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- Cinque lune
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- Lontano, brilla quel tuo ultimo
sguardo.
- Lontano, non so dove, non so in quale parte di
me...
- nel silenzio mi hai lasciato in dono l'eco
della tua anima,
- pronta a migrare verso un destino nuovo,
sconosciuto.
- La muta immagine del tuo ricordo
- non mi ha mai abbandonato.
- Per cinque lune ha bussato,
- quieta,
- alla porta dei miei sogni,
- aiutandomi a vivere,
- con sereno decoro,
- senza inutile clamore.
- Vicino,
- ora ti scorgo, finalmente,
- nell'eterna, candida immensità,
- custodita negli occhi di un bimbo,
- che, solamente presente con tutto me
stesso
- posso cogliere...
- Ecco, sei nuovamente accanto a me.
- Ora cammineremo insieme,
- come tanto tempo or sono,
- fino a che cinque lune nuove
- segneranno la nostra futura
rinascita...
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- Pinete jesine
- (dedicata alla cara, serena memoria di zio
Augusto Ricciotti)
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- Ogni estate, all'ombra delle pinete, un
incontro,
- io, bambino e uomo, al tempo stesso,
- mi rigeneravo al cielo del tuo umile, prezioso
cammino di Vita,
- donandoti echi di giovane entusiasmo.
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- Ti sopivi alla serena brezza estiva,
- pronta a mitigare l'inclemenza del
sole,
- sapendomi sulla Via maestra
- della mia consapevole crescita.
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- Ora, frammenti della tua esistenza sono parte
di me,
- in un perpetuo anelito di vissuto
conscio,
- e tutte le volte che mi abbandonerò
all'abbraccio del mare,
- sarò attraversato, nell'animo, dal dolce
ricordo del tuo sorriso...
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- Per leggere un
suo racconto
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