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- Illuminazioni
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- Sulla pioggia che cala insistente,
- ho messo lo spazio ed il tempo
- dentro una finestra e sul davanzale
- guardo con infinita pazienza
- il loro mescolarsi.
- È come mettere il rosso e il
blu
- ed una punta di nero sopra un foglio di
carta.
- Sarà il tuo pennello ora a
mescolare
- questi colori e a regalare al tempo
- lo spazio per guardarci nel fondo
dell'animo
- e allo spazio il tempo
- per una sola illuminazione di
desiderio.
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- Amami con la luce del fulmine
- e con la forza del tuono le nostre
labbra
- si cerchino cieche e senzienti.
- Amami come la tempesta marina sa
odiare
- e che le furie delle sue onde
- rovescino su me e su te
- tutto il coraggio oltraggioso del
sale.
- Amami troppo, perché questi
ricordi
- possano dirsi lontani,
- perché le tue labbra appena
dischiuse
- siano già così
prepotenti,
- da essere sole presagio di
eternità.
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- Il vento
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- Il vento così raro qui da noi che oggi
batte
- fuori alla soglia, è l'anima del
tempo,
- puro come il tuo respiro.
- Lo sentirai vibrare come presenza
- inquieta e burrascosa,
- invisibile ma insistente.
- Vivrà in te,
- come io lontano vivrò in te,
- ripetendo all'infinito il tuo nome
- come l'onda del mare
- e la risacca rotonda
- e sassi di vetro azzurri e verdi
- e conchiglie di schiuma spumeggianti come
vino
- e ancora mille altri ricordi
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- Roma,
- le tue strade
- lastricate di scuro,
- di lava bruciata,
- bagnate a specchio
- come la notte
- capovolta.
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- La mia anima è gatta,
- ti guarda e sorride
- con due occhi di topazio.
- Il suo corpo è rotondo
- e affogato sopra un letto di cuscini;
- Se ammicca, puoi strofinare il naso con il
suo
- e una carezza incontra il calore del
sonno
- ed il profumo del corpo;
- Con un bacio poi allunga le mani di
conchiglia
- sulle lame nascoste di un
prestigiatore.
- La mia anima è gatta gelosa
- che non tarda ad immolare il suo
traditore,
- poi, ritorna a dormire sul sangue,
rotonda,
- sognandoti viva.
- E così rinasce.
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