Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Francesco Moro Sartirana Lomellina 2003

Sommario
Prefazione a cura di Umberto De Agostino - Marco Angella - Franca Antonini - Magdalena Aparta - Marco Arlati - Guendalina Armenti - Elena Auddino - Alessandro Bacci - Paul Bacosca - Adele Ballarini - Cristina Balzaretti - Fabrizio Bertolacci - William Bertucci - Paola Boffelli - Dorotea Bonanno - Bertilla Bortolon - Mario Broglia - Franco Brusa - Enza Calcagno - Anna Calossi - Claudio Calzolari - Maddalena Capalbi - Ermanno Carbonini - Franco Casadei - Marco Casula - Wilmer Comin - Elisa Contardi - Angelo Coviello - Alessandra Crabbia - Ioan Daniel Cuculiuc - Luigia Cuia - Manuela Cuia - Cesidio D'Amico - Francesca Fazio - Massimo Fiocchi - Samuele Frasi - Maddalena Gabaldo - Nadia Gambino- Paola Garuti - Maria Rosa Gelli - Giacomo Giannone - Giulia Maria Giardini - Armando Giorgi - Carlo Grigioni - Fernando Iannozzi - Fabio Ilacqua - Gianfranco Isetta - Luca Lamaro - Diego Laurenti - Calogero Lauria - Marcello Lazzeri - Marco Lojacono - Luca Lolli - Laura Lunardi - Raffaella Magliocca - Umberto Marzolla - Gianluca Miccolis - Elisa Molinaro - Adriana Montemartini - Laura Morelli - Claudio Moruzzi - Emiliano Occhetta- Danila Olivieri - Simona Pagliari- Nicola Perasso - Martha Maria Perez Leon - Giorgio Pinna - Maurizio Pivatello - Caterina Pulita - Paolo Ranghino - Laura Ranzi - Ermano Raso - Andrea Ricupito - Luigi Righi - Marilena Rimpatriato - Gianpaolo Ripamonti - Massimiliano Romanello - Edoardo Roncatti - Francesco Russo- Adriano Scandalitta - Andrea Scano - Adriana Scarpa- Danilo Tabacchi - Maurizio Tantillo - Tiziana Zago - Leonardo Zanin - Sabina Zingerle

 
Antologia del Premio Francesco Moro Sartirana Lomellina 2003 - formato 14x20.5 - pagg. 96 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-596-7

Risultati del Premio Francesco Moro Sartirana Lomellina 2003

 
Come avere l'antologia
Prefazione
Nella lirica vincitrice si parla di uno «schianto con l'auto condotta dal destino»: «Potevi dirlo, madre mia/Avresti alleggerito/un poco questa pena». Il tema, si desume, è quello di un tragico incidente stradale che ha strappato la vita di una persona cara. Viene subito in mente «Canzone per un'amica» di Francesco Guccini: la fatalità di una corsa spensierata in automobile. Oppure «Il sorpasso», film di Dino Risi con l'istrionico Vittorio Gassman che porta alla morte, evitando l'impatto con un camion, il timido e impacciato Jean Louis Trintignant.
Il concorso nazionale di poesia intitolato a Francesco Moro, studioso e linguista locale, è andato alla poetessa genovese Danila Olivieri. L'autrice di Riva Trigoso è stata prescelta grazie alla lirica «Potevi dirmelo» ed è stata premiata in occasione della cerimonia in agenda domenica 20 luglio 2003, nella Pila del trecentesco castello. Giunto alla sesta edizione e organizzato dalla biblioteca civica «Francesco Moro» con il patrocinio di Comune e Provincia, e la collaborazione tecnico-letteraria de «Il Club degli autori», il concorso è stato animato da autori provenienti da tutta Italia, come conferma il podio. Al secondo posto il torinese Umberto Marzolla con «La protesta di un uomo», seguìto ancora da una genovese, Paola Garuti, con «Il lago di Loz».
Ecco gli autori dal quarto al decimo posto: Claudio Moruzzi di Senago (Milano) con «Terra mia», Adriana Scarpa di Treviso con «Un involto di nebbia», Giacomo Giannone di Mazara del Vallo (Trapani) con «Vento di scirocco», Franco Brusa di Borgo Panigale (Bologna) con «Sopra due vallate», Anna Calossi di Sant'Andrea (Siena) con «Il fiore della notte», Danilo Tabacchi di Carpi (Modena) con «Noia» e Mario Broglia di Corridonia (Macerata) con «Davanti al mare».
Alle loro spalle dieci poeti «segnalati» dalla giuria: Armando Giorgi (Genova), Franco Fiorini (Sant'Angelo, Frosinone), Ivan Noris (Caselle, Torino), Fabio Piacqua (Fogliaro, Varese), Edoardo Roncatti (Bondeno, Ferrara), Alessandra Crabbia (Caerano San Marco, Treviso), Franco Casadei (Cesena), Angelo Coviello (Cuccurano, Pesaro), Maria Rosa Gelli (Arezzo) e Giuseppe Marotta (Milano).
Anche quest'anno la giuria, composta da Luisa Denari, presidente della biblioteca civica «Francesco Moro», Giuseppe Castelli, Severino Di Candia, Felice Martinotti e Umberto De Agostino, non ha avuto un compito facile. Decine e decine i componimenti validi, degni di un riconoscimento: la giuria ha comunque effettuato una scelta, convinta di «pescare» in un pozzo ricco e prosperoso, fatto di cultura e di sentimenti.
 
Umberto De Agostino


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 Marco Angella
 
 
Sum
 
Un assordante silenzio
invase la mia mente
Sulle ali della memoria,
sentinelle del tempo,
ritrovai me stesso
 

 Magdalena Aparta
 
 Il carnevale
 
Quale maschera indosserò
Per il carnevale del presente anno
Ne ho misurate tante
Nessuna si adatta a me
Non so essere nessun altro che Io
E non conosco neanche il mio viso
Che è solo conosciuto dall'Infinito
Che da qualche parte in paradiso
Conta il numero dei falsi sorrisi
E degli impegni non realizzati
Il numero di persone che avevano fiducia in me
E sono state beffate
Non a tutti i traguardi sono stata la prima
Forse non sono una grande sportiva
Oppure non mi sono allenata bene
O forse si è prosciugata la mia sete di vittoria
 
Per Te o caro mio Signore
Quale vittoria è migliore
Sui palchi dei teatri di tutto mondo
O questa con l'umiltà nel cuore.
 
 


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 Guendalina Armenti
 
Aneste sia
 
Eco lontanissima
di chiacchiericci strazianti
giunge ai padiglioni
come biglia su muri di gomma.
 
Immoto fuggire di idee
dal ballatoio e poi giù
fino ai cunicoli
dell'anima inconosciuta.
 
Sia torpore
su tagli fiottanti,
immaginario dormire
su ferite imbastite
a fare neri ghirigori.
 
Sia sogno
di derma infantile,
piccola sfera di vetro
a rotolare
nelle discese del gioco
 
dove ogni caduta,
graffio e ferita
presto si mutano
in sorriso.
 
Sia risveglio,
salubre visione dell'intorno
a rischiarare
viole di atrocità
nel campo abbandonato,
profumato di oggi.
 

  William Bertucci
 
La vita è legata al mistero,
accettalo uomo!
 
Voce e silenzio…
… la mia voce e il silenzio di Dio.
Oh! Potessi sapere dove trovarlo
o almeno sentirlo.
No!, cosa sto dicendo?
Possa Lui almeno ascoltarmi…
… guardo avanti
ed Egli non c'è,
indietro e non lo sento,
allora mi volto a sinistra
e con gli occhi frugo nel buio,
ma niente… e a destra?…
nulla.
Un momento…
… il mio cuore Lui lo conosce
e se sceglie Lui, chi lo fa cambiare?
Io non posso far altro che inginocchiarmi
e davanti alla Sua immagine pregare,
no!,
io non sono perduto per colpa delle tenebre
o dell'oscurità,
ma lo sarei se la fede non ci fosse
e più oscuro è il mistero,
più grande è la mia fede.
Lui è la speranza,
Lui è la vita.
 
 


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Dorotea Bonanno
 
 
 Anna
 
Inattesa ti ho visto mia bella
apparire al mio fianco tranquilla
vegliare i miei passi indecisi
guidare il mio io offuscato
discutere eventi sospesi
dare soluzioni immediate
finire decisioni già prese
donare notizie felici
ricevere nel cuore la pace.
 

 
Tu
 
Del mio cuore ne hai fatto uno straccio che
con il tempo sbiadisce e si disintegra
Il mio straccio per te è già vecchio
sì, vecchio perché è da buttare
Dei miei occhi ne hai fatto furore ed
io cieca non posso vedere.
Tu che parli di gesti d'amore
Tu che ridi alle spalle degli altri
Tu che studi momenti d'amore
Tu che vivi senza rancore
Ti sentivo quando tu mi parlavi
ora proprio non posso sentire perché
parli con gesti ed il mio sguardo nel vuoto si muove
Tu che beffi uno straccio di cuore
Tu che ridi per un'ora d'amore
Tu che parli con tante persone
Tu mi hai fatto morire
I miei occhi furore non hanno più visto la luce ed
il mio straccio di cuore si è fermato a soffrire
per un'ora d'amore.
 
 
 

Ermanno Carbonini
 
 
Ti rispondo sì
 
Non so eppure d'amore
io piansi
Mi amavi e ti turbavi
Ma se la prova
fosse il mio cuore
Batterebbe solo parole per te
Ieri sera d'amore abbiamo parlato
ho tradotto in musica le tue parole
Sono certo sarà una canzone solo per me
ho inciso un disco nel mio cuore
così potremo comunicare
Quando mi addormento
sia la tua voce a svegliarmi
e le tue parole siano quelle
incise nella mia anima
Hai detto vorrei tanto dirti!
Ti guardai aspettando fremendo
Elisa una cosa che vale tanto
vorrei tanto se tu vuoi…
 

 
La tua isola
 
Il mio respiro è il vento della tua scogliera
le mie mani sono i gabbiani
che ieri hai visto e t'hanno salutato
i miei occhi sono le nuvole che passano veloci
che guardi senza vedere.
Io sono quell'isola che vive in te
anche quando è sera.
 


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 Marco Casula
 
 
Illusione
 
Come ogni notte bussi alla mia porta, illusione.
Stasera ti ho convinta a restare da me,
con le mie cortigianerie d'un venditore di pentole
per poche briciole di tramonti da guardare,
per adularti tra i velari rosa di qualche stella assente.
Sogno.
Provo a camminare nudo per i sentieri nudi del desiderio
e apro la finestra ad un cielo lieve:
ci sei tu, accanto
che mi veli gl'occhi di pristino incanto.
Visione.
 
Ricordi cara, leggera come l'ali d'una falena
sulle mie anche risiedi, resisti ad un immoto cielo notturno,
ghermito ad una melodia di carezze.
Come spettro vagante nella notte non è il sogno
ridesto nelle potenze sue trionfale,
ché chinati gli occhi le membra tue poni sulle mie ginocchia.
Quando già mi siedo ad una fonte
e nell'acqua vedo il volto tuo, un sogno nelle mie mani.
Quando già mi accompagna il profumo tuo ch'offusca gli occhi stanchi,
senza ch'io possa guardarti passare, dolce apparizione.
 
Sogno. Illusione. Vacuità.
Sì, io sogno. Tutto è un sogno. Solo ombra di eternità.
Sogno. Sogno. Sogno, illusione.
Promesse che dondolano su tacchi a spillo;
promesse che s'affacciano sulle sponde del mare, i tuoi fianchi
che danzano su onde di stile
che s'imbiancano
alla luce di lampioni accesi a caso sulla via.
 
Il tuo corpo non vedo come un aereo corpo
sulle mie ginocchia come cuor vago di ricordi
Come ogni notte,
così ogni notte lasci il mio letto freddo. Illusione.
 
 

Ioan Daniel Cuculiuc
 
 
 S'innalza l'anima
 
S'innalza l'anima,
finalmente libera,
scagionata da ogni vincolo
che la legava
alla vita terrena.
 
Vola
sopra la gente, assaporandone
effluvi d'intensi sentimenti,
e sopra gli alberi e le piante
dagli infiniti aromi.
 
Corre sopra i mari,
nelle quali misteriose profondità tuffa
le sue emozioni,
e tra le cime nebulose dei monti
volteggia.
 
Vola
verso le brillanti stelle
ed a loro si fonde
per concepire l'infinito
e l'eternità.
 
Instancabile,
si ricongiunge poi
al Spirito primordiale,
a meditare,
nel tempo immobile.
 


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 Francesca Fazio
 
L'alba
 
È l'alba,
mi sveglia e mi conduce nei ricordi di fanciulla…
il canto degli uccelli frementi di vita gioiosa, la lenta danza della luce tenue e radiosa,
il fresco abbraccio dell'alito di vita mattutina.
Bambina mi accostai un mattino al sogno sconosciuto dell'arrivo del giorno,
e ancora questo sogno alberga, intatto, in me, ancora,
la fragile purezza dell'allegro stormire dell'aurora
accompagna i giorni del faticoso cammino.
Ma ora, come allora, il tradimento del dolore, del basso sentire,
dell'allegro mentire, del triste giocare,
spezza l'incanto del fanciullo abbandono…
Ancora, come allora, l'oceano che culla i sogni più antichi,
la musica vestale dei segreti del cuore, le tinte ardite dalla fantasia vivace
interrompono, a tratti, il ritmo ardente e incalzante.
Non esistono parole per spiegare, frasi per parlare, versi per descrivere…
Non si inventano regole, schemi per difendersi, formule per decidere.
Sarò sempre irriducibile a tutto ciò…
L'immensità dell'alba nascente e carica di dolci promesse calde
riempirà sempre il mio cuore.
È l'immensità dell'amore che, nel pianto, mi è stato dato copioso,
è la semplicità genuina del costante e stabile affetto timido e presente,
è l'intensità dolorosa e forte dell'amore che ebbi poco più che bambina.
Così, amore e dolore si intrecciano nel mio sentire,
così, gioia e paura, si invischiano nel mio sognare.
Ma, a questo canto antico,
come dolce sirena,
non posso ormai rinunciare,
ad esso, esausta, mi abbandono,
in esso, smarrita, mi ritrovo ancora…
come scrissi un giorno,
nei versi adolescenti
che mi videro
fiore trasparente,
abbandonato alle acque antiche della vita
che chiede, ancora, ragion d'essere.
 
 
 

Massimo Fiocchi
 
Acqua
 
Calda si insinua
e placida
e nelle flebili macchie
s'accendono vivi colori
che guizzano
uno nell'altro
e guardano
un lampo di sole
dall'alto.
 
Narciso il cielo
e la sua palla d'avorio
si volgono
avidi
all'umido specchio
cercando un riflesso
che è sempre uguale
e mai lo stesso.
 
Poi d'un tratto
il torrente divampa
t'avvolge, sconvolge,
t'afferra con rabbia
e quell'ira
che già fu di Marte
riparte,
arte,
arma di morte.
 
 
 


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 Gianfranco Isetta
 
 
 
Istantanea
 
Istantanea
di un corpo ben portato
ed il passo studiato
a blanda velocità
 
allora pensi alla
sincerità degli
storpi lo sguardo
piegato sulle scarpe
 
e subito ti arresti
un po' impacciato
agli occhi degli altri
che ti osservano
 
passando a lato.
 

 
Pioggia
 
Nel gocciare
Della pioggia
C'è il dolore
 
Di un altro mondo
Che non si cura
Di noi eppur
 
Giunge pietoso a
Mondare il nostro
Anche solo di poco
 

 Diego Laurenti
 
 
 
Sopire il tempo
 
Sopire il tempo
si può
 
che ancora indugia
all'amore
 
volando sopra
verdi ricordi
 
lieve e dimentico
degli inganni
vissuti
 
ora che siede
ogni giorno di più
 
sulla riva del fiume
ad aspettare...
 
e nere barche
vede solcare
il silenzio degli anni
 
che dentro si rinchiude
 
eppur stregato
s'illude.
 


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 Calogero Lauria
 
Aria
 
Assaporo la vita
Respiro per vivere
E tu sei aria
 

 
Vecchia quercia
 
(Al padre mio diletto)
 
Chiudo gli occhi e riappari
Vetusta maestà
E per sempre ti vedrò
La mia vecchia quercia
Piegata dal vento
Che guarda la vita
Dall'alto del cielo
Coi rami intrecciati
Avvinghiati al mio cuore.
 

 
Specchi d'acqua
 
L'onda procace
Maestosa s'avventa
Contro lo scoglio
E lo invade
Lo domina
Poi s'arrende
All'apice si scema
Scivola via
Priva di forza
Rimangono chiazze
Specchi d'acqua
Che riflettono il cielo
Paesaggi e miraggi
La speranza che vive
Come perla fuggita
Da un'ostrica ferita.
 
 

Marco Lojacono
 
 
Un sogno… soltanto
 
La fulminea afflizione
di un sogno soltanto
che inonda i vuoti oscuri
dell'inconscio
per un solo ricordo,
 
l'amena fatica per rivivere
i segni, i limiti
di una trama già vissuta,
 
l'ingenua gioia o tristezza
per le sequenze attese
apparse dal vuoto,
 
lo spazio incantato
delle confuse visioni
sulla soglia del sogno,
 
il brivido delle sensazioni
lungo i fremiti
di un copro inerte, predisposto,
 
il sollievo inatteso
di una mente disturbata
da foschi ricordi
 
alla sublime, leggera
realtà del risveglio
che riconduce al vero normale
 
già oscurato
dall'onirica fantasia
di… quel sogno soltanto!
 



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Raffaella Magliocca
 
 
Parole d'acqua
 
Quando la voce è l'eco
di aride labbra
la pelle della parola
affonda annega
nella gola
 
che ingoia
bucce di vocale
squame di consonante
residui di niente.
E resta il vuoto.
 
Nel profondo
l'eco della voce ormai muta
balza balza salta
e si adagia sulle pareti dell'io.
Ma dalla finestra aperta
 
sulla pianura del pensiero
ascolta la goccia che cade
dall'orizzonte del suo sorriso
e ruba i colori alla pioggia.
 
E la voce diviene pioggia:
ha occhio ha volto
ha identità ha conoscenza
ha la potenza dell'individualità.
 
E con pelle rinata
respira il fiato della rugiada
e beve dalla bocca
parole d'acqua.
 
 

Elisa Molinaro
 
Dopo la stasi
 
Dietro la finestra spio me stessa
All'interno della stanza:
vedo pelle oramai vecchia che
si stacca dalle membra…
Scelgo di entrare nella stanza,
ora vuota:
ammasso di pelle sul pavimento.
Atmosfera inquieta ma rivelante:
Brama,
Tentativo,
adempimento successivo al
Mutamento.
 

 
Decadenza
 
Credo che il Sogno sia svanito,
oramai il desiderio affievolito,
il dolore cristallizzato;
penso che le immagini di te al mio fianco,
siano disegno riflesso sull'acqua di un
lago che risplende di una
fredda luce invernale
per me catarsi del rimpianto.
 

 
Il traghetto notturno
 
Corpi.
Esistenze chiuse
ognuna nel proprio
segreto.
Il Tempo, è, qui, l'unico
Artefice, il solo governante
che ci tiene accorpati
nel mistero di questa nostra
Discesa al Mondo.
Ed è presa di coscienza.
 
 


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Giorgio Pinna
 
Limite
 
Quanta fame ha l'uomo di vendetta,
quanta pace rivendicata nell'ipocrisia
quanta melma sgorgherà dal cuore dei tumultuosi
quanto vino servirà per dissetare i guerrieri gioiosi.
 
Quanta aria basterà a chi ha troppa libertà
Quanto buio vorrà il prigioniero senza volontà
Quanto cielo servirà per chi crede in Gesù
e quanta terra ci vorrà per chi non ci crede più.
 

 
Genesi Poetica
 
Nasce una poesia scrivendo con un dito sul tuo viso
sognando ardentemente un paradiso;
Logorando grazie ai demoni tuoi interni,
i tuoi sogni ormai eterni;
 
E nasce una poesia da una chiesa che sogno mia,
ma che mi sazia di malinconia,
da un dipinto senza tempo
che declina il sentimento.
 
Nasce una poesia contemplando l'inusuale mare
che tumultuoso e tempestoso pare,
da un vecchio col capello
che sogna un mondo ancor più bello.
 

Caterina Pulita
 
 
 
L'apatia fluisce
 
L'apatia fluisce
oh arcana sventura
il mio animo non riposa
impazzito di confusione
grida una preghiera
per passare notti
tra solitudine e agonia
stipulando un patto con il Signore
che l'indomani sia migliore.
 
Momenti di nostalgia
isolati con te stesso
sentendosi schiavi
soltanto di illusioni.
Oh venti d'inverno
portate via questo silenzio
e sulle pareti del mio cuore
donate solo amore.
 

 


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Sabina Zingerle
 
Nevicata
 
Nella bianca distesa
ch'ai miei occhi s'espande
sospiri ritrovo lievi
ch'estasiati si squagliano
tra un fiocco di neve
e una stella di gelo;
di sogno e pudore
ancora leggeri sospiri
e giri lunghi di cuore
tra luci bianche e scie
che segnano un inverno
di sorprese vestito
e di mutamenti ornato.
Solitudine scheggiata
dentro silenzi amici…
Qualche briciola raccolgo
dello stanco mio pensare
mentre un sacco trascino
che presto svuoterò.
 

La quercia
 
Silente gioia antica
d'una quercia amica
che allo spazio stende
di un mondo di beccamorti
che la non comprende
le ampie sue folte
braccia forti.
 

Fulmine
 
Così ora un fulmine
il sole incatena
ad una frotta di nubi
che dispettosamente già
sulla terra una lotta
improvviso mette in scena.
 

Se non la trovi nella tua libreria puoi ordinarla direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al numero 0298233100
 

RISULTATI DEI CONCORSI
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Ins. 09-12-2003