Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti

Enea Grosso
Con questo racconto ha vinto il secondo premio del concorso Concorso Letterario Fonopoli 1999 sezione narrativa
 
Per leggere l'opera 15° classificata nel concorso Poesie in Cornice 1997
 
Fili d'argento
 
Di lì a poche ore sarebbe arrivata la notte di Capodanno, la fatidica notte di Capodanno, durante la quale tutti sarebbero stati obbligati a far festa, ad urlare, a divertirsi, a lanciare per aria giarrettiere rosse e ad imbottirsi di lenticchie e panettone; E anche lei avrebbe fatto lo stesso &endash; era tutto pronto, tutto prenotato; avrebbe cenato gomito a gomito con persone che ben poco avevano da spartire con i desideri del suo cuore; avrebbe sopportato con un sorriso battute di dubbio gusto; si sarebbe anche un po' divertita, avvolta con piacere nel suo splendido abito da sera, gustando con parsimonia i cibi abbondanti e genuini del ristorante semplice ma tipico e accogliente. Ed era comunque grata di avere persone con cui trascorrere la notte di San Silvestro: nel mondo, chissà quanta gente sola e senza amici avrebbe pagato anche solo per un brindisi in compagnia! Lei poteva addirittura scegliere: avrebbe potuto rifiutare l'invito &endash; cosa che non sarebbe stata gentile &endash; e scegliere di stare con altri; o andarsene alla messa di mezzanotte nel grande santuario lì vicino, e poi uscire nella notte &endash; la prima notte dell'anno &endash; e camminare sulla neve in mezzo ai pini, guidata dalla luna piena, a braccetto col buon Dio, raccontandogli i suoi progetti per i mesi futuri e pregandolo di guidarla sempre con severità e amore.
Tutto sommato era questo che la sua anima chiedeva: iniziare il nuovo anno dando la mano al cielo e continuarlo allo stesso modo. Non era così importante ciò che l'anno le avrebbe portato, ma come lo avrebbe vissuto.
Tutto era prenotato, il momento si avvicinava… Guai se gli altri commensali avessero potuto leggerle nell'anima e scorgere la luce della luna piena e il candore della neve e il nero dei pini che danzavano nei suoi occhi! Ma, in fondo, il pensiero non la disturbava più di tanto. Meglio ancora, se avessero letto chiaramente, un fotogramma dopo l'altro, le immagini del suo Capodanno personale.
Così non avrebbe dovuto spiegare niente.
Sarebbe stato troppo difficile da spiegare.
Certe cose si comunicano solo con le note che nascono nell'anima e volano leggere direttamente da un cuore all'altro, senza il peso dei suoni a cui noi siamo abituati. Se tutti avessero saputo, come si sarebbe subito sentita sollevata, libera, più forte! Ma probabilmente non sarebbe stato così. Il suo cuore, allo scoccare della mezzanotte, sarebbe volato qualche centinaio di metri più in alto, fra gli alberi nei pressi del santuario, mentre lei avrebbe distribuito sorrisi seduta al suo tavolo, con la coppa di spumante fra le mani… Si sentì sola. Le venne un brivido mentre, in una frazione di secondo, le passarono davanti gli ultimi capodanni che aveva trascorso e i mesi che li avevano preceduti. Come spesso faceva quando lo smarrimento cercava di travolgerla, prese il suo quaderno segreto e iniziò a scombiccherare una lettera indirizzata al cielo, senza badare troppo alla sintassi, tanto meno alla bella scrittura. Le lunghe linee nere e morbide che si rincorrevano sulla carta formando fitti e confusi ricami di parole, sembravano trascinare con sé, nella loro folle corsa, le pietre formate dalla sabbia di pensieri che scorreva continua, e scioglierle in inchiostro. Lentamente, le paure e lo smarrimento provati di fronte alla propria vita iniziarono a trasformarsi in qualcosa di più dolce strano insieme. Era un sentimento avvolgente che le permetteva di entrare nel cuore delle persone a lei più vicine &endash; i suoi genitori, gli amici più cari &endash; e di sentire la loro tristezza e la loro gioia accumulate nel tempo; e pieno cresceva in lei il desiderio di accogliere tutte queste persone in un grande abbraccio per poter comunicare loro tanto affetto e tanta sicurezza per il presente e il futuro. Continuando a scrivere velocemente vedeva le parole staccarsi dalla carta e diventare sempre più sottili, sempre più simili a fili d'argento che salivano verso il cielo quasi invisibili, tenui bagliori nel buio quando una stella per caso posava la sua luce su di loro. E passando di stella in stella arrivavano al culmine del cielo, per poi scendere di nuovo leggeri e luminosi verso il basso, come i fili di un enorme albero di Natale sul tetto del mondo. E gli angeli, indaffarati, se li passavano di mano in mano; volando febbrilmente ne posavano gli estremi ora in una casa, ora in un'altra, raggiungendo tutte le persone sparse per il mondo che le avevano lasciato la loro immagine nel cuore anche se non lo sapevano. Ma a lei tutto questo non bastava. C'erano ancora troppe case senza luce, troppe menti intorpidite, troppo affetto e tenerezza che le scoppiavano nell'anima e che bisognava liberare. Così gli angeli continuarono a spostarsi da un lato all'altro delle strade, da una parte all'altra della terra, portando minuscole scintille d'amore in tanti vecchi sguardi stanchi, in focolari spenti, in cuori troppo freddi e sfiduciati per desiderare ancora attizzare il fuoco della speranza. Pian piano il mondo veniva avvolto in una fitta rete d'argento. Sempre più persone sentivano muoversi nell'animo ondate di affetto incontenibile verso familiari, amici e sconosciuti, senza capire perché ma piacevolmente sorprese. Non sapevano di essere legate da invisibili fili d'amore. E d'un tratto le parole che velocemente continuavano a venire scritte iniziarono a trasformarsi in granelli minuscoli e scintillanti e salirono fino al culmine del cielo, per poi cadere come preziosissima neve su ogni angolo della terra sottostante, su ogni tetto, ogni foglia, ogni filo d'erba, ogni mano vuota, per bagnare d'amore anche gli esseri più piccoli e i luoghi più reconditi che i fili no riuscivano a raggiungere… Tutto si svolse nella magia di una notte.
Il mattino dopo il mondo era pronto a ricevere l'anno nuovo avvolto in uno splendido mantello d'argento.
A volte sento fiori
 
A volte
sento fiori di bellezza
che mi sbocciano nell'anima
e vorrei mani amiche
a cui poterli donare.
Però spesso sono sola
coi miei mazzi di parole
ed allora corro
dove sono le risaie
fra brandelli di baraggia*.
E se posso
parlo al mare,
mi siedo sulla spiaggia
e riempio di bellezza
il mio sguardo e la mia anima
fino a quando non sento
da sola, nel silenzio,
fiori nuovi sbocciare
ed è ora di partire.
 
 
* La baraggia è la tipica savana biellese
in via di estinzione.

 

Concorso Letterario Fonopoli 1999 sez. narrativa
 
PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2000 Il club degli autori, Enea Grosso.
Per comunicare con il Club degli autori: info@club.it
 
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |

ins. 29 settembre 2000