- Mondo che
scompare
-
- E' piena
di tramonto
- quest'aia
persa
- tra
dimenticati campi.
- Galli e
galline
- trovano il
becchime
- a manciate
piene
- ed il
maiale
- può
grufolar nel fango.
- I cani e i
gatti
- giocano a
nascondino
- ed i
bambini
- imparano a
sognare.
- Uomini e
donne,
- pur con la
schiena rotta,
- sanno
sorridere
- di un
sorriso vero.
- E se una
lacrima
- scorre
sopra il viso
- è
perché in essa
- si
può specchiare
- l'arcobaleno.
-
-
- Butterfly
-
- Te ne
andavi, leggera,
- in mezzo
ai fiori di campo.
- Ne facevi
dei mazzi
- troppo
grandi
- per le tue
piccole mani.
- Come
laccio, perché
- rimanessero
uniti,
- tre
capelli dei tuoi.
- Lunghi e
biondi di sole.
- Là
donavi, quei mazzi,
- a chi
veniva a trovarti
- e a rubare
i tuoi baci.
- Eri priva
di età
- come lo
son le farfalle.
- Tu,
bambina di guerra,
- davi
piccoli istanti
- a bambini
di guerra.
- Un minuto
d'amore
- a quei
fiori di campo
- non ancora
sbocciati,
- ma
già il giorno dopo
- quasi
tutti raccolti.
- Ed ognuno
di loro,
- dopo aver
assaggiato
- il tuo
corpo immaturo,
- salutava
tremando:
- "non
scordarti di me,
- butterfly".
-
-
- Spettatore
-
- Non
soffierò, fratello,
- su tutte
queste candele.
- Da tanto
tempo, io,
- non compio
più gli anni.
- Non
saggerò la torta
- e non
berrò il vino,
- ma me ne
andrò, da solo,
- verso il
folto del bosco
- dove la
luce è tenue
- e molto
rispettosa
- e non
esiste specchio
- a dirti
che sei vecchio.
- Saluterò,
gentile,
- il sole
dell'aurora
- e con le
foglie secche
- saluterò
il tramonto.
- Lì
c'è grande silenzio
- e sa
insegnare molto.
- Lì
ho imparato, un tempo,
- a non
morire.
- Continua
pure, tu,
- a
festeggiare gli anni.
- Essi
corrono solo
- sempre
verso la morte.
- Io
resterò in disparte
- a fare lo
spettatore.
- Gli occhi
persi nel vento,
- il cuore
gonfio d'amore.
- ... e come
compagno
- il
sogno.
- Segreto
per non invecchiare.
-
-
-
- La
guida
-
- Fu in una
torrida
- notte
invernale
- che capii
la stella polare.
- I suoi
giochi di luce,
- il suo
ammiccare.
- Il suo
esser timone
- del
piccolo carro.
- Nevicava.
Ma la neve
- si
scioglieva nell'aria.
- Una luna
ruffiana
- non
andava, non veniva,
- ma restava
velata
- dietro un
pizzo di nuvole.
- Ero solo.
O, almeno,
- così
mi sembrava.
- Tra larici
muti
- camminavo.
Pensando.
- D'improvviso
mi apparve
- come a
farmi da guida.
- La
guardai, le sorrisi.
- Mi
sembrò di vedere
- che
strizzasse la luce.
- Occhio
vivo nel cielo.
- ... e
capii.
- Da quella
notte
- cancellai
la paura.
- Sulla via
della vita
- brilla
sempre una stella.
- L'importante...
- è
saperla
- vedere.
-
-
-
- Partita
doppia
-
- Respiravamo
accordi
- un tempo,
ora
- le
dissonanze
- sono
all'ordine
- del
giorno.
- Partita
doppia,
- la
nostra,
- tragicamente
- andata in
rosso.
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