- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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Antologia
del premio letterario
Anguillara Sabazia 2006
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- Indice
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- Presentazione - Il
Comitato d'Onore - Prefazione
del Sindaco di Anguillara Dr. Emiliano Minnucci -
Prefazione della Prof.ssa Myriam Vittoria
Sebastianelli - Prefazione del Col. Pil. Gianni Amadio
- Prefazione del Ten. Col. Pil. Massimo Mondini -
Prefazione del Cav. del Lavoro Dr. Giuseppe
Marra -
Testimonianze - Introduzione del Prof. Giovanni
Francesco Piano - Introduzione del Prof. Alessio Piano
- Anguillara Sabazia un romantico rifugio - Premio
alla Carriera Letteraria - Sezione Saggistica edita -
I premiati dell'edizione 2006 - Albo d'Oro della
sezione Saggistica edita - Franco Ferrarotti - Otello
Lupacchini - Simonetta Ronco - Emanuela Zuccalà
- Sezione Narrativa edita - I premiati dell'edizione
2006 - Albo d'oro della sezione Narrativa edita -
Claudia Patuzzi - Giuseppe Esposito - Angelo Vetturini
- Sezione Poesia edita - I premiati dell'edizione 2006
- Albo d'Oro della sezione Poesia edita - Roberto
Piperno - Mariagrazia Carraroli - Maria Gabriella
Meloni - Giuliana Negri - Angela Aprile - Ornella
Arena - Roberta Bagnoli - Vincenzo Belcastro - Maria
Rosa Bertellini - Gianfranco Cappai - Giuseppe
Cappello - Cristina Ceccarelli - Roberto Corpaci -
Maria Silvana Cossu - Ioan Daniel Cuculiuc - Francesco
De Jaco - Vera Lucia de Oliveira - Carlo Delli -
Francesco Di Giovanna - Francesca Dolis - Jean-Claude
Dubail - Roberto Fabris - Ornella Ferrari Pavesi -
Luisa Ferretti - Riccardo Fiacchini - Roberto Lucio
Fugazzotto - Gian Maria Gandolfi - Maurizio Gramegna -
Antonio Lonardo - Alessandro Lugli - Domenico Luiso -
Linda Mangione - Amedea Mantovan Regazzo - Demo
Martelli - Linda Maturanzio - Edoardo Monti -
Francesca Maria Nolfo - Eliana Olivotto - Gabriele
Oselini - Mario Bolognini - Diego Pavan - Luciano
Recchiuti - Maria Rossi Spillantini - Calogero Sorce -
Chiara Sorino - Luisa Ferretti - Stefano Tonelli -
Lorenzo Trigiani - Carmela Tuccari - Adriana Valenti -
Gian Claudio Vassarotto - Maria Teresa Vivino -
Pierfrancesco Zen - Sezione Poesia inedita - I
premiati dell'edizione 2006 - Albo d'Oro della sezione
Poesia inedita - Maria Salamone - Franco Fiorini -
Stefania Mendola - Fabio De Mas - Alvaro
Staffa
- Aura Piccioni - Mariano Luccero - Maria Luisa Caputo
- Luigi Gonano - Andrea Penna - Stefano Barcaglioni -
Maria Silvana Cossu
- Mario
De Rosa -
Elena Puleggi
- Daniela Rampoldi
- Federica Sciandivasci - Michele Succio - Carla
Tedde
- Karin Arbib - Amerigo
Balsamo -
Nicoletta Berliri - Antonietta Bicchierri -
Alberto
Bosis -
Elisabetta Buono - Vladimiro Calcagno -
Marco
Camarda -
Domenico
Carbonetta -
Paola Carroli - Paolo Ceccarini - Piera Maria Chessa -
Aurelia COnticelli - Gaetano Cugno - Vincenzo De
Crecchio - Giulietta De Luca - Francesca
Di
Nola - Bruno
Di Prisco - Valentina Di Stefano - Eftimakis
- Filippo Elba - Erica
Ercoli -
Cristina Ferrandi - Alessandra Ferrari - Ornella
Ferrari
Pavesi -
Giacomo Fumarola - Vladimiro Furlan
- Andrea Garbin - Giovanni Ghirga - Tommaso Gragnolati
- Arjan Kalico - Moreno Lanza
- Giovanbattista Leone - Sabrina Lorenzoni - Maurizio
Lottini
- Alessandra Lucchinetti - Domenico Luiso - Giusy
Marino
- Martina Marotta - Marco Mezzetti - Maria Giovanna
Napoletano - Comasia Nitti - Maurizio Orsi
- Fausta Lucia Pagnozza
- Emilio Pastore
- Michelina Petrazzuoli
- Maria Teresa Piccardo - Luciano Recchiuti - Paola
Russo
- Lorenzo Rutolo - Antonio Sangervasio - Sergio
Serrini - Piera Spiller - Maria Angela Spinatelli -
Augusto Testa - Mario Tricarico - Amelia
Valentini
- Edio Vassalli - Roberto Veglia - Giovanna Viola -
Adriana Vitale - Vincenzo Zazzaro
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- Antologia del Premio
letterario Internazionale Arché Anguillara
Sabazia Città d'Arte 2006 - 14x20,5 - pagg. 195
- Euro 18,00 - ISBN 88-6037-384-0
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- Come
avere l'antologia
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- Prefazione
-
- Il Premio
Letterario Internazionale Archè
«Anguillara Sabazia Città d'Arte»
intende favorire i momenti di dialogo tra le
più lontane pleiade di letterati. È un
appuntamento che come Sindaco di Anguillara ho
fortemente voluto valorizzare e garantire insieme
all'Associazione Archè verso la costruzione di
nuovi orizzonti mentali. È un'occasione di
ampia e intelligente conoscenza della cultura nel
segno dei tempi. Un'esperienza e un punto di
riferimento con l'ambizioso obiettivo di riunire ad
Anguillara Sabazia, come luogo d'incontro, una schiera
di autori nuovi ed affermati. La poesia è un
ottimo tramite che permette di superare
l'etnocentrismo verso una prospettiva di
Eurocentrismo. Questo è un evento volto a
valorizzare e incanalare la Città nei circuiti
turistico - culturali. L'orizzonte della
manifestazione è Internazionale ed è un
evento unico nel panorama delle manifestazioni estive
del comprensorio lacustre per la valorizzazione del
patrimonio culturale e nell'arricchimento dello
spirito. Restituisce alla cultura il civile privilegio
e compito morale di riportare sul terreno del dialogo
attento e costruttivo quel confronto che sono alla
base della nostra società. E' con questo
entusiasmo che Anguillara ha promosso e ospitato il
Premio Letterario, forte dei messaggi lanciati dagli
autori e dagli intellettuali presenti. La mia
soddisfazione è grande perché questa
Amministrazione Comunale, che rappresento, si è
arricchita di una nuova identità collettiva,
attraverso l'Associazione Culturale Archè e il
suo Presidente Prof.ssa Myriam Vittoria Sebastianelli,
che con intelligenza e passione affronta i grandi temi
della letteratura, e del Comitato Direttivo formato
dai Prof.ri Alessio e Giovanni Francesco Piano,
accomunati dall'amore per la nostra città e
l'interesse per le lettere. La poesia e le opere di
questa Antologia sono sostenute da una forte tessitura
intellettuale di autori di varie generazioni, per
ritrovare il vissuto che sentono e riscoprire in modo
forte e tenero un messaggio, dialogo attraverso il
tempo, da ricordare.
Sindaco
di Anguillara Sabazia
Dr.
Emiliano Minnucci
-
***
-
- La presente
antologia é una testimonianza preziosa per
avere un ricordo della selezione che raccoglie le
migliori composizioni presentate dagli autori
concorrenti, al Premio Letterario Archè
«Anguillara Sabazia Città d'Arte»,
promosso e organizzato dalla Associazione Culturale
Arché. È una di quelle ormai rare
occasioni in cui un'Antologia riacquista tutta la sua
dignità di testo, fonte di oggetto di cultura.
È come scoprire le mille sfaccettature
dell'animo umano che, s'intreccia indissolubilmente
con le piccole vicende quotidiane dell'individuo una
sorta di lanterna magica attraverso cui scoprire
esperienze esistenziali della nostra, della vita
altrui. In queste poesie gli autori, con una
sensibilità sottile, espressione dei più
alti sentimenti e ideali dell'individuo rivelano la
loro creatività contemporanea ed è una
magia dell'arte, visioni di emozioni, in cui la
materia prima sono le idee. Si resta colpiti dalla
qualità e dalla vastità di ispirazione
di ciascuno dei poeti ed autori presenti nella
competizione letteraria. La poesia, come la
verità si annida nelle pieghe e negli
interstizi della mente, nei recessi e nei risvolti
degli eventi che costituiscono il nostro destino di
uomini. Il vero poeta è uno che racconta
situazioni e fatti in modo tale da renderli visibili e
sensibili, così che il lettore ci si trovi
dentro. Dalle parole, incarnazione della memoria,
chiave del tempo e madre della poesia, fiuiscono una
visione di significati morali,
psicologici,
- storici,
filosofici, sociologici esemplificati dagli eventi e
in essi sottintesi. Il lettore ne avverte la presenza
da un indefinibile sussurro e li tira fuori di
sé. Compito del poeta è' da sempre
quello di arricchire il luogo comune delle cose che
esistono e succedono, versandovi i pezzi di vita che
lui immagina o rielabora. La poesia è luogo di
sintesi, si installa nel cuore della vita, segna il
sorgere d'una stagione nuova dedicata al compito di
trasformare la parola in luce, lasciando libero corso
all'aggrumarsi e al dipanarsi dei versi sulla carta
per immaginare nell'emozione della vita nuovi
equilibri, nuove danze poetiche. Sussurri dell'anima
tremiti dell'io nati dall'affannosa ricerca di
verità dell'esistere, all'insopprimibile
necessità di leggere il nostro tempo come
dinamiche tensioni dello spirito. L'immensità
degli spazi, la solitudine, l'angoscia del nulla,
guarda la vita dal centro del cuore immerge gli occhi
oltre il visibile, spaziando nell'irraccontabile.
Registra le distanze, il silenzio, la vertigine del
vuoto, il dolore degli inizi, l'assenza; realizza una
visione concentrata, purificata con la nostalgia, con
il ricordo, dando alla visione un'evidenza con la
parola. Le parole usate hanno molta presa hanno un
suono alto, colpendo il segno. Istantanee
autobiografiche, narrate con una naturalezza che
rassomiglia molto alla purezza, potenza di visione,
rappresentazione che segna con pochi tratti una
geografia di luoghi dell'anima e di presenze che
attraversano la nostra esistenza. La poesia registra
tutto e ambisce ad avere il tratto leggero e
inesorabile delle parole che affiorano alla mente,
pervenendo a un coinvolgimento illuminato per giungere
infine al sublime.
-
Fondatrice
del Premio
Prof.ssa
Myriam Vittoria Sebastianelli
-
***
Questa Antologia è giunta alla sua quinta
edizione; un appuntamento con la creatività
più intima e profonda; una rifiessione sui
sentieri della cultura, elemento essenziale
dell'osservazione della realtà. Lega gli autori
attraverso un sottile filo di parole che lasciano un
segno indelebile alle voci libere di esprimersi con il
dono di una energia scaturita dall'anima. Esprimo un
vivo augurio per l'importanza della manifestazione che
ha onorato la letteratura e la poesia. La poesia in
tutto il suo spessore di sensibilità è
la magia della parola, un segno che astrae dal reale
nel messaggio estetico. La sua essenza è il
silenzio, l'attesa, la contemplazione: un volo libero
dell'estro dove i contorni sfumano e si confondono
nella luce.
Comandante
Aeroporto "Luigi Bourlot"
Centro
Storiografico e Sportivo A.M. di Vigna di Valle -
Bracciano
Col.
Pil. Gianni Amadio
-
***
È un privilegio e un onore essere il Direttore
di un Museo capace di ospitare eventi come quello
ideato e organizzato dalla Prof.ssa Myriam Vittoria
Sebastianelli, Presidente dell'Associazione
Arché, che con tanta passione e competenza
contribuiscono a dare valore e prestigio a questo
Premio. Una realtà consolidata, oltre che un
notevole sforzo organizzativo, sostenuta dalla grande
partecipazione degli autori, un incontro d'amicizia e
di cultura con l'unico scopo di accrescere l'amore per
la Poesia e l'Arte. Uno spirito che condivide le
grandi emozioni e dove si rafforza il senso di un
luogo e di un ampio progetto teso a costruire nuovi
rapporti tra cultura e istituzioni. Questa
Antologia presenta un Premio che mette a fuoco la
vasta creatività della letteratura
contemporanea ed il ruolo fondamentale che questa ha
in una visuale di sensazioni e di sentimenti dell'uomo
e della società. Con entusiasmo è stata
ospitata questa manifestazione che raccoglie tanti
consensi da autori Italiani e Internazionali. Sono
certo che il significato più profondo di questa
manifestazione culturale diventi una sfida verso se
stessi e testimoni un ponte ideale di libero pensiero
e
- libera cultura.
Direttore
del Museo Storico dell' Aeronautica
Militare
Aeroporto
di Vigna di Valle - Bracciano
Ten.
Col. Pil. Massimo Mondini
-
***
Da editore so quanto sia difficile favorire il dialogo
tra autori, editori e lettori. Grazie alla esperienza
fatta in tanti anni di lavoro, non ignoro gli sforzi
che gli autori affrontano per far accettare agli
editori le loro opere, né quanto gli editori
debbano faticare per imporle in un mercato che guarda
i libri ma non li compra né li legge. Questo
per dire, in estrema e brutale sintesi, che il libro
è ormai un prodotto, sia pure sui generis, e
come tutti i prodotti deve sottostare alla legge, a
volte spietata, della domanda e dell'offerta. Inoltre
il libro richiede forme di promozione costose
perché ne sia nota la presenza sul mercato. Il
che non è semplice perché gli editori, a
loro volta, sono costretti a tener conto delle cifre,
dei bilanci. Per queste e altre ragioni apprezzo
l'iniziativa promossa dal Comune di Anguillara Sabazia
e da cittadino onorario plaudo agli ideatori e
organizzatori di questa manifestazione attraverso la
quale la città cerca di promuovere se stessa
promuovendo la cultura del libro. A qualcuno
sarà apparso velleitario che gli organizzatori
abbiano voluto dare vita a un Premio internazionale. A
me sembra, invece, che questo sia l'aspetto più
interessante del Premio. Intanto per una ragione:
perché bisogna pensare alla grande quando si
intende valorizzare una città carica di storia
come la nostra.
- È comodo
darsi obiettivi limitati, muoversi nel proprio guscio.
Ma, in prospettiva, una scelta modesta resta modesta
anche nei risultati possibili, probabili. Allora tanto
vale cimentarsi in una sfida rischiosa, ma al tempo
stesso entusiasmante, ossia una sfida aperta in un
mondo sempre più aperto in cui le distanze
fisiche e culturali sono vicine anche quando paiono
lontane. Come il passato e il presente, il futuro
è nella conoscenza, nel vedere e capire la
realtà che ci circonda, perché solo
tentando di conoscere gli altri si può tentare
di capire se stessi e dunque avanzare, crescere. A
questo fine, un premio letterario è
un'occasione unica. E lo è tanto più
perché, coinvolgendo chi scrive e chi legge,
porta gli autori alle grandi questioni che angosciano
l'uomo d'oggi e i lettori a conoscere, in un autore,
l'uomo. Questo conta molto, perché in un libro,
anche quando non piace, ci sono una vita, un
itinerario che sono stati percorsi studiando,
osservando, con fatica e sofferenza, perché
scrivere è innanzitutto pena, fatica,
sacrificio. Il premio letterario internazionale
Archè di Anguillara Sabazia è una
manifestazione giovane, ma nasce, vedete, con idee
adulte, e per questo sono convinto che
crescerà.
- Questo almeno
è il mio, il nostro augurio.
Presidente
del Gruppo GMC-Adnkronos
Cav.
del Lavoro Dr. Giuseppe Marra
|
-
- AMERIGO
BALSAMO
- Apologia del sogno
- I
sogni,
- che
nell'immaginario restano
- come bianchi e
sfilacciati cirri
- nell'infinito
cielo delle attese
- che dentro di
noi gridano mute,
- e
raccontarli
- non è
l'evasione dalla realtà,
- ma salvare
quella che resta.
- Infinito ed
indelebile
- è il
sognare,
- che alla
realtà non si sostituisce,
- ma la
supera
- ed alla fine
ciò che resta
- è lo
svegliarsi all'orizzonte
- di una nuova
alba
- per vestire di
poesia i ricordi
- che ti fanno il
girotondo intorno,
- perché
è la poesia
- che
riprende
- o riconquista il
sogno.
-
|
-
-
- ALBERTO
BOSIS
- Il tuo
nome
- Cammino a testa
alta,
- non temo
nulla.
- Il mio passo
è sicuro.
- Eppure... non si
chiama presunzione,
- né
arroganza,
- né
superbia,
- ciò che
insegni.
- Il tuo nome
è tolleranza,
- è
integrità,
- è
rettitudine,
- è
bontà.
- È il tuo
nome,
- mamma.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- MARCO
CAMARDA
- Rigenesi
- Dolce
inquietante fragranza dell'immenso,
- accompagnami in
luoghi
- dove i cieli non
si coprono delle tenebre,
- dove la notte
è eterna.
- Dove non esiste
tramonto,
- dove il sole si
leva alle
- melodie della
primavera...
- prendimi e
sequestrami l'anima...
- Che le mie carni
non possano più ritrovarla.
- Portami nel
luogo che è silenzioso,
- dove il cuore
riesca a palpitare
- come appena
partorito dall'utero materno
- della
natura.
-
-
|
-
- DOMENICO
CARBONETTA
- Luci diffuse si
mostrano
- Su altopiani le
genti guardano
- Foschia e
serenità, una notte
- Il giorno domani
nella botte
- Pronti a gridare
redenzioni
- Quando perdevano
le generazioni
- Oggi nuove
visioni rampicano
- Nella mente del
figlio cristiano
- Mondi lasciati
nella loro pelle
- Oggi non
più, brillano le stelle
- Fanciulli
redenti e ridenti
- Stanno sulle
colline splendenti
- Loro i nuovi
arcobaleni
- Abbandonati i
vecchi veleni
- Felicità
nelle notti serene
- Mari dove sirene
danzavano
- Richiami dal
lontano
- Oggi
salutano.
-
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- MARIA
SILVANA COSSU
- Terra
- Un cono
d'ombra
- in questo agoso
di luna
- aspetta il
silenzio
- di una vela
leggera.
- Ai gigli
selvatici l'aria scava
- un'attesa di
parole.
- Sulle radici dei
muri
- rami difficili
da intrecciare.
- Possa ogni
parola del mio corpo
- parlare con
poesia, sottrarre
- alla notte il
tempo che cade,
- ora che la terra
dorme
- nella penombra
dell'Oceano.
- Lontano, tra le
foglie del ginepro,
- il vento leva la
benda ai saraceni...
- Anche noi, per
un attimo,
- avvistiamo la
terra promessa.
- Luoghi e date
svelano
- altre bandiere,
ma questa Terra
- non ha ancora un
Nome.
- Terra è
odore di pietre, di sole,
- verde leggero di
rami.
- Nome è
una sillaba solitaria
- sul filo della
corrente,
- scia di lettere
nel buio
- che annuncia
pioggia.
-
-
|
-
- MARIO
DE ROSA
Premio
Selezione Poesia Italiana
-
Poesia
- Dalla
violenza,
- dalle
mode,
- dai vili
travagli del tuo tempo,
- non
farti rubare
- quel
seme d'immenso;
- è
tuo, è di tutti!
- Se l'ami
e lo coltivi
- lenirà
le tue pene
- come
umori d'autunno,
- su lande
arse dal sole.
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- FRANCESCA
DI NOLA
- Ambita
cecità
- Mestizia e
torpore.
- Nel corpo
androgino una sferzata di
femminilità.
- Tra le betulle,
ondeggiano vivaci e aggressive spighe di
grano.
- Beltà
stravolta, struggente passione seppellita da un
lutto.
- Strapiombo colmo
di carcasse di auto in corsa
- finite fuori
strada.
- Turbanti e
silenziosi veli,
- offuscano la
vista
- con la speranza
di nascondere l'orrore.
- Ambita
cecità,
- turpitudine
dell'anim nella vuota gabbia toracica.
- Menzogne
impresse sui giornali,
- figli stesi al
sole come indumenti
- tra fili di
ruggine e lamenti.
- Bambini scavano
tra le macerie, afferrano le armi,
- le mani troppo
piccole per raggiungere il grilletto,
- nascondono sotto
le vesti l'impegno di un sacrificio.
- Un solo
destino,
- non ci sono
liberi arbitri,
- solo arbitri che
fischiano la fine della partita.
- Si schianta il
silenzio contro una mina,
- si disperdono i
baci
- dell'ultima
preghiera.
- Anche oggi
è ramadan,
- si avvicina la
pasqua di Javè.
- Nella moschea un
sacerdote celebra la messa,
- sono scalza con
il capo chino e coperto,
- l'ostia scende
sull'altare come un sipario che separa le
scene.
- Sono
cristiana
- E amo un
musulmano.
-
-
-
|
-
- EFTIMAKIS
- Sublime
incontro
- A Maaloula, ho
pianto
- La gola
stretta
- Le suicidarie
falesie
- Il santuario
appeso
- Da solo al
cielo
- Le icone
dorate
- Le luci
cieche
- Le panaya
tremolanti
- I ceri
balbuzienti
- I fumi
confusi
- La voce
abissale
- Del monaco
trasceso
- Col Padre
Nostro
- Nell'aramaico
- Del
principio.
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
-
- ERICA
ERCOLI
- Il silenzio del
tuono
- È come se
parlasse,
- quel palco
silenzioso,
- nero sotto
fioche luci
- aspetta
qualcuno.
- Lo
guardo,
- è
così grande,
- come una
passione;
- ripenso al
passato,
- e una lacrima di
commozione
- scivola lenta
sul mio viso,
- insieme al
sudore,
- che il corpo fa
vivo
- mentre aspetto
nascosta.
- E il cuore
batte
- in petto, con
ansia,
- bramando il
momento d'entrare
- di esplodere in
scena
- come un
tuono,
- di brillare come
un sole.
- Poi, solo un
ricordo, eterno,
- di un palco, che
mi ha fatto volare,
- un palco, che mi
ha fatto vivere
- e
sognare.
-
-
|
-
- ORNELLA
FERRARI PAVESI
- Più
giù
- Capire
l'inquietudine
- del
mare
- la caparbia
forza
- di sfiorare
l'abbandono
- sussulto
- di un'onda
- Capire
l'impennata
- dei
riccioli
- ribelli
- sull'equilibrio
- del profondo
- e
perdersi
- nell'anima
nascosta
- del
forse...
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- VLADIMIRO
FURLAN
- Legame di
luce
- Sole sovrano
senza tramonto
- è questo
nostro amore.
- Quando sono
innanzi a te,
- dalle mani
dell'anima sgorgano
- torrenti di
petali e corolle,
- di api felici e
farfalle;
- il cuore mi
palpita sulle labbra,
- ritorno bambino
al tuo seno.
- Tuttavia, a
sentire l'anagrafe,
- m'hai lasciato,
sei andata via.
- Per me non
è cambiato niente;
- sì,
attraverso strade gonfie di spine,
- di aghi di vento
e artigli di sabbia;
- sei un seme
conficcato nel marmo,
- e il tempo non
tornerà indietro,
- ma, madre mia
dolcissima, ho la
- fiamma del tuo
sangue nelle vene,
- la voce tua mi
riempie ancora la fronte.
- In questi
stretti, inabitabili
- giorni colmi di
schiuma grigia,
- ti metti a
sedere sul ramo più alto,
- e da
lassù, mentre mi osservi,
- mi indichi la
strada opportuna,
- mi incoraggi sul
fare, sul dire;
- e finché
la mia cenere non si adagerà
- ai tuoi piedi,
mi vuoi uomo di verità,
- amore,
giustizia, e un dì, finalmente
- saremo ancora
insieme, nel nido dei
- sogni, per
riannodare un legame
- di luce che non
si può spegnere.
-
|
-
- MORENO
LANZA
- Risveglio in
lacrime
- Sogni di
morte
- sogni senza via
di scampo
- sogni con le
lacrime agl'occhi.
- Trafitto da un
sogno
- vagante senza
meta nei meandri del tuo subconscio
- dentro le tue
fobie
- lacerato dalle
tue paure
- aggrappato alle
tue debolezze
- Affannosamente
cerchi,
- invano,
- lo spiraglio del
mondo reale.
Attimi di follia affollano la tua mente
- zampilli di
speranza la illuminano,
- reale
- irreale
- non c'è
differenza.
- È il
momento di fuggire da questa
realtà
- vuoi tornare
alla verità
- la svolta
è ormai vicina, devi solo avere la forza
di
- afferrarla.
- È tempo
di abbandonare quest'incubo per sempre
- e mentre sei nel
trapasso
- spera che al tuo
risveglio
- immerso nelle
lacrime
- ci sia un sogno
lì ad aspettarti.
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- MAURIZIO
LOTTINI
- Intrecci
- E come la
bellezza si sfoglia affondando
nell'anima
- il mio tempo
confabula
- la potenza di
vederla eterna.
- Non c'è
gratitudine né reale essenza
- ma un inquieto e
nefasto potere
- che si intreccia
nei fili dei nostri mille bambini.
- Non sai decidere
perché nemmeno morire ti
basterebbe...
- cosa sconfigge
la resa?
- Arrendersi...
- Non preoccuparti
ti difenderò io...
- Al di là
delle presunzioni e assenze di cuore
- come un poema
maledetto che non sta né nel bene né
nel male
- perché
adesso so che anche se figlio di una madre sei
più figlio mio
- affidatomi per
arte.
- Infondo mi
somigli
- o sono io che mi
rivesto di te?
- Un amore che non
si può trovare
- l'amore per
me...
- ci sono mille
sogni dove guardare
- e mille e mille
e mille ancora tempi da dividere
- carezze che non
mi hai mai dato
- adesso dico a
te
- bellissimo
tuono
- che sarà
assente ed evanescente come la tua
bellezza
- e che mio
malgrado non vedrà più la tua
solitudine.
-
-
|
-
- GIUSY
MARINO
- Ricordi di carta
- Guardo la
foto
- e la mia mano ti
accarezza il viso.
- Un viso di
carta,
- freddo e rigido
come
- qualcuno che non
esiste più.
- Un viso che non
dà più calore,
- né
emozioni, anche se sorridi,
- ma non a
me.
- Guarda la
foto
- e ti accarezzo
il viso
- per cercare di
carpire un segno,
- un'espressione,
- che forse non ho
saputo cogliere
- al momento
giusto.
- Guardo la
foto
- e la mia
mano
- stritola quei
ricordi di carta
- ormai da
incenerire.
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- MAURIZIO
ORSI
- Nel giardino
dei cinque sensi
- Attraversare
la vita...
- e, con
volo improvviso,
- nel
giardino dei cinque sensi
assopito,
- al
crepuscolo andare...
- per
coglierne il senso.
- Di
quella rosa appena sbocciata
- "respirare"
- il
profumo del Nascere.
- Di quel
pane appena sfornato
- "assaporare"
- il gusto
del Crescere.
- Di quel
silenzio appena avvertito
- "ascoltare"
- la
ragione di Esistere.
- Di quel
suo sguardo appena abbozzato
- "osservare"
- il bello
di Amare.
- Di quel
tuo corpo appena sospeso
- "accarezzare"
- la forza
di Essere.
- Attraversare
la vita...
- e, con
volo improvviso,
- dal
giardino dei cinque sensi
destato,
- al
mattino tornare...
- per
Nascere, Crescere, Esistere, Amare ed
Essere!
|
-
- FAUSTA
LUCIA PAGNOZZA
- Urlo di gioia
- Egli sapeva di
non udirlo,
- quello stesso
urlo
- conoscenza nuova
di se stesso,
- ma, spaventato
dalla noia e dalla tristezza
- urlò al
sole immenso di baciarlo,
- al vento tiepido
di sospingere
- i suoi sogni di
bambino,
- al mare
impietoso di asciugare
- le sue lacrime
d'amore.
- Il cerchio si
chiuse
- e divenne solo
cornice d'oro,
- e il cuore
felice urlò di
gioia.
|
-
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|
-
-
- EMILIO
PASTORE
- La
direzione
- Odo il
rumore degli uomini,
- ma non
la spinta del mio inconscio,
- parlo
con parole del mio tempo,
- non
impedisco al mio animo di tacere,
- auspico
un benessere di cose,
- rinuncio
alla serenità dei sensi,
- ricordo
traguardi e fallimenti,
- dimentico
le tappe del mio pensiero,
- sogno
stereotipi di felicità
comune,
- offusco
immagini di valori essenziali,
- mi
convinco di un mondo che sa dove
va,
- abbandono
le strade del cuore e della
fantasia.
|
-
- MICHELINA
PETRAZZUOLI
- Sensazioni
- Alba
bianca
- su
questo mare blu cobalto,
- chiude
sogni
- che di
sera,
- in
silenzio, riprenderò;
- trascina
via con sé
- la
solitudine
- di una
notte troppo lunga
- nel mio
letto...
- Profumo
di caffè,
- profumo
di mia madre
- che sale
per le scale
- e mi
riporta alla luce
- del
giorno che vivrò,
- senza
pensare troppo a lungo
- su tutto
quello
- che
potrebbe andare
- meglio...
- Sapore
di brioche
- su
questa quotidianità,
- ogni
volta un po' speciale,
- mai del
tutto uguale,
- sempre
un po' più mia,
- a
scuotermi le membra,
- a farmi
sentire,
- ovunque
e sempre
- un po'
più viva.
-
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-
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-
- ELENA
PULEGGI
Premio
Selezione Poesia Italiana
-
- Angoscia
- Un'angoscia
profonda
- mi sale dal
ventre
- lacerante e
incontrollabile
- che nessun
pensiero ha forma,
- nessun gesto un
senso.
- Vince ogni umana
difesa,
- non c'è
ostacolo che riesca a fermarla,
- incurante di
ogni buon consiglio
- che la mente
all'anima sussurra
- perché
possa essa trovar la quiete.
- Senza un motivo
d'essere,
- senza apparente
perché.
- Eppure, vinta la
tranquillità dell'attimo,
- prende spazio
nella notte,
- quando nel
silenzio
- che accompagna
le stelle
- non c'è
più catena, né laccio
- che possa
distrarre
- l'emozione
dall'essere,
- il sentimento
dall'esistere.
- Poi la notte
passa, nel dolore,
- ma
passa.
- E vinta anche
l'angoscia dalla stanchezza,
- torna apparente
la serenità
- e ricomincia lo
spettacolo della vita.
|
-
- DANIELA
RAMPOLDI
Premio
Selezione Poesia Italiana
-
- Sulle ali della
speranza
- Nulla è
più terribile
- del buio della
notte che imperversa
- nei meandri
delle nostre paure,
- nulla è
più chiaro però
- dei raggi di
sole penetranti
- nel sottobosco
dove ti eri nascosto
- dalle tue
paure.
- È una
doccia di cristalli
- sono filtri di
luce
- sono carezze di
speranza
- e tutto
ciò è vita.
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-
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-
- PAOLA
RUSSO
- Nel
vento.
- Lasciami
cadere
- Come pioggia
leggera
- Su terra
infuocata a cui portare sollievo,
- Abbandonata sul
ciglio della strada
- Come un animale
vagabondo
- Che nessuno
vuole più.
- Sola come
milioni di persone su questo pianeta,
- Serena per
vivere nel mondo senza averne paura.
- Lasciami cadere
come una foglia autunnale,
- Che s'assopisce
sul terreno grasso
- Che sembra
morta
- E rinasce nel
vento.
- E così
anch'io semplicemente turbinerò
via
- Finalmente
libera da te.
|
-
- ALVARO
STAFFA
Opera
5 a classificata
-
- Momenti
- Dei miei momenti
a sentir rimane il vento.
- Remoti gli echi
di cari sorrisi,
- di muti sguardi,
di tempi perduti.
- Lontano il mio
mondo
- sparisce ogni
istante di più,
- in brume di
accidia, di cieca perfidia,
- nell'ottusa e
bieca ricerca
- d'una
felicità ormai persa,
- nel disperato
cercare
- un posto che sia
il migliore.
- Così si
va, perdendo ogni giorno di più,
- su strade senza
meta e senza ritorno,
- verso destini
dall'incerto contorno.
- Si muore ogni
giorno di più,
- perdendo la vita
per averne di più,
- e nel nostro
affannoso cercare
- c'è
un'ansiosa ricerca d'amore,
- la
necessità vera
- di un'amicizia
sincera,
- il tentativo di
trovar risorse
- in un mondo di
cose false.
- Si muore ogni
istante di più,
- perdendo di ogni
momento
- l'attimo che ti
può fare contento,
- sfuggendo
all'essenza del mondo,
- al riso, al
pianto, al sussurrio del vento,
- alla pioggia
scrosciante,
- all'onda
prepotente.
- Non serve
cercare lontano,
- è tutto a
portata di mano!
-
|
-
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-
- CARLA
TEDDE
Premio
Selezione Poesia Italiana
-
- Dietro il muro
d'edera
- Dai ricordi
arrugginiti
- si disincagliano
pensieri sopiti
- sotto la polvere
bianca del tempo.
- Celeri lampi,
alla finestra dell'anima,
- illuminano un
cuore che insegue fuggitivi fantasmi
- rintanati nei
cunicoli dell'inconscio,
- tra i verdi
sorrisi di una memoria bambina
- impaurita da
neri mostri ricorrenti.
- Nenie
disarmoniche e sconosciute
- cullano teste
dalle cui bocche, all'improvviso,
- escono urla che
sanno d'immane paura.
- Le chiome,
d'incerto colore, nascondono
- in parte visi
deformi, scheletrici.
- Gli occhi vitrei
fissano i tuoi
- incutendoti
paura...
- ... ma ecco una
voce, quasi un lamento...
- ... una
sigaretta... un caffè...
- non ritrarti,
anche se il ribrezzo e la paura te lo
consigliano...
- ... è
ritornato... è un breve
ritorno...
- ... è il
passaggio di una luce...
- tu sei quella
luce,
- una
meteora.
- Fermati e da
quelle labbra screpolate
- e spesso umide
di saliva
- ti sentirai
chiamare
- col nome
più dolce e antico...
- mamma.
|
-
- AMELIA
VALENTINI
In
memoria di Giovanni Paolo II
- Come candide vele
- Sul legno
incorruttibile
- del severo
cipresso,
- custode spoglio
e silenzioso
- dell'ultima
dimora terrena,
- le dita del
vento
- sfogliano
inquiete le pagine
- del libro
sacro
- all'eterno
annuncio.
- Così
discese
- con impeto
corrusco
- il divino
Spirito
- a illuminare le
menti
- e incendiare i
cuori
- di fiamma
inestinguibile.
- Ora nel fruscio
dei fogli,
- gonfiati come
candide vele
- dal soffio
creatore di vita,
- le nostre
domande,
- memori del Tuo
muto abbraccio
- alla Croce
accettata,
- si sciolgono nel
volo sereno
- della preghiera,
ultima accoglienza
- della Sua
volontà.
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-
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- Ins.
09-10-2007
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