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Antologia concorso letterario
Sartirana Lomellina 1999
 
Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò,Gesumino Cattari,Alice Forgiero,Elisabetta Madriz,Anna Matera,Carlo Pedretti,Rina Ravera, David Alessandro Vincenti.

 
 
 
Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
Sempre tu
 
Lontano. (Tu.
Perduto. Forse.)
Spina di dubbi inesorabili.
Spicchi di musica
ricamano
un mosaico divino
&endash; filo di ragno
che mi ricongiunge
a te &endash;.
Ritorno. (Io.
Ritrovata. Forse.)
L'ardore e il sentimento
che bruciano,
incenso inesauribile
ai sensi,
al cervello e al cuore.
E tu,
ancora tu,
sacerdote
di un rito inconfessabile,
che sa aspettare,
regalare, rubare,
restituire, sottrarre,
incantare.
Sempre tu.
In questo gioco
magico e crudele,
infinito,
condanna e vittoria
di un sentire
velato
anche a se stesso.
 
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Gesumino Cattari
 
Opera segnalata dalla Giuria
 
L'addio
 
Lieve la brezza
ti blandisce il viso
e ti sospira nel petto.
Traluce d'avorio
e perle la tua bocca,
una corolla tra le labbra
dischiuse ai petali
dei bianchi corimbi
d'un oleandro in fiore.
La tua bellezza
è un raggio di sole
nei limpidi fondali
verdi come i tuoi occhi.
Le tue lagrime verdi
gocce di dolci parole
sulle foglie arse, sbiadite,
sulle tue labbra, scandite
e sussurrate, come il soffio
che muove i tuoi capelli
dalle trecce sciolti.
Sente la mia bocca
umida del tuo pianto,
l'amarezza e il sapore del mare.
Mi dici la tua pena,
bisbigliando parole
come le lagrime silenti
che solo un Dio può ascoltare.
Il segreto delle nostre anime
s'immerge tra i folti ginepri
odorosi, spruzzati di sale.
 
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Alice Forgiero
 
Per me, la poesia
 
Scrivo per l'attimo!
In cui avverto la fisicità dell'anima,
Per l'emozione in fuga,
per l'incorporeo.
L'idea.
Rincorsa, scomposta
poi...
La chiave in una frase d'inizio.
E finalmente la poesia...
Verità inviolabile.
Via via si stende
porgendomi sorprendenti risposte.
 

 
Anima
 
Questa mia anima sanguinante...
quante percosse,
eppure esausta non giace.
Si dibatte, si ribella...
mi vince!
Disperate e scatenanti le sue suppliche...
Affiora lacerata ma vibrante.
Accolta prima dal mio essere
e ripudiata ora,
violenta e sola
mi condanna!
 
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Elisabetta Madriz
 
Sidera multa
 
Splendenti fiammelle d'amore
incastonate nell'alabastro etereo del cielo,
a seguire dall'alto
la misera grandezza degli uomini,
guardate mai veramente
ai nostri dolori?
E splendete davvero di più
ogni volta che due anime
sposano i loro cuori in eterno?
 
Bussola sicura
per i naviganti persi nel mare,
fate lontane
per i bimbi ansimanti di fantasia,
diamanti di saggezza
per chi cerca in voi il suo futuro,
o semplici luci di speranza
per chi rivolge gli occhi al cielo
e abbandona al buio i suoi pensieri.
 
Siate sempre, lassù,
briciole di vita,
ultimo baluardo di sogni umani,
lucenti sicurezze della bellezza universale.
 
Siate sempre, lassù,
remoto bagliore del cuore innamorato,
impalpabile lucentezza
della mortale esistenza.
 
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Anna Matera
 
Il mio angelo custode
 
Tutti ne abbiamo uno.
Anch'io di certo ho il mio.
Vorrei conoscerlo più a fondo,
ma spesso mi perdo dietro a macchine e basta.
Forse l'ascolto poco.
No, il mio momento di non ascolto
coincide con il suo momento di non essere.
Il mio angelo è forse una stella,
un po' brilla e un po' no.
Forse i miei momenti
di essere e non essere,
non sono sempre in sintonia con esso,
spesso in "cortocircuito".
Forse per questo andiamo sempre d'accordo,
e non s'accorge mai
di quando e quanto io sia o non sia...
Ed io, conoscendo la struttura fisiologica,
non potrò mai farle alcun torto.
Di conseguenza, ci si incontra solo
in caso di grazia.
E quest'ultima,
è la passante della nostra comunicazione.
 
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Carlo Pedretti
 
Speranza
 
A Federico Garçia Lorca
 
Né la speranza vale a soffocare il dolore.
 
Nel mare della comune tristezza
Sfocia l'acqua del mio desiderio amaro.
Mi raccoglie nel migliore dei cammini
Il cavallo impossibile della fantasia.
 
La mia città è affamata, porte o finestre,
Da mille e mille bocche aperte.
Nel deserto unico della memoria
Trovo il ricordo di una città diversa.
 
I milionari sono riveriti da tutti!
Solo il bambino morto del povero
Vale a maledizione dell'uomo
Che passò sulla faccia del padre.
 
Un giorno schiere di martiri e di ladri
Assaliranno i cieli ingiusti,
Allora per tutte le genti sarà il giorno
Grigio di nebbie e giusto di pianti.
 
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Rina Ravera
 
Opera 3° classificata
 
Padre e figlio
 
Un bimbo ed un uomo camminano vicini
la grande mano nella piccola mano.
L'uomo narra al bambino favole belle
gli sorride, poi guarda le stelle.
 
Un uomo e un vecchio camminano vicini
le mani non si sfiorano nemmeno.
L'uomo non parla col vecchio, fissa lontano
il vecchio invece lo guarda e piange piano.
 
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David Alessandro Vincenti
 
Oceano
 
Oceano che sbatti contro gli scogli
ti guardo con gli occhi ardenti del pazzo
annego nelle profondità
e sul fondale nuoto
fra i teschi degli uomini
e dei loro pensieri
 
su questo scoglio ruvido
ho il tempo di riflettere
nell'immenso grigio
 
sbatter d'ali
mi riporta al mondo.
 

 
Ricordo
 
La nebbia mi avvolge
nella strada pericolante
e tengo stretto in tasca
un ricordo di te.
 
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