Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti
Marco Caschera
Ha pubblicato il libro
- Marco Caschera - Volo d'amore
- Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi) 12x17 - pp. 32 - Euro 4,13 - L. 8.000 -
- ISBN 88-8356-277-1
- Questo libro è stato stampato con il contributo
- de IL CLUB degli autori in quanto l'autore
- è segnalato nel concorso "J. Prévert 2001"
Introduzione
- Dalla Musa ispiratrice nasce la poesia di Marco Caschera: sincera, irrazionale e votata a "volare". In un mondo dove tutto è banale e non ha senso inevitabilmente "cadono le burle di un tempo" ma niente riuscirà mai a cancellare il reale motivo per cuo l'uomo è nato: l'amore.
- Il canto d'amore di un poeta "con occhi di aquila" che vive per la poesia, che desidera "bagnare il foglio con le sue lacrime", le stesse lacrime che contengono i semi della futura felicità.
Massimo Barile
- FIGLI DI APOLLO
- Non so neanch'io con quale forza
- impugnai l'inchiostro della mia prima sofferenza:
- mi disperai, piansi, poetai... e così gioii.
- Gioii e versai la mia felicità su quel foglio nutrito di
- lacrime.
- Fu così, senza neppure accorgermene, che cantai
- l'amore.
- Una Musa Ispiratrice poggiò le sue ali sul mio animo
- e lo innalzò dove, ai piedi di Apollo,
- siedono i fedeli della poesia.
- Fu così, con l'animo rivolto a Dio,
- che iniziai a leggere i più grandi poeti...
- ...e fu così che riconobbi nel loro inchiostro le mie
- lacrime,
- quelle del dolore e della gioia, dell'amore e della poesia.
- Dalle loro penne sono nati i brividi che ho lungo la
- schiena,
- e dalla mia Musa nasce la mia poesia,
- una poesia semplice ma sincera, irrazionale e ragionata.
- Continuai a scrivere...
- Alzai la testa e scoprii d'aver volato... e fui felice,
- di quella felicità che solo i Figli d'Apollo conoscono
- e sanno trasmigrare su una pergamena.
- AMARE
- La voce di un urlatore è meno forte di colui che ama.
- L'occhio del dittatore sembra poco ambizioso
- al cospetto dell'occhio di un amante.
- Il diamante non vale nulla in confronto ad un sospiro
- consumato con la propria amata.
- E se il Sole è in grado di scaldare la terra,
- basta l'amore ad incendiare i cuori delle persone.
- Il bene di una donna verso il marito
- non è pari all'amore che ella nutre per i figli;
- così come la contentezza non è equiparabile alla felicità,
- ed una bugia ben detta non avrà mai in sé
- il valore della peggiore verità.
- La razionalità di un ricco industriale non conosce il modo
- di eguagliare in intensità la breve rima di un poeta.
- La commozione per un verso d'amore sarà sempre
- più rumorosa di uno straziante pianto di dolore.
- E la materialità del mondo non riuscirà mai
- a cancellare il reale motivo per cui l'uomo è nato: amare.
- LA NATURA IN TE
- Non mi stancherei mai di osservare
- l'ondulante movimento del mare.
- Lascerei che in eterno mi cullasse.
- Il fruscio del vento tra i capelli
- mi ricorda molto la tua risata;
- e la rugiada mattutina desta in me
- il pensiero dei tuoi lacrimanti occhi d'amore.
- Solo la natura di Dio rende giustizia
- alle sensazioni che tu sapevi darmi,
- quando le tue mani si intrecciavano alle mie,
- e le tue labbra accarezzavano la mia pelle.
- Così, per sempre rivedrò la tua dolcezza
- nei miei orizzonti vissuti.
- CADONO LE BURLE DI UN TEMPO
- Cadono le burle di un tempo.
- Piangono gli Angeli della notte.
- Nella cecità che ci circonda tutto è banale,
- e nella magnificenza del mondo tutto non ha senso.
- Lacrimano le stelle dell'universo
- come fiumi che scorrono sulla collina.
- Gli uccellini nel cielo infinito
- sono come parole sparse su un vecchio libro di scuola.
- Fiorisce l'erba al nuovo giorno.
- Rabbrividisce il mio corpo nella Luna maledetta,
- quando i sogni sono vivi
- e le parole dormono.
- Se non potessi sfidare quotidianamente la morte
- io non sarei più vivo.
- Se la vita non fosse così meschina
- io non riuscirei quotidianamente a sfiorire.
- Le fiamme dell'Inferno sono così alte
- da raggiungere il pavimento del Paradiso.
- Forse è meglio non capire
- che percepire e comunque non riuscire a capire.
- Perché la distanza tra cielo e terra
- non sarà mai misurata dai miei passi.
- Perché il gioire non sarà mai abbastanza,
- e il dolore sarà sempre troppo.
- E la mia vita sarà comunque breve,
- nonostante l'intensità con cui io la viva.
- POESIA
- Quando i tuoi vivi occhi sposano i miei morenti
- sento le nostre anime legate da un abbraccio
- che soffoca la mia voce e annebbia i miei pensieri.
- Attimi di felicità illuminano la mia vita
- come il lampo fa con la notte;
- e sorrisi mascherati spaccano l'imbarazzo tra noi
- come il tuono squarcia il silenzio dell'atmosfera.
- Tu oltrepassi le barriere della mia quotidianità,
- del mio solito pensare...
- ...del mio retorico amare.
- Estremo simbolo della perfezione
- con cui Dio ha creato i Suoi figli!
- Perdonami se ho illuminato la mia cieca mente
- attraverso il bagliore dei tuoi occhi!
- E perdonami ancora,
- se mentre la tua spalla sfiorava la mia,
- hai udito un tumulto sul mio petto:
- perdonami, perché era il mio cuore.
- GIOVINEZZA
- Corri ragazzo,
- insegui i tuoi sogni, ascolta la tua malinconia
- ed usa la forza della voce attraverso le parole.
- Nulla può abbatterti,
- perché la giovinezza difende il tuo cuore
- e stimola il tuo orgoglio.
- Non vergognarti mai delle lacrime che hai versato,
- e sii fiero anche d'aver sofferto nella vita.
- Ricorda che niente è impossibile alla tua età,
- se spinto dalla forza del volere.
- Sognare equivale all'aver realizzato i propri sogni.
- E riuscire ad amare una donna
- è l'aver posseduto tutte le donne del mondo.
- Trema dinanzi al volto crudele dell'amore,
- ma non piegare mai il tuo corpo a questa caotica forza,
- che sembra riuscire a tenerti,
- eppure non saprà mai come possederti del tutto.
- Perché tu sei il mezzogiorno della vita:
- non ricordi l'Alba
- e sei giovane per pensare al Tramonto.
- Canta, balla e divertiti,
- ma tornato a casa scrivi una poesia
- che possa rimanere in eterno testimonianza
- e ricordo della tua giovinezza.
- ONDE D'ACQUA DOLCE
- Ti sei spenta come un'onda sulla riva del mare.
- Le stelle più luminose sono meno durature
- perché consumano la propria intensità in breve tempo.
- Ma il loro potere rimane in eterno a brillare
- sul volto di chi le ha conosciute, di chi ti ha conosciuto
- e che ora sa di dover risplendere di luce propria.
- Nessuna donna sa apparire più bella di te,
- che oltrepassi le barriere dell'Infinito
- e riesci ancora a tenermi vivo,
- a far sì che io ami il tuo solo ricordo.
- Strappata alla vita così ingiustamente,
- hai dimostrato quanto grande sia la forza dell'amore,
- un amore che si era reso perfetto dinanzi a tutti,
- ma soprattutto ai nostri occhi.
- I tuoi occhi! I tuoi occhi...
- Potei ammirare il senso della vita
- quando questi piansero per la prima volta di gioia,
- quando confidai d'amarti e di esserti fedele.
- Ti sei spenta come un'onda sulla riva del mare.
- Ma quanta strada hai percorso nel tuo moto!
- Ed io, come ho goduto nell'annegare tra i tuoi flutti!
- Dannato scoglio su cui si infranse il mio amore!
- Sappi che io la terrò viva fino a quando quelle onde
- non diverranno onde d'acqua dolce.
- L'ESTREMO MISTERO
- Ho udito il profumo della tua voce
- e ho lasciato che la mia mente fosse ubriacata
- e stordita da quel candido suono
- da essere ormai soddisfatto del solo ascoltarlo.
- La mia non vuole essere una poesia d'amore,
- ma solo il foglio calcato dal sangue di un ragazzo
- che cerca di svelare a se stesso l'Estremo Mistero
- dell'Amore.
- Bagnasti il mio volto con le tue dolci lacrime,
- ed ormai non riesco più a privarmi della freschezza
- che ridonasti al fiore dei miei giovani anni.
- Venere fu crudele due volte:
- la prima, quando ti fece nascere così bella;
- la seconda, quando ti rese così impossibile a me,
- poeta che nasconde il proprio vagito di dolore
- dietro le sfumature di mille frasi.
- Dai diamanti nacquero i tuoi occhi,
- dalla spuma del mare il tuo sorriso,
- dai caldi fiori primaverili le tue labbra,
- dal fuoco che mi incendiò la tua anima.
- Da un'aquila furono trapiantati i miei occhi,
- dalle meschinità della vita nacque il mio sorriso,
- dal cuore di un poeta le mie labbra,
- da una goccia di rugiada i miei capelli,
- dalla mano di Dio la mia anima che tanto t'adorò.
- Sognerò di te quando la notte mi cullerà.
- Penserò a te quando la notte sarà troppo lontana.
- Parlerò di te quando dovrò spiegare cos'è l'amore.
- CAPIRE D'AMORE
- Quando i venti inebrieranno il tuo animo,
- quando il tuo corpo si sentirà libero da ogni giudizio,
- quando ti lascerai cullare dalle onde del mare,
- quando bacerai con il cuore e non con le labbra,
- quando sarai sfiorato dal pensiero della perfezione,
- quando sentirai che ogni tua azione è premiata,
- quando capirai che la vita ha un senso, unico e indicibile,
- quando le stelle non sembreranno così distanti,
- quando anche il più banale dei tuoi gesti avrà significato,
- quando ti sentirai un tutt'uno con l'Universo...
- ...allora avrai capito cos'è l'Amore.
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