- Giuseppe Magenes è
nato a Melzo, in provincia di Milano, l'8 agosto
1968.
- Risiede da quattro anni
nella verde Brianza, precisamente a Besana in Brianza
dove nell'agosto 99 è diventato padre felicissimo
di Francesco, piccolo eroe della
famiglia.
- Ha sempre scritto per se
stesso o al limite per i familiari; solo dopo la nascita
del figlio ha deciso di raccogliere in un piccolo diario
personale le sue poesie e a partecipare ad alcuni
concorsi dove, con grossa soddisfazione, ha avuto il
riconoscimento del 6° premio assoluto al premio di
poesia 'Città di Monza 1999'.
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Per leggere l'opera 6
classificata al concorso "città di Monza
1999"
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- Poesie
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- Enormi scaffali
- raccolgono milioni di libri
- vecchi e nuovi,
- come una diga colma,
- che aspetta di essere aperta.
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- Un fiume di versi ne esce
- trasuda dalle leggere pagine
- troppo sottili per imbrigliarli.
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- Amori rincorsi, sognati,
- avuti o persi,
- cuori di gesso
- sgretolatisi col tempo,
- parole scolpite
- nelle viscere
- come profondi orridi.
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- Spazi immensi, irreali,
- perfetti, desiderabili;
- lingue di fuoco che
- passando,
- hanno lasciato solo cenere.
- Luoghi sospesi
- inseguiti per sempre
- da passi troppo piccoli,
- vani.
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- Tramonti attesi,
- tristi, rassegnati,
- che incalzano dietro le spalle
- pronti
- come il sacrestano
- a spegnere le candele dell'altare;
- e tuoni, rombi
- poi lampi che illuminano
- strilla di un bimbo
- che squarciano l'attesa,
- dilaga la vita.
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- Il vuoto
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- Un uomo solo
- è troppo piccolo
- il mondo lo inghiottirebbe
- la disperazione gli toglierebbe l'aria
- la desolazione entrerebbe nelle sue
vene
- raggiungendo anche i meandri più
lontani
- del corpo.
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- Nessun uomo è mai rimasto solo,
- veramente solo,
- nemmeno Cristo,
- ma molti si sentono tali.
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- Il lago
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- Al lago ci andrò
- da vecchio
- scegliendo un luogo nascosto
- per essere solo.
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- Poi, vedendo la mia faccia
- riflettersi nell'acqua
- navigherò nel mare dei ricordi
- pregando che le acque siano calme
- quanto più possibile.
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- Remando lentamente
- vedrò scorrere, tra due
lacrime,
- le immagini di una vita
- i volti dei miei cari
- sentirò le gioie ed i dolori
passati.
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- Cercherò un'isola
- per fermarmi,
- riposare,
- prendere fiato.
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- Riprenderò il viaggio sino al
porto
- dove scendendo mi volterò
indietro
- con la consapevolezza di ciò
che
- ho fatto
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- e vedrò la mia immagine
riflessa
- sorridente,
- scomparire ondeggiando
- sulla scia
- lasciata da una nuova barca.
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