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                   Fili
                  d'argento Di lì a poche ore sarebbe arrivata la
                  notte di Capodanno, la fatidica notte di Capodanno,
                  durante la quale tutti sarebbero stati obbligati a
                  far festa, ad urlare, a divertirsi, a lanciare per
                  aria giarrettiere rosse e ad imbottirsi di
                  lenticchie e panettone; E anche lei avrebbe fatto
                  lo stesso &endash; era tutto pronto, tutto
                  prenotato; avrebbe cenato gomito a gomito con
                  persone che ben poco avevano da spartire con i
                  desideri del suo cuore; avrebbe sopportato con un
                  sorriso battute di dubbio gusto; si sarebbe anche
                  un po' divertita, avvolta con piacere nel suo
                  splendido abito da sera, gustando con parsimonia i
                  cibi abbondanti e genuini del ristorante semplice
                  ma tipico e accogliente. Ed era comunque grata di
                  avere persone con cui trascorrere la notte di San
                  Silvestro: nel mondo, chissà quanta gente
                  sola e senza amici avrebbe pagato anche solo per un
                  brindisi in compagnia! Lei poteva addirittura
                  scegliere: avrebbe potuto rifiutare l'invito
                  &endash; cosa che non sarebbe stata gentile
                  &endash; e scegliere di stare con altri; o
                  andarsene alla messa di mezzanotte nel grande
                  santuario lì vicino, e poi uscire nella
                  notte &endash; la prima notte dell'anno &endash; e
                  camminare sulla neve in mezzo ai pini, guidata
                  dalla luna piena, a braccetto col buon Dio,
                  raccontandogli i suoi progetti per i mesi futuri e
                  pregandolo di guidarla sempre con severità e
                  amore.Tutto sommato era questo che la sua anima
                  chiedeva: iniziare il nuovo anno dando la mano al
                  cielo e continuarlo allo stesso modo. Non era
                  così importante ciò che l'anno le
                  avrebbe portato, ma come lo avrebbe
                  vissuto.Tutto era prenotato, il momento si
                  avvicinava
 Guai se gli altri commensali
                  avessero potuto leggerle nell'anima e scorgere la
                  luce della luna piena e il candore della neve e il
                  nero dei pini che danzavano nei suoi occhi! Ma, in
                  fondo, il pensiero non la disturbava più di
                  tanto. Meglio ancora, se avessero letto
                  chiaramente, un fotogramma dopo l'altro, le
                  immagini del suo Capodanno personale.Così non avrebbe dovuto spiegare
                  niente.Sarebbe stato troppo difficile da
                  spiegare.Certe cose si comunicano solo con le note
                  che nascono nell'anima e volano leggere
                  direttamente da un cuore all'altro, senza il peso
                  dei suoni a cui noi siamo abituati. Se tutti
                  avessero saputo, come si sarebbe subito sentita
                  sollevata, libera, più forte! Ma
                  probabilmente non sarebbe stato così. Il suo
                  cuore, allo scoccare della mezzanotte, sarebbe
                  volato qualche centinaio di metri più in
                  alto, fra gli alberi nei pressi del santuario,
                  mentre lei avrebbe distribuito sorrisi seduta al
                  suo tavolo, con la coppa di spumante fra le
                  mani
 Si sentì sola. Le venne un
                  brivido mentre, in una frazione di secondo, le
                  passarono davanti gli ultimi capodanni che aveva
                  trascorso e i mesi che li avevano preceduti. Come
                  spesso faceva quando lo smarrimento cercava di
                  travolgerla, prese il suo quaderno segreto e
                  iniziò a scombiccherare una lettera
                  indirizzata al cielo, senza badare troppo alla
                  sintassi, tanto meno alla bella scrittura. Le
                  lunghe linee nere e morbide che si rincorrevano
                  sulla carta formando fitti e confusi ricami di
                  parole, sembravano trascinare con sé, nella
                  loro folle corsa, le pietre formate dalla sabbia di
                  pensieri che scorreva continua, e scioglierle in
                  inchiostro. Lentamente, le paure e lo smarrimento
                  provati di fronte alla propria vita iniziarono a
                  trasformarsi in qualcosa di più dolce strano
                  insieme. Era un sentimento avvolgente che le
                  permetteva di entrare nel cuore delle persone a lei
                  più vicine &endash; i suoi genitori, gli
                  amici più cari &endash; e di sentire la loro
                  tristezza e la loro gioia accumulate nel tempo; e
                  pieno cresceva in lei il desiderio di accogliere
                  tutte queste persone in un grande abbraccio per
                  poter comunicare loro tanto affetto e tanta
                  sicurezza per il presente e il futuro. Continuando
                  a scrivere velocemente vedeva le parole staccarsi
                  dalla carta e diventare sempre più sottili,
                  sempre più simili a fili d'argento che
                  salivano verso il cielo quasi invisibili, tenui
                  bagliori nel buio quando una stella per caso posava
                  la sua luce su di loro. E passando di stella in
                  stella arrivavano al culmine del cielo, per poi
                  scendere di nuovo leggeri e luminosi verso il
                  basso, come i fili di un enorme albero di Natale
                  sul tetto del mondo. E gli angeli, indaffarati, se
                  li passavano di mano in mano; volando febbrilmente
                  ne posavano gli estremi ora in una casa, ora in
                  un'altra, raggiungendo tutte le persone sparse per
                  il mondo che le avevano lasciato la loro immagine
                  nel cuore anche se non lo sapevano. Ma a lei tutto
                  questo non bastava. C'erano ancora troppe case
                  senza luce, troppe menti intorpidite, troppo
                  affetto e tenerezza che le scoppiavano nell'anima e
                  che bisognava liberare. Così gli angeli
                  continuarono a spostarsi da un lato all'altro delle
                  strade, da una parte all'altra della terra,
                  portando minuscole scintille d'amore in tanti
                  vecchi sguardi stanchi, in focolari spenti, in
                  cuori troppo freddi e sfiduciati per desiderare
                  ancora attizzare il fuoco della speranza. Pian
                  piano il mondo veniva avvolto in una fitta rete
                  d'argento. Sempre più persone sentivano
                  muoversi nell'animo ondate di affetto incontenibile
                  verso familiari, amici e sconosciuti, senza capire
                  perché ma piacevolmente sorprese. Non
                  sapevano di essere legate da invisibili fili
                  d'amore. E d'un tratto le parole che velocemente
                  continuavano a venire scritte iniziarono a
                  trasformarsi in granelli minuscoli e scintillanti e
                  salirono fino al culmine del cielo, per poi cadere
                  come preziosissima neve su ogni angolo della terra
                  sottostante, su ogni tetto, ogni foglia, ogni filo
                  d'erba, ogni mano vuota, per bagnare d'amore anche
                  gli esseri più piccoli e i luoghi più
                  reconditi che i fili no riuscivano a
                  raggiungere
 Tutto si svolse nella magia di
                  una notte.Il mattino dopo il mondo era pronto a
                  ricevere l'anno nuovo avvolto in uno splendido
                  mantello d'argento.
 
               
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