- Le
antologie
dei concorsi de Il Club degli
autori
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Antologia
del premio letterario
Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice
2006
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- Sommario
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Albo
d'oro - Ida
Acerbo Rossi - Maria Afa Tiranti - Cristina Alloi -
Angela
Ambrosini -
Marco Angella - Davide Apollonio - Antonino Arcidiacono -
Angela Ascheri - Sergio Baldeschi - Lerri Baldo -
Vincenzina
Bartolozzi -
Roberta
Bertoli -
Giuliana Bertolusso - Rino Bertoni - Oreste
Biacca -
Antonio Bicchierri - Vincenzo Bolia - Rina Eugenia
Bonanomi - Josephine Bonì - Lisetta Borali -
Roberto Borghetti - Ida Campagnola - Danilo Canepa -
Roberto
Capasso -
Lisetta Capozzi - Claudio Capponi - Silvia Cipollina -
Giuseppe Corva - Massimo Costa - Maria Antonella
D'Agostino - Mario D'Alise - Maurizio D'Armi - Irene De
Pace - Luigi Delle Donne - Carlo
Desideri -
Fiorella
Di Chiara -
Silvio Di Fabio - Luca Falchi - Emanuele Fameli -
Jolanda
Fassina Smaniotto
- Giovanni Formaggio - Giacomo
Fumarola -
Vladimiro
Furlan - Egidio
Fusco - Giuliana Galimberti - Francesca
Gatti -
Maria
Rosa Gelli -
Salvatore Generoso - Rita Giurastante - Maurizio Gramegna
- Ylenia
Grasselli -
Simonetta Gravina - Damiano
Gregnanin -
Erminia
Guaschino -
Massimo Guercio - Elena
Guidi - Flora
Lalli - Francesca Lisi - Pamela Lodato - Mariano Luccero
- Alessandro Lugli - Elio Lunghi - Domenico Maccarana -
Alessandra Macrì - Chris Mao - Pierangelo Marini -
Giovanni
Mariotti -
Demo
Martelli -
Giuseppa
Masilla -
Ermelinda
Maturanzio -
Gilda Mele - Calogero Miceli - Stefano Militello - G.L.
Ninoiu - Comasia Nitti - Cinzia Nuvoli - Luisa Orlandi -
Maurizio
Orsi - Nicola
Pace - Fabio Paioletti - Stefania Donatella Paron -
Mauro
Pastore -
Alessandra Pecman Bertok - Maria Teresa Piccardo -
Gianfranco Pinzone - Andrea Polini - Sabina Pollet -
Maria
Prestia - Luca
Previato - Ermano Raso - Gianluigi Redaelli - Lohana
Rossi - Maria Rossi Spillantini - Luisa
Rumbolo -
Daniela Rusconi - Luisa
Sala -
Anna
Salvati -
Michela Sandrini - Antonio Sangervasio - Giacomo Sansoni
- Maria Grazia Savonelli - Luciana
Scaglia Grenna
- Adriano Scandalitta - Crystal Scesca - Daniela Sias -
Angela Sias - Luca Vincenzo Simbari - Lucy Simonato -
Mario Sirotti - Caterina Sorbara - Gaetano Spinnato -
Sara Spinosa - Annamaria Talia - Maurizio Tantillo -
Carla Tedde - Marco Giuseppe Toma - Stefano Tonelli -
Mauro Trapasso - Romano
Trerè -
Walter
Vai - Lenio
Vallati - Gian Claudio Vassarotto - Ivan Vicenzi -
Manuela Vincenti - Giuseppe Voarino - Leonardo Zanin -
Elena
Zimolo -
Barbara Zone
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- Antologia del Premio
letterario Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice
2006 - 14x20,5 - pagg. 140 - Euro 18,00- ISBN
88-6037-259-3
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-
-
- Come
avere l'antologia
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- Prefazione
-
-
- La poesia deve
essere sentita, vissuta, mostrata e non rinchiusa o
nascosta in ambiti accessibili a poche persone.
Solo così diventa un patrimonio comune al
quale attingere nuova linfa vitale come succede per
«Il Giro d'Italia delle Poesie in
cornice»: un concorso letterario giunto alla
undicesima edizione. Forse è questo che
spiega il continuo e crescente successo incontrato
da questa manifestazione culturale che avvalora
tale idea.
- Non importa se
qualcuno critica tali manifestazioni perchè
la poesia sprigiona la sua forza in ogni caso. Non
importa se il luogo è deputato alla
declamazione della poesia: l'importante è
che esista un luogo, uno spazio dove poter
esprimersi. Il mondo disvelato nella poesia, a
volte, è quello celato nella realtà e
le sensazioni ed i desideri diventano espressione
della sensibilità dell'animo di un poeta che
rende partecipi gli altri.
- Inconfutabile
è l'impegno di tutti coloro che hanno
organizzato e partecipato a questo viaggio delle
poesie nelle piazze ed è doveroso un grazie
sentito a coloro che hanno letto queste poesie col
cuore.
-
- Massimo
Barile
|
- Angela
Ambrosini
-
- Non mi
avrai
-
- Non ci
avrai,
- muta immagine
del tempo,
- incruditi di
spine
- a sospingere
fantasmi.
- Non mi
avrai,
- notte,
- serrata nel
piano
- a biascicare
pendii.
- All'alta
quercia
- andremo,
- nel folto del
giorno,
- oltre
frontiere
- di
zagara,
- oltre
frontiere
- d'ineguale
pace.
-
-
-
- Haiku
-
- Primavera
-
- gemma di
luce
- fra vapori
distesa
- su verdi
grumi
-
-
-
- Estate
-
- smarrisce il
volo
- sull'iridata
riva
- la brezza a
sera
-
-
-
- Autunno
-
- immoto
lago
- d'amaranto
vestito
- sciamante
cieli
-
-
-
- Inverno
-
- un punto il
sole
- al respiro del
gelo
- naufrago in
luce
-
-
-
-
-
|
- Vincenzina
Bartolozzi
-
-
-
-
-
- Schegge di
diamante
-
- Preziosi
diamanti incastonati
- Nell'oscurità
della notte
- Regalano
chiarore ai nostri passi incerti
- Un manto di
stelle
- Accoglie nel suo
grembo
- Il sonno
ristoratore
- E si
dispiega
- Sulle umane
preoccupazioni
- Assopite tra le
mura
- Dentro le
case
- Dove i
sogni
- Si confondono
con la realtà
- E ci
cullano
- Nel mare della
vita
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Roberta
Bertoli
-
-
-
-
-
- Oltre le
nuvole
-
- Sorsi di
vita
- sopra un mare di
sensi
- colori
accesi
- variopinti
riflessi
- scomposti e
sparsi
- sull'eco del mio
respiro.
- Onde
- onde di desideri
incompiuti.
- Oltre le
nuvole...
- Oltre le
nuvole...
- Il
cielo.
-
-
|
-
- Oreste
Biacca
-
-
- A mio
padre
-
- Proprio oggi mi
hai lasciato,
- in un dolore
angosciato.
- Già si
sente la mancanza,
- in ogni luogo e
in ogni stanza.
- Stesso male,
sempre quello,
- che ha colpito
mio fratello.
- Mi hai insegnato
a giocare
- e crescendo ad
amare.
-
- Tante cose ti
avrei detto,
- in quel giorno
maledetto.
- Non ci son
però riuscito,
- forse non
avresti udito.
- Eri sempre
sorridente,
- generoso con la
gente.
- Tu sei stato un
esempio,
- in sto mondo che
è uno scempio.
-
- Ti custodisco
nel mio cuore,
- con dolcezza e
tanto amore.
- Io non credo che
sei morto,
- hai fatto scalo
in un bel porto.
- Ciao mio caro
dolce pà,
- torna presto
ancora qua!
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Roberto
Capasso
-
-
-
- L'amico dei
giovani
-
- Il clero e la
fede sono state la sua
- vita e la
gloria, ed in tutto il Mondo
- ha portato il
vessillo dell'amore con
- tutta la sua
gioia.
- La sua parola e
la gioia della vita
- hanno
attraversato ogni continente,
- persino in quei
paesi dove la guerra
- non ha lasciato
più niente, dove
- l'oscurità
della morte è sempre
- presente.
- Il Signore al
Mondo lui ha delegato
- per non
commettere aberrazione,
- eccidio come nel
passato.
- Tutto il Mondo
lo ha amato e lo
- ama, in
particolar modo i giovani di
- cui lui non
è stato solo il Santo
- Padre ma un
amico, un fratello ed
- una guida
spirituale, in questo
- Mondo in cui il
perdono, i valori
- della vita e la
dignità dell'uomo con
- il suo dolore
possono trionfare solo
- con immenso
amore.
-
- Dedicata a Papa
Giovanni Paolo II Karol Wojtyla
-
-
|
- Carlo
Desideri
-
-
-
-
- Tempo
-
- Nel trascorrere
del tempo
- siamo ospiti
della vita,
- giorni bianchi e
neri
- come tasti del
pianoforte
- scandiscono il
ritmo del ballo,
- danza
dell'esistere e
- nel persistere
distingue
- la gioia dal
dolore.
-
- Sollevarsi poi
sulle ali
- verso le stelle
che sonnecchiano,
- alla ricerca
senza speranza
- degli errori
commessi,
- difficile
seguire una scintilla
- dileguarsi nel
vento.
- Non dissipiamo
il tempo
- raccogliamolo in
noi
- abbracciamolo
- è un
rapporto a due
- d'amore.
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Fiorella
Di Chiara
-
-
- Rintocchi
-
- Se non si
può fermare il tempo
- si può
viverlo
- pensando... luce
della mente
- ascoltando...
musica dell'anima
- amando... senso
della vita
- sognando... via
che conduce alle stelle
- e quando lui
imperterrito
- scandisce i suoi
passi
- catturargliene
uno
- giocando...
segreto di giovinezza
- rimedio a
rintocchi
- di impronte
già consunte
- e di quelle
pronte a svanire
- quando l'alba di
un altro giorno
- ne delinea nuove
all'orizzonte.
-
-
-
- Nell'incessante
suono delle onde
- che s'infrangono
contro gli scogli
- viandanti
- occultati da
molteplici sfumature
- toccato il
fondo
- riaffiorano
oltre l'incredulità
- e a chi osa
guardare
- al di là
dell'orizzonte
- raccontano di un
viaggio...
- sogni.
-
-
-
|
-
- Jolanda
Fassina Smaniotto
-
-
- Algos
-
- Era troppo
grande
- il tuo
dolore!
- 2005 una PASQUA
di sofferenza
- per Te Karol ed
era troppo
- auspicare il
miracolo?
-
- Signore
vivificalo!
- Signore
santificalo!
- Signore
salvalo!
-
- Noi Ti
preghiamo:
- "Non tradet
anima eium
- in manu
inimicorum eius/"
-
- Ecco cessato il
dolore!
- Nelle tue mani
Signore
- prendi la sua
anima!
-
- Da una semplice
bara
- croce di
legno
- ove tutto
è compiuto
- lo sprigionarsi
d'una grande
- immensa luce da
inondare
- l'intero
mondo
- per giorni e
giorni!...
- "UT UNUM
SINT"
-
- E......................
- Mentre il
Ponentino
- sfoglia le
pagine
- del Vangelo
adagiato
- sopra l'umile
bara
- un'unica voce
sale al cielo:
-
- SUBITO
SANTO!!!!!!!!
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Giacomo
Fumarola
-
-
- Il viandante
innamorato
-
- Inseguiva i suoi
desideri.
- Era un viandante
qualunque
- ricco di soli
pensieri.
- Passeggiava a
lungo
- sulla spiaggia a
piedi
- scalzi
perché i granelli
- gli levigassero
le piante.
- Entrava in
acqua, ormai esausto
- perché il
refrigerio improvviso
- gli suggerisse
dove dirigersi l'indomani.
- Decise infine di
costruire
- una barca di
carta.
- Pensò che
lo avrebbe condotto
- verso la donna
che amava,
- con l'ardore a
gonfiar le vele.
- Prese il largo e
navigò
- sino a toccare
l'orizzonte
- prima di
inabissarsi.
- Strappò
un lembo di carta
- dal suo veliero
agonizzante.
- Insegue ancora i
suoi desideri.
- Vaga per i
fondali
- con il nome
della donna
- stretto nella
mano.
- Tornerà a
riprendersi
- l'intera sua
pagina d'amore
- che galleggia
sfidando
- onde avide
d'inchiostro.
- Non
smetterà mai
- di inseguire i
suoi desideri
- perché
è un viandante innamorato.
- Non conosce
vicoli ciechi
- che il suo
cuore
- non abbia
già superato.
-
-
-
|
- Vladimiro
Furlan
-
-
- Se tu
vuoi...
-
- A poco a poco,
se tu vuoi,
- gocce di luce,
indugiando,
- scalderanno il
tuo essere più
- del canto
mattutino del sole.
- Se tu vuoi, puoi
quietarti sotto
- il cielo accanto
a fiori sognanti,
- puoi scavare
zolle nel mare,
- col calendario
senza più giorni
- perché
ogni singola ora
- è il
centro della tua vita.
- Se tu vuoi, puoi
ascoltare la
- parola vibrante
delle cose,
- il senso degli
odori muti,
- il colore dei
silenzi profumati.
- Se sarai turista
alla scoperta di te,
- fino a che le
talpe non busseranno,
- il tuo cuore
arderà
- senza mai
consumarsi,
- il sorriso
manterrà sospese
- tutte le nubi
nell'azzurro,
- la notte
allargherà le sue
- ali enormi per
consolarti;
- imparerai
l'eloquenza degli sguardi,
- non sarai lumaca
schiacciata dal tempo:
- e se un
dì sentirai di avere
- bisogno di un
cuore di ricambio,
- al nome tuo, se
vuoi, offrirò
- tutto ciò
che resta del mio.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Francesca
Gatti
-
-
-
-
- La vita non ha
titolo
-
- Se vivere
è
- un continuo
intreccio
- di
sfida,
- tra fredda
ragione
- e
- caldo
sentimento,
- come trovare
l'equilibrio
- se non
regna
- madre
tolleranza?
- L'eterna
agonizzata
- ricerca
umana
- è
nell'essere,
- sprofondato
- nell'oscurità
remota,
- tanto che
ritrovarlo
- è
arduo.
- Mai ritenersi
pago:
- la
vittoria.
-
-
|
- Maria
Rosa Gelli
-
-
- Per non
dimenticare...
-
- Emozioni intense
per il lavoro snervante
- per il tempo ad
organizzare gli aiuti
- ad innalzare
tende da campo
- a scavare con
piccone e pala
- a curare i
feriti ed i malati.
- Emozioni intense
per il contatto
- con gente
disperata
- di tutto
depredata
- e nella tragedia
catapultata
- che sotto le
macerie ha perso tutto.
- Ha perso i
propri cari
- la casa, la
scuola, il lavoro
- senza certezza
per il futuro
- se non la grande
difficoltà
- di ritornare
alla normalità.
- Ogni gesto
d'amore sarà il futuro
- per coloro che
vivono nell'abbandono,
- asciugherà
lacrime di dolore
- sarà un
sostegno che alla rinascita li
accompagnerà.
- Per non
dimenticare...
-
-
-
- Gioia di
madre
-
- Quando ti presi
in braccio per la prima volta
- il cuore mi
batteva all'impazzata
- ma si
lasciò soffocare
- dal tuo peso da
nulla
- e tu che
piangevi
- anche se non
vedevi
- subito tacesti
nelle mie braccia
- e in quel subito
tacere
- capì la
tua confidenza di figlio
- e la mia gioia
di madre.
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Ylenia
Grasselli
-
-
-
-
-
- La fontana dei
giochi
-
- Nella fontana
dei giochi
- suona il
carillon delle fate.
- Gocce dorate ne
carezzano i capelli,
- piume di velluto
sulle ali di farfalla,
- vesti d'organza
profumate di vaniglia.
- Speranze di
bambini volteggiano nell'aria.
- Dalla sorgente
incantata
- una creatura
divina:
- "Né
fardelli
- né
fantasmi
- ma fantasie di
fanciulli".
- Soffio di vita
dal mondo dei sogni.
-
-
|
- Damiano
Gregnanin
-
-
-
- Il mio
Paradiso
-
- Vorrei essere
una stella cadente
- nei desideri di
pace,
- e rispecchiare
nei sogni felici
- di un piccolo
lago.
-
- Volerei sopra
cime
- e
pianure,
- di paesaggi
colorati dagli occhi infantili,
- e dalla
purezza
- di un foglio
bianco.
-
- Correrei felice
nell'oscurità
- parlando alla
luna,
- farei tana al
sole,
- e all'infinito
amore.
-
- Canterei nei
cieli
- tra gimcane di
petali,
- portati dal
vento,
- nel mare del
sentimento.
-
- Metterò
paura alla morte all'incrocio della
vita,
- illuminando il
cuor mio,
- con un ultimo
sorriso,
- ..un
pensiero...
- IL MIO
PARADISO
-
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Erminia
Guaschino
-
-
- Silenzio.
-
- il
silenzio
- è arma di
dialogo
- è dire
tutto
- è dire
niente
- è non
generare possibilità di
giudizio,
- II
silenzio
- è
chiusura sul mondo
- ma è
porta sempre aperta.
- Uno
scrigno
- il centro
dell'universo
- il segreto del
pensiero.
-
-
|
-
- Elena
Guidi
-
- Ed il cuore del
bambino
-
- Ed il cuore del
bambino
- cessò di
battere...
- Ed il cuore del
fanciullo
- fermò la
sua folle corsa
- verso la
vita...
- Una goccia di
rugiada
- gli lambisce le
screpolate labbra,
- troppo tardi
ormai,
- vanamente ha
atteso l'aiuto bramato...
- Un sorso d'acqua
sarebbe bastato...
- a dissetare il
suo corpicino macilento,
- uno sguardo
d'affetto avrebbe nutrito...
- nuove speranze
nel domani sconosciuto...
- Eppure nessuna
mano ha accarezzato
- il suo magro
visino - mamma, dove sei? -
- nessun gesto
pietoso l'ha salvato...
-
- Bimbi del mondo
fuggite lontano!
- La vostra vita
ha ancora valore,
- scappate dal
vortice del tormento,
- salvate la
vostra innata purezza.
- La malefica
bestialità degli adulti
- non deve
sfiorarvi...
- l'egoismo dei
potenti
- non deve
sfiorirvi...
- Aprite le
braccia smagrite
- come ali cerulee
sul mondo
- e donate a tutti
un sorriso...
- anche la bestia
più cruda colpita sarà
- ed alla luce
iridiscente di voi angeli perfetti
- una lacrima di
pentimento
- dal volto
abbruttito sgorgerà.
-
- E finalmente
l'uomo comprenderà,
- non nel denaro e
nel successo
- ma nella essenza
futura dei nostri figli lontani,
- alla vera felice
esistenza con orgoglio
rinascerà!
-
-
-
|
TORNA
ALL'INDICE
|
- Giovanni
Mariotti
-
-
- Tramonto senza
sole
-
- Il tempo libero
è un palpito continuo,
- tra baci a lungo
dimenticati
- e carezze tepide
da brividi remoti. Il naufragio nuziale è
solo un ricordo
- e niente
può contro il gaio pulsare del
cuore,
- che ha ritrovato
rifugio sicuro altrove. All'improvviso la brutta
notizia
- giunge tra le
magiche fantasie,
- così
cullanti da non prestarle orecchio.
-
- Sogna ad occhi
aperti, ............
- ........... con
la burrasca dietro le spalle,
............
- ........... con
una corona di gerbere bianche.
-
- Nell'aria
già l'odore del bucato,
- dell'arrosto
appena sfornato,
- dell'armadio
senza vestiti,
- dei muri
immacolati ancora umidi.
- Il sorriso a
lungo cercato,
- dopo il primo
abbacinante tepore,
- finalmente
è arrivato. Il volante dell'auto
nuova
- scivola via
senza fatica,
- tra le mani che
contano i denari:
- il lungo lavoro
ha adesso un dolce sapore
- e la sveglia
mattutina più conta l'ore.
- L'incredulità
non vuol farsi persuadere
- e meglio
così per il cuore, che si
scalda:
- nel paradiso
misero della gente comune
- che sogna il
più modesto per l'immenso. Ma il corpo non
ha scampo
- e il continuo
dibattersi è inutile,
- di fronte alla
suprema chiamata,
- mentre il dolore
ottunde i sensi.
- L'ultimo terreno
cammino,
- cullato da
pianti strazianti
- e bagnato da
lacrime disperate,
- è
storpiato dalla cecità
- di chi sentenzia
senza rispettare.
-
-
-
|
- Demo
Martelli
-
-
- Tramonto sul
mare
-
- Dal cielo cade
il sole:
- ferro rosso
incandescente
- di fucina, che
il fabbro
- rimodella nella
sera,
- sull'incudine
specchiante
- del mare di
ponente.
-
- Strisce di
pennellate
- rosso vivo,
schizzano
- tra le nubi, che
da bianche
- diventano
rosate.
-
- Mentre verso
levante
- nebbiolina di
seta, si confonde
- col respiro del
mare,
- fino a perdere
il concetto d'orizzonte.
-
-
-
- Fior di
senno
-
- Nell'isola
sensibile
- del mio cuore
giovane
- attraccavano
gioiosi,
- in ogni sua
caletta,
- i desideri
ardenti della vita.
-
- Molti sono
rimasti
- alcuni andati
via
- altri
assopiti,
- che insieme ai
movimenti,
- allora i
più importanti.
-
- Adesso è
un fior di loto
- galleggia e si
modella
- al tremolio
leggero,
- ma all'agitar
del mare
- diventa fior di
senno.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Giuseppa
Masilla
-
-
- La bomba
ambulante
-
- Indisturbata
passeggia,
- altera e
silenziosa,
- per non
distrarre il diritto
- della
serenità umana.
- Fedele al suo
deposito
- programmato al
progetto
- di esplodere
alla prima occasione,
- deciso dal
grande pensiero
- della mente
chiusa
- come un
piccolo
- bocciolo di un
fiore
- che non sboccia
alla vita
- per la mancanza
- della luce del
sole
- e sordo alle
grida
- dell'amore e
della pace.
-
- Le stelle in
cielo
- possono solo
guardare
- le schegge di
fuoco
- che seminano
morte e sangue
- e bruciano la
vita infuocata.
-
-
|
- Ermelinda
Maturanzio
-
-
- L'arenile della
vita
-
- L'arenile della
vita ho calpestato
- tracciando
minime e discrete orme di gabbiano,
- animale strano
io, sbandierare non volendo quel che
ero,
- strano animale,
schiva scegliendo ancor di essere.
-
- Gli aguzzi
scogli e la molle sabbia sulla collina mi
- portarono
- ove seduta
contro caro tronco la brulicante valle
rimiro.
- Quanta
umanità varia che inconsulta si
agita
- sotto i miei
occhi, ed ineffabile sorrido.
-
- Prime donne che
a colpi di variopinti boa di struzzo
- inanellate di
venefici sorrisi il primato si
contendono,
- Spicciola
arroganza al mercato venduta
- quale semplice
mezzo per sopraffare il vicino.
-
- Puntigliose e
risibili contese di sostanza prive
- che i capponi di
Renzo ancor portano in tenzone.
- Becero
spettegolar da insulse donnicciole,
- che vita non
nutrendo, l'altrui invadere cercan.
-
- Sottili
trafficanti dell'esistenza altrui,
- manipolatori ed
intrusi con insidiose esche.
- Invidie e
gelosie come quotidiano pane
- coltivate in
giardini dai maleodoranti frutti.
-
- Quante stolte
malizie ad avvelenare l'esistenza
- specie di chi le
partorisce e di chi esse si nutre.
- Seducente denaro
ed ambizione di facile potere
- obbligano
l'illuso corridore a stravolgere la sua
vita,
-
- cieco, a
trasformare ogni cosa in merce col suo
prezzo,
- a svendere le
ricchezze che moneta niuna può
comprare.
- Sulla collina,
le gambe incrociando, seduta contro un
tronco
- l'altrui confuso
agitarsi osservo ed ineffabile sorrido.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Maurizio
Orsi
-
- Una lacrima sul
focolare
-
- C'era luce,
quella sera,
- ma luce non era
di cera...
-
- ... Tre
anni,
- a
cavallo
- di piccoli
giochi di legno
- e di due grandi
guerre;
- fuori, la
corte
- e gatti in amore
tra biciclette;
- dentro, il
tinello
- e cavoli appena
scotti nel rame
-
- ... Tre
anni,
- forse i suoi
occhi
- li avevi
soltanto pensati
- ma no i suoi
ginocchi;
- sopra, a cavallo
di loro
- avevi viaggiato
nel tempo;
- sotto, le sue
tenere braccia
- che avresti
voluto per anni
-
- ... Tre
anni,
- forse
soffrire
- è una
cosa da grandi
- e no per i
bimbi
- ma
sopra
- quel
focolare
- una lacrima
c'era;
- e
sotto,
- la
stessa,
- su quello
scorreva
-
- C'era luce,
quella sera,
- ma luce non era
di cera.
- Tornasti dentro,
e fuori la Primavera.
- Mamma, non
c'era...
-
-
|
-
- Mauro
Pastore
-
-
-
-
-
-
- Tilt
-
- La sbuffante
ciminiera è il campanile.
- Le inferriate
aguzze sono il colonnato.
- Un altare
è arroventato.
-
- Ai tardi operai
monito la sirena:
- L'officiante
è di circuiti di silicio.
- È
proibito l'artificio.
-
- Nella stanza dei
bottoni piani e computi.
- Per i più
ligi indulti: chi sgarri paghi.
- Quindi il
successo ai fedifraghi.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Maria
Prestia
-
-
- Il risveglio del
giorno
-
- Sei il risveglio
del giorno
- all'alba
- il calore del
fuoco
- appena
acceso
- il canto del
mare
- che
s'increspa
- la carezza del
vento
- negli
alberi
- il filo di
sole
- aperto alla
speranza
- la nuvola di
rose
- appena
nate
- la forza
vigorosa
- di una
madre.
-
-
-
- Nidiata di
stelle
-
- Il tramonto
chiama la Luna
- L'orizzonte
chiama il Sole
-
- Li vedi un po'
sostare
- là dove
finisce il mare.
-
- Tutto intorno un
rosseggiare
- di luci argentee
ad invocare
-
- una nidiata di
stelle
-
- che ritornano a
brillare
- sulle notti da
sognare.
-
-
|
-
- Luisa
Rumbolo
-
-
-
-
- L'imputato
-
- Ora ecco il
giudice che si è ritirato
- e come al solito
è un pochino arrabbiato.
- Speriamo si
sbrighi a dar la sentenza
- in modo che sia
a posto la sua coscienza.
-
- Seduto e
fiducioso, l'imputato l'aspetta
- per poi dire:
"Mi ha punito: che disdetta!"
- Ma i fatti
l'hanno dimostrato
- è proprio
colpevole quest'imputato...
-
- L'avvocato
difensore a salvarlo ha provato
- persino il
Codice ha consultato
- ma a nulla tutto
ciò è servito
- poiché
colpevole è il suo assistito...
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
- Luisa
Sala
-
-
- Donne
Violate
-
- Lividi plumbei
nella mente,
- arrovellano la
giovine testa
- della donna,
graffiata nell'anima.
- Vuoto
assoluto,
- membra
ferme,
- sguardo
immutabile,
- disegnano a mo'
di vortice
- dentro
l'Io.
- Non c'è
sete di giustizia,
- ma di
solitudine.
- Sete di
silenzi,
- di
silenzi,
- che salgono la
foce
- del fiume della
vita.
- Che nessuno osi
sfiorarla,
- accarezzarla o
confortarla!
- Non c'è
tempo, non ora!
- Non c'è
tempo che per quietitudine,
- che per
cancellar
- (come il dar di
frego
- di una
gomma,
- quando annulla
lo scritto malevolo),
- lo spazio
temporale circoscritto,
- del sofferir
sì tanto grave.
- Acqua,
- dolce lene
acqua,
- per nettar
sì celermente,
- l'infame
turpitudine
- rimasta in
dentro le sue viscere.
-
-
|
- Anna
Salvati
-
-
- Puzzle
-
- Sento il mio
Corpo
- allungarsi.
- Distendersi.
- Espandersi.
-
- Sono
qui
- ma
- anche
altrove.
-
- Cerco
- nei vari
universi
- i
pezzi
- del mio Spirito
Divino.
-
-
-
- Dentro
-
- Dentro
- tutto
tace.
- Solo
- il lieve
battito
- riafferma
- la
Vita.
- La pace della
Mente
- rilassa
- il
Corpo.
- Respiro
- sottovoce
- perché
niente
- disturbi
- quest'attimo
- d'Eternità.
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Luciana
Scaglia Grenna
-
- ...Quel
desiderio...
-
- Parole
sommesse
- premure, slanci
voluti,
- poi...
- con un
soffio...
- di
voce
- quel
desiderio
- ... forse
l'ultimo,
- inaspettato,
- in quel
momento.
- Una corsa folle
fra i gradini
- che sembravano,
interminabili.
- Nel gelo, con
trepidanza,
- il ritorno
veloce
- verso quel
sospirato
- desiderio,
- forse
l'ultimo.
- Gli occhi
spossati
- sembravano
capire
- anche se le
parole
- venivano
meno
- ma, il tocco di
mano
- affannosa
- per dirti
grazie
- ... non ti
dimenticherò
- ...
mai!
-
-
|
-
- Romano
Trerè
-
-
-
-
-
- Ciak
-
- Quante ombre
dietro.
- Comparse!
-
- Non ti
truccano
- Non ti vestono
di abiti loro
- Non ti asciugano
il sudore
- Non ti dissetano
al ciak
- Non sei un
attore.
- Sei solo.
- Comparsa!
-
- Apparizioni
fugaci
- Immagini
sfuocate dai protagonisti
- Eterna ricerca
di un volto
- Che non si vede
mai.
- Comparse!
-
-
-
|
-
TORNA
ALL'INDICE
|
-
- Walter
Vai
-
-
-
-
- Solitudine
d'albero
-
- Tra
pietraie
- Di
terra
- Scheletrica
mano:
- In
cerche di cieli
- Vana
attesa
-
-
-
- Sepolcro
d'universo
-
- Mai
l'uomo
- Sepolcro
d'universo schiude.
- Donatoci,
tumore del vivere
- Già
fu
- Sua
vendetta
-
-
|
-
- Elena
Zimolo
-
-
- Filo di
neve
-
- Filo di
neve
- ti avvolge
leggero,
- fresca carezza
di piume gelate
- filo di
neve
- ti avvolge
leggero,
- pizzo
australe.
- Ti avvolge
ancora e ancora,
- ancora non pare
che soffochi il cuore
- ma già
costringe anima e mani
- a scavare
frenetiche
- per non
morire.
-
- Filo di
seta
- ti abbraccia
lieve,
- ali di farfalla
sfiorano il viso
- filo di
seta
- ti cinge
soave.
- Ti avvolge
ancora e ancora,
- ancora non pare
che leghi le mani
- che chiuda il
cuore
- in bozzolo
greve,
- crisalide
prigioniera.
-
-
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09-01-2007
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