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                  Gastone
 
                Le mie giornate non sono mai una uguale
               all'altra, vuoi per Gastone che collassa, vuoi per una
               improvvisa pioggia torrenziale estiva proprio sopra la
               fermata dell'autobus dove sosto guardando Gastone
               sgranchirsi la marmitta con tutta comodità,
               vuoi perché Gastone non si riprende mai prima
               di 45-50 minuti. Gastone è il mio motorino:
               Boxer purosangue blu ruggine, ruote in lega del
               "Sì" Piaggio, marmitta di terza mano,
               ammortizzatori scarichi e rigorosamente accensione a
               spinta più perdite d'olio. Un capolavoro della
               rottamazione. Gastone è un membro della
               famiglia ed è solo per un problema di spazi che
               non siede a tavola con noi. Gli siamo tutti
               affezionati. In agosto ci sarà la sua festa dei
               18 anni. Sono mesi che penso al regalo da fargli e me
               ne sono venuti in mente diversi, in ordine:1. Specchietto nuovo2. Verniciatina grigio perla3. Una compagna.L'idea della compagna non ha fatto impazzire
               mio padre, ma ha fatto completamente smarmittare
               Gastone. Sono giorni che decide di spegnersi davanti
               la solita vetrina della Montagnola che espone i
               nuovissimi e potentissimi modelli di scooter. Inutili
               sono i miei continui: "Non è roba per te
               Gastone", "Quella è merce d'acquistare con
               carta ORO
 dammi retta Gastone, toglitela dalla
               testa". Nulla da fare
 se ne sta lì beato
               a ruote incrociate, ignorando il banale inconveniente
               di farmi perdere il posto di lavoro ad ogni suo
               rinnovato sospiro d'amore. Ma cos'è la carriera
               di fronte al più nobile dei sentimenti? Se non
               mi licenziano mi sa proprio che gliela faccio la
               fidanzata a Gastone. La rottamazione Ieri è stato un giorno devastante. Al
               telegiornale hanno dato una notizia raccapricciante:
               "Da gennaio 2000 verrà ritirata dal mercato la
               benzina super".Bravi
 e Gastone come farà?!
               Già avevano fatto fuori la cara vecchia miscela
               costringendomi a girare con il barattoletto dell'olio
               sotto la sella, ma adesso come fare con "l'ecologica"?
               Sono andata di corsa dal benzinaio e ho fatto un pieno
               di verde al mio boxer condendola con una sostanziosa
               dose di olietto. Tosse, raucedine, crisi di astinenza
               da piombo: una tragedia. Non ce la fa, è
               vecchio, ha i suoi acciacchi. Sarebbe come togliere le
               carte a mio nonno e fargli fare i solitari al
               computer. La notte ho avuto gli incubi: ho sognato il
               giorno della rottamazione di Gastone. Lo vedevo
               allontanarsi mentre mi guardava dallo specchietto
               retrovisore storto e mi immaginavo i suoi pezzi
               buttati in un mucchio di ferraglie anch'esse ormai
               prive di un nome, di una storia e di un'anima. Non
               potevo abbandonarlo. Avrei perso con lui il ricordo
               delle fughe al mare all'una quando a casa i tuoi
               genitori incalzano con il pranzo, il ricordo del primo
               bacio, del gesso dopo essermi sfracellata sul semaforo
               a causa dei freni da sempre altalenanti, del primo
               giorno di scuola al liceo, degli slalom nel caotico
               traffico di Roma, del freddo polare di gennaio, delle
               trattative con i vigili per evitare l'ennesima multa,
               delle soste alle fontanelle romane sotto il sole
               d'agosto, dell'università alle sei della
               mattina per prendere i posti in aula e mille altri
               ricordi. Mi sono svegliata di soprassalto e con la
               fronte perlata. Questa mattina ho fatto l'albero di
               Natale con la mia famiglia e a mezzogiorno sono scesa
               in garage con una stellina. L'ho legata con cura al
               suo specchietto e gli ho dato un bacino. Gastone mi ha
               sorriso con tenerezza, grato come un bambino e sereno
               come un saggio indiano. Ho lucidato il fanalino
               scheggiato e pulita la sella lisa. Mentre risalivo a
               casa, gli ho lanciato un ultimo sguardo di sfuggita e
               l'ho salutato come faccio sempre: due dita a V in
               segno di "love & peace". |