Fedel Franco Quasimodo
Ha pubblicato il libro
Fedel Franco Quasimodo - Colloqui con Cristo
Collana I gigli (poesia) 14x20,5 - pp. 40- Euro 6,20 - ISBN 88-8356-589-4
Prefazione
Poesie
Prefazione - Le poesie presenti in questa silloge di Fedel Franco Quasimodo nascono dal silenzio di una profonda contemplazione che inevitabilmente recupera i ricordi e le memorie sedimentate durante l'umano percorso rivelatore ed infine si fondono con una vibrante religiosità. La sua poesia si fa preghiera sommessa di un "uomo che porta con sé la sofferenza quotidiana" quasi in un tentativo di purificazione: da qui la visione che pone in primo piano il disegno divino di redenzione umana e quella tensione alla riconciliazione dell'uomo con l'uomo.
- Un cuore che arde della parola di Cristo e cerca di allontanare i pensieri perfidi in un apostolato di preghiera: seppur sembra non aver mai vissuto le "notti della fede", quel lievito spirituale che è dentro la sua parola avvolge i versi con continui riferimenti alla pietà per un peccatore ravveduto o per un povero che si prostra; alla carità, silenziosa e discreta, che lavora umile con tanta pazienza e non si esibisce, riposa in luoghi segreti per destarsi all'improvviso, balsamo che placa le piaghe del cuore, capace di far ravvedere molti cuori e salvare i peccatori più crudeli; all'umiltà che conduce a non cercar lodi, a porsi a fianco di ogni essere umano come ad un fratello; alla gioia che sostiene l'anima ed aiuta a vivere quando invade un cuore sconfortato. In questa sua testimonianza di fede non può tralasciare la tentazione, il dolce più fragrante, capace di ricoprire di crassa superbia e di inebriare di vischiose illusioni ogni essere umano: ecco allora che la sua parola invoca all'abbandono della tentazione alla vendetta e il suo canto poetico si fa strumento di misericordia. Fedel Franco Quasimodo trova ispirazione da questa fede granitica, frutto primordiale che si pianta e si irriga di continuo, e si volge a creare poesie che possano illuminare il cuore ed indicare un percorso di vita, a cibarsi della parola di Dio e infatti leggiamo in una sua poesia: "Quando mi domanderanno / come ho fatto / ad aver più di quanto ho domandato: / ad esercitar la misericordia / distruggendo le discordie / a farmi piccolo di sera / recitando da solo una preghiera. / Dirò: / che è un segreto tra me e Dio".
- La vita spirituale che ha visto un uomo salire per una strada tortuosa, irta di ostacoli e pericoli celati dietro ogni angolo, a volte tormentata altre volte portatrice di folgorazioni interiori benefiche, assume la valenza di un ristoro ineguagliabile.
- Un cantore di Cristo volontariamente fuori dal coro ma sempre rivolto a farsi partecipe di una unità cosmica dell'Uomo, a porsi a fianco di colui che è oppresso dal carnefice, sconta la sua pena, lotta contro la miseria o è lacerato dal rimorso.
- La fede come sostentamento e nutrizione, amore e speranza, come una voce sgorgante dal cuore; la fervente parola come un canto poetico denso di umanità e rivelatore di un profondo senso religioso.
Massimo Barile
Colloqui con Cristo
Divino desiderio Oh Gesù, Gesù mio! Che io sia tuo strumento Indefettibile di misericordia. Segno visibile dell'amore Che Tu nutri, anche per chi non ti cerca. Mi flagelli con prove, a volte insostenibili e mi stendi la forza per tenere alta la Croce. L'ambulare è pesante Per l'erta ghiaiosa. Paradiso ultima méta; premio per un'anima che si volge a Te, perdutamente radiosa.
Pecorella Sono un'animella. Piccola, scarna. Non trovo erba da brucare; non riesco a muovere le zampette; non so più dove andare. Mi chiami incessantemente con voce flebile, sommessa. Perché proprio me? Perché ti scomodi dalla tua reggia dorata celeste, a cercare con amore la pecorella traviata? Ripugnante agli uomini; la più delicata del gregge. Animale sconosciuto, nel labirinto del male perduto. Eppure invadi il mio abietto cuore. Mi perseguiti con sollecitazione interiore. Ti ostini con caparbietà ad inseguirmi con la memoria. Vis di Redentore, che ha vinto la terra, segnando l'umana storia. Misericordiosi i tuoi disegni, erta la tua via, illumina una pecorella, anima dell'anima mia!
Natale Tanti viandanti inseguono quella scia luminosa, provengon da ogni angolo della Terra; tremano d'emozione nel lodar il Salvatore. Due acerrimi nemici si incontrano sul terreno della riconciliazione. Un soldato romano spezza la sua spada e la tramuta in fiore. Un vecchio affamato dona il suo unico pane, sazio per la tua benedizione. Un bimbo trovatello ti offre il suo orsacchiotto con candore e sa che non ne avrà mai un altro. Tre potenti si spogliano della loro regalità per sposar Madonna umiltà. Il Santo vagito ha conquistato il loro cuore, si è impadronito delle loro menti, dissipando ogni perplessità. E il re Erode stringe i pugni per la rabbia, solo e inconsolabile nella sua sconfitta...
Tentazione Folgorante apparizione; creatrice di misteriosa ed irrefrenabile sensazione si spiega infamante la Signora Tentazione. Rende irascibili gli esseri più miti. Ricopre di crassa superbia l'umiltà, annerendola d'inchiostro indelebile, trasmutandola in vanità. È il piatto più saporito, che neanche una donna anoressica riesce a rifiutare. È il dolce più fragrante, intriso di corroborante miele, che si attacca alle anime più labili; per inebriarle di vischiose illusioni. Anche i Santi l'hanno incontrata; era una donna povera; sola e affranta, desiderosa di essere confortata. Una mendicante lurida e lacera, chiedeva un piccolo obolo, intenerendo i Servi di Dio e sprofondar la loro anima nel più cupo oblio.
Angelo Angelo del Signore, del mio giorno terreno consolatore. Ardi il mio cuore della parola di Cristo. Vigila la mente, allontanandola dai più perfidi pensieri. Compagno invisibile che dirigi i miei disegni, ispirati dalla benevolenza di Dio. Sorveglia la mia bocca, perché non debba profferire alcunché di sconveniente e non dia la vittoria ai miei inguaribili nemici. Angelo celeste, ricoperto di bianca veste; affido a Te ogni azione, certo che la gestirai da buon amministratore. E quando mi consoli ogni notte, per augurarmi quieti riposi senza precoci risvegli e ossessionanti sogni, riconosco il tuo diafano scampanellìo. Che tu sia benedetto, O Messaggero di Dio!
La Sacra SindoneQuella spoglia immortale offesa da immane rogo si conserva intatta lontano dall'umano giogo. Possono fiamme e fuoco carbonizzare duemila anni di santi prodigi, parole ed esempi? Shalòm, re dei Giudei, re dell'Universo!
Pietà Mieloso sentimento, che relega nel baratro dell'oblìo ogni infamante offesa; impulso che ricopre la retta umanità di una coperta, chiamata pietà. Pietà: di un peccatore ravveduto; di un umile, che si prostra nudo ai tuoi piedi e si spoglia delle sue vesti. Pietà: di un povero che ti importuna con pesante insistenza; cui offri il mantello, regali il vestito più bello; indumenti presi in prestito a chi non è vero padrone. Guai: agli impietosi; guai: ai detrattori scandalosi; nemici della grazia e della povertà. Pietà: dei vinti, avversari sanguinari, stretti nella morsa della tua trionfale e vitale pietà.
Apostolo Non è farina mia ciò che prepara il pane. Sforna fragrante e profumato dalle mie labbra. Non è preparazione culturale che il verso fa sgorgare. Un ánemos divino mi induce versi a cesellare. Suggerisce ogni parola, forza a elucubrare. Tesso le sue lodi, perché Egli è la mia guida; testimonianza di fede per chi nell'apatia sciupa la sua vita. Apostolato di preghiera, affiora ogni sera, prima di abbracciar stremato strettamente il sonno. Esclusivamente tuo esecutore, di umiltà implorante, di un Creatore che riconosco unico mandante.
Il Santo Padre Nelle mani tremanti la solidità e la fermezza di polacco antibolscevico. All'unìsono sale dai cuori dei fedeli un grido "ti benedico". Ovazione perenne: per un agguerrito pastore che ha distrutto la pallottola di prezzolato attentatore; per chi ha affrontato con l'arma di una croce i potenti dittatori, costringendoli a scendere dal trono degli allori. Per chi, primo fra tutti, ha ammesso le colpe dei predecessori chiedendo venia dalla cattedra dell'umiltà. Per chi ha creato il dialogo con altre fedi, alla ricerca costante di una cosmica unità. Una bandiera ben spiegata e mai ammainata poggia le fondamenta nelle viscere della terra.
Giubileo di conversione Per mezzo della Porta Santa si entra nel Regno di Cristo. Ci attraversa la Sua Grazia, si commuove la Sua pupilla. Irrobustisce la fede, convertita dall'indulgenza. Giornata straordinaria splende sull'oscuro peccatore. Nella Basilica di San Paolo, l'ignavo pellegrino ha appuntamento col mulatto confessore. Un esame di coscienza ponderato con estremo scrupolo e fervore. L'accusa e il disprezzo del mortal peccato. Mano paterna del prete intercessore, pronunciata l'assoluzione, si adagia delicatamente su quell'uomo peccatore. E' sorto un uomo nuovo: munito di Grazia contro le tentazioni. Vestito di corazza per combatter la schiera delle concupiscenze. Non succube dei tentacoli della morte, incamminato verso l'eternità
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