LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Giampaolo Merciai
Ha pubblicato il libro

Giampaolo Merciai - Come era bianca la neve nel febbraio millenovecentoquarantaquattro




 

 

 

Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi)

 

14x20,5 - pp. 64 - Euro 9,00

 

ISBN 978-88-6037-383-0


 

 

In copertina, disegno della pittrice Lucilla Luciani: Prato - piazza Mercatale - febbraio 1944.

Al primo piano del palazzo più alto, a destra, è nato l'autore

 


 

Pubblicazione realizzata con il contributo de

IL CLUB degli autori in quanto l'autore si è classificato 2° nel concorso letterario «Città di Melegnano» 2005


Prefazione
Poesie


Prefazione

Il tempo, l'amore e la bianca neve di febbraio
 
 
Una piazza orfana di campanile, il buio muto di una stanza vuota, il padre che disegna sogni sul vetro appannato di una finestra chiusa, la madre forte come una cometa, ad accarezzare la sua vita appena nata... Faceva freddo: la neve, abbondante, aveva nascosto, pietosa, le macerie spettrali della guerra. Era un giorno di febbraio del 1944...
Giampaolo Merciai, a sessantatré anni di distanza e indossata la veste di poeta, avverte forte l'esigenza di tornare indietro, di trovare un approdo, recuperando l'atmosfera, l'odore e le sensazioni del momento in cui, inconsapevole ed estraneo alla scelta che lo aveva proiettato nel mondo, lasciò il ventre sicuro di sua madre per muoversi verso la luce... Ora, si sforza di riappropriarsi di quei momenti. La sua memoria trova lievito nello scorrere inarrestabile del tempo: in un angolo privilegiato della sua mente ci sono frammenti di una scena che gli è stata narrata mille volte, come si fa con le favole che, per la loro natura privilegiata, hanno il potere di curare e guarire le malattie che tentano di insidiare la salute dell'anima...
 
Le tessere del mosaico vengono attaccate l'una all'altra con l'intento ostinato di ricomporle in un insieme capace di dare al tutto una ragione. Gli anni se ne sono andati in fretta: perché le storie degli uomini vengono imprigionate dal pendolo che inesorabile batte sull'esistenza. L'estate magica dei gerani in fiore, dei mercatini e delle stelle cadenti e, con esse, la terra dove nascono i quadrifogli si sono dileguati in un mare di nebbia. Serve, forse, a qualcuno l'esistenza delle cose? Hanno esse un senso per l'uomo? Quale significato hanno la guerra, il dolore, il razzismo, l'ingiustizia, la solitudine e le lagrime di una madre sul corpo freddo del figlio morto?
Giampaolo Merciai si interroga. Chiede aiuto a Leopardi, a Majakovskij, a Brecht, a Dylan... Che gli rispondono. Gli suggeriscono di affidarsi alla scrittura: è il solo strumento capace di far tornare i conti, integrando e correggendo una realtà sempre più inquietante e incomprensibile. E lui si lascia convincere: ci crede. La poesia salverà lui stesso e il mondo: libererà l'uno e l'altro dalle ferite, restituirà all'anima il coraggio di capire e di amare... Di amare, soprattutto.
 
Nella sua raccolta, Giampaolo Merciai dedica perciò molto 'spazio' all'amore. Lo fa con versi misurati e intensi e con uno stile che affascina per l'uso sapiente di metafore e sinestesie. Perché è stato proprio l'amore, appassionato tenero e folle, a restituirgli linfa e motivazioni adeguate al suo canto. Si è innamorato: lo dichiara senza ipocrisia e senza falsi pudori. Lo ha fatto con il corpo e con l'anima. Anche se stanco, dunque, rovisterà ancora nel cassetto pungente del suo cuore: oggi, domani, il giorno dopo di domani e, ancora, fino a sempre. Lei, la giovinezza, gli appare giovane, bionda, con il sole nascente a illuminarne il corpo e il cammino; lui, invece, al suo ultimo quarto di luna, sia pure vissuto con energia e con il desiderio di continuare a costruire e a inseguire sogni. Dice di sentirsi fresco come un adolescente: gli anni non gli pesano: lo sottolinea deciso, come se lui stesso durasse fatica a convincersene. La 'voce', infatti, tradisce un'inflessione lievemente malinconica. Lo stesso effetto fa la descrizione, appena accennata, dei suoi capelli bianchi. La lama sottile dell'angoscia tenta di minare il fragile equilibrio di una consapevolezza refrattaria alle menzogne. Ma lo smarrimento dura un attimo soltanto. L'amore è forte, invincibile: supera tutte le barriere. Consente di rimescolare le carte, di rinascere, di spezzare ogni sorta di catena. La vita va vissuta, oggi, qui e ora: intensamente. Ogni giorno è nuovo. Bisogna lasciarsi riscaldare dal sole, rubando al tempo tutta la gioia possibile; bisogna sfuggire alla trappola delle convenzioni e dell'ipocrisia...
 
La filosofia che attraversa la raccolta è grandiosa e semplice: non bisogna lasciarsi travolgere dalle tempeste che perennemente incombono sull'esistenza dei singoli e sulla storia; l'uomo possiede dentro di sé risorse inesauribili: può farcela, se decide di affidarsi al treno dei desideri. Anche quando la luna, impotente, finge di spegnersi per non vedere la ferocia che abita la terra, bisogna scegliere la strategia salvifica dell'amore.
La strada da percorrere conduce alle radici, al sapore del pane condito con l'olio, al tempo in cui c'erano le favole ad addormentare i bambini e nel cielo c'erano sogni, stelle, aquiloni, farfalle dorate al posto delle minacciose colombe nere annunciatrici di catastrofi e di pianto. È tempo di mandare via le streghe dell'odio, di 'ritrovare' l'atmosfera di quel febbraio lontano e nevoso del '44, quando, in silenzio, c'era un padre a disegnare sogni su un vetro appannato e una madre dolce, rasserenante e forte come una cometa.
 

Pasquale Matrone


Come era bianca la neve nel febbraio millenovecentoquarantaquattro
a Matilde, a Vittoria e
a tutti i nipoti che verranno...
 
 

Parte Prima
 
"Fino a sempre"
 
 
 
Ascoltate!
Se accendono
le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che è indispensabile
che ogni sera
al di sopra dei tetti
risplenda almeno una stella?
 

(Vladimir Majakovskij)

 
 
 

 
 
UN'ORCHESTRA NEL BOSCO
 
 
I sentieri che ho percorso
li ho dimenticati.
In questo bosco giovane,
quando chiudo gli occhi,
gli alberi fanno ballare i rami
ed io,
che ho le chiavi del bosco,
dirigo l'orchestra.
 
 

 
 
 
SENZA FRETTA
 
 
Alle prime note
rispose il verbo
e sollevò la testa
la sorte addormentata
sfuggita alla memoria.
 
Senza rumore,
come i passi sull'erba,
giorno dopo giorno
l'Amore trova spazio
e, lì, s'acquatta.
 

 
BASTANO POCHE PAROLE
 
 
Eroi improvvisati
incontrai questa notte
in viaggi frettolosi
e vennero parole nuove
e nuovi gesti che avevo dimenticato.
Non serve masticare pietre
o curare croste bruciate dalle ferite
se il cuore resta un eco senza risposta.
 
Passami sulla pelle
con gli occhi e con le mani,
ascolta la mia voglia impudica.
Tu mi hai portato
dove sensuale e incantata striscia la voglia
e, smemorato, il mio sonno si imbeve di te.
Lascia ora il mio cuore
respirare di quello che percepisce,
bastano poche parole
se i sapori si incontrano.
 
 

OSSERVO LE PARTENZE
 
 
Osservo le partenze.
 
Mi lego al tempo che spoglia i ritorni
e respinge gli amori
attraverso i ponti che allontanano le città.
Ore straniere ci aspettano
in fuochi di spine ma,
in un luogo che non fugge,
ci ritroveremo nello scirocco che bolle.
 
La nostra vita non svestirà i venti
e non smuoverà le comete
ma il mare, dove ci adageremo,
non sarà cavalcato da tramonti polverosi.
Però, non chiedermi
di correre dietro alla luna,
non ci riuscirei e poi, lei si nasconde.
 

 
PERCORSO INDEFINITO
 
 
Sono arrivato a piedi nudi
nelle acque della sosta facoltativa,
approdo che nessuno mi potrà negare.
Si muove lontano l'occhio amico
e perdo i confini del mio corpo
dentro riflessioni gravide di passato.
Nella bacinella del tempo,
i sapori della sera profumano d'inverno
e segue il mio sguardo la tela del ragno
posata su vicoli che sfuggono all'immagine.
 
Mi rannicchio dentro un cuore di zucchero
alla ricerca di una mano che non dorme
mentre le croste scorticate del pane si allontanano
da una tavola troppo affollata. E le palpebre
non resteranno pietre nell'umidità. E i crepuscoli
lasceranno la palude della solitudine. E i passi
conquisteranno la custodia di albe e tramonti.
Nel vento, che respinge le ultime foglie,
bramo il tempo degli olivi
e attendo il sapore che seguirà.
 

 
 
 
COME ZINGARO
 
 
Come zingaro nel deserto
cerco un'oasi
per proteggere la strada da percorrere;
ritagli azzurri su cielo che migra
vedo apparire
e tu dunque, immortale dea,
il mio cammino
lastricato di via lattea
meravigli.
Ad ogni passo
il tuo respiro mi avvolge
e mi trascina
dove il tuo corpo si pone.
 

 
 
 
SE CI PENSO
 
 
Se ci penso
accarezzo il mio nome
e continuo il cammino.
Sono entrato
nella sessantatreesima strada
come un piede di ferro
nel cemento fresco.
Eppure, la festa non è finita
e la città è ancora grande,
animata, accogliente.
 
Ma tu, principessa,
porta i tuoi passi candidi
lontano da questo marciapiede,
non cercare il mio sopracciglio
nei tuoi occhi;
il viandante non è stanco
ma non c'è dimora
sotto questa pelle:
tu sei primavera baciata dal sole
io, lo sguardo dell'ultimo quarto di luna.
 
 
 

 
 
AMARE
 
 
È luna piena al passaggio,
il sogno è romanzo
e muove i cuori;
li colora di traguardo
e non vuole perché.
 
Amare
è vedere il sole per terra
oscurare il serpente.
 

LA CASA DEGLI ELEFANTI
 
 
Tutt'intorno lo spazio che separa
punto iniziale di una storia che sgrana le difese
e s'impossessa del resto di una vita.
 
Il mare, davanti alla casa degli elefanti,
nasconde sentieri calamitati
che portano a sud
parole incatenate alla lingua;
ride il sole di mezzogiorno
davanti al pilone di ferro che scruta nell'acqua
i suoi giorni a seguire;
e profuma il fiore di zagara
che cerca germogli di stelle cadenti
per illuminare i segreti dell'ultima aurora
e attraversa il tempo
il pensiero che non potrà più vivere nel passato
se non in memoria di ricordi.
 
Il mare, davanti alla casa degli elefanti,
arruffa l'acqua di gennaio
che porta verso nord
suono di campane impertinenti;
gode la luna di mezzanotte
di fronte alla scala che inginocchiata e insonne
intreccia spruzzi d'Amore;
e dipinge azzurri sonnambuli
la verde terra di Calabria che silente
veglia sul terrazzo che infiora
e ogni notte senza luna
sbuccerà i battiti del cuore dai cattivi pensieri
svelando l'identità del fragore in arrivo.
 
Tutt'intorno lo spazio che separa
punto iniziale di una storia che sgrana le difese
e s'impossessa del resto di una vita.
 
 
 

 
SCORRE LENTO IL TEMPO
 
 
Nelle brevi memorie scorre lento il tempo
come un filo d'acqua in un ruscello alla radice
e, misteriosa, l'attesa accompagna
il silenzio degli occhi all'infinito.
 
La rotonda tavola trova disperso l'imbrunire
in penombre possedute da abbracci consumati
mentre briciole di respiro si stringono
intorno a parole dimenticate.
 
Al mio bagnato petto bussano nuove ansie
e nuove braccia chiedono libero ascolto;
chissà se altre lune arriveranno
a ingrossare acque
e bagagli fino al mare.
 
 

 
 
 
NUOVO GIORNO
 
Il giorno si apre
sui mossi tuoi biondi capelli
nascondendo
gli ultimi raggi di buio
nei quali muoiono
i tristi pensieri della notte.
 
Godiamoci il sole!
 

Clicca qui per tornare alla sua Home Page

Se desideri acquistare questo libro e non lo trovi nella tua libreria puoi ordinarlo direttamente alla casa editrice.
Versa l'importo del prezzo di copertina sul Conto Corrente postale 22218200 intestato a "Montedit - Cas. Post. 61 - 20077 MELEGNANO (MI)". Indica nome dell'autore e titolo del libro nella "causale del versamento" e inviaci la richiesta al fax 029835214. Oppure spedisci assegno non trasferibile allo stesso indirizzo, indicando sempre la causale di versamento.
Si raccomanda di scrivere chiaramente in stampatello nome e indirizzo.
L'importo del prezzo di copertina comprende le spese di spedizione.
Per spedizione contrassegno aggravio di Euro 3,65 per spese postali.
Per ordini superiori agli Euro 25,90 sconto del 20%.
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it Se l'autore ha una casella Email gliela inoltreremo. Se non ha la casella email te lo comunicheremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera indirizzata a «Il Club degli autori, Cas. Post. 68, 20077 MELEGNANO (MI)» contenente una busta con indicato il nome dell'autore con il quale vuoi comunicare e due francobolli per spedizione Prioritaria. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2007 Il club degli autori, Giampaolo Merciai
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
 
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit

 

 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |

 

Ins. 28-08-2007