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LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Alessandro Melgari
Nato a Savona il 10 marzo 198, studente presso il Liceo Classico "G.Calasanzio" di Ge-Cornigliano. Vive con la famiglia a Celle Ligure (SV). Intorno ai 15 anni ha iniziato un percorso poetico che lo ha portato al conseguimento di notevoli affermazioni a livello nazionale con i seguenti premi:
Diploma di merito - Concorso Michelangelo 1997 Ovada (AL)
Menzione d'onore - Concorso Falesia 1997 Piombino (LI)
I°Premio - Concorso Michelangelo 1998 Ovada (AL)
Menzione di merito - Concorso Falesia 1998 Piombino (AL)
Opera segnalata - Concorso "Citta' di La Spezia" 1998
Premio speciale - Concorso "Citta' di Avellino" 1999
Opera segnalata - Concorso G.Bellucci 1999 Fiesole (FI)
I°Premio - Concorso Michelangelo 1999 Ovada (AL)
Alcune sue liriche sono state pubblicate su diverse antologie.
 
"SARA"
Bionda alba,
tu che ti raffreddavi
con un filo di vento.
A te che piaceva
essere guardata
solo dai maschi.
Della sciarpa rossa
mai mi dimenticai,
tu melograno
pieno d'amore,
in una stretta
via di Agadir.
Tu che volevi
giocare con
gli specchi.
E mentre io
ti salutavo,
Napoleone
perdeva a Waterloo;
Newton scopriva
la forza di gravita';
Socrate veniva
processato;
Ravel terminava
il Bolero.
Ron vinceva
a Sanremo,
e io ti amo
sempre di piu'.
 
 
"PENSIERI"
 
Vento trascinami via,
fammi conoscere
paesaggi lontani,
dammi la speranza
di andare avanti.
Non cancellare
le ombre
dei miei avi,
perché cancelleresti
anche
me stesso.
 
 
"LUNA"
 
Timida luce,
sogno d'innamorati.
Tu che dopo lo sbarco
sulla luna ci hai illuso.
Tu lampadina nell'oscurità.
A volte le nubi
ti coprono con il loro
antipatico grigiore.
Splendida,
con il tuo colore lieve
purtroppo non ci scaldi.
Tu eterna fiaba
protagonista di sogni infantili.
Antipatica e simpatica luna,
tu sfondo di film stellari,
tu in fondo sei grande.
 
 
"SIMONA"
 
Il sole era alto,
il cielo era limpido e
tu eri bella come lo sfondo
di un dipinto cinquecentesco.
Tu mi dicevi quanto ci volevamo
bene io e te.
La musica in sottofondo
contribuiva alla gioia del nostro rapporto,
tu stella marina nel Mar dei Sargassi,
tu,tulipano in una serra olandese,
tu stella polare nel cielo della Norvegia.
Tu che come un bagliore nella notte
mi facevi essere;
a te che piaceva il sole ma non ti
chiedevi che cos'era,
giovane donna
che non pensavi a quello che facevi,
tu che ti immedesimavi nella luna,
perchè eri innamorata della sua luce.
 
 
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Inserito il 28 marzo 2000