LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
- Carla Tedde - Le voci del vento
- Collana I gigli (poesia)
- 14x20,5 - pp. 32 - Euro 5,00
- ISBN 978-88-6037-352-6
- In copertina fotografia
- archivio Montedit
In copertina foto di Carlomaria Corradin- Disegni:
- china su carta
- di Rossana Schiavo
- Pubblicazione realizzata con il contributo de
- IL CLUB degli autori in quanto l'autore è 3a classificata
- nel concorso letterario «Poeti dell'Adda» 2005
Prefazione
- Nella poesia di Carla Tedde le parole afferrano il tempo che scorre veloce e, a volte, il suo profondo sentire, prima esistenziale poi poetico, rimanda con spontaneità ad una dimensione che sottende ad un universo di malinconie e struggimenti; altre volte, i suoi versi che riportano a nostalgie, ricordi e speranze, conducono, attraverso un percorso interiore, a lenti abbandoni alle emozioni della vita. La sua poesia nasce dalla consapevolezza del dolore vissuto in prima persona, dal tormento d'una donna che ha attraversato momenti difficili senza mai allontanarsi da una visione positiva capace di rivivere, nel dispiegarsi delle sue poesie, quella miscela di pensieri ed emozioni che hanno contrassegnato il suo percorso e la necessità di condividere i sentimenti più profondi grazie alle sue parole che, con coraggio e determinazione, diventano, simbolicamente, un vocabolario dell'anima d'una donna che dimostra una passione invidiabile per la poesia.
- Ecco allora che i versi "macino il mio tempo/ che giunge e se ne va/ dietro i gorghi di un rimpianto/ che profuma/ di pane e gioventù" e quel sottile velo di lacrime e le sommesse preghiere, stemperano, nei giorni della vita, gli antichi sapori e profumi, i colori del vivere quotidiano che devono fare i conti con "passi lenti e pesanti": e capita di fermare lo sguardo, di contemplare la nuova conquista, la continua salita verso la conquista del nuovo giorno da "vivere".
- I "vecchi fantasmi" si dissolvono e tornano a nuova vita i pensieri e gli impulsi che nascono dal cuore, così le emozioni e il desiderio di una "vita migliore" da gustare, da assaporare fino all'ultimo sospiro perchè, se esiste una presa d'atto della propria condizione, è quella che dimostra, ora e sempre, che vale la pena di vivere intensamente il faticoso cammino umano.
- La sorgente della sua ispirazione non teme di prosciugarsi perchè gli "inaspettati brividi" sono sempre dietro l'angolo, gli sguardi d'intesa e i "nebulosi ricordi", seppur giacciono sul fondo della vita, sempre alimentano la volontà di scandire il tempo che passa tra "aroma di caffè" e "inconfondibile profumo di lavanda e borotalco" che riconducono alla figura della madre, dolce visione che "irradia pace e calore".
- Oltre gli "incubi notturni" l'anima si nutre delle "delicate fragranze" e dei "lievi sospiri" dimenticando le disavventure, gli amori "sbocciati e finiti", gli sguardi perduti fino a giungere all'atto d'amore, al "pezzo di Paradiso", alla serenità e alla quiete dell'anima: il lento varcare la "soglia del silenzio", come in un vortice esistenziale, trasforma le incoerenze della vita, frantuma il "mare d'indifferenza" e pare far naufragare in un fiducioso abbandono.
- Carla Tedde, grazie alla sua poesia, profonda, penetrante e appassionata, spalanca la finestra dell'anima sul mondo, illumina il suo cammino con spiragli di luce della memoria, elimina la polvere depositata dal tempo e annienta i fantasmi "rintanati nei cunicoli dell'inconscio": ecco l'energia che sprigiona la sua poesia quasi ad accertarne, nell'ultima visione possibile, la forza salvifica.
Massimo Barile
Le voci del vento
- Al mio Amore
- La mia roccia,
- la mia riva,
- il mio appiglio,
- la mia mano,
- le mie albe serene,
- i miei tranquilli tramonti,
- il mio silenzio,
- le mie lacrime,
- le mie tenerezze,
- il mio fugace sorriso,
- le tue forti braccia tra le quali rifugiarmi,
- il tuo fazzoletto per tergere il mio dolore,
- la tua calma per placare la mia disperazione,
- il tuo starmi accanto per colmare la mia solitudine interiore,
- la mia mente,
- il mio volto,
- il mio cuore,
- che riesci ancora a fare palpitare,
- dopo questi primi venticinque anni d'amore.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio letterario "Olympia Città di Montegrotto Terme 2005"
- Antichi sapori
- Vetusto mulino,
- macino il mio tempo
- girando pale stanche e scricchiolanti.
- Con monotono sciabordio fugge l'acqua
- che più non gorgheggia briosa.
- Il mio spossante lavoro
- più non produce bianche farine
- e vuoti sono i sacchi
- che giacciono polverosi in un canto.
- Seduto inoperoso sulla soglia del passato
- macino il mio tempo
- che giunge e se ne va
- dietro i gorghi di un rimpianto
- che profuma
- di pane e di gioventù.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio "G. L. Byron Città di Terni 2006"
- Ascolto la mia voce
- Ascolto la mia voce
- che ti chiama
- fra oscuri silenzi.
- Percorro ignoti sentieri
- cercando le tue orme.
- Avvolta nell'oscuro mantello
- di una struggente malinconia
- faccio rotolare il mio pianto
- sul tuo dolce ricordo.
- Ave Maria
- Angelici canti s'innalzano a demolire le spesse mura di cemento.
- Le candele bruciano tremolanti le loro azzurrine anime
- e le volute di fumo formano strani arabeschi
- attorno al sereno volto della Vergine.
- Mi sento rapita in questo pezzetto di Paradiso
- che mi solleva da questo mondo
- che riempie ancora troppo di terra la mia bocca.
Premio di poesia religiosa "S. Massimiliano M. Kolbe" 2005 - Lecce - classificata al 2° posto ex-aequo.
- Dietro il muro d'edera
- Dai ricordi arrugginiti
- si disincagliano pensieri sopiti
- sotto la polvere bianca del tempo.
- Celeri lampi, alla finestra dell'anima,
- illuminano un cuore che insegue fuggitivi fantasmi
- rintanati nei cunicoli dell'inconscio,
- tra i verdi sorrisi di una memoria bambina
- impaurita da neri mostri ricorrenti.
- Nenie disarmoniche e sconosciute
- cullano teste dalle cui bocche, all'improvviso,
- escono urla che sanno d'immane paura.
- Le chiome, d'incerto colore, nascondono
- in parte visi deformi, scheletrici.
- Gli occhi vitrei fissano i tuoi
- incutendoti paura...
- ...ma ecco una voce, quasi un lamento...
- ...una sigaretta...un caffè...
- non ritrarti, anche se il ribrezzo e la paura te lo consigliano...
- ...è ritornato...è un breve ritorno...
- ...è il passaggio di una luce...
- tu sei quella luce,
- una meteora.
- Fermati e da quelle labbra screpolate
- e spesso umide di saliva
- ti sentirai chiamare
- col nome più dolce e antico...
- mamma.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio letterario internazionale "Anguillara Sabazia - Città d'arte 2006" - vincitrice del Premio Selezione di lingua italiana
- Dormi
- Il tuo volto,
- cancellati gli inarrestabili fregi dell'età,
- ora è sereno,
- quasi sorridente.
- Non più pieghe amare
- attorno alla bocca,
- non più occhi infossati
- dal lavoro
- o dal pianto.
- Le tue mani,
- piccole e stanche,
- poggiano sul petto
- in diafano abbandono.
- E' il riposo del Giusto,
- Madre.
- Dormi.
- Andrò dietro alla collina
- a versare il mio dolore.
- Per non disturbarti.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio letterario "Poeti dell'Adda 2006"
- Il cuore
- Mentre la notte
- se ne va sbadigliando
- in fondo al cielo,
- eterea si leva l'alba
- stropicciandosi gli occhi.
- Nessun rumore
- è già così alto
- da destare il paese dormiente.
- Dai giardini e dai prati
- s' alzano i sospiri lievi
- dei fiori e delle foglie.
- La mia anima,
- svuotata da incubi notturni,
- aspira delicate fragranze
- e il cuore,
- dimenticato sul davanzale ieri sera,
- riprende il suo battito.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio letterario "Maestro Raffele Burchi - Biblioteca di Tromello 2006" - classificata al 6° posto
- Il sogno
- Ho sognato
- di essere
- nel profondo
- di un pozzo,
- oscuro
- e melmoso;
- di aggrapparmi
- a mani di pietra
- senza poterle afferrare;
- di urlare
- un antico nome
- senza sentirne
- mai l'eco.
- Ho pianto,
- mi son disperato,
- ho bestemmiato,
- mi sono svegliato...
- avevo sognato
- di essere
- un uomo.
Poesia pubblicata nell'antologia del Premio letterario "Città di Melegnano 2005"
- Il tempo di una sigaretta
- Il tempo di una sigaretta
- per dipanare la nostra storia remota,
- i nostri verdi anni
- freschi e profumati
- come la notte di una complice estate,
- le nostre inseparabili e stonate canzoni
- che rimbombavano sotto il ponte
- del fiume verde e sassoso.
- Il tempo di una sigaretta
- per ricordare gli inaspettati brividi,
- i rumorosi silenzi,
- le occhiate d'intesa,
- i baci
- e gli abbracci furtivi
- accanto al chioschetto dei gelati.
- Il tempo di una sigaretta
- e noi, noi in quel lontano passato
- d'evanescenti amanti...
- e già il tuo nebuloso ricordo
- giace sul fondo di un portacenere
- ormai sporco,
- anonimo,
- dimenticato.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio letterario "Poeti dell'Adda 2005"
- Il tempo
- L'orologio,
- col suo ostinato ticchettio,
- scandisce granelli di tempo
- rammentandomi che l'oggi non esiste
- e che il futuro è già presente.
- Sul fiume
- che scorre verso la foce
- osservo il mio corpo passare,
- spinto da onde ostinate
- verso altri lidi e altre sponde.
- Solo i miei occhi,
- salici sulla sponda,
- restano qui a fissare
- il tutto che se ne va e più non torna
- e i miei rami,
- spogli da tempo,
- rabbrividiscono al vento sferzante.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio "G. L. Byron " Città di Terni 2005
- Il pianto
- Aride parole,
- simili a steli di cartone,
- pungono il tuo palato
- bloccando la sorgente disperazione.
- Una forza felina arma le tue mani
- che vogliono distruggere,
- devastare,
- picchiare,
- demolire,
- rompere,
- spezzare
- il muro di vetro
- che ti tiene prigioniero...
- e lì perderti,
- in quelle rosse stalattiti
- che, come frecce,
- ti lacerano la pelle...
- e nel tuo stesso sangue
- ti quieti,
- riposi
- e finalmente...
- finalmente piangi.
Poesia pubblicata nell'antologia del premio "G. L. Byron Città di Terni 2006"
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Ins. 20-05-2007