo di vita
perennemente vicino;
Dio, quanto è dolce lasciarsi tuffare
nella notte inesplorata ed insolita come non mai.
Quant'è impalpabile e misterioso
questo silenzio dentro di noi.
Dio, come vorrei raggiungere quelle cime;
cosa darei per sfiorare un solo istante quel cielo,
quel vento, quel luogo.
Dio, come vorrei sapere
quali dolci e tristi momenti,
m'attendono ancora.

Francesca Medile
 
 
Taormina Guardarti
 
Come faccio a spiegarti
a parlarti dell'amore immenso che provo per te
L'unico modo è starti vicino
Se solo tu immaginassi come è bello per me guardarti
Far parte di te sapere che in ogni cosa che fai
io sono presente e importante
Ma tu questo lo sai!!!
Vorrei essere la tua ragione di vita, il sole delle tue giornate
e la pioggia nelle caldi notti d'estate
Ma vorrei anche essere perla di sudore sulla tua fronte aggrottata
per baciare dopo un lento errare lungo le tue gote
le labbra tue desiderose di nettare e vita
Nei tuoi occhi a volte i dubbi e le domande
Perché ancora a volte incerto del mio amore m'interroghi severo?
Tra le tue braccia forti vorrei morire di piacere
e pazza urlare il mio orgasmo al mondo intero
mentre tu grande, forte ed unico mi prendi senza tregua
apri il mio grembo ed io ti ricevo colma d'amore e di desiderio
Insistentemente ti chiedo un nuovo fiore
che sia nostro unicamente per l'eternità
ma tutto ciò lo sai, lo vuoi, lo senti?


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Elisa Molinaro
 
 
Venere del desiderio
 
Acqua sale,
Mondo Marino,
fondo blu scuro, ora nero,
rocce cristalline,
ovattato quasi impercettibile
tintinnio,
Antica Scialuppa abbandonata
sul fondale adagiata,
adagiata essa ed io pure,
protetta,
avvolta dalle braccia della
Venere del Desiderio,
Sogno oramai dimenticato,
lacrime già versate e che adesso
fanno parte di Acqua,
sale,
Mondo Marino...

 


Erotikà

 

...E i loro corpi danzavano

nell'oscurità demoniaca

intrisa d'agrodolce perversione...

E chi può dire che non era

dolce, timida

fusione d'Amore?


Simonetta Monacelli
 
 
 
Barbara
 
Bella senza dubbio alcuno,
l'allegria nei suoi occhi traspare,
graziosa e pimpante,
a volte petulante...:
è Barbara... mia figlia...
e tanto mi assomiglia.
 
Buona senza far torto a nessuno,
generosa più di quel che appare,
forse anche troppo altruista
e questo un po' mi rattrista...:
causa ciò sarà del suo pianto,
egoista è il mondo... e tanto!
 
Brava, lo sa più di qualcuno,
in tutto ciò che ha da fare,
sempre vivace,
tutto le piace...:
la vita affronta col sorriso,
questo le si legge in viso.


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Rossana Palombi
 
 
 
Donna
 
Donna,
magnificenza del creato,
generatrice di vita.
Tu che irradi luce
da ogni cellula,
dai amore a piene mani,
creatura accorta ad ogni evenienza.
 
Madre divina,
intelletto gradevole,
profumo di donna.
Animale selvaggio,
bontà divina.
Tu che dai la vita,
mamma delle mamme,
futuro di generazioni,
parte integrante del cosmo.
 
La tua energia spandi
in tutto l'universo
tu
che dalla sofferenza
fai una ragione di vita.

Tatiana Peron
 
 
Come un viandante
 
Amica del cuore,
che non ho mai avuto
nel tempo passato,
sempre taciuto.
Un filo diretto solo con Dio,
unico, autentico, amico mio.
Ma..., sono quei no! del mondo,
che rimangono in fondo
celati nel cuore
senza far apparente rumore,
allora, ho scelto te,
amica del cuore,
foglio bianco che sai ascoltare
che ti porti impresso ogni parola,
e che in te conforto muto, trova.
La mia anima a te confido
in questo silenzioso grido.
Come un viandante,
con la voce tremante,
a qualcuno implora,
un pezzo di pane,
per chetare la sua "fame".
 


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Alessandro Perugini
 
 
Estasi
 
Il tuo profumo fresco sulla pelle,
respiravo, credendo di svenire;
sulle tue labbra che eran troppo belle,
ma, purtroppo, non l'ho saputo dire.
 
Vorrei baciarti tutta dolcemente,
sentendo nella bocca il tuo sapore
e, credimi, non ci sarebbe niente
più bello che svegliarsi col tuo odore.
 
Tra noi c'è stato un patto ben preciso:
"Io ti rispetto, sai, ti voglio bene,
noi siamo e resteremo sempre amici".
 
Ogni notte ripenso al tuo bel viso:
tu vivi nel mio sangue e nelle vene,
ma i giorni senza te non son felici.
 

 
Congedo da un amore
 
I tuoi capelli adesso sono scuri
ed io sento d'amarti sempre meno;
i passi miei divengono insicuri,
ma devo allontanarmi dal tuo seno.
 
Credevo fosse amore veramente
quell'incontro causale ed inatteso,
perché ti cercavo quando eri assente
e di notte senza te ero indifeso.
 
Non hai ancora vent'anni, piccolina:
non possono tenerti le mie mani,
che tremano scrivendo questi versi.
 
Il tempo di lasciarci s'avvicina,
da domani saremo già lontani:
tu hai creduto che fossimo diversi.

Alfonso Pollice
 
Spirito Libero
 
Spirito libero
essenza lontana
donna di vento
cangiante direzione.
Senza barriere
che pongano limite
alla volontà
dei tuoi desideri.
Nessun muro
abbastanza grande
per ostacolare
la tua anima.
Né esiste stazione
capace di contenere
questo tuo treno
carico di ribellione.
"Cosa son io
per osar sol pensare
di poterti avere
tutta per me?
Un folle...
un sognatore...
o semplicemente
innamorato?
No, di sicuro,
o almeno non ancora,
ma sento in ogni momento
la tua mancanza."
In questo istante vorrei solo
stringerti tra le mie braccia:
unica effimera maniera
di appartenermi...
anche se consapevole
di non poter rinchiudere
nella mia prigione d'amore
la tua libertà di volare.


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Claudia Rapetti
 
 
 
Mia cugina
 
Corse in bicicletta
tra ulivi ospitali...
Voglia di vita, di giocare spensierati...
Piccoli occhi tristi,
illuminati dai giochi di bimba...
 
Poi... altro.
 
Lontananza di luoghi,
di pensieri, di amicizie...
 
Te ne sei andata
prima che io ti potessi dire:
"Ti voglio bene"
 
Ti hanno accolto quegli ulivi di pace
che ti hanno visto nascere
ed essere felice - almeno un po'

Alessandro Regazzoni
 
 
Opera 7a classificata
 
Virginia Clemm:
la sposa bambina
 
Quando il sole tramonta
e accende l'ovale del tuo volto
il mio petto esplode
al ritmico ed eterno
tambureggiare del cuore.
Le note del pianoforte
si alzano
elegia d'amore e morte
come il fumo dai comignoli
d'inverno per te.
Chino sui tuoi fogli
riversi l'impetuosa
onda della tua arte
l'incubo e l'ignoto.
E la tristezza mia
e l'oppio che inganna
nella luce del tramonto.
Sono la sposa bambina
che cerca sollievo
per il tuo male d'esistere.
Non vedo appigli
per frenare la discesa
nel tuo inferno
né parole né profumi
né carezze.
La tristezza mia
è il fuoco che t'avvampa
mentre gli occhi tuoi
raccontano d'amore e di niente.
Ti amo
maledetto splendido
cantore della notte.
... E nulla più.
 


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Mariella Scarponi
 
Unica
 
Dalla sua culla il bambino
mi osserva con i suoi occhi scuri,
e mi oltrepassa l'anima.
 
In un mondo incantato
mi porta il suo sguardo;
dove io so far magie.
 
Solo per lui;
unica.
 
Grande come solo un bimbo
sa vedere la mamma;
immensa come certe notti d'estate,
quando il caldo allaga ogni angolo del cuore.
 
Come la prima notte dopo la nascita di mio figlio.
 
Mentre lui scopriva il piacere di succhiare;
io lasciavo che l'aria estiva traboccasse di calore e d'amore.

Motori
 
Nel ventaglio dei rumori quotidiani
c'è ne è uno che domina su tutti;
anche qui in campagna:
il rombo dei motori.
 
Musica di un millennio nato tra video games e computers;
ad un oggi già sorpassato e non più moderno.

Gli attimi migliori
 
Ci sono momenti in cui quel pensiero importante svanisce;
l'assillo allenta la sua presa,
nel dolce far niente della memoria.
 
Sono gli attimi migliori per avere una risposta;
scritta sul vento stanco di un giorno ormai concluso,
quando la mente si prepara a rinunciare,
per un domani ancora tutto da elaborare.
 
È l'ora in cui il cuore comprende l'impensato;
il rovescio di una domanda che si credeva importante.
 
Gli attimi migliori si alternano al sole;
burattini con i fili legati all'astro
che, nel luminoso declino, s'innalzano.

Sandra Spezzano
 
 
Mamma
 
I problemi alla mia età sembrano grandi, pesanti come macigni.
Lì fermi sul mio cuore che sembra soffocare.
Vorrei essere come te...
Pronta al sacrificio, mai un lamento, un pentimento.
La vita però scorre via troppo in fretta...
Mamma io non voglio soffocare i miei sogni dietro a questo tempo.
Mamma io non posso invecchiare senza averlo saputo apprezzare...
Vorrei essere come te...
Pronta a rendere il mondo più bello solo per me!
Mamma tu eri bella con quei bigodini in testa...
Mamma tu lo sapevi che alla fine, si ha un rimorso come compagno di letto.
Mamma, moglie e consigliera perfetta, ma anche una donna che aspetta!
Tu lo sapevi che troppi sacrifici spengono il sorriso e la voglia d'amare...
Tu lo sapevi che si rischia d'impazzire quanto tutto diventa un dolore...
Seduta lì con una tazza di caffè tra le mani, a cercare una risposta ai miei perché.
La vita è fatta solo di tanti minuti, tutti troppo stanchi e scontati...
Solo tu riesci ancora a sconfiggerli tutti quanti!
Mamma grazie per avermi fatto strada, i tuoi silenzi mi hanno regalato i primi pensieri.
Io non voglio diventare una moglie perfetta, io voglio essere una donna che va di fretta.
Voglio seguire ancora il tuo sguardo. Voglio ammirarti per il tuo coraggio!
Mamma tu eri bella ma sempre troppo seria.
Costruivi ad occhi aperti il futuro per noi figli...
Stanca di pensare, di lottare, non chiedevi mai niente, né a noi né alla vita.
Io di te sono fiera!
Spero di non averti delusa ma, non sono pronta a cedere la mia anima.
Non sono pronta a sentirmi vuota...
Io ho un sogno per ogni nuovo giorno!


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Francesca Suale
 
 
Una donna
 
Ho conosciuto una donna
dal ventre materno,
morbide movenze,
rassicurante dimora cui tornare.
Tesseva dialoghi improvvisi con le foglie,
assaporava frutti
come doni unici e inattesi,
nascondeva la stanchezza del volto
tra le prime rughe,
e se un pensiero le solcava la fronte
la rendeva bella...
timidamente si provava un abito
dalle sottili trame trasparenti,
quasi sorpresa di scoprirsi donna
in mezzo ai sacchetti della spesa...
a volte non resisteva a una vetrina
e le scoppiava il riso sulle gote,
allora con il gesto della mano
dissipava facezie e frivolezze
e regalava grazie ancora acerbe.
L'ho incontrata che attendeva
all'uscita di una scuola,
nei giardinetti a improvvisare girotondi,
con mano decisa a scegliersi
le arance ad un chioschetto...
poi a ravviarsi i capelli,
furtiva,
specchiata in una vetrina.

Stefano Venturini
 
 
Assenza
 
È pura circostanza
conoscerti ed amarti
rincorrerti per orti
prenderti senza averti.
In questa nostra danza
che avanza senza arti
che scinde in mille parti
parte per nuovi porti.
 
È inutile l'approdo
nulla odo,
soltanto il tuo silenzio
senza trama.
Trema tutta la gabbia costruita
la lapide si assenta nel suo sonno
questo manipolare senza senso,
vita.
 

Bagliore
 
Piccola luce del giorno
raggio che sei sul suo seno
non alterarne il contorno
lascia sereno il sereno.


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Sabina Zingerle
 
L'anima insicura
 
Il sapore della nebbia
di quel ch'ora non si debba
né sentire o pronunciare
del silenzio son gocce amare.
 
Brina suona sui secchi rami,
il dolore allunga le mani
su di un'anima già in pena
ch'or si muove appena appena.
 
Insicura su ogni passo
Par ch'avanzi come un sasso.
 

Pioggia
 
Tace ora il sole
e sopiti raggi
il palco cedono
alle danze lente
di una discreta
pioggia insistente
che dispettosa
ed ironica appena
del pubblico scontento
al passivo udito reca
sottile tormento.
 

La quercia
 
Silente gioia antica
d'una quercia amica
che allo spazio stende
di un mondo di beccamorti
che non la comprende
le ampie sue folte
braccia forti
 

Se non la trovi nella tua libreria puoi ordinarla direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al numero 0298233100
 

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Agg. 18-02-2004