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               Gli
               gnomi e il sottobosco della Valle di
               Spluga
 In una delle mie solite passeggiate in montagna, meta,
               il lago di monte Spluga, stanco per la lunga
               camminata, decido di abbandonare il sentiero per
               andare riposarmi all'ombra di un grande castagno,in
               località Casera Spluga, manca poco alla meta,
               ma preferisco arrivare riposato. Mentre mi avvicino,
               ai piedi di questo grande albero, dentro ad una
               fessura, mi sembra di vedere qualcosa muoversi, mi
               chino per vedere meglio, ma non credo ai miei occhi,
               quel qualcosa che ho visto muoversi, sembrano dei
               piccoli gnomi, alti come dei topolini, con vestiti
               colorati, lunghi cappelli rossi a forma di cono, ai
               piedi degli stivali neri. Li vedo in continuo
               movimento, ma non riesco capire cosa stanno facendo,
               sono troppo emozionato, c'è buio dentro questo
               buco e poi sono molto piccoli. Decido di rientrare
               subito a casa, pensando che se anche tutto quello che
               ho visto mi sembra incredibilmente vero, sicuramente
               è un'allucinazione causata da una eccessiva
               stanchezza, in effetti in questa scarpinata ho
               faticato molto per delle ripide salite e per il lungo
               percorso. Cerco di allontanare da me la fantasia di
               ciò che credo di aver visto, ma non ci riesco,
               quella notte fatico a dormire, io quegli gnomi li ho
               veramente visti, altro che invenzione, mi addormento
               con l'idea che all'indomani sarei sicuramente
               ritornato al grande castagno degli gnomi.
Il
               mattino di buon'ora sono già in piedi, telefono
               ad un amico di Cevo, mio compaesano e lo invito ad
               un'incredibile uscita in montagna, dopo qualche ora
               con gli zaini sulle spalle siamo già sul
               sentiero. Spiego allora al compagno di camminata per
               quanto faticherà a crederci l'incredibile
               visione degli gnomi del giorno prima, si ferma mi
               guarda cercando di capire se lo sto prendendo in giro
               o se sono diventato improvvisamente matto. Lo
               rassicuro sulla mia psiche e che sono sicuro che anche
               lui li avrebbe visti. Riprendiamo la marcia con il
               compagno non poco preoccupato per la mia salute
               mentale. Dopo qualche ora di marcia, arriviamo a
               Casera Spluga, sul sentiero, che porta al lago di
               Spluga, in lontananza vedo il grande castagno, il
               cuore mi batte fortissimo, li avrei rivisti? Li
               avrebbe visti anche l'incredulo compagno? Fra un po'
               lo avremmo saputo. Mi avvicino piano piano, seguito
               dal mio scettico complice, questa volta ho portato con
               me anche una torcia, la punto dentro la cavità
               dell'albero illumino e,...e niente non si vede
               assolutamente nulla di ciò che credevo di
               vedere, avrò sbagliato castagno forse? No,
               l'albero è proprio quello, mi devo rassegnare
               che è stata pura fantasticheria? Il mio
               accompagnatore, arrabbiato, e nello stesso momento
               preoccupato per quanto mi ero convinto di aver visto,
               preferisce non dirmi nulla e in silenzio ci
               incamminiamo verso valle.Salutandomi, l'amico mi invita ad un periodo di
               riposo, che magari la storia degli gnomi è un
               sintomo di eccessiva stanchezza. Annuisco e lentamente
               mi avvio verso casa. Dopo poco più di 2 ore,
               sono di nuovo ai piedi del grande castagno,
               discretamente mi avvicino, e ancora prima di accendere
               la torcia per far luce dentro questa tana li vedo, mi
               stropiccio gli occhi, riguardo con la torcia e cribbio
               esistono davvero, li vedo benissimo, sono tanti, si
               muovono in continuazione, ma la mia attenzione si
               concentra su uno in particolare, sembra mi saluti, mi
               avvicino per vedere meglio e ne sono sicuro, mi sta
               proprio salutando con la manina, o sta cercando di
               attirare la mia attenzione? A fatica riesco a
               distinguere questo gnomo, dalla lunga barba bianca,
               che al contrario degli altri gnomi che sembra si
               muovano in maniera disordinata, continua gesticolare
               verso di me, capisco o almeno credo di capire che
               voglia dirmi qualcosa.
Quale
               linguaggio userà per farsi capire? E io come
               gli rispondo? Ad un certo momento lo gnomo dalla lunga
               barba bianca esce dal buco dell'albero e si posiziona
               sopra una radice in superficie del grande castagno.
               Richiama ancora la mia attenzione con dei movimenti
               che sembrano una danza, cosa significherà mai?
               Credo che quello possa essere il linguaggio che usa
               per comunicare con me, ma come comprenderlo?, come
               decifrarlo o interpretarlo? Ripete questa danza,
               queste gesta più volte, ma non ci capisco
               nulla. Cerco di memorizzare tutti i movimenti e provo
               a dargli un senso.Allora,
               comincia con il battersi il petto, poi mi indica con
               un dito, scende dalla radice, raccoglie una castagna e
               a fatica me la pone ai piedi, ritorna sulla radice e
               mi volge le spalle, poi mi indica con tutte e due le
               mani, comincia a girare su se stesso, quindi a gambe
               divaricate alza le braccia al cielo, si indica con
               tutte e due le mani, delicatamente raccoglie un petalo
               di un fiore e lo avvicina al fiore da dove è
               caduto e comincia di nuovo girare su se stesso, ma con
               gli occhi chiusi, si indica nuovamente con le 2 mani,
               raccoglie un qualcosa da terra, forse una bacca? E
               lentamente la mangia. Rimane così immobile per
               un po', quindi scende dalla radice e rientra nel suo
               rifugio. Ormai è già tardo pomeriggio e
               il sole comincia ad allontanarsi, decido allora di
               rientrare, mi incammino verso Ceso con un solo
               pensiero, capire chi sono e cosa vogliono farmi
               sapere. Ogni volta che ne avevo la possibilità
               ritornavo al castagno e lo gnomo enigmatico, come lo
               avevo soprannominato, mi ripeteva la solita danza.
               Sempre i soliti movimenti e io ne capivo sempre meno.
               Eppure ne ero convinto, voleva comunicarmi qualcosa di
               importante. Ma cosa? Mi
               annotai su un foglio le gesta dello gnomo per meglio
               studiarle, erano ormai diventate una ossessione,
               l'unico scopo del mio tempo libero. Il tempo passava
               ed io mi fondevo il cervello per cercare di decifrare
               questo linguaggio, ho cercato di associare una lettera
               ad ogni movimento, un colore, un animale, una forma e
               mille altre possibilità, ma il risultato era
               sempre lo stesso, non arrivavo a capo di
               nulla.Come
               si sa le grandi scoperte avvengono quasi sempre per
               caso, ed io casualmente osservando il comportamento di
               un mio piccolo nipotino sono stato messo sulla strada
               giusta per cercare di capire come interpretare il
               linguaggio degli gnomi.Infatti
               un giorno mentre mi trovavo nel giardino di casa mia a
               far giocare questo nipotino, che avevo soprannominato
               grande gnomo, notavo come i bambini, ad ogni comando o
               invito facciano esattamente il contrario di quanto gli
               si chiede, improvvisamente quasi per istinto, corro in
               casa prendo il foglio dove avevo annotato il
               linguaggio in gesti e danze dello gnomo enigmatico, e
               provo dare un significato al contrario a queste gesta
               e danze. Forse ci sono, ogni azione interpretata al
               contrario e in successione, mi da un senso. Provo con
               i primi movimenti.Si
               batte il petto, si capirebbe io, al contrario
               tu.Poi
               mi indica con un dito, tu? Al contrario io, qui la
               frase non lega, ma andiamo avanti.Poi
               scende dalla radice, raccoglie una castagna e me la
               pone ai piedi, lui fa questa azione, al contrario la
               dovrei fare io ? quindi scrivo devi.Ritorna
               sulla radice e mi volge le spalle, è
               arrabbiato? Vuole arrangiarsi? Al contrario opto per
               aiuto.Poi
               mi indica con tutte e due le mani, io, voi, siete?
               Anche qui dopo varie soluzioni decido per il
               siamo.Alla
               sesta danza gira su se stesso, ? vado
               avanti.Si
               mette a gambe divaricate e alza le braccia, invoca
               qualcosa al cielo? Vuole pioggia protezione o
               ringraziare? Provo pensare al contrario, ma anche qui
               non mi viene nulla, oppure, se vuole ringraziare
               perché tutto va bene, potrebbe significare
               anche pericolo, e pericolo scrivo.Ottava
               azione, si indica con tutte 2 le mani, io, noi, sto,
               stiamo? Allora ci sta voi o state, vedremo
               poi.Delicatamente
               raccoglie un petalo di un fiore e lo depone al gambo
               del fiore da dove è caduto, lo vuole aiutare,
               salvare? di diverso mi viene uccidere...Continua
               queste danze girando su se stesso ad occhi chiusi,
               cosa significa, buio, niente? al contrario ci potrebbe
               stare tutto ciò che si vede. Si
               indica nuovamente con le due mani e come prima
               interpreto state.Raccoglie
               un qualcosa da terra, forse una bacca e lentamente la
               mastica, è una cosa buona? Allora sicuramente
               vuol dirmi velenosa.Ora
               provo mettere assieme ciò che mi risulta da
               questa interpretazione.Tu-
               ? -devi-aiuto-siamo-?-pericolo-? -uccidere-tutto
               ciò che si vede-state-velenosa.Accidenti
               è ancora tutto molto complicato, ma capisco che
               l'impresa non è impossibile e dopo molti
               tentativi riesco a mettere insieme una frase che mi
               sembra abbia un senso e sia anche fedele a ciò
               che lo gnomo enigmatico voleva dirmi.TU
               CI DEVI AIUTARE SIAMO IN PERICOLO STATE UCCIDENDO
               TUTTO, CIO' CHE VEDI LO STATE AVVELENANDO.Rimango
               molto turbato, anche perché riconosco che
               quello per cui ci accusano può essere vero, ma
               perché dirlo proprio a me? E poi come potrei
               aiutarli? Non
               mi rimane che ritornare dagli gnomi e tentare di
               comunicare con loro e chiederglielo, se ci
               riuscirò.Per
               molti giorni sono ritornato dagli gnomi, e abbiamo
               cercato di perfezionare il più possibile la
               comunicazione fra noi, tanto che dopo molti tentativi
               abbiamo cominciato ad intenderci, ci capivamo quel
               tanto che ci bastava per poter dialogare.Cominciai
               allora con il chiedere perché hanno scelto
               proprio me per questa richiesta di aiuto, e
               perché non si manifestano anche ad altre
               persone, almeno credo.Mi
               risponde, lo gnomo enigmatico, che è da molto
               che osservano come mi muovo, come mi comporto, e che
               sono rimasti molto favorevolmente colpiti dal mio
               rispetto per la natura e gli animali, e proprio per
               questo avrei sicuramente condiviso la loro
               preoccupazione e richiesta.Chiesi
               come e perché si trovavano in pericolo, e come
               avrei potuto aiutarli.Mi
               fa capire di far parte di un nucleo di gnomi, l'ultimo
               rimasto, discendente da una grande popolazione, dove
               fino a qualche decennio fa viveva tranquilla e in pace
               con se stessa, con la natura, gli animali e nonostante
               tutto, anche con l'uomo.Chiesi
               cosa significasse quel "nonostante tutto" riferito
               all'uomo e come mai se erano una grande popolazione,
               ne sia rimasto solamente un piccolo
               nucleo.Cosa
               mai avrei potuto fare io per aiutarli?Quel
               nonostante tutto, mi spiega lo gnomo enigmatico, sta a
               significare che appunto già da qualche
               decennio, l'uomo con il suo comportamento
               cominciò a minacciare la popolazione degli
               gnomi, ma questi impararono in qualche modo a
               difendersi, fino a che ne furono capaci, poi piano,
               piano, inesorabilmente, per effetto
               dell'irresponsabilità dell'uomo ci fu e tuttora
               c'è una dissoluzione del popolo degli gnomi. Se
               non si fa subito qualcosa fra pochi anni spariranno
               per sempre e questo arrecherà un grave danno
               per la natura e quindi per l'uomo stesso.Oramai,
               ho acquisito una dimestichezza con il linguaggio degli
               gnomi che riusciamo a dialogare con molta disinvoltura
               e questo ci facilita nella comunicazione, ma non di
               certo nel contenuto del messaggio, io continuo a non
               capirci nulla.Cosa
               ci posso fare io? E poi, la vostra eventuale
               scomparsa, in che modo potrebbe essere un grave danno
               per la natura e per l'uomo stesso?Devi
               pensare, che nel nostro mondo non esiste la
               cattiveria, l'odio, l'egoismo, l'indifferenza, e se
               per caso, per fortuna molto raramente, qualche gnomo
               viene sopraffatto dal sentimento della cattiveria, si
               dissolve immediatamente. Per noi il problema di uno
               gnomo è il problema di tutti. Anche la morte
               non esiste, caso mai è la vita che si dissolve
               e diventa un'altra entità che non lascia
               traccia. Come
               vedi siamo un popolo pacifico, dove l'amore è
               la nostra energia per alimentare e guarire lo spirito.
               Siamo sicuri che è così anche per voi,
               anzi a voi che conoscete il male, sicuramente oltre
               all'amore, per guarire lo spirito, avete bisogno anche
               di giustizia e perdono.Ora
               che ti ho detto chi siamo e come siamo, è
               giunto il momento di dirti anche cosa facciamo e a
               cosa serviamo. Siamo un popolo molto organizzato,
               responsabile di tutto quello che fa parte del
               sottobosco, dove ognuno sa per istinto quello che deve
               fare, c'è lo gnomo che si occupa dei funghi,
               quello per gli insetti, del muschio, dei licheni e di
               tanto altro. Questo per garantire un giusto e corretto
               equilibrio e armonia fra le diverse
               specie.Purtroppo
               però questo equilibrio e armonia, già da
               qualche decennio ha cominciato a venir meno, per opera
               dell'uomo, che per garantire il proprio benessere e i
               propri capricci, sta distruggendo, devastando
               incoscientemente e inquinando, proprio quella natura,
               che gli garantisce la sopravvivenza e il
               benessere.Proprio
               perché a questi livelli di accanimento nei
               confronti delle risorse del nostro pianeta, porta una
               riduzione delle risorse stesse, vedi petrolio, legno,
               acqua, ossigeno, ecc..., e nessuno è disposto a
               rinunciare al proprio benessere e ricchezza, pur di
               appropriarsi di quello che rimane, l'uomo è
               disposto a tutto.È
               così che prevale il risentimento,
               caratteristica dell'essere umano, che è
               egoismo, odio, violenza, indifferenza, dove per
               appropriarsi di queste risorse, non disdegna dell'uso
               della forza, ecco allora le guerre, mascherate sotto
               forma di guerre di religione, o per riparare a dei
               torti subiti, magari mai avvenuti, tutto insomma per
               nascondere il vero senso della guerra, l'impossessarsi
               di quelle risorse che ne garantiscono il proprio
               benessere e la propria supremazia sugli altri popoli.
               Ti chiederai se non sto esagerando, ma credimi non
               è affatto così.Dovete
               capire che con il vostro irresponsabile stile di vita,
               state inquinando e stravolgendo tutto il pianeta.
               Inquinate i mari, i laghi, i fiumi, quando ne è
               possibile, ne cambiate anche i corsi. Riempite di
               cemento città, paesi, gli argini dei fiumi,
               costruite dighe, con a volte conseguenti catastrofi.
               Da uno gnomo messaggero, fra le tante notizie di
               tragedie, ci ha colpito molto quella del
               Vajont.Le
               piogge poi una volta fonte di vita e ricchezza, ora
               sono diventate acide e velenose, dove corrodono
               ciò che incontrano, bruciando le foglie degli
               alberi, i fiori, i frutti, con un indebolimento degli
               alberi stessi. Con il vostro uso esagerato di
               pesticidi e veleni, oltre ad inquinare le acque del
               pianeta, riducete drasticamente il mondo degli
               insetti, collaboratori preziosi per il nostro
               ecosistema, pensiamo ad esempio alle api ed alla loro
               insostituibile opera di impollinazione, per garantire
               la moltiplicazione e la sopravvivenza di molte specie
               di fiori, piante e frutti.Molti
               uccelli del bosco poi, proprio per la drastica
               riduzione di questi insetti, cibo per loro e per lo
               squilibrio biologico ambientale, si trovano costretti
               ad emigrare verso la pianura, nelle campagne, ma anche
               qui la natura non è stata risparmiata, anzi sta
               peggio che in montagna e questo comporta che molte
               specie di uccelli e altri animali si estingua, il
               rimanente pur di sopravvivere, ha dovuto imparare a
               vivere vicino o dentro alle grandi città o
               paesi, con uno squilibrio sia per gli animali stessi,
               per noi e per l'ecosistema, che si vede privato del
               servizio e della preziosa collaborazione di questi
               animali.Come
               fate a non capire che il male non lo fate agli
               insetti, agli alberi, all'acqua e a quanto altro puoi
               immaginare, ma il male lo fate a voi stessi. L'uomo
               sta distruggendo quello che Dio ha per voi e per noi
               creato e certe volte cerca anche di sostituirsi a Dio
               stesso.E'
               vero quello che mi stai dicendo, posso anche trovarmi
               d'accordo con voi, ma io ripeto cosa ci posso fare? E
               poi tutto questo l'avete già raccontato a
               qualcun altro?No
               non lo abbiamo mai detto a nessuno e da nessuno ci
               siamo mai fatti vedere se non da te, però
               incontrarci non è impossibile, ti abbiamo
               scelto perché sei la persona con le
               caratteristiche giuste per farci vedere e raccontare
               tutto questo, anche tu, come gli abitanti di questa
               valle, sei sensibile e attento alla difesa e
               protezione della natura, una persona che sicuramente
               saprà raccontare le cose così come le ha
               viste e sentite. Cosa puoi fare tu è molto
               semplice, nel modo che preferisci, quello che hai
               visto e sentito, fallo conoscere a più persone
               che puoi, servirà magari a poco, ma sicuramente
               non a niente.Questa
               è una storia che ha dell'incredibile, o forse
               incredibili possono sembrare gli gnomi, non di certo
               tutto il resto, quindi quando andate in un bosco,
               guardate attentamente tra le fessure degli alberi,
               vicino ad un fungo, fra il muschio o tra tutto quello
               che si vede per terra, chissà che non capiti
               anche a voi di vederli, ma se non li vedete, non
               preoccupatevi, riguardate il sottobosco e immaginate
               che li sicuramente ci hanno lavorato gli
               gnomi. |