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- INTRODUZIONE
- dell'autore
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- Questa è la mia prima raccolta di
poesie, scelte fra quelle scritte dal periodo che
va dal 1994 al 1999. Sono poesie che sviluppano
principalmente tre temi adolescenziali e giovanili
in genere; sono la natura e i suoi eventi, i dubbi
le domande i ricordi e l'amore.
- "La natura e i suoi eventi":
- La natura al contrario di noi umani, non ha
esitazioni, ne paura e tantomeno pietà. Essa
comunica attraverso eventi atmosferici quali il
vento, la pioggia, il mare in tempesta che l'uomo
subisce. Per questo, spesso i nostri stati d'animo
sono vivamente condizionati dalle condizioni
atmosferiche. La paura, la tristezza l'angoscia
sono frutto di una serie di meccanismi inconsci;
che però possono nascere o mutare per
esempio davanti a qualcosa di incontrollabile, di
così grande da non poterne controllare gli
effetti.
- "I dubbi, le domande, i ricordi":
- Sono innumerevoli alla mia età i
dubbi e le paure; soprattutto per quello che
riguarda i rapporti interpersonali. La paura di
essere inadeguati, o di non essere all'altezza di
certe situazioni, la paura di tutto ciò che
non si conosce del futuro per esempio o di tutto
ciò che la mia età non mi permette di
capire, vengono ad essere alcuni dei temi delle mie
poesie. Queste poesie, rivelano una certa tristezza
per certi aspetti, poiché contengono domande
alle quali forse non darò mai risposta;
paure, che mi porterò dietro ancora per
lungo tempo.
- "L'amore":
- Non è necessario spiegare che
cos'è l'amore; poiché tutti almeno
una volta nella vita ne subiscono gli effetti e le
conseguenze. È un insieme di sentimenti ed
emozioni universali, ed è quello che a volte
fa fare anche cose assurde.
- L'amore si manifesta in varie forme, nei
confronti della famiglia, di un fratello di un
amico lontano. L'amore può essere nei
confronti di Dio o della stessa vita.
- L'amore è fatto di carne e sangue, di
altruismo e di rimpianto; di passione e
gelosia.
- Soprattutto durante l'adolescenza l'amore
viene ad essere qualcosa di particolare,
estremamente bello e delicato ma anche
maledettamente doloroso; è una meta da
raggiungere, o qualcosa da dimenticare è
l'unico stato d'animo che riesce a farti sentire
veramente vivo.
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- Katia Marionni
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- La natura e i suoi
eventi
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- IL VENTO
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- È una forza della natura
- che a suo volere spazza via ciò che
trova;
- odio, amore, rimpianti.
- Porta con se mille profumi,
- soffia tra i campi
- tra la gente;
- accresce le paure
- raffredda le passioni;
- osserva la piccolezza
- e la miseria degli uomini.
- E' grande la sua maestria
- agghiacciante la sua indifferenza;
- egli osserva dall'alto
- e con ira e crudeltà
- produce cupi lamenti
- e grida e gemiti.
- Si perde l'anima mia
- fra queste grida;
- libra nell'aria
- com'una delle tante foglie
- che il vento trascina con sé
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- IL TEMPO
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- Ti osservo
- e non capisco i tuoi silenzi;
- penso
- che tu sia un airone
- libero nel tuo cielo
- nel silenzio delle tue ali
- che vibrano.
- Ti osservo
- ogni volta che non mi guardi;
- penso
- che tu sia come il mare
- così immensamente grande
- così indifferente.
- Non parlo
- mentre te ne vai;
- incurante di me, di te stesso
- segui il tuo ritmo
- e il mio cuore vuoto sa
- che mai
- tornerai indietro.
- Ricalco i tuoi passi
- ogni giorno
- ogni notte
- ma sei troppo distante da me;
- tu sei il tempo
- ed io
- non ho più nulla da dirti
- mentre ti osservo
- e certe volte, ti rimpiango.
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- IL BOSCO
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- Ricordo il cielo
- che imbruniva
- mentre il vento
- mi vestiva di freschezza.
- Le mie parole
- parlavano d'amore,
- mentre nelle mie mani
- il vento correva
- e sentivo freddo sul viso.
- Alzavo gli occhi al cielo
- mentre io stessa imbrunivo
- sotto l'ombra delle nuvole
- fra questi alberi.
- Poi la pioggia
- tra le spire di questo vento
- a soffocare le mie parole;
- a creare silenzio.
- Tacevo in questa pace;
- moriva dentro me
- il senso di vuoto
- mentre il vento entrava
- risvegliando le mie parole d'amore,
- nell'immensità
- di questa mia voglia di vivere.
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- IL CANTO DEL MARE
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- Ascolta
- il canto del mare
- che a lungo andare
- lacera il silenzio
- e al suo posto
- crea un continuo
- rifrangersi di suoni,
- emozioni.
- Onde
- e ancora onde
- inghiottiscono e sconvolgono
- le sue acque;
- ora nulla è più come
prima
- tutto
- vive di questo canto,
- di questo impeto misterioso
- progressivo
- fino alla fine dei tempi.
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- I dubbi, le domande,
i ricordi
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- TEMPO NE HO
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- Tempo ne ho
- per rincorrere amori e passioni,
- tempo ne ho
- per riflettere,
- per cercare il mio presente.
- Assopita
- dal suono del mare
- mi perdo
- nell'immensità dei miei
ricordi.
- Tempo ne ho
- per combattere i miei timori
- per dare forza
- alle mie speranze.
- Se penso
- a questi miei anni
- perduti nella quotidianità
- mi spavento
- se penso agli attimi,
- che non ho vissuto
- come avrei voluto
- capisco
- che di tempo non ne ho più;
- che tutto ciò che è
passato
- non è più mio.
- Tempo ne ho
- per rimpiangere i miei errori,
- per dire basta
- e diventare artefice del mio futuro
- di tutto ciò
- che è ancora mio.
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- QUERCIA O SALICE
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- Siamo abbastanza forti
- abbastanza pazienti
- abbastanza vivi
- per non perire
- al primo alito di vento;
- guardiamo dal basso
- questa quercia
- e con rammarico
- come un salice
- ci pieghiamo.
- Dopo la tempesta
- la quercia
- asciuga le sue braccia
- e sotto il sole
- di nuovo s'innalza.
- Il salice,
- con rimpianto e maestosità
- lascia cadere la pioggia
- e con questa
- lacrime,
- pianto di chi
- non trova
- nella propria grandezza
- l'animo coraggioso della quercia;
- l'animo di chi vive la tempesta
- e trova la forza
- di tornare a respirare,
- di accogliere il sole,
- di essere abbastanza vivo
- da non perire mai;
- nonostante il vento
- la tempesta
- e le lacrime
- di questi giorni di tristezza.
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- L'INEVITABILE TEMPO CHE PASSA
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- Osservo impotente
- l'inevitabile tempo che passa
- penso e ripenso
- al meccanico tramontare del sole;
- ascolto il vento
- che trascina con sé la
notte.
- E non c'è tempo che passa
- senza il progressivo
- eclissarsi del sole;
- e non passerebbe la notte
- senza il risveglio di questo fuoco.
- Lento, debole
- ma costante è il dilagare del
sole
- inesorabile
- la presunzione con cui si impone;
- in ogni angolo,
- in ogni animo,
- nell'inevitabile tempo che passa.
- Osservo impotente
- il tramonto delle mie emozioni più
care,
- penso
- che non ci sarà un sole
- ad eclissare il buio del mio cuore.
- Tendo l'orecchio
- nella vana speranza
- di percepire il vento;
- che gelido e indifferente
- porta via con sé il mio
presente,
- la mia voglia di fermare
- il trascorrere dei giorni;
- di tornare indietro
- prima che il mio amore morisse
- alla stregua
- dell'inevitabile tempo che passa.
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- VITA DA VIVERE
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- Rimango in silenzio
- nella mia stanza,
- sfioro con le mani
- il respiro
- che viene da dentro.
- Non riesco a dormire
- poiché il pensiero
- di questa vita da vivere
- fa troppo rumore.
- Aspetto
- che l'alba ritorni
- ad illuminare le mie coperte;
- e con lei tutto il rumore scompare
- mentre io ritrovo la pace,
- la voglia di scoprire
- ciò che sarà domani.
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- NON È UN SEGRETO
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- Non è un segreto
- che il cielo cupo
- inaridisce i cuori;
- non è facile
- aprirsi un varco
- in questo cielo;
- è impossibile
- far brillare il sole
- in un cielo senza stelle.
- E come le stelle e il sole
- sono la vita del cielo,
- l'amore e la speranza
- sono l'animo del nostro essere.
- Essere;
- non è facile essere se
stessi
- nella solitudine del cielo cupo,
- nell'indifferenza della nebbia
- che fredda
- inibisce i sensi.
- Non è un segreto
- che siamo soli
- sotto il cielo delle nostre paure,
- non è facile amare
- se si ha paura di soffrire;
- è impossibile pensare di poter
vivere
- senza dover soffrire per amore.
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- VORREI
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- Vorrei
- essere presente in ogni luogo
- per vivere il fervore
- di tutto ciò che nasce e
cresce.
- Vorrei poter guardare il sole
- senza riparare gli occhi;
- vorrei entrarvi dentro
- e divenire luminoso diffondersi.
- Vorrei capire
- i moti del vento
- la volubilità delle sue
correnti;
- vorrei essere
- pane e acqua e gioia.
- Non importa cosa o dove
- non morirò
- prima di aver visto la vita
- con gli occhi del sole
- sulle ali del vento
- con la semplicità
- di un pezzo di pane.
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