L'OLOCAUSTO
PSICHIATRICO
- La psichiatria inizia
nel 17° secolo in Francia, col sistema degli
ospedali statali per i malati di mente; prima della
creazione di queste istituzioni non si può
realmente parlare di psichiatria. Nei secoli 17°
e18° si assiste all'inizio della rivoluzione
industriale ed alla crescita di grandi agglomerati
urbani; in queste città ci sono poveri, gente
bisognosa di aiuto, gente senza famiglia, disgraziati ed
emarginati di ogni sorta, in un sistema sociale
disorganizzato e marcato da una forte disoccupazione.
Tutto ciò presentava un nuovo problema per le
autorità.
- Nel frattempo i lebbrosari erano divenuti vuoti in
Francia e fu deciso di utilizzare tali strutture per
prendersi cura, alloggiare ed eventualmente riabilitare
gli emarginati sociali. Le leggi per questi posti detti
in Francia "Ospedali generali" diedero il potere ad un
dottore (volevano dare a questa istituzione una parvenza
di assistenza medica) di amministrare l'ospedale e di
portarvi dentro secondo il suo volere chiunque fosse
bisognoso, cronicamente ammalato, disoccupato,
matto.
- La situazione negli istituti moderni è
identica, ci sono stati solo alcuni pochi limiti in
più posti sulle leggi, ma sostanzialmente
abbiamo ancora dottori che hanno il potere di
ricoverare esseri umani negli ospedali in grande numero
sotto il pretesto della riabilitazione, e la maggior
parte della gente ricoverata è povera; questa
è la loro caratteristica principale, non sono
necessariamente folli. Queste forme di ricovero
coatto si svilupparono anche perché nel 17° e
18° secolo c'erano leggi che rendevano difficile
rinchiudere ed etichettare un criminale; così
delle leggi civili furono sviluppate senza nessuna delle
usuali garanzie, e questo è vero ancora oggi.
- Questo sistema di ricovero coatto prevedeva comle
prima cura di legare i pazienti e produrre forzatamente
il vomito. Il "padre della psichiatria americana",
Benjamin Rush, il quale fece morire per un salasso George
Washington e fece morire rinchiuso in un manicomio il
proprio figlio, inventò pure la
"sedia tranquillizzante
"che immobilizzava le persone facendole
agonizzare per ore intere.
- Quindi negli anni trenta fu scoperto che si poteva
assaltare il cervello direttamente, il primo mezzo usato
fu il coma da insulina: in
seguito alla somministrazione di un'overdose di insulina
il cervello perde il suo zucchero e inizia a morire; le
cellule nervose avvizziscono e muoiono mentre il paziente
è preso da convulsioni. E poi quando il paziente
esce dal coma è grato per il suo succo d'arancia,
grato per una piccola pacca sulla testa grato ed è
docile per mesi. Ma troppi sono morti per coma da
insulina, ed era molto costoso mantenere una persona in
coma per ore, ci volevano infermieri che gli dessero ogni
tanto dello zucchero in modo che non morissero.
L'elettroshock non è altro in fondo che
un'evoluzione di queste "tecniche".
- Contemporaneamente un'altra idea si andava
sviluppando, l'eugenetica,
in nome della quale sono stati sterilizzati decine di
migliaia di pazienti mentali. In questo campo l'America
fu come un laboratorio per Hitler; un certo dottor
Poponoe che era alla testa del più grande centro
di pianificazione familiare negli USA spesso andava nella
Germania nazista e riportava come veniva bene accettata
la sterilizzazione di massa in America; in seguito egli
si trovò ad elogiare i programmi eugenetici di
Hitler.
- In nome dell'eugenetica l'omicidio era ormai solo un
piccolo passo da fare ancora. Una volta
che le persone sono trattate come
oggetti, lobotomizzate, sterilizzate, castrate, trattate
con l'insulina e l'elettroshock, perché non
ucciderle se sono degli esseri inutili?
- Nella Germania, dove la psichiatria era più
avanzata (e quindi la più crudele e oppressiva)
apparve nel 1920 un libro di un professore di
psichiatria, tale Hoche, dove veniva propugnata la tesi
dello sterminio dei pazienti mentali, considerati degli
"inutili mangiatori", un costo per lo stato. La
realtà è che l'olocausto
di sei milioni di ebrei è strettamente legato allo
sviluppo di certe pratiche psichiatriche.
- Nel 1939 i grandi professori della psichiatria
tedesca organizzarono un massiccio programma di
eutanasia; vennero creati dei centri di sterminio i cui
nomi non si trovano nei libri di scuola, come Sonnenstein
e Hadamar. Spesso accadeva pure che i pazienti venivano
portati negli ospedali statali solo per essere
uccisi.
- Quando i tedeschi iniziarono a protestare per questi
fatti Hitler disse che lui non aveva niente a che fare
con quei programmi, ed era vero, però quando
furono formati i centri di sterminio, l'uccisione
sistematica dei pazienti continuò negli stessi
ospedali. Ma, cosa ancora più importante,
usò l'esperienza degli
psichiatri per addestrare le sue SS allo sterminio degli
ebrei; questi fatti, al solito, scompaiono dai
libri di storia. Come alcune frasi che sono scomparse
dalla pubblicazione dei verbali del processo di
Norimberga contro i crimini di guerra nazisti: "Se la
psichiatria avesse preso una posizione di netta
opposizione all'uccisione di massa dei pazienti tedeschi
prima della guerra, c'è da pensare che l'intera
idea e la tecnica dei centri di sterminio per il
genocidio non si sarebbero materializzati". Le
pronunciò il dotto Ivy, presidente
dell'associazione medica americana.
- Quando questi fatti vennero
portati alla luce dal dottor Breggin nel 1974, Leo
Alexander lo assalì violentemente in pubblico. Chi
era Alexander? Lo psichiatra delegato ufficialmente dal
governo americano a presenziare al processo di
Norimberga, uno psichiatra che praticava l'elettroshock e
la lobotomia e che aveva applaudito ai programmi di
sterilizzazione di Hitler. Come ci si poteva aspettare
allora che la psichiatria stessa venisse accusata al
processo di Norimberga?
- In Russia (almeno fino a qualche
tempo fa) i dissidenti politici venivano ricoverati negli
ospedali psichiatrici e trattati con psicofarmaci che
distruggevano la loro capacità di pensare, di
riflettere, persino di prendersi cura di sé
stessi; questo è un fatto ben noto a tutti.
Meno noto è invece il fatto che i
farmaci impiegati in tali "trattamenti" sono gli stessi
usati altrove per i comuni "malati di mente", primo fra
tutto l'Haldol. Forse i
farmaci che vengono usati in Russia per torturare i
prigionieri politici hanno un effetto benefico sulle
altre persone? Eppure gli psichiatri vogliono farlo
credere.
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- Tratto da "A BRIEF HISTORY OF
PSYCHIATRY"di Peter Breggin, Direttore del "Centro per lo
Studio della Psichiatria" di Bethesda nel Maryland
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- Testo scelto e composto dal Comitato
di base contro la psichiatria di Messina
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