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ANTOLOGIA VIRTUALE DELLA POESIA ITALIANA Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Carla
Tedde
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LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie di Carla Tedde
- Ave Maria
- Angelici canti
- s'innalzano a demolire
- le spesse mura
- di cemento.
- Le candele bruciano
- tremolanti
- le loro azzurrine anime
- e le volute di fumo
- formano
- strani arabeschi
- attorno al sereno volto
- della Vergine.
- Mi sento rapita
- in questo pezzetto
- di paradiso
- che mi solleva
- da questo mondo
- che riempie
- ancora troppo
- di terra
- la mia bocca.
Giardino d'inverno- Il mio cuore
- è un giardino d'inverno
- dove i ricordi
- hanno sembianze
- di mille fiori
- di cristallo..
- Semaforo
- La mia vita
- è un semaforo
- bloccato
- sul rosso..
- Due domande, una risposta
- Chi sono io?
- Non domandarlo, l'ho dimenticato.
- Non so dove,
- né chi
- me l'ha fatto scordare.
- Gli altri?
- Sì, questo lo so.
- Gli altri, il mio prossimo, sei tu:
- un amorfo abbraccio
- di nebbia autunnale..
- Magia
- Appoggio la mia pianta spoglia
- accanto al presepe
- ed assisto al magico evento
- del suo rifiorire..
- Ramo d'abete
- Il mite sole dicembrino
- mi porge
- i suoi ultimi raggi.
- Lentamente
- si scioglie la brina
- avviluppata al mio cuore:
- ramo d'abete profumato,
- ancor verde
- e pieno di vita..
- La primavera
- I miei occhi
- si annegano
- nel tuo
- smagliante verde
- e tutto il mio essere
- s'inebria
- nei tuoi
- ronzanti profumi..
- Memento
- La solitudine
- non è
- un modus vivendi
- ma il frutto
- dell'altrui indifferenza..
- Anima e corpo
- Benedetto
- sia il ventre
- che ha generato
- non solo il mio corpo
- ma la forza di vivere,
- amare,
- piangere,
- ridere,
- sentire,
- gioire,
- soffrire,
- sorridere.
- Maledetto
- sia il ventre
- che mi ha generato
- se,
- una mattina
- svegliandomi,
- m'accorgessi
- di essere
- un corpo soltanto.
- .
- Piccolo sole
- Quando
- a sera
- rientri,
- io sono
- il tuo piccolo sole.
- Tra le tue braccia,
- calde e morbide ali,
- ti canto
- la mestizia
- nata
- per la tua lontananza.
- .
- Anni '50
- Mi cantano
- dentro
- ruscelli bambini
- e di fischi di vento
- che corre
- tra magici abeti.
- S'effonde
- nell'aria frizzante
- un caldo odor
- di castagne.
- Accanto al tepor
- del cammino
- lentamente si sfoglia
- un inverno
- degli anni cinquanta.
- .
- Il buio
- Non altro che
- una nera
- macchia d'inchiostro
- che s'allarga sempre più
- risucchiando in sé
- le nostre
- notti bianche.
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Ins. 21-11-2005
