- Verità
-
- Ho avvertito la tua presenza
- dall'attimo in cui sono nata
- ed ora ti cerco e ti inseguo,
- ma invano.
- Mi guardi dal fondo di un burrone
profondo
- dove non posso scendere;
- oppure, seduta sul ciglio della
strada,
- aspetti,
- mi fai avvicinare
- e poi, appena tendo la mano
- rapida salti
- in un banco di nebbia
- e scompari.
- Proseguo da anni su questo sentiero
- che non ha meta.
- Se mi volto indietro
- vedo l'infinito che ho percorso,
- se guardo avanti
- vedo il tuo sorriso
-
-
- Ascoltami
-
- Chi sei dunque?
- Io non ti conosco
- e tu mi sorridi;
- io mi allontano
- e tu mi stringi la mano.
- No,
- non dirmi nulla
- io non potrei capirti.
- Dimmi solo
- se vuoi seguirmi
- se vuoi tenermi per sempre
- la mano nella mano:
- vattene,
- lasciami sola piuttosto,
- ma vattene.
- Io ti dico addio
- e tu,
- ti prego,
- ascoltami.
-
-
- Angoscia
-
- Io non posso tornare ogni giorno sul
mare
- vedere il vento
- scompigliare i tuoi capelli
- e innalzare le onde spumeggianti
- nel cielo
- fermare gli spruzzi sul tuo viso
- come due lacrime.
- E come non posso far nulla per fermare
- la furia del vento
- così non posso asciugare le
lacrime
- sulle tue guance.
-
-
- Stagno
-
- Queste acque tranquille
- calme
- placide;
- queste piccole onde,
- fremiti portati dal vento
- ogni tanto qua e là
- sulla liscia superficie
- dello stagno.
- In questo specchio limpido
- vedo il sole riflettersi,
- pallido disco
- in un cielo di nuvole.
- Intorno è tutto così squallido e
grigio!
- Nessuno nel bosco
- né un fiore
- né una farfalla;
- e qui nello stagno
- perfino le rane
- si sono assopite nel fango.
-
-
- Con un dito, se voglio,
- posso toccare il sole:
- ecco, la mano s'immerge nell'acqua
- e tutto scompare.
-
- La sera è scesa improvvisa.
- Il sole si è spento.
- Il limpido specchio, ora infranto,
- rivela la vera natura del mondo.
- Un vento rabbioso percuote le canne,
- le piega,
- fino a toccare l'acqua gelida.
- Ma è stato solo un attimo,
- forse solo un mio sogno.
- Tutto è nuovamente tranquillo
- calmo
- placido;
- lo stagno mostra il suo volto
ingannatore
- di serenità
-
- e lo guardo diffidente.
- Intanto
- le rane dormono nel fango...
-
-
-
- Per leggere la
prefazione di Luisa e il cacciatore.
- Per leggere i
primi capitoli.
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