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- Tornado
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- "Signor Ministro la sentenza è esecutiva,
non possiamo opporci. Il TAR ha riconosciuto che i
suoi diritti costituzionali sono stati lesi. Voleva
diventare pilota militare, ma essendo una donna non
è stata ammessa alle selezioni. Non ha fatto
ricorso prima per motivi finanziari. Assunzione con
decorrenza immediata in un ruolo civile consono al
titolo di studio, poiché è troppo
vecchia per fare l'allieva. Inoltre ha ottenuto un
risarcimento morale: un'ora di volo su un
Tornado."
- "Presto avremo le basi piene di donne, tanto vale
rassegnarsi. Annalisa Tornado. Il nome è tutto
un programma. Sarà una suonata condizionata dal
cognome."
- "Non direi. Aveva le carte in regola."
- "La spediremo alla base di Sigonella. Forse le
passerà la voglia di sfidare lo Stato quando si
troverà in un ambiente tanto ostile e poco
femminile... Oppure saremo noi ad accettare la legge
ed a rassegnarci alla parità delle donne. Ecco
un ottimo test. Voglio un rapporto dettagliato del suo
comportamento in addestramento ed in volo."
- "...Manca un pilota... Dov'è il capitano
Zanniboni?"
- Il capo squadriglia è imbarazzato:
"Spiacente, Signore, ma il Capitano è..." Si
raschia la gola. "È in libertà,
Signore."
- "Ancora ubriaco?... Mi risponda maggiore
Delorenzi!"
- "Sissignore. Era lui il festeggiato,
Signore."
- "Non voglio alcolizzati fra i miei piloti! Non
tollererò altre sbronze!"
- Sospira, poi chiede: "Che festeggiavate,
Delorenzi?"
- "Uno scampato pericolo, Signore! Il capitano
Zanniboni si è liberato da un'arpia... Mi
scusi, Signore, intendevo una signorina. Pretendeva di
sposarlo e di spuntargli le ali!"
- Il colonnello Lamberto si morde un labbro per non
ridere. Ripensa agli innumerevoli festeggiamenti a cui
lui stesso ha partecipato. Loro, però, non si
facevano cogliere in flagrante!
- "Domattina alle cinque e venti uno di voi
darà il benvenuto a questo ingegnere A.
Tornado. Il Ministro ci ha ordinato di addestrarlo
perché possa sopportare un'ora di volo con
l'aereo spinto al massimo. Un test, insomma. La vostra
squadriglia si sobbarcherà questa rogna.
Ringraziate la bravata di ieri sera. Nessun
volontario?... Maggiore?"
- "Il capitano Matteo Zanniboni è il
"volontario", Signore."
- "D'accordo. Se lo merita! Lo escluda dai voli dei
prossimi quindici giorni.
- Due settimane di palestra e simulatore dovrebbero
essere sufficienti per un uomo di trentasei anni.
Naturalmente per gli allarmi Zanniboni
rientrerà in squadriglia."
- Le alzatacce fanno parte della routine militare,
ma per Matteo l'idea di fare da balia ad un burocrate,
di impedirgli di ficcare il naso nella base e di
portarselo in volo è davvero intollerabile. E
tutto per una stupida ragazza che si credeva
indispensabile: "Me o gli aerei? Scegli!"
- Gli aerei, naturalmente! Ah, non deve più
pensare a Marisa! Due settimane d'inferno per purgare
i suoi peccati. Mai più una storia seria. Base
che vai, ragazza che trovi. Sbadiglia annoiato.
- "Capitano il treno è ripartito ed io non ho
individuato nessun "ministeriale". Solo una ragazza mi
faceva dei segni disperati, forse voleva aiuto ed un
passaggio perché aveva uno zaino immenso e
l'aria stanca. Matura ma graziosa."
- "Aviere non siamo autorizzati a portare civili.
Neppure quelle carine. Pazienteremo cinque minuti
prima di rientrare. Se vuoi prendere un caffè
vai; aspetterò io." Il militare si allontana in
direzione del bar della stazione, mentre il capitano
affonda il viso nel quotidiano, ignorando gli ultimi
passeggeri.
- Cappello da cowboy, jeans, felpa, anfibi ed una
montagna sulle spalle, Annalisa gesticola infuriata
nella direzione della jeep militare, ma il suo
occupante non la scorge. Ha dichiarato guerra
all'aviazione da vent'anni, non si lascerà
intimidire proprio da questo capitano. È un
capo scout, abituata a portarsi lo zaino per
chilometri e chilometri, a combattere con ragazzini
agguerriti e con gli ubriachi del bar dove lavorava,
metterà in riga quel pivello ed il suo autista!
Gli butta lo zaino addosso squarciando il giornale:
"Ingegnere Tornado. Grazie per l'accoglienza,
Capitano. Informerò il Ministro. Ecco le mie
credenziali! Dov'è finito quell'incompetente di
autista?"
- Il capitano Zanniboni ha tentato di liberarsi
dell'ingrato compito che gli hanno affibbiato. In quei
quindici giorni si è finto malato, ma il medico
della base, immaginando la causa
dell'infermità, non ha abboccato.
- Ha implorato gli altri piloti di dargli
volontariamente il cambio, ha persino barato al poker
per "giocarsi" quel servizio. Tutto inutile. Una donna
alla base! Inaudito. Avevano garantito che non si
sarebbero viste per ancora cinque o sei anni almeno!
Una civile su un Tornado! Mai e poi mai! Nessuno vuol
essere complice di un simile sacrilegio.
- Eppure gli altri le hanno fatto la corte, l'hanno
invitata a cena, al cinema, a ballare, a visitare le
bellezze dei dintorni e non smettono di cantare le
lodi, ma quando si tratta di addestramento e di volare
nessuno ne vuole sapere. L'idea di portarla
lassù, di farle provare quelle sensazioni
"maschili" di forza, di libertà, di potenza lo
rende furioso. È una maledetta intrusa. La odia
con tutto se stesso.
- "Capitano Zanniboni! La smetta di fare il
ragazzino!"
- "Ma Signore!"
- "La faccio arrestare per insubordinazione!
L'Ingegnere è già salita al posto
dell'allievo pilota. È in gamba, ha i nervi
saldi, non le creerà noie. Sei minuti per
decollare! Fuori!!!"
- Scatta sull'attenti irritato ed esce. Il maggiore
Delorenzi borbotta fra sé: "Testone, hai
fortuna!"
- Da zero a dodicimila metri in tempo record,
picchiata fino a quattromila, volo rovesciato,
cabrata, impennata, volo radente. Matteo può
sbizzarrirsi senza limiti di formazione, di obiettivo,
di risparmio energetico e del velivolo. Dimentica
presto l'indesiderata passeggera. È felice di
ritrovare il proprio elemento: si lascia andare come
non aveva fatto da mesi. Le è persino grato
dell'opportunità che gli ha fornito.
- Questa considerazione gli ricorda che è
responsabile per lei.
- "Tutto bene Ingegnere?"
- Un soffio appena, percettibile nel microfono:
"Sì, Capitano!" Il pilota è stupito.
Dov'è finita la sua grinta? Giurerebbe che
è in preda ad un attacco di fifa, da
femminuccia impaurita. Peccato non poterla vedere in
faccia. "Paura?"
- "No!" La risposta è secca, risentita. Lo
sta sfidando?
- "Allora divertiamoci! Spingerò all'estremo
questa carretta."
- Il Capitano sguscia dalla cabina di pilotaggio poi
tende la mano alla passeggera che non si muove. Si
china a sganciarle la cintura e la libera dal casco,
quindi la solleva di peso per farla uscire
dall'abitacolo. La sostiene con un braccio
perché non si regge in piedi tanto trema: "E
questa non è paura, Ingegnere? Mi sposerai su
due piedi altrimenti tutti sapranno che hai avuto un
attacco di panico."
- "Giura di mantenere il segreto ed avrai una
moglie! Non sei tanto male, Capitano. Mi
sacrificherò per proteggere i diritti di trenta
milioni di italiane. Qualche buon pilota in mezzo a
loro ci sarà, anche se non sono io. Ho
desiderato per tutta la vita di volare su un Tornado
ed ho sentito l'estasi che provavi, però... Non
è la mia strada! Preferisco disegnarli gli
aerei."
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