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Antologia concorso letterario Club dei poeti 1998
- Luigi Alberano, Rosalba Angiuli, Vittorio Arrigoni, Floriana Ausili, Emanuele Baciocchi Adorno Rosselli del Turco, Massimiliano Badiali, Giampiero Barchiesi, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Marco Betti, Geros Bono, Oreste Bonvicini, Giuliana Calzolari, Mario Capucci, Manfredo Carbonetta, Maria Luisa Castelli Ferraris, Guido Catalano, Alessandro Ciotti, Gianni Colombo, Gianfranco Corona, Silvia Cortigiano, Rosana Crispim Da Costa, Mercurio D'Aloia, Osvaldo De Donà, Raffaella De Santis,Silvestro De Simone, Ivo Degiovannini, Roberta Degl'Innocenti, Riccardo Del Sole, Elkhoury Rogers, Annamaria Emanuele, Maria Luisa Farca, Silvia Favaretto, Gianalberto Filippini, Marialaura Fioravera, Maria Teresa Fiore, Ilaria Fondelli, Giancarlo Frainer, Stefano Freddi, Mariangela Fumagalli, Giordano Galli, Renato Gambuli, Franco Gilardetti, Francesco-Maria Giuliani, Valeria Gnan, Rita Golino, Davide Gorga, Bruno Grassi, Vladimir Koçiraj, Gianluca Leva, Rita Lopez, Paolo Malinverno, Maurizio Maraldi, Federico Tristano Mazzonelli, Fabiana Mecchi, Franco Mondello, Raffaella Montesi, Maria Mosca, Giulio Mudu, Anna Annunziata, Antonio Pace, Massimiliano Paci, Maria Rosa Pedinotti, Luca Pedrinelli Carrara, Sergio Pensato, Liliana Piccianti, Maria Cristina Piccoli, Rocco Antonio Fabrizio Raitano, Dario Ravasi, Livia Rossi, Renata Rusca Zagar, Christian Saladin, Monique Sartor, Adriano Scandalitta, Paola Scatola, Patrizia Schiavella, Vincenzo Sciacca, Silvia Scrivani, Michele Sento, Alberto Sighele, Roberto Silleresi, Irene Spagna, Maria Tosti, Giuseppina Varone, Carmen Vella, Raimondo Venturiello, Moreno Veronese, Lilia Verri, Antonia Claudia Voncina, Maria Teresa Zanafredi
- Maria Luisa Beck-Spanò
- Ancora e ancora
- Quando
- negli slarghi
- del tuo sovraffollato tempo
- incontrerai il mio ricordo, l'immagine che io ho reso sbiadita
- del mio ricordo,
- allora
- sali sul cavallo infuocato
- dei desideri impossibili,
- attraversa in volo
- le rare pianure
- di angoscia e di sogno
- scocca una freccia morente
- con le dita che tremano
- puntando ai miei pensieri.
- Quando la tua falsa freddezza
- ti abbandonerà per due attimi
- e sarai di nuovo
- grano e uva esole sulla pelle
- guarda la luna nel cielo deserto sopra di te, riconosci i mille fiumi§che mai trascorreremo insieme,
- circonda tute le terre
- che sempre abbiamo abbandonato,
- véstiti dei nostri ricordi
- frantumati, perduti,
- come una colomba agonizzante.
- Salva i nostri ricordi,
- càricali sulle tue braccia riluttanti
- portali sempre con te
- che l'incanto del silenzio possa farli splendere.
- Ancora e ancora e ancora
- per il tempo sottile
- delle nostre piccole vite.
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- Geros Bono
- Riflessione
- Al duro giogo dell'aratro
- lento andava il bue
- mentre il luccicante vomero
- la soffice terra rivoltava
- A frotte seguivano i fringuelli
- beccavano l'insetto che fuggiva.
- Eravamo soli in quella valle
- nulla tenevamo, nemmeno l'ombra.
- Cantavate voi, cantavo anch'io.
- Le nuvole passavano su nel cielo
- montagne bianche come neva
- seguiva il cuore mio il loro andare
- per terre lontane, tra altra gente
- dolci sogni della gioventù.
- A sera, quando il sole se ne andava
- e il buio nascondeva ogni cosa
- laggiù, nell'inquieto mare, plendeva una città di luci di lampare.
- Marinai, semplice gente,
- senza scarpe e poco pane duro,
- e poppa issava la rezza
- e in coro cantavano preghiere
- antiche, canzoni d'altri mari.
- adesso che molti anni son volati via
- nel ritrovarmi tra la mia vecchia gente
- un sol pensiero turba la mia mente
- non canto più da quei lontani giorni.
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- Giuliana Calzolari
- Come un sasso
- gettato nell'acqua crea cerchi
- che si allargano
- così mi espando.
- Diapason frementi
- nervosi e tintinnanti.
- Nitore di metalli
- nella fucina
- dove il martello batte sull'incudine.
- Veli che scendono dai soffitti
- dondolanti come capinere
- lucidi e setosi
- forieri di lacrime salate
- giganti ali di scarabeo.
- Insetti di velluto aggrappati
- nelle grotte umide
- dove l'uomo è escluso.
- Ora tutto è immobile.
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- Rosana Crispim Da Costa
- Navigo dentro il blu
- Dei tuoi occhi
- Faccio un viaggio intenso
- come tornare alla natura
- vergine e pura
- Non mi sento che ti appartengo
- Sono stata diluita
- fino a diventare una sola persona
- Tu che mi abbracci
- con la fame di tutta
- una vita
- Assaggia il mio petto
- tornando a respirare forte
- per prendere il fiato
- perchè la vita è ancora
- lunga come il nostro viaggio.
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- Mercurio D'Aloia
- Radici
- Tra case che conoscono
- la sofferenza dell'alba
- e il riposo della sera.
- Per vie che conoscono
- storie di genitori
- e si aprono a speranze di figli.
- Tra mura sofferte, vissute, amate,
- per strade battute da passi antichi e
- pesanti,
- sotto un cielo che palpita
- intriso di sentimenti lontani,
- respiro vite di altri
- e cammino felice di esserci.
- Mi fermo, sentendomi ora parte di
- questo paese
- e mi accorgo di potermi ascoltare
- senza dover parlare.
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- Maria Teresa Fiore
- Tu sei, parola...
- Sei tu, parola,
- traccia vergata
- su pallida nudità
- che freme, di desiderata
- accoglienza.
- Sei parola
- dimentica ed immota
- gorgoglio insistente
- per suo intenso
- e naturale sgorgare.
- Sei parola, un solo punto
- spesso interrogante.
- E mentre tutto tace
- arrivi, suadente
- e notturna, colma
- di promesse rinnovate.
- E sei, ancora, verso improvviso
- che incalza e diventa voce
- sul margine indefinito dell'abisso,
- per innalzarsi e sfidare
- l'orlo del precipizio del silenzio
- e poi volare,
- finalmente
- quieta.
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- Renato Gambuli
- La nuvola
- Capricciosa
- una nuvola nel cielo
- sospesa nell'aria pura
- come un batuffolo di cotone
- lentamente si trasforma.
- I miei occhi vincono l'immaginazione
- mentre i pensieri volano altrove
- persi tra sogni e ricordi.
- Un vento leggero cancella tutto
- la vita è come questa nuvola.
- Un breve splendore
- un rumore
- aria tra le dita
- ed è finita.
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- Bruno Grassi
- I colori
- Arancione, come la pazzia e una
- piramide
- d'Egitto in mezzo alla sabbia del
- deserto.
- Bianco, come la vecchiaia e il pallore
- di un
- viso stanco di vivere.
- Blu, come l'onestà e il mare aperto.
- Azzurro, come il cielo che brilla nel
- paradiso
- e la vera libertà.
- Giallo, come la luce all'orizzonte e una
- statua
- che brilla in mezzo a una
- piazza.
- Nero, come la brutalità e la morte.
- Verde, come l'eleganza e un prato
- infinito.
- Rosso, come l'amore e la timidezza di
- ridere.
- Grigio, come la tristezza e il fumo che
- esce
- da un camino.
- Rosa, come una rosa appena
- sbocciata
- e un fluttuo d'aria in mezzo
- all'universo.
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- Vladimir Koçiraj
- Eppure
- Questo mondo finge
- di essere con te
- e sottovoce sussurra
- le infinite minacce
- Ogni mattina con i tuoi sogni
- fa colazione
- Ogni giorno si sveglia
- con mille nuove facce
- Questo mondo ci tiene prigionieri
- con i piedi legati legati per terra
- Su questo mondo
- che in questo mondo
- non ha nemmeno una rivale
- Volare liberi è impossibile
- Eppure c'è chi comanda
- All'ordine di qualcuno
- su questo mondo cadiamo
- e ci facciamo male.
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- Federico Tristano Mazzonelli
- 7° classificato
- Nel gesto del grisantemo
- Non posso dire dove dal colle
- infuriano i gerani, e il grisantemo
- spacca, schiude la sua corona,
- attirandomi nel gesto recide l'immenso
- verde prato
- fluido come acque nelle mie dita
- carnose;
- i miei occhi non posso dire come,
- flauti magici chiamano a raccolta
- preziosi movimenti di nuvole, sono
- forte
- e muto e
- cieco. I fiori conoscono,
- la bellezza va modulata,
- l'anfiteatro del colle
- brulica d'attese, suonerò
- prima dell'imbrunire.
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- Giulio Mudu
- Padre mio
- Un giorno, Padre mio,
- ti raggiungerò
- nella tua plaga di pace.
- Là, dove ogni cosa fugge
- al martirio del tempo
- e dentro un sogno eterno
- vivido di luci,
- finalmente,
- senza più inganni,
- trova una sua concretezza
- la speranza.
- Verrò lungo strade di sole,
- dopo notti di ghiaccio
- sotto marmi inospitali,
- a riprendere con te
- un interrotto dialogo di vita.
- Ma prima, Padre mio,
- ci saranno, forse, ancora
- altri giornidi pena,
- parentesi di pace e di guerra
- nel mio cuore,
- a confermare incertezza e delirio.
- Qui, dove perenne
- vive il tuo ricordo
- sempre più caro
- sempre più muto.
- Ma quando verrò,
- da lontano, fra mille voci d'anime
- riconoscerò la tua voce,
- e finalmente,
- nella tua veste d'ombra,
- tornerai visibile a me,
- senza barriere.
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- Rocco Antonio Fabrizio Raitano
- Sotto un tetto di stelle
- Alzati gli occhi
- non ho veduto lumi splendere
- nè angeli e nè demoni
- lottarsi per far propria una stella
- o un pezzetto di cielo...
- ...gli orecchi miei non hanno udito
- suoni di cetre o canti o pianto
- nè risa... nè urla...nè lamenti!
- Stanco, lo sguardo ho abbassato
- e sulla schiena scorre ho sentito
- un freddo brivido di morte...
- ...e nelle vene gelare il sangue
- e farsi pietra!
- Zittito il cuore... l'anima evasa
- il corpo avvizzito dentro una bara
- assente il respiro, ora sordi gli orecchi
- le palpebre abbassate sugli occhi
- dalla dita scarne e ossute di Colei
- che tutto coglie... rapisce... svilisce...
- ...mi son sentito solo, come adesso.
- Adesso che la vita m'invecchia
- e m'affanna e affannandomi mi turba
- rubandomi il tempo
- in un istante che non sarà più...
- ...persa la ragione nella follia
- ricordo d'aver vissuto
- ed aver oltrepassato la Soglia
- sotto un tetto di stelle!
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- Christian Saladin
- Al confine
- Dentro le ali del vento
- i pensieri fuggono ruotando,
- ammalati, nel gomitolo ferito.
- Le memorie si sgretolano,
- facendo capriole in funi
- appese a crateri.
- Gli amori scrosciano giù
- nelle voragini infinite.
- Le lacrime cavalcano l'acqua
- appassita nel buio.
- La pace bussa repentina
- dall'ascensore del tempo.
- Un angelo tocca i cuori
- e un bianco fascio d'oro
- calpesta i tasti penzolanti
- dell'orchestra divina.
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- Carmen Vella
- Versi
- Se vuoi uccidermi
- affonda piano la lama nel cuore
- fino a trapassarlo
- non lasciarti impietosire
- dai miei occhi velati di melanconia.
- Ci vuole più coraggio ad illudermi
- che atrafiggermi.
- Felicità
- Si cerca tanto senza mai trovarla
- basta guardarsi intorno.
- Vedere un passero che vola
- un fiore che sboccia
- la rugiada al mattino
- l'imbrunire al tramonto
- un sorriso di un bambino...
- e poi abbraccia tutto il mondo.
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- Lilia Verri
- Un lattiginoso chiarore
- S'addormenta la luna
- sulla vaghezza del mare
- Traspare l'alba
- sull'onda stanca
- che si perde a riva
- È l'ora fioca
- in cui la notte si schianta
- laggiù sulla linea dell'orizzonte
- Con gli inquieti sonni
- e fuggiasche memorie
- Spegne il faro
- l'ultima illusione
- prima del giorno
- che inesorabile preme.
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RISULTATI DEI CONCORSI