- Il mio nome è Luca Stefanazzi, ho 18
anni e abito a Verghera in provincia di
Varese.
- Fino all'anno scorso ho frequentato il Liceo
Scentifico di Gallarate, e quest'anno
frequenterò invece l'Istituto Tecnico Agrario
Statale di Villa Cortese, avendo già superato
gli esami integrativi per il passaggio di
scuola.
- Mi sono classificato al secondo posto nel
"Concorso Esperide", un concorso di poesia per
giovanissimi poeti indetto dal liceo scentifico di
Gallarate con il patrocinio del comune, con la poesia
"Il Dipinto Incolore".
- Ho poi partecipato al concorso internazionale
"Vittorio Tolasi" della città di Orzinuovi
nella sezione poesia, ma i risultati non sono ancora
disponibili.
- Da pochi giorni ho concluso il mio primo libro
di poesie, che ho intitolato "I Mali dell'Anima", e
ovviamente il mio sogno sarebbe di poterlo
pubblicare.
- Le poesie che ora vi spedisco sono infatti
tratte da questo libro.
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- IL DIPINTO INCOLORE
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- Calma irrequieta
- avvolge il creato pensante,
- infinitamente limitato
- dalla grandezza donata;
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- esulta del vuoto
- riempito d'immagini
- di fugace bellezza
- e d'illusoria realtà.
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- Come incolore e piatta tintura
- si stende,
- cancellando gli antichi colori
- indifferente dilaga.
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- Irrequieto e calmo,
- il creato una volta pensante
- avvolge colui che l'avvolse,
- disprezzando l'origine.
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- SANGUE
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- Silente ruscello
- limpido
- abbevera la vita;
- fragorosa rapida
- degradata
- la distruzione ricrea.
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- E tu, abitante del mondo,
- ascoltandoti dentro
- dirai d'udire pulsare
- sinuosi e trasparenti ruscelli;
- allora perchè
- le rapide cavalchi con gioia?
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- POLVERE D'AMORE
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- Discostandosi dall'argentata e sorridente
copertina,
- leggiamo in noi un libro spoglio e
deserto
- da riempire solo con immagini
sognate
- e con grandi scritte appariscenti,
- pur essendo incapaci d'immaginare
sogni
- e d'apparire con splendide parole.
- Lo specchio sincero disegnerà un
secco ramo spinoso
- con un timido bocciolo in procinto di
morire,
- disegnerà un crudele sorriso dedicato
alla vita.
- Allora lo frantumeremo in mille
pezzi,
- quasi fosse verità, lo calpesteremo
stravolgendolo;
- ed uno specchio ingannevole fattosi
verbo
- disegnerà sogni d'alti libri
stampati
- e progetti futuri di rami fioriti:
- saremo polvere d'amore.
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- SOFFERENZA
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- Sprofondo
- quando un dolente gemito
- alita sul collo della vita
- sussurrando sofferenza.
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- La pelle da secoli
- respira in un oceano di sangue
- sentendo acute grida di morte,
- assaggiando avvelenate pietanze;
- vanamente,
- col suo tenue scudo di latta
- arranca
- incassando i poderosi colpi
- d'accuminate spade d'acciaio,
- che parlano
- con sibili dolenti
- e trafiggono
- con naturale spietatezza.
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- Ed ecco,
- sopraggiunge la fine della vita:
- non la morte,
- ma una vita che soffre.
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- INTOLLERANZA
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- Umido fuoco divampa,
- incenerendo l'oscurità
dell'ignoto
- illuminando l'abituale chiarore,
- umida vampa s'infiamma.
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- Umido fuoco divampa,
- indegnamente sciogliendo l'incognito
cero
- dolcemente colando in lacrime
amare,
- umida vampa s'infiamma.
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- L'occhio pensa e sogna
- per scorgere l'impossibile,
- ma la mente, squagliandosi osserva
- il diverso in cera disciolto.
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- La dignità è
sdegnata,
- l'uomo è disumano, quando
- umido fuoco divampa,
- umida vampa s'infiamma.
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