LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Maria Laura Lencioni
Maria Laura Lencioni è nata a Lucca il 6 maggio 1964 e sin da piccola ha scritto poesie, favole, racconti brevi e riflessioni.
Conseguito il diploma di ragioneria e perito commerciale nel 1983 è a tutt'oggi mamma di due bambini, Maria Giulia e Lorenzo.
Nel campo professionale, dopo varie esperienze lavorative, è approdata ad una libera professione che le consente di ritagliare del tempo da dedicare ai suoi figli e coltivare anche i suoi hobby: leggere, scrive, cucinare, viaggiare...
Sta attualmente partecipando al suo primo concorso letterario.
 
Solo...
 
giunto all'alba del tuo quinto anno
non c'era sorriso,
non c'era sollazzo
a carezzare i tuoi giorni di sole.
Volevi crescere,
ma non trovavi di che il tuo corpo nutrire.
Ormai non cercavi l'amore
materno o del tuo prossimo;
i tuoi occhi dicevano di sopportare,
avevano capito adesso
che vivere era importante lo stesso.
Ma è difficile rivedere l'aurora a quel punto
senza cedere a quel prolungato tormento.
Il tuo piatto da troppo era sgombro,
e ora sulla terra più antica stavi sdraiato.
Non c'erano i nonni,
i genitori e i fratelli
a compiangere l'anima tua.
 
Eri solo
così come eri venuto nel mondo,
eri gelido
e inerte,
per sempre.
Nel buio della notte
ignorato,
con l'addome rigonfio dalle pene sofferte
e la bocca arsa dal sole e dalla sete implacata.
Stringevi per l'ultimo istante
quella stoviglia al tuo seno;
L'erba ti stava dappresso,
così gli alberi e gli insetti incuranti,
e tu lì, per terra gettato
come un rifiuto,
solo da stracci protetto.
Non facevi più parte del mondo.
Solo adesso perivano
eternamente con te,
le sofferenze che il tuo corpo angustiavano.
Però quale onere!
 
 
 
Come una fata...
 
Quando li guardo
così sorridenti,
ingenui,
minuti,
allora mi perdo.
 
E comincio a pensare
quant'è bella la vita:
provare ad amare,
palpare la terra,
accrescersi e prosperare.
 
Allora ringrazio mia madre
e mi sento una fata,
che la vita per incanto ha creata.
Una fata appagata,
attorniata di letizia.
 
Poi un pensiero ratto mi viene a turbare.
Quello che ai miei figli ho donato
è solamente a metà,
non per sempre è la vita
questa è la realtà!
 

 

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Inserito 21 gennaio 2000