LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
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- Alex
Rusconi
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- Alex Rusconi è
nato a Brescia nel 1975. Attratto fin dalla tenera
età dal mondo dello spettacolo e dall'arte in
ogni sua forma, nel 1986 inizia ad interessarsi al
mondo della prestidigitazione.
- Tre anni dopo porta in
scena il suo primo vero spettacolo pubblico
all'interno di una rassegna magica milanese e da
allora ha presentato più di 500 spettacoli
soprattutto nella sua città, Brescia, ma anche
a Como, Bergamo, Pisa, Roma, Avellino con il costante
impegno di tenere alto il nome dell'Arte Magica.
Ospite di numerosi programmi televisivi locali, nel
1996 realizza e conduce con il collega Gian una
trasmissione settimanale "Frammenti di... Magia".
Continua intanto a organizzare spettacoli a scopo
benefico dando il suo personale contributo alla lotta
contro l'Aids e la sclerosi multipla.
- Nel 1999 pubblica una
raccolta personale di poesie "I versi del cuore" che
affianca al suo nuovo spettacolo antologico "Magic
Dreams".
- Come articolista esterno
collabora con importanti testate specializzate di
livello nazionale come "Magia Moderna", organo
ufficiale del Club Magico Italiano, "Qui Magia",
"Scienza e Paranormale" e gestisce una rubrica fissa
di illusionismo e prestidigitazione sulla rivista "New
Magazine".
- Possiede una biblioteca
magica che conta più di 100 volumi
specializzati dal 1888 ad oggi. Le sue produzioni
hanno meritato le lodi di importanti personaggi come
Silvan, Tony Binarelli, Massimo Polidoro, Aurelio
Paviato e lo scrittore Romano
Battaglia.
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-
- Solo un attimo di
solitudine
-
- Guardo dentro me stesso... e ti
vedo.
- E la tua bellezza non è
contaminata
- dalla stupidità e
dall'ignoranza.
- Il tuo splendore è puro, la tua
coscienza pulita
- e io mi perdo dentro di te.
-
- Dove sei? Non lo so.
- Ma se per vederti devo guardare dentro di me
stesso
- allora non sei qui, non sei con
me...
- Ti penso fortemente... Ma non sei con
me.
-
- La musica mi dona il ricercato
sollievo
- ma quelle note, quelle parole...
- D'un tratto mi ripropongono il tuo
volto
- e all'improvviso tu sei qui, con me
- ti vedo, ti tocco...
-
- No! Mi guardo intorno e sono solo.
- Chiudo gli occhi per tornare a vederti, ma
non ci sei
- Sono vuoto... Solo e vuoto anche nel
cuore.
- Cerco di dormire, ti
sognerò?
- Ma prima di cadere nel sonno, le mie labbra
sorridono
- perché domani, o forse un altro
domani,
- non sarà più l'illusione di un
momento
- ed allora potrò vederti, toccarti...
per sempre.
-
- novembre 1995
-
-
-
- Cinque righe
d'amore
-
- Vorrei essere immensamente felice
-
- solo per poi poterti donare tutta la mia
gioia
-
- Vorrei poterti rubare la tristezza
-
- e contentarmi di averti tolto un
peso.
-
- Vorrei non vederti mai piangere, se non di
gioia.
-
- aprile 1998
-
-
-
- Considerazioni
-
- Voglio tornare in grembo a mia
madre
- Voglio ricominciare.
- Non è vero!
- Non è un cerchio la vita...
- La vita è una linea che inizia e
finisce
- Spesso un punto che quasi non riesce a farsi
notare
- Ma si perde tra le linee più o meno
lunghe
- Che ciascuno si illude di gestire tra
amarezze e gioie.
- Camminiamo ciechi su un sentiero
- Che presto o tardi incontrerà un
baratro.
- Camminiamo ignari fingendo che ogni passo
sia sicuro.
- Corriamo incontro giorno per giorno
- All'affascinante signora nera che ci tende
le braccia.
- Sorride e noi fingiamo di temerla
continuando
- A correre incontro.
- Non ti temo!
- E aspetto il tuo dolce abbraccio.
- Ma ho paura e le lacrime mi fan brillare
l'occhio...
- Ho paura che il nostro ballo eterno
- Sia velato dall'indifferenza del
mondo:
- Quello stesso mondo che credevo di possedere
mi ignora.
- Resta ad aspettarmi ferma, dolce
signora
- Io rallento la corsa... Non venirmi
incontro.
-
- ottobre 1997
-
-
-
- I versi del cuore
-
- Sto disfacendo il mio amore per lei
- e sto smontando ogni mio sentimento
- per la bellezza di questo momento
- in cui perdendo i tuoi occhi nei
miei
- riesci a capire che sola non sei
- e che poi tutto si perde nel vento.
- È come il vento che urla più
forte
- quando passando tra vicoli stretti
- brama il cercato librare oltre i
tetti
- e le sue grida son come di morte
- stanno gemendo le fate e i folletti
- in questo vento dalle vite corte.
- Se guardo te e penso a quel che ho
passato
- quando arrancando nei vicoli sordi
- trovavo solo tristezza e ricordi
- e quante volte piangendo ho gridato
- e queste fate e folletti balordi
- fan parte solo di un mondo
inventato.
- Ma tu sei vera e non è certo un
sogno
- se posso perdermi dentro il tuo
viso
- scaldando un poco il mio cuore
deriso
- che ancor di tanto calore ha
bisogno
- e nel bagliore di ogni tuo sorriso
- sto ritrovando la luce che agogno.
- E mentre scrivo per te, amica mia
- affido nelle tue mani il mio cuore
- perché tu possa sentire il
calore
- di un sentimento che non vola via
- come un sacchetto pieno di dolore
- ormai svuotato da ogni agonia.
- Piccolo fiore, ovunque tu sia
- ti lascio questo frammento
d'amore...
-
- ottobre 1998
-
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- PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli
una lettera presso «Il Club degli autori,
cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate
Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali
e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di
legge non possiamo darli.
©2000
Il club degli autori ,
Alex
Rusconi
-
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Club degli autori, cas.post. 68, 20077
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Per comunicare con il Club degli
autori: info<clubaut@club.it>
- Prima di scriverci si consiglia
di leggere le FAQ
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Ins.
14 gennaio 2000
-
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