- Sonia Quintavalla è
nata a Colorno (Pr), dove attualmente risiede con la sua
famiglia, il 3 luglio 1968.
- Ha conseguito la
maturità magistrale a Parma nel 1986 ma non ha mai
esercitato la professione. Da diversi anni è
impiegata in una ditta della zona.
- Ha iniziato a scrivere
tenendo il classico diario personale nel quale
però si è trovata a scrivere anche
riflessioni che estraniavano dalla vita reale che stava
seguendo, riportando maggiormente i suoi stati
d'animo.
- Dopo tanto leggere e
rileggere e scrivere, quest'anno ha preso la decisione
d'istinto di partecipare a concorsi
letterari.
- Adora giocare con il suo
bambino, ama la fotografia e collezionare francobolli,
oltre naturalmente a scrivere di getto, in qualsiasi
momento della giornata in cui il suo animo lo
richieda.
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- Buio
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- Presentimento di morte, paura:
- questo è per il mio cuore il
buio.
- Non si può mai sapere cosa portano le
tenebre
- Il bene, il male.
- Solo una candela può dare vita ai miei
occhi
- Pieni di malinconia, dolore, disperazione,
angoscia...
- È la luce della stessa che mi
sorregge,
- mi sussurra di non arrendermi ancora:
- è troppo presto, la gioventù si
ha una volta sola e
- dura così poco...
- Ma io vivo nel terrore che questa fiamma che
lotta ora
- disperatamente per non farsi sopraffare dal
buio,
- un giorno si possa spegnere e allora
sarà il buio
- più profondo...
- per i miei occhi giovani.
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- 17.2.1986
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- La
felicità
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- La mia felicità non esiste:
- non un momento senza dolore,
- non un momento di vera gioia.
- Felicità labile.
- Felicità inesistente.
- La felicità è pace
familiare,
- il momento di un dono,
- un bacio nel tramonto,
- la riacquistata salute
- dopo una lunga malattia.
- Forse anche la morte è portatrice di
felicità,
- di pace per il cuore tormentato
- da continui affanni.
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- 5.6.1986
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- Niente e nessuno potrà
aiutarmi
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- Sono caduta e mi sono rialzata,
- ma sono caduta ancora
- e ora resto così.
- Nessuno e niente potrà più
aiutarmi
- a rialzarmi.
- Prima chiedevo aiuto e ho sempre
trovato
- Qualcuno che passava su quella lunga
strada.
- Ora ho solo il desiderio di restare
lì,
- dove sono.
- Niente mi farà rialzare
- Se le mie gambe non lo vorranno;
- nessuno mi allungherà più la
mano
- se il mio cuore non vorrà.
- Solo così potrò sfuggire agli
inganni
- e alle sofferenze che ne derivano:
- le gambe potrebbero cedere
- e la mano potrebbe scivolare via dalla
mia
- mentre mi alzo,
- e mi ritroverei di nuovo caduta su quella
strada
- dove non passa mai nessuno.
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- 10.2.1987
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- Ritratto
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- Pittore,
- dipingi pure sul mio volto i colori della
primavera;
- dona ai miei capelli il colore
dell'oro;
- ma lascia trasparire dall'espressione dei miei
occhi
- le tinte forti della passione e
- quelle del gelo più rigido
- a monito di chi mi vuole avvicinare.
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- 2.2.1999
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- Fotografia
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- Una foto mi accompagna.
- Una foto ormai segnata dal tempo
- nei suoi colori non più così vivi
come allora.
- Ricordi persi negli anni trascorsi.
- I tuoi occhi fissi nei miei.
- La loro luce,
- la mia luce
- persa in un ricordo.
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- 15.3.1999
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