- Le ragioni
dell'odio
-
- Respingi la
cattiveria degli uomini.
- Quella
cattiveria che le razze portano dentro e si
tramandano.
- Perché
ci si ammazza da Est a Ovest, da Sud a
Nord?
- perché
i padri insegnano l'odio ai figli?
- Ma non
c'è ragione perché un popolo
intero
- odia il
vicino e gli fa la guerra,
- se glielo
chiedi ti risponderà che è
così e basta da sempre.
- L'odio
è un numero puro,
- come una
grandezza matematica, è un
sillogismo.
- Esso
c'è, come il sole, l'acqua, non
diminuisce,
- non cresce,
semplicemente c'è,
- e ha la forza
del vulcano, del maremoto,
- del freddo
della notte invernale dominata dal
ghiaccio,
- E alla fine
è come l'immagine delle iene
- che divorano
la carcassa dell'animale.
-
-
-
- Noi al primo
soffio di vento
-
- Al primo
soffio di vento nel bosco
- si muovono le
foglie di tutti gli alberi,
- coscienza
scossa di un'intera generazione
- quando scende
in piazza con i manifesti.
-
- Al primo
soffio di vento nel bosco
- della vita si
spostano gli animali,
- testimoni
della storia,
- a cui
dobbiamo guardare con occhi attenti
sempre.
-
- Al primo
soffio di vento nel bosco,
- d'autunno si
accorciano le giornate,
- come si
accorcia il tempo del vivere,
- e tutto si
affievolisce.
-
- Io non sono
che un animale del bosco,
- come tutti
gli altri...
-
-
- La natura e il
dolore
È
bello, da sdraiati su un prato di
montagna,
guardare le
nuvole,
bianche a
cirri, a pecorelle.
E a volte
formano figure di animali,
o di alberi,
di case, di umanità.
Dalla terra
il cielo, dal cielo alla terra,
tu e
null'altro nelle tasche e nella
testa.
Odore di
terra, di terra amata,
roccia,
roccia viva e ricca di vita,
lenisce il
dolore delle vicende.
Puoi fare e
scrivere tutto quello che vuoi,
ma il dolore
qualche volta non si fermerà
-
- Poema
dell'essere
Sei, sei,
quante volte ti ho detto che sei, e
sei il
vulcano, il maremoto,
e tutto
ciò che non riesco neppure a
immaginare,
questo amore
per tutto ciò che non riesco
neppure a
dire.
Ma so che sei
con me come la terra e la morte,
un'esplosione
di giacinti in primavera.
E di
più, sei il tempo che non
scorre,
non cancella,
non umilia, sei più forte del
tempo che
domina.
Sei il tempo,
il tempo della pace.
-
- Gli
anni
Gli anni sono
il riflesso del nostro specchio,
la nostra
ombra lieve.
Sono gli
unici compagni di viaggio,
sono la
grande valigia
pesante
sempre di più,
Sono il fiume
che attraversa
la
città e la scava,
asciutto o in
piena,
non cambia il
percorso.
Sono i nostri
parenti,
gli amici, i
nemici,
la nostra
poesia
scritta nel
buio della notte
su una
pietra, una poesia che si perde.
Gli anni sono
i nostri genitori
visti da
dietro.
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