LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Valter Tarabella

Valter Tarabella.
È nato a Gramolazzo, comune di Minucciano, in provincia di Lucca il 31 luglio 1949. Ha lavorato come assistente-educatore presso il Centro medico "Don C. Gnocchi" a Marina di Massa con bimbi portatori di handicap. Quindi, dopo una breve parentesi come operaio, è stato distaccato come sindacalista ed ha ricoperto la carica di responsabile della zona media valle-garfagnana per la categoria dei tessili-abbigliamento. Il 21 marzo 1986 si è laureato in Filosofia, presso l'Università di Pisa, con tesi di ricerca sperimentale di Psicologia generale (titolo della tesi: "Valori ed atteggiamenti di donne garfagnine"). Dopo alcuni anni di insegnamento presso l'I.P.S.I.A. di Castelnuovo Garfagnana, per materie letterarie, e nei corsi per adulti, ha avuto l'assegnazione della sede presso la Scuola Media di Vagli Sotto, come docente di Italiano, Storia e Geografia.
È sposato con Angela ed ha un figlio di venti anni di nome Fabrizio.
 
 
 
 
 
Fiore di sangue
(Canto in ricordo di mio zio)
 
Solo un ampio fiore vermiglio sulla fronte
Che stillava rugiada di morte
Sugli occhi fanciulli di luce smarrita
Sui baffi sottili d'attore
Sulla bocca socchiusa a dire sorpresa
 
Cavalcava ogni giorno quel robot gigantesco
Guidava il suo braccio uncinato
A pescare massi di lastre e blocchi di marmo
 
Ma quella mattina non doveva
Il sogno parlava!
Viscido era il mostro
Ghignante nell'attesa
 
Lo so il profitto smaniava
Il dovere chiamava...
Un prato di margherite lucenti sembrava
Il piazzale a lui che cadeva...
 
Solo un ampio fiore vermiglio sulla fronte
Che stillava rugiada di morte
Sugli occhi fanciulli di luce smarrita
Sui sottili baffi d'attore
Sulla bocca socchiusa a dire sorpresa
 
Mia zia
Rivoli bruciati lungo le bianche gote
Attenuavano l'abisso del dolore
Mentre stringeva al petto i suoi cuccioli
Inconsapevoli e tremanti
 
Mio padre
Pallido e di nero vestito
Fragile quercia scossa da brividi
Parlava con voce sconosciuta alla sua forza
 
Solo un ampio fiore vermiglio sulla fronte
Che stillava rugiada di morte
Sugli occhi fanciulli di luce smarrita
Sui baffi sottili d'attore
Sulla bocca socchiusa a dire sorpresa
 
Una mattina il gigante assassino
Riverberando luci multicolori
Giaceva massiccio ed inerte
Sul piazzale sconvolto
 
Un vento tempestoso nella notte
L'aveva travolto
Vendetta era fatta ai miei occhi di bimbo
 
Ma oggi sono cosciente
Che lo sfruttamento e il dominio reale
Condensa il metallico automa capitale
Alla sofferenza ed al sudore indifferente
Come se l'essere umano fosse un Niente
 
Solo un ampio fiore vermiglio sulla fronte
Che stillava rugiada di morte
Sugli occhi fanciulli di luce smarrita
Sui baffi sottili d'attore
Sulla bocca socchiusa a dire sorpresa.
 
 
 
Se mettessimo Marx in soffitta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
L'origine del plusvalore e dello
Sfruttamento
Tornerebbe ad essere mistica
 
Se mettessimo Marx in soffitta
Lo studio dell'economia
Sarebbe sempre meno critica
 
Se mettessimo Marx in soffitta
Le teorie sulla società
Sarebbero sempre più aria fritta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
La lotta di liberazione degli
Oppressi
Sarebbe presto sconfitta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
La sottomissione del lavoro al
Capitale
Sarebbe inesorabilmente prescritta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
Tutta quanta l'umanità
Sarebbe sempre più derelitta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
La dominanza del profitto
Sarebbe alquanto dritta
 
Se mettessimo Marx in soffitta
La comprensione della Storia
Tornerebbe ad essere circoscritta
Alla provvidenza di manzoniana
Memoria
 
Se mettessimo Marx in soffitta
La lotta di classe
Sarebbe di nuovo mascherata
Dall'illusione interclassista
 
 
 
Una notte di fine "99"
 
Con stupore
quella sera
ho scoperto la luna
 
Immensa e splendente
Dea
enigmatica e silente
 
Nell'avorio luminoso del suo volto
galleggiavano
pensieri d'amore per te.
 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it . Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
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©2000 Il club degli autori, Valter Tarabella
Per comunicare con il Club degli autori:
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ins. 1 febbraio 2002