Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Il Club dei Poeti 2004

Sommario
Prefazione a cura di Gianmario Lucini - Nunzio Alì - Marco Angella - Federico Arminio - Antonia Astarita - Elena Auddino - Giuseppina Barzaghi - Paola Basso - Andrea Bellini - Vincenzo Benincasa - Annunziata Bertolone - Carmen Bertozzi - Mauro Bertozzi - Lisetta Borali - Maria Antonietta Borgatelli - Giovanni Buccellato - Giusi Bugia - Gianluca Busceti - Cesare Cantù - Barbara Caprari - Carlo Carrea - Anna Carrieri - Pietro Catalano - Claudia Cefalì - Marta Celio - Claudio Cescutti - Luca Ciaffoni - Sabrina Cimò - Gianni Cofano - Cristiano Comelli - Luciano Conforti - Vincenzo Conti - Germano Costa - Massimo Costa - Patrizia Cozzolino - Ivan Crescini - Gaetano Cugno - Paola Curagi - Maria Rosaria D'Alfonso - Rosalia D'Ambrosio - Maurizio d'Armi - Sandra De Curtis - Andrea De Martino - Massimo De Mellis - Claudia De Rosa - Grazia De Vita - Roberto Del Duce - Fiorella Di Chiara - Fortunato Giovanni Di Marco - Giuseppe Diotto - Daniele Faenzi - Maria Pia Famiglietti - Giovanna Faro - Gianni Fassina - AnnaSara Frasca - Giacomo Fumarola - Gian Battista Gallotti - Marco Giacomin - Amedeo Giordani - Filippo Giordano - Maria Grazia Girola - Marco Gottardi - Simonetta Gravina - BandoleroNero - Giuseppe Guerriero - Andrea Ingemi - Alessio Iovino - Paolo La Torre - Pamela Lodato - Sabrina Lorenzoni - Alessandro Lugli - Pierangelo Marini - Concetta Massaro - Stefano Mastroiaco - Roberta Mazzei - Maria Gabriella Meloni - Francesco Menabue - Carla Menon - Francesca Mereu - Giorgio Mereu - Gianluca Mollo - Gerardo Monferrato - Marcello Murtas - Fabrizio Natali - Daniela Ori - Claudia Pacchini - Giada Palma - Valeria Palmieri - Graziella Parma - Piero Pasculli - Carmen Petracca - Aura Piccioni - Teresa Anna Pierulivo - Giuseppe Pietroni - Marcella Piras - Nicola Pragliola - Ida Proietti - Giuseppe Provenzale - Alessio Pusterla - Lorenza Rapini - Ermano Raso - Mario Raso - Luciano Recchiuti - Marilena Rimpatriato - Anna Rizzardi - Bruno Mauro Rizzi - Lavinia Roncoroni - Erri Rossi - Emma Rotini - Daniela Rusconi - Maria Russo - Manuel Santini - Adriano Scandalitta - Andrea Scano - Stefano Scuderi - Antonio Semprini - Andrea Sezzi - Annarita Tallo - Sara Tesei - Ezio Testa - Anna Tricarico - Samantha Tucci - Daniele Uboldi - Adelina Voltolina - Michele Zanella - Simone Zeni - Maria Roberta Ziglioli

 
Antologia del Premio Il Club dei Poeti 2004 - formato 14x20,5 - pagg. 136 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-815-X

Risultati del Premio Il Club dei Poeti 2004
 
Come avere l'antologia
Prefazione
 
C'è voglia di contenuti nelle poesie di questa raccolta, c'è voglia di tornare alla poesia della vita, quella che parla dell'uomo e che non esita a "sporcarsi le mani" con l'esistenza. E così il registro della parola e del contenuto passano da in "IO" auto-referente del poeta, a una forma colloquiale che la maggioranza dei poeti di questo volume predilige. Certo, a volte in forma un po' intimista, ma essenzialmente mi sembra che emerga, nel complesso, un sentiero dialogico, una poesia che punta direttamente alla comunicazione col "TU", e se di comunicazione parliamo non possiamo prescindere da precisi "contenuti", "messaggi", "pensieri" come li si voglia chiamare, ma sempre in un'accezione poetica, con una sensibilità poetica che punta all'immediatezza senza passare dalla "razionalità".
Quando questa particolare intenzione si unisce a un amore per la lingua, a un controllo del verso, a un piacere per l'essenzialità del dire (che è, a mio avviso, il miglior veicolo della potenza emotiva della poesia), a una metrica convincente (se pur personale com'è giusto che sia), a una appropriata conoscenza dei lessemi e dei fonemi, dei lemmi, allora la poesia si ripete, si ri-costruisce, non in forma di inflazionate figure retoriche che, casomai, mostrano soltanto un aspetto "artigianale" e decorativo del testo, ma nei suoi preziosi, appunto, "contenuti". Allora si fa "messaggio", quel messaggio particolare e indefinibile che pur chiamiamo "poesia".
La tensione, globalmente intesa, dei testi qui trascritti è dunque questa, al di là dei risultati che ovviamente dipendono da infinite variabili, come in ogni opera d'arte - non ultima quella della particolare "forma mentis" del lettore il quale, in ultima analisi, è colui che dà il giudizio ultimo sui testi, accogliendoli nell'intimità del suo colloquio personale o rifiutandoli. E non esistono, perciò, poesie "belle" o poesie "brutte" se non secondo un criterio personale di giudizio, ma esistono poesie "meglio" e "poco" riuscite, nel senso che trovano più o meno accoglienza nella loro intenzione comunicativa. Confidiamo però che questi testi, pur scritti da autori "emergenti" o se vogliamo "dilettanti", giungano all'appuntamento col lettore e con la sua sensibilità comunicativa.
Un pensiero particolare va agli autori giovani: noi sappiamo, anche se non abbiamo - come giuria - i dati anagrafici dei poeti, che molti autori sono giovani o giovanissimi: lo si intuisce dai testi proposti, dal linguaggio, dagli argomenti, dai contenuti. Il giovane ha, globalmente, un certo svantaggio rispetto a persone più mature, meno conoscenze linguistiche, un gusto ancora indeciso e a volte oscillante fra soluzioni poetiche molto diverse, meno esperienza di vita, meno nessi nel personale patrimonio cognitivo che, per forza di cose, si sviluppano col crescere dell'età - ma, soggiungiamo, non sempre, purtroppo e non certamente in modo automatico. La poesia è appunto, con la filosofia, uno straordinario metodo di crescita interiore e di crescita della propria libertà, che più aumenta più riusciamo a creare questi nessi, a impadronirci del linguaggio, a creare le condizioni per questo contatto im-mediato, intuitivo e anche emotivo (non solo, dunque "razionale") con le persone.
La presenza di molti giovani su queste pagine lascia dunque sperare, anche per aspetti che esulano dalla poesia vera e propria e si mescolano al vivere sociale, politico, culturale, nei rapporti individuali e collettivi.
Se la poesia dovesse "servire" a qualcosa, forse questo sarebbe un suo importante merito sociale.
 
 
Gianmario Lucini
 
Presidente della Sezione Poesia del Premio Il Club dei Poeti
 


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Giuseppina Barzaghi
 
 
Schizofrenia
 
Il grido del silenzio
Le parole del tempo
Il niente che rimane
Il passato che verrà
Il mare che sussurra
Il vento che richiama
Quale è la realtà?
Frammenti di silenzio
Fantasie lontane di...
Un passato, ormai svanito
Voci sconosciute
di un presente inaridito
Ascoltando il domani
Sulle ali dimenticate di una farfalla
All'orizzonte
Tra le onde screziate di fuoco e
Le nuvole fradice di blu.
 

 Annunziata Bertolone
Esistenza

Una farfalla
si è posata su di me
una timida farfalla
amica della notte.

Accarezza lieve
esplora
i cammino di seta
della mia camicia.

Sto ferma
non voglio spaventarla
mi somiglia
creatura vagabonda
alla ricerca della luce.



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 Cesare Cantù
 
 
Oblio
 
Di me saranno ricordati
solo lievi e fuggevoli
sprazzi di vita,
note di mutevole colore.
Gocce cadute dal pennello dell'artista.
Come uno specchio infranto
l'unità d'immagine è persa
nei mille frammenti taglienti e fragili
riflettenti solo una parte,
di ciò che fu tutto.
Persa sarà l'essenza.
Afona e sbiadita immagine
di qualcosa che fu
sarà ricordata.
Finché, la sabbia del tempo
rovesciandosi su di essa
la celerà agli occhi
dei futuri venuti.
 

Barbara Caprari
 
 
Ciò che non torna
 
Vecchia adolescente
smarrita nel mondo
persa in solitudini dolci
di un pensiero profondo
Tenerezza infinita è il ricordo tuo
quando ha di te
un'immagine china
a meditar su un futuro
che è il mio presente
in un campo silenzioso
che ora è un fantasma
letto involontario
di un rumoroso palazzo
 
Dentro un pugno
di attimi immensi
il mio cuore ribatte nella tua fresca carne
i pensieri si spogliano
del vociferare continuo del mondo
divenendo imprendibili
alla banalità, all'apatia
che dimorano inevitabili
nel tuo futuro già letto
 
misera spettatrice sono io in questi istanti
di giorni sezionati dalla memoria,
inutilmente indagati
da rancori inconfessati
a cercare un colpevole
per ciò che sono
Cerco stupidamente
Di riafferrare la genuinità
che è tua
che è un po' mia
che non torna più.
 
 


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 Anna Carrieri
 
 
La mia Primavera
 
Finalmente sei tornata
con la testa incoronata
di viole e di lillà ch'espandono
sui prati la felicità.
Io non ci credevo ancora,
perché da tanto tempo
nel mio cielo non appariva
il sole.
Il buio delle nuvole nere
m'avvolgeva con un velo.
Ma all'improvviso sei arrivata
Tu tutta raggiante sollevando
il mio cuore tanto affranto.
Ben tornata, Primavera!
Ti saluto con amore,
perché a me che sono
tanto sola
hai dato la gioia di poter
parlare con i fiori.
 

 Marta Celio
All'amore
In fretta batte e rimbalza la brezza del meriggio
In fretta asciugare il cuore all'aperto
Raccogliere le mani vicino alla padella
Di rame
In fretta cucire un discorso sopra la follia
In fretta scendere le scale
E contare fino a tre

Per poi strapparti di dosso la nebbia

Ho una briciolina di carta
E un inchiostro blu cobalto
Per pennellare il tuo sguardo nudo
Per stemperare la tua vecchiaia
Per farmi simile alle cose
E perdermi tra loro

Oggetto tra oggetti
Con la mia anima sferica
Penetro la notte
E ne facio un viale alberato
Catturo le tenebre
E insieme
Mi confondo
Oggetto tra oggetti
Tenebra tra tenebre
Nel mio silenzio
Mi confondo


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 Luca Ciaffoni
 
 
Opera 4^ classificata
 
 
L'ombrello bianco
 
Et ensuite je verserai tout, io, che non parlo francese.
Verserò tutto questo in un bicchiere
per rovesciartelo sugli occhi, madame,
mentre la peluria delle braccia mi si arriccia,
e vento e polvere del tuo regno mi graffiano gli occhi.
Il cielo si sfalda in rigagnoli di imbarazzo
mentre osservo la felicità che porti in tasca rotolare dentro il mio piatto,
e la tristezza si adagia felina e viziata sulle mie ginocchia
poiché non ho battaglie o cavalli bugiardi, dolce elena improvvisa,
non ho bellezza o meraviglie con cui rapirti,
soltanto frasi accatastate in una tazzina di caffè.
Eppure risorgerò, io, che non parlo francese,
straccerò la maschera dei perché che ci imbruttisce,
e raccolto l'ombrello bianco vivremo i giorni oltre questo tavolo
in regni diversi, comunque insieme, semplicemente noi.
 
 

 Sabrina Cimò
 
A mio padre

Stanco tornavi la sera
la pelle brunastra
bruciata dal sole
graffiata dal vento...
quegl'occhi di bimba
ti cercavano
cercavano un tuo sorriso
un piccolo gesto d'amore.
E tu...
la fatica ti lasciava
silente
e appoggiavi le tue membra stanche
su quel morbido divano
aspettando
l'ora della cena
del riposo
e poi...
che fatica un nuovo giorno!


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 Gianni Cofano
 
Sognando te...
 
Sono solo sulla spiaggia e penso a te,
all'improvviso esci dall'acqua
ti distendi sulla sabbia in riva al mare,
ed io vicino a te stanco e deluso della vita,
appoggio il mio capo sul tuo petto affannato.
I nostri piedi s'intrecciano
vengono accarezzati dall'acqua,
i tuoi capelli pervasi dalla sabbia
ed io con la mano accarezzo le tue gote.
L'acqua sempre più insistentemente
accarezza i nostri corpi
fino a raggiungere il mio volto.
Mi sveglio
e mi accorgo che era solo un sogno,
e vedo il tuo volto sull'acqua,
gioco con la sabbia e scrivo "Ti Amo"
chiudo gli occhi e ti penso...
 

Germano Costa
 
 
Rose, nel tempo
 
Tutte le rose,
smarriscono i loro petali,
quando arriva,
il loro tempo.
La vita di tutti gli esseri,
è appesa ad un filo.
Il tempo passa inesorabile...
Lo sguardo, vecchio e stanco,
vola lontano nel cielo,
e in segreto pensa,
alla gioventù,
a quanto era bella la vita.
È sempre lo stesso copione,
dolore,
felicità,
in codesta realtà.
Pensando,
il mondo sonnecchia,
navigando, nel dolce mare.
Pochi pensieri, però,
per quei cuori,
racchiusi nella madre terra,
che ora,
non battono più.
 
 


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Paola Curagi
 
 
Novella luna
 
Ti cerco ancora
dentro nuovi occhi innamorati.
 
Ma la tua luce
oscura le stelle più luminose
ed io nell'ombra,
sincera con me stessa
ritorno a te.
 

Rosalia D'Ambrosio
 
 
 
La danza delle foglie
 
Foglie schiuse secche ritorte
magiche mutazioni di colori
figurazioni erranti
nella filigrana dei sogni.
Osservo stregato
la combinazione di quei toni
quasi che una mano nascosta
li componga li intrecci
mentre la musica del vento
commenta in sottofondo
i mirabili volteggi
di quello scenario di favola.
Chi dice che l'autunno non ha vita?


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Sandra De Curtis
 
 
L'attesa
 
Come una clessidra antica
Attendo che la sabbia scorra...
Come un animale notturno
Attendo che la notte cali
Come un campo arido
Attendo che dal cielo piova
Come una bassa marea
Attendo l'onda che mi ricopra
Come un fiocco di neve
Attendo il mio raggio di sole
Come una bimba impaurita
Attendo che la luce si accenda!
 

 Massimo De Mellis
 
 
Val Passiria
 
Come perle fulgide
celate in scarno campo
o stelle chiare,
luccicanti,
simili a gemme incastonate
nella buia notte,
s'aprono al guardo
sinfonie di verde
ove il sentiero dell'animo
si perde e si rincuora.
È acqua di sorgente
che sgorga cristallina
offrendo vigore e bellezza
a pianticelle montane.
Sbocceranno di nuovo
piccoli fiori,
stupendamente colorati
da un appassionato pittore
che ama dipingere
spicchi di paradiso.
 


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 Grazia De Vita
 
 
L'acqua scorre...
 

ad Antonio

 
L'acqua scorre nei fiumi...
La mia anima gioca a nascondino
con gli alberi riflessi a testa in giù,
galleggio nei riverbero di luce
baciata dai caldi raggi del sole.
Vestita di collane cobalto e oro fuso
nuoto nei tuoi pensieri più belli
nel sogno d'amore che hai per me.
Col verde timido dei pioppi a primavera
mi cucio un vestito carico di vento
Dalla musica dell'acqua rubo un canto
un batter d'ali, una tenue nostalgia...
che dolcemente mi porta fino a te.
 
 

Roberto Del Duce
 
 
Opera 2^ classificata
 
 
diventerà una spiaggia
questo tuo immenso non so che
e tutte le conchiglie
di cui sei capace
mi saranno case
e questa tua bellezza
non dirmi che non sai
di questa bellezza
che divaria colori
non finisce la bellezza
cui appartieni
e sta immensa sopra ogni cielo
oltre ogni terra
come se a innamorarsi
s'illimitasse il pensiero
e s'aprisse l'eterno


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Fiorella Di Chiara
 
 
Soffio
 
Se fossi una foglia d'autunno
sarei felice di staccarmi dal mio albero
linfa della mia esistenza,
accompagnata dal vento
volteggiare nell'aria
raggiungere la terra umida
lasciarmi andare
addormentarmi per sempre
per essere raccolta dalle tue mani
ascoltare il tuo respiro
alitare sulla mia anima
e in quel caldo soffio
ritrovare la vita dileguata.

Fortunato Giovanni Di Marco
 
 
Opera 5a classificata
 
 
Santa Margherita Ligure
 
Santa Margherita
con acqua e vento
nel tuo mare di luci
l'aria sembra nuova stasera.
Nell'avvolgersi delle onde
si mescolano ricordi,
visi, luoghi, sospiri
che vanno a morire laggiù
con le nubi e le barche
mentre qualche pescatore
torna stanco come me
alla sua casa colorata.


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Giuseppe Diotto
 
 
 
 
 
Vincere l'oblio
 
Sale lenta la passione
calmo rimane lo scorrete della vita
l'amore sperso tarda a manifestarsi
non arrendersi è la parola d'ordine,
combattere senza tregua
per la vita e per l'amore
l'oblio è sempre in agguato
vincerlo è un impresa quasi impossibile.

Maria Pia Famiglietti
 
 
Straniera
 
Chi son io?
Non so.
 
Inetta
son di cogliere
del reale il senso.
 
Straniera
nell'impietoso mondo
da falsi miti popolato,
dai media dissolto,
 
ove tutto s'intarla
e di senso si svuota,
da ebbri sogni
avvinta son io.
 
Come ogni sognatore
del perduto Eden alla ricerca,
di Aladin il lume magico
vorrei.
 

 


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 Simonetta Gravina
 
 
Emozioni
 
L'animo spazia,
accarezzando il cielo.
Lo sguardo perso,
nel silenzio di una tela,
dipinta col pennello della luce,
in un cromatico gioco, che seduce.
Ardite cime, svettano nel sole,
picchi imploranti,
rivolti all'eliseo.
Ombre sfuggite, da una ragnatela,
di rosee nubi,
disposte in un corteo.
Frondosi abeti, ciuffi di betulle,
molli tappeti, degradanti a valle.
Quieto si adagia,
nel grembo della pace,
quel cuore ardente mio,
che ora tace.
E immersa nei colori della neve,
travolta vivo,
una stagione nuova.
E anche, se il vento fischia,
e infuria il gelo,
nel cuore mio,
è tornata Primavera!
 

Andrea Ingemi
 
 
 
 
Il mio pensiero, il mio canto,
a chi... a cosa...
odo rumori, fruscii,
l'acqua della vicina fontana
sgorga prepotente, incessante...
il mio pensiero, il mio canto
corre a te... miraggio, illusione
o speranza di poter un giorno,
veder sgorgare da dentro di te,
prepotente, incessante,
tutta la gioia e l'amore
che sai dare
 


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Paolo La Torre
 
 
 
 
Pian piano
 
Pian piano cade
la notte sul mare
e mentre il sole tinge
di rosso l'acqua circostante
ed il cielo a fianco
e l'onda va a cozzare
contro uno scoglio
tu ed io distesi sulla sabbia
osserviamo il mare e le stelle.
Una stella brilla
e luccica nel mare
un'altra cade e scompare
nel mare e l'onda
sempre più debole si fa.
Il cielo di stelle
s'è dipinto
ed anche la luna
col suo pallore è apparsa
mentre soffia un vento caldo
che ci agita le idee
portandoci verso l'alto.
 

Sabrina Lorenzoni
 
 
Siamo sempre alla ricerca
del paese dei balocchi.
Ma il giocattolo siamo noi
burattini ignoranti
marionette vaganti
che si scontrano
e inciampano
tra fili che si spezzano
in quel mondo di cartapesta.
Fuggi, fuggi,
con quel poco che ti resta.
Faccine dipinte
che corrono ovunque
verso altri mondi da vedere e da stupire
per poi, ancora una volta,
... sparire


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Concetta Massaro
 
 
Il lieve vento all'imbrunire
 
T'avvolge lieve il tramonto fra silenzi incolmabili,
al volgere della sera mentre ripetitiva reciti un'accorata preghiera,
t'accarezza una tenera brezza.
 
Soffia il lieve vento all'imbrunire,
e una lacrima, laddove passa, solca e cruccia il triste viso,
che scende e cancella ogni silente sorriso.
 
Asciughi quella calda stilla dagli occhi timidi e ancor sognanti,
mentre col cuore palpitante cancelli i ricordi che spesso fan gioire,
ma che fan anche soffrire, quas'impazzire.
 
Vorresti finalmente provare ch'esiste davvero l'eternità,
per toccare almeno una volta in questa vita il cielo con un dito
per sentire, che non è ancora tutto finito.
 
Nell'innaturale fatalità con il cuore a brandelli
naufragante ricorderai gli anni belli
e nell'infinito cammino aspetterai un piccolo segno del destino.
 

Stefano Mastroiaco
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Soffio
 
Vorrei essere
una brezza di mare,
portare con me tutta la sua irresistibile bellezza e donartela;
nulla di più bello e delicato conosco da donarti
che possa renderti omaggio


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Giorgio Mereu
 
Dammi la mano
 
"Che fai, non dormi?"
"Perché, ti do fastidio?"
"No, ma ho visto che ti giri e ti rigiri
come un'anima in pena
e mi dispiace. Sai, per poter dormire..."
"Lo so, lo so a memoria
me l'avrai detto almeno mille volte:
bisogna stare fermi e non pensare a niente...
Ma io sono diversa, e quanto son nervosa
non riesco a star ferma, né a dormire";
"Allora fai così: vieni vicina
girati verso me, dammi la mano
come la mamma fa con il bambino.
Perché io lo so che sei nervosa
anzi preoccupata, forse anche atterrita
solo per me, ed anche
per i giorni bui che ti aspetteranno..."
"Non dir sciocchezze, io non temo per me
temo per il dolore che ti attanaglia
e che non so lenir per quanto faccia"
"No, non dire così, dammi la mano
ti ripeto, avvicinati a me.
Certo noi non potremo
fare all'amore come in tempi belli
e spensierati, non siamo più ragazzi
e io sono malato. Ma ti giuro
che per me questa tenerezza
è molto più che sesso
e che tra le tue mani finalmente
mi risento me stesso.
Perciò, dammi la mano..."
 

Marcello Murtas
 
 
Strega
 

(Sonetto misto)

 
Leggimi il futuro
sul viso che il tempo ha segnato,
parlami del passato,
racconta(mi) un presente meno duro.
 
Lega con una malia
chi nel tempo mi è stato nemico,
si è finto amico,
(e) nelle fredde notti fammi compagnia.
 
Avrai così la giusta ricompensa,
per te fuoco e paglia,
come chi ti approva, chi ti pensa.
 
Stanotte sarà l'ultima tua veglia,
piena la tua dispensa,
mentre sarà l'alba a farti da sveglia.


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Fabrizio Natali
 
 
Apologia di un tramonto
 
Ultima luce
di un sole
che muore.
 
Ultimo passo
del cammino
della memoria.
 
Un viaggio
troppo lungo
per un soggiorno
così breve.
 
I sorrisi, le delusioni, le lacrime;
i sogni, la realtà, le illusioni;
la vita, il destino, la morte.

Claudia Pacchini
 
 
La tartaruga grande
 
In quel sogno ricordo sempre
una grande tartaruga
con voce amica parlava
fuggivo senza risposte
fuggendo restavo lì
ero piccola
 
In quel sogno i colori erano finti
le forme inventate
la voce rassicurante e calda non bastava
avevo paura
 
Il desiderio di essere grande
Nacque dentro di me
 


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Giada Palma
 
 
 
 
 
 
 
Dall'autobus
 
Alberi e case e monti e spiagge,
dal finestrino di un autobus una corsa:
nel tempo, nell'animo, nel cuore.
Ricerco un appiglio in un muro in cemento,
scivolo come i miei occhi sulla vita che scorre.
Cosa rimarrà di questa corsa verso la morte
se non la morte stessa?
Vivo per darmi un senso, per poter dire
ai miei figli che tutto ha un perché.

Valeria Palmieri
 
 
Estate clandestina
 
Steli di paglia dorata
profumano l'aria
mentre cicale impazzite
gridano al sole.
Clandestino
un canarino dorato
soffoca il suo canto melodioso
nella sterpaglia
del grano appena tagliato.
Annega nel suo pianto
silenzioso
affinché non venga catturato
e imprigionato.
Dall'albero dell'abbondanza
urla sgraziate
scontente e violente
imprecano al mondo.
Perché, dunque
chi più in alto sta
infanga il cielo?
 


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Graziella Parma
 
 
Risveglio in un mattino di marzo
 
Le persiane filtrano pulviscoli luminosi,
anime volanti dallo spirito giocoso.
Ti portano ricordi, desideri
e sogni; quelli più veri.
 
Fresco il profumo d'aria nuova
che il vento muove
tra le fronde luccicanti
in un gioco d'ombre coi viandanti.
 
Rumori ovattati e voci confuse
coprono i pensieri lasciati
alla nostalgia
di suoni e di affetti passati.
 
Dolore per ciò che si è perso
e lacrime che scendono
dietro le persiane
di un cielo terso.

Carmen Petracca
 
 
Stanza di ghiaccio
 

(dicembre 2003)

 
E resto immobile, circondata da mille cristalli
In questo luogo di porcellane finissime...
Il corpo, statua di pietra, a non respirare
non alimenta fili di aria che romperebbero pareti di ghiaccio...
Sento le membra diventare pesanti
Lo sforzo è poca cosa rispetto al dolore...
Solo gli occhi ad osservare la scena
Di campi di grano mai esplorati con te...
Quando le aguzze scogliere dell'anima ci hanno accolti
Sembravamo bambini che scopron balocchi
Inspirai il fiato tuo, uscire dalle labbra... dire: <Ti amo>.
E scoppiò in quell'attimo il caleidoscopio del cuore...
Girandola impazzita su cui salì il mio essere.
Stordita la mente che vagava nel blu della notte...
Poi, fremente, trovarti vicinissimo alle pareti di me
Per assaporare il tepore odoroso di miele della tua bocca...
Fuggevole attimo stellato di mille scintille
Che annullavano tutta la luce intorno a noi due...
Gelo... ghiaccio... scende adesso, lungo lo scivolo di sangue
Per fermarsi come iceberg pesante...
Davanti alla tua volontà di riposare la mente
Di sostare in attesa che arrivi passione immutata...
Fa freddo... nello spazio argentato, sperando che il fuoco si accenda...
E... reso immobile, circondata da mille cristalli...


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Teresa Anna Pierulivo
 
 
Perché
 
Quel mattino di fredda primavera
Io non capivo
Tutti volevano spiegarmi e consolarmi
Io non capivo
Guardavo i tuoi occhi
E mi chiedevo, perché?
Perché, tutti dicono, è diverso?
"La nonna diverso non ti vide mai!"
Forse per questo io non capii...
Eri la primavera
Anche quando vagando in quelle stanze
Io cercavo speranze
Cercavo conferme e le trovai ma...
Quello che trovai nel tuo sorriso
Nei tuoi occhi a mandorla
E nel tuo essere diverso, forse non capirai...
Perché io non sapevo
Che intorno a me era venuto un angelo dal cielo...
Le ali non avevi, ma di sicuro avresti insegnato a volare
Tutti quelli che ti avrebbero voluto bene,
e avrebbero capito...
che i diversi siamo noi
 

PAT


Marcella Piras
 
 
Risveglio
 
Come una pianta verde
dal notturno scirocco illanguidita
vorrei destarmi anch'io
rorida di rugiada nel mattino,
mentre si leva il sole
all'orizzonte tra rosati vapori
di nebbia evanescente,
tra l'acre odor dell'erba ancor supina
e il leggero profumo
dai calici dei fior appena schiusi.
Impossibile sogno
per un cuore ormai stanco
già pago di sognare.


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Ida Proietti
 
 
 
 
 
 
 
Riconciliazione
 
Quando due persone
sono legate
da un sentimento così profondo,
così intenso come il nostro,
niente può separarle
e le lacrime
che bagnano il loro nuovo abbraccio
hanno il sapore dolce dell'amore.
 

Mario Raso
 
 
Come Lucciole d'Inverno
 
Brilleremo nelle lunghe notti bianche
distese praterie innevate
scintilleremo come fiammelle
di cristallo
tra i petali d'una luna
di cristallo.
 
Piccoli gabbiani notturni
con ali ardenti appassionate
immersi nel blu
sognando farfalle
ch'annaspano
in miele d'aranci.
 
Fragranti e salati succhi
d'umori desii i nostri
interminabili slanci ad
amoreggiare col firmamento
come due ardenti lucciole
nell'inverno.
 


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Andrea Sezzi
 
 
Rigenerarsi
 
Il mio sentiero
si snoda in montagna.
Non c'è discesa,
ma solo salita.
Non sento rumori,
ma suoni soavi.
Si vedono amori
si toccano dolori.
Persona gioiosa
ritorno ad ogni tappa.
Bisogno ho di un po' di riposo.
Ora riparto per la nuova tappa,
riposo ho avuto,
per nuova conoscenza
sono pronto.
 

Annarita Tallo
 
 
Sogna ancora piccolo cigno...
 
Sogna su quel treno che ti sta portando via
tenendo stretta la mano di chi ti mise al mondo
di chi per salvarti
darebbe la vita.
Sogna vedendo quel che hai davanti
e immagina che sia tutto un gioco.
Sogna di notte
quando il fumo del camino si alza e tutti tacciono
mentre viene uccisa ogni valvola di salvezza per l'uomo...
e loro che agiscono sono già giudicati...
quando incroci occhi pieni di lacrime
e non capisci il perché...
sogna...
e spera: è l'unica cosa che ti resta da fare.
Spera di non vedere altri bambini, come te, con la stella gialla legata al braccio
sogna di stare ancora con la tua mamma
raggomitolato, lì, in un angolo di un mondo ormai distrutto.
Sogna di correre ancora felice nel prato
di giocare fino all'estremo
per poi addormentarti stanco e sfinito tra le braccia sicure di chi ti ama.
Sogna mentre stai per morire.
Le melodia del tuo dolce pianto
confuso tra mille altri
risuonerà nel ricordo per sempre
e un triste carillon sembrerà cantare il dolore e la violenza di un'innocenza
spezzata
accompagnando nei secoli la memoria di ciò che è stato
per non dimenticare...
e per non farti morire di nuovo.
Sogna ancora piccolo cigno...
sogna ancora finché ti è concesso
almeno questo, quegli uomini neri, non potranno mai negartelo...
né oggi... né mai!!
 


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Sara Tesei
 
 
"Come uno degli Dei, felice
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosa"
Saffo fr. 2 D.
 
Delle Amanti
sulla soglia,
materno l'abbraccio,
alle parole di luce
del loro dio
svelano, lontani oracoli
su foglie incise
di palpitanti verità,
impugnano, il pomo della discordia.
È Paride
fra le dee,
invano
un giudice.
È follia d'amore
nella pozione di Medea
che vendicatrice, osa
chiedere fedeltà,
a Giasone.
È il pianto di Arianna
che mesce sabbia al dolore
e nel labirinto nasconde
l'intrico
di vergogna,
di passione.
Didone, ancora di veleno
sulle labbra, bacia
il calice
delle Amanti...
E si diranno, ancora
a te, febbricitanti,
o Enea.

Anna Tricarico
 
 
Caparbio pensiero
 
Catturerò parole
come farfalle in un prato
pieno di sole
Ed il mio pensiero
limpido e attento si farà sentire
caparbio e fiero
appeso alla vita
come un ragno che tesse
la penna sul foglio strette le dita
 
Caparbio pensiero
 
La strada mi ispira mi cerca mi inventa
e ogni giorno mi porta
da uno sguardo che senta
Un poco alla volta
cammina e parla incontrando
chi con il cuore in silenzio ascolta
 
Cattura parole che diventano mie
poi fiori e farfalle e tramonti
Per farne poesie.


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Adelina Voltolina
 
 
Una madre
 
Che ne sarà di questo cuore?
 
Con chi parlerà quando te ne andrai?
 
Angoscia e nostalgia avrà per nutrimento?
 
No, non così, non adesso,
allontano col pensiero questo momento
(che verrà lo sento)
finché tu sei ancora qui.
 
Assaporare gli ultimi istanti irrepetibili.
Trattenerli finché mi è concesso,
prima che, come sabbia, il vento li disperda
nel tempo.
 
E sarà sera senza la tua voce.
Sarà vecchiaia senza la tua giovinezza.
 

Simone Zeni
 
 
 
Poesia per Alda Merini
 
Ascoltate il vento, ragazzi,
ve lo dice chi si è riempito le gambe di paglia
e poi le ha ricucite con la vanagloria.
 
Amate l'amore, ragazzi,
come io amo lei
è un amore caldo volgare che m'attanaglia.
Desidero condividere la vesta tua della Passione
ma quest abito non mi corrisponde ed è per me un calvario:
non solo è il surrogato della tua testa
ma è anche l'avvisaglia di ogni mia invidia.
 
Io ti amo, Alda,
la tua follia mi rincuora.
 
Anch'io sono folle,
anch'io canto il tuo canto,
incido le zolle
ma manca una Pazza nella porta a me accanto.


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Maria Roberta Ziglioli
 
 
Ricordo la mia casa
 
Questa inquietudine che sento dentro di me
è di tornare da te, tu sei per me:
Le mie lacrime, le mie emozioni,
la mia giovinezza e le sensazioni nate.
Sei sempre dentro agli occhi miei,
sei le mie giornate di amarezza e di gioia.
Sei la mia esperienza più vera
e incancellabile.


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Agg. 07-03-2005