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- La stella e la
luna
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- Una
notte
- Nella grande
volta celeste
- Si accese la
luce di una giovane Stella.
- Ella era
lucente e bella
- E si voltava
curiosa intorno
- Nel grande
velluto del Cielo
- Finché
non posò il suo sguardo
- Sulla luce
che rischiarava la notte,
- E vide la
Luna.
- "Chi
è?" domandò
spaventata,
- "La signora
notturna del Cielo,
- Ella è
bianca, pura, divina,
- E noi tutte
non guardiamo che lei".
- Alla Stella
batté forte il cuore
- E si strusse
d'Amore per lei,
- Pregò
ogni sera il Padre Celeste
- Affinché
l'avvicinasse alla Luna,
- Ma ella era
lontana e crudele,
- Immobile
nella sua silenziosa bellezza,
- E pareva
ignorare il suo Amore.
- Così
la giovane Stella arse tanto
- Che l'Amore
più forte consumò
- Il suo povero
cuore
- E dopo il
fuoco più intenso
- L'ultima
fiamma brillò
- E spegnendosi
chiamò il suo Amore.
- Un Angelo
pietoso del Cielo
- Volò
dalla Luna piangendo
- E le
portò quel grido estremo,
- E quando lei
seppe
- Ch'ella si
spegneva
- Pianse tanto
per la povera amante
- Che una
pioggia di lacrime ardenti
- Sconvolse la
tranquillità del Cielo.
- Ella non
poteva amare,
- Immobile
com'era lassù,
- Ma in
quell'istante amò la Stella
- E la piccola
luce lo seppe
- E si spense
contenta.
-
- Come la
Stella amò la Luna
- Così
io amo te, lontano.
- E
t'amerò per sempre,
- Ed un giorno
una nuvola bianca
- Scenderà
dal Cielo ad avvolgerci
- In un
abbraccio eterno.
-
- Fantasia
-
- Sogno delle
mie notti,
- Pensiero dei
miei giorni,
- Io non
trascorro un'ora
- Senza
ricordare che tu respiri
- Come me su
questa terra,
- Senza sentire
che ti scaldi
- A questo
stesso sole,
- Senza sapere
che rabbrividisci
- Come me al
soffio
- Di questo
gelido vento,
- Ma tu non
conosci la mia pena
- E non ricordi
la mia immagine.
- Così
il mio sogno è bagnato
- Da gocce di
cristallo
- Che si
chiamano lacrime.
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