- Tiziana Pannunzio è nata a Roma il 14
agosto 1963; ha compiuto i suoi studi universitari di
filosofia e teologia presso la Pontificia
Università Gregoriana di Roma ed attualmente
è iscritta al Pontificio Istituto Biblico di
Roma per la specializzazione in Sacra Scrittura.
Collabora alla rivista di musica classica "PianoTime",
unendo così la sua passione per la musica al
piacere della scrittura...
- Accademica Valentiniana di merito, scrive
poesie e racconti da quando aveva sei anni, tuttavia
soltanto da poco tempo ha iniziato a partecipare ad
alcuni premi letterari, con risultati più che
incoraggianti, fra i quali il quarto posto nella
sezione narrativa del concorso "Marguerite Yourcenar
1999", il terzo premio per il racconto breve e la
segnalazione di merito per la poesia al concorso
"Cercasi autore 1999", il primo premio per la poesia
tradizionale ed il quarto per la narrativa a tema alla
14ª rassegna d'arte e letteratura "Città
di Viareggio - Omaggio al Carnevale 2000", il primo
premio per la narrativa al "XXX Premio San Valentino".
Molti suoi lavori sono stati pubblicati sulle
antologie dei premi ai quali ha partecipato.
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- Per leggere il
racconto 4 classificato al concorso Marguerite
Yourcenar 1999
- Classifica Concorso
Marguerite Yourcenar 1999 sezione narrativa
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- SORRISO
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- Ti penetra nel cuore
- senza difesa,
- mesto rasserenarsi
- di un'anima annegata.
- Contrasto assurdo
- e indecifrabile,
- silenziosa offerta
- al cielo del tuo Dio.
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- SERA
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- Un disco per scaldare
- questa stanza deserta
- ed un foglio di carta
- per legare i miei pensieri.
- Le ombre traballano sui muri,
- una matita per compagna,
- i rumori della strada
- dietro i vetri appannati.
- All'improvviso
- il silenzio della sera:
- finestre illuminate
- e gente che si affretta verso casa.
- Una lacrima di fuoco
- nel mio cuore.
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- Sogno
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- Pensare
- e ripensare
- nella notte
- che si avvolge
- nel silenzio.
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- Sognare
- cose ormai lontane:
- un libro aperto, un fiore,
- una finestra, il vespro
- che risuona nella sera.
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- Non volersi svegliare
- al mattino,
- separarsi dal sogno così.
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- Pioggia
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- E piove ancora
- sul grigio delle strade
- e sui palazzi attossicati
- di cemento,
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- forse per lavare via
- l'infetta efficienza
- del progresso.
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- Inutilità
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- Quando diventi
- il pagliaccio di te stesso
- e ti stampi sulla bocca
- un sorriso non tuo,
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- se non mostri quel che sei,
- la tua parte vera,
- non maschera o finzione,
- a che serve ogni parola?
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- Note
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- La musica che vola
- dalle mie labbra
- è una melodia senza parole,
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- è sorridere per la luce
- che rischiara la terra,
- per un arcobaleno
- improvviso nel cielo.
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- Mi basta un poco di vento
- che disperda i miei pensieri
tristi:
- la canzone dei miei anni
- è la libertà di un sorriso
stanco.
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