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Giulia Reale, ventisei anni, nata a Imperia ma
residente a Novoli (prov. di Lecce) dall'età di
cinque anni. Conseguita la maturità magistrale,
pur amando lo studio e la cultura in generale, decide
di fare esperienze lavorative recandosi un anno a
Torino presso sua nonna.Qui comincia a scrivere le
prime poesie, frutto non sempre di uno sfogo
dell'anima, piuttosto dell'immersione repentina in una
nuova realtà sociale, lavorativa, affettiva che
la vede protagonista principale delle sue emozioni.
Dalle prime poesie emerge chiaramente il tumulto
interiore che segue la fine di un grande amore con
l'angoscia di questo distacco come componente
predominante; dalle successive emerge l'ispirazione a
fatti di cronaca, problemi d'inserimento nel lavoro,
la morte, ecc.Nel 2003, ritornata a Novoli, comincia a
lavorare presso il Poliambulatorio, dove vi lavora
ancora. Nello stesso tempo, decide di iscriversi alla
Facoltà di Scienze Sociali, Politiche e del
Territorio di Lecce e riesce a conseguire la laurea
nei tempi previsti in Sociologia. Attualmente ha
conseguito la specializzazione in sociologia e ricerca
sociale. Ha partecipato ad alcuni concorsi letterari
per avere un riscontro sui suoi scritti precisamente:
Fonopoli Parole in Movimento 2004 indetto
dall'Associazione Culturale Il Club degli Autori di
Milano e con Giuria presieduti da Renato Zero
superando la prima selezione. Il Giro d'Italia delle
Poesie in Cornice 2005 indetto sempre dal Club degli
Autori, terza classificata. Premio Vallespluga 2006,
una poesia dedicata alla montagna. Selezionata e
pubblicata nell'antologia del premio. Attestato di
partecipazione concorso letterario Aiol - Associazione
Infermieri Online 2006. Attestato di merito concorso
letterario Il mondo di Leonardo 2007. Dal 2006 ha
iniziato a scrivere dei racconti: Un romanzo d'amore
ambientato nel palazzo Baronale di Novoli intitolato
Il sogno del Barone e un breve racconto intitolato
Regole Zero (entrambi da sottoporre a giudizio
).
Attestato di partecipazione al concorso S. Maria di
Crepacore - luglio 2008.
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- Fatalità
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- Lei
verrà quando vorrà.
- E il tuo
mondo distruggerà
- e allo stesso
tempo forgerà
- perché
il mestiere del vivere è proprio questo
qua.
- La vita ti da
poche possibilità
- e il bello
è viverle con serenità
- con chi te ne
da la possibilità
- ma anche con
chi ti maledirà.
- Tanto ella sa
gia
- quanto il suo
agguato tenderà
- veloce
- lento
- atroce
- penoso
- cruento
- lei non ti
dice mai stai attento e
- all'improvviso
arriverà
- il dolore a
chi rimane mesto resterà
- ma altra vita
e ancora altra vita nascerà
- il tuo estro
non morirà in un sorriso
volerà
- e la paura
della morte occulterà.
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- Senza
titolo
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- Filastrocca del
bimbo
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- Cosa vuol
dire oggi amare quando padre e
figlio
- non sanno
ascoltare,
- quando marito
e moglie
- non sanno
più parlare
- e il primo
ostacolo non è da superare ma
- fa
allontanare,
- quando per
soldi il figlio la madre
- può
ammazzare.
- Cosa vuol
dire oggi amare quando la
- corsa al
successo è l'unico obiettivo
- da
afferrare,
- se il solo
tornaconto personale è quello
- che l'amico
sa cercare.
- Cosa vuol
dire oggi amare se il
- sorriso sulla
bocca non sa spuntare,
- perché
il terrore è alle porte e sa
- di
devastare,
- dove io
bambino non posso giocare
- perché
da un momento all'altro qualcuno
- i miei
castelli farà crollare,
- dove chi
è onesto non sa che fare
- perché
passa avanti chi sa truffare.
- Gente,
fermatevi a pensare!
- Per amare
bisogna capire cosa
- significa
rispettare
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